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A proposito di fattori soggettivi ...
Il Gazebo Audiofilo

Human Pleasure HI-END

    A proposito di fattori soggettivi ...

    Paperino
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    Messaggio Da Paperino Sab Set 22 2012, 15:09

    ... non trascurerei ... le nostre orecchie!

    Una visita dall'otorino può riservare sorprese: potrebbe esserci qualche piccola ostruzione, magari parziale, dei canali uditivi, oppure uno stato infiammatorio, o ancora una tensione muscolare, o qualche affezione delle vie respiratorie o ancora una sinusite, magari leggera.

    Tutte cose non particolarmetne importanti dal punto di vista medico, ma che possono influire in maniera determinante sull'ascolto, magari con meccanismi del tipo: non percepisco certe frequenze, quindi alzo il volume, mando l'amplificatore in fatica, ne deduco che l'ampli suona male (succede al ritorno da qualche viaggio in aereo o in montagna: il rimedio è il classico cd che conosciamo a memoria con posizione di riferimento del volume ben nota: se suona "piano" significa che dobbiamo ancora tornare con le nostre orecchie alla quota usuale).

    Ad esempio, non ho mai capito chi si reca alla fiera in Germania e va ad ascoltare due ore dopo essere sceso dall'aereo: vuoi aspettare almeno una nottata prima di andare a esprimere giudizi su quello che (non) senti?

    Altra cosa fondamentale: l'audiofilo NON VA IN DISCOTECA, altrimenti, a parte l'orrore dal punto di vista musicale, sa di sottoporsi a un'ondata di suono distorto ad alta presione dalla quale il nostro apparato uditivo tenta di difendersi, ma spesso si manifestano subdolamente problemi transitori che durano ore. Ricordiamo in particolare che il suono distorto, quello in cui è presente il clipping, cioé la spianatura dell'onda, ad alto volume, contiene molta energia e costringe il nostro timpano a lavorare in condizioni non naturali (con iperestensioni prolungate nel tempo), causandogli problemi funzionali. Il concerto di musica rock (quindi distorta), la discoteca, la conferenza ascoltata vicino a un diffusore gracchiante, hanno conseguenze fisiologiche che ci rendono incapaci di godere appieno del nostro impianto per molte ore.

    Infine, un'esperienza personale: molti anni fa feci ascoltare ad un conoscente l'impianto dell'epoca, che già se la cavava abbastanza bene in fatto di timbrica. Il tizio, saputo il costo del giocattolo, fece la faccia da furbetto e mi invitò a casa sua, dove mi mostrò che cosa era riuscito a mettere su spendendo un quarto di quello che avevo speso io.
    Si trattava di un ammasso di roba commerciale con fantastici dati di targa; all'ascolto l'effetto fu devastante, perché l'individuo, per dimostrarmi come io avessi buttato i miei soldi, alzò il volume a palla, producendo un fracasso terrificante, e a quel volume mi fece ascoltare la sua collezione di CD. Il poveretto aveva confuso la quantità di rumore con la qualità del suono. Peccato che le mie orecchie ne uscirono devastate e incapaci per due giorni di distinguere un violino da uno struzzo in amore.

    Per capire quanto ciò sia importante, pensate ai danni che può fare un semplice raffreddore: il suono è improvvisamente più "piccolo", le basse frequenze vanno perdute, alziamo il volume ma non otteniamo quello che vorremmo.

    Quindi, suggerisco di introdurre fra i nostri parametri di valutazione anche lo stato dell'apparato uditivo: come vedete, non è un aspetto secondario.

    PP
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    Messaggio Da bluocram Dom Set 23 2012, 14:40

    Concordo, ma anche in assenza di patologie, bastano solamente uno sbalzo "fisiologico" a carico della pressione arteriosa(stanchezza, nervosismo, stress), o differenti valori dell'umidità relativa nell'aria...ed ecco che si modifica in modo evidente la percezione dei suoni. Embarassed
    Un saluto.
    Marco.
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    Messaggio Da Beagle7 Lun Set 24 2012, 11:47

    Molti post fa io già osservavo che man mano che ci facciamo più grandi, diciamo anche più vecchi, e possiamo così permetterci impianti via via più costosi, crisi permettendo, peggiorano anche le nostre orecchie e quindi i vantaggi si annullano affraid
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    Messaggio Da Paperino Lun Set 24 2012, 21:17

    Probabilmente il bieco venditore ci vede un po' in la' e sa di poterci vendere qualunque cosa A proposito di fattori soggettivi ... 775355
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    Messaggio Da Ospite Lun Set 24 2012, 22:22

    E' quanto mai saggio prendere coscienza dei propri limiti e dei propri pregi ed è la consapevolezza degli uni e degli altri a renderci dei "buoni" audiofili.
    Un buon audiofilo ha anche una sola certezza ed è che in hifi dopo che il suono è uscito dalle casse esistono solo convinzioni.
    La catena del giudizio riferita all'ascolto di un oggetto hifi, deve sempre tenere conto di questo e dei limiti umani riferiti alla percezione, le nostre sensazioni, le nostre convinzioni devono sempre essere frutto di una esperienza ripetuta in un arco temporale più ampio possibile, diverse condizioni e differenti stati d'animo, produrranno differenti sensazioni, da ciò si desume che, non è possibile ascoltare una volta, magari in fiera a Monaco come a Milano e credere di avere certezza, occorre, vivere, conoscere, capire per poter infine giudicare, non trasformeremo mai le nostre opinioni in certezze ma almeno ci saremo costruiti il nostro ideale di suono.
    Gli impianti al contrario di noi, sono machine e come tali non sono soggetti a variazioni dovute a stati d'animo, la mattina, il pomeriggio, il lunedì o la domenica, l'impianto suona sempre uguale, quello che cambia è appunto solo il nostro modo di percepire.

    Sarà davvero così ? sunny

    Lorenzo


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    Messaggio Da turo91 Lun Set 24 2012, 23:24

    Paperino ha scritto:

    Altra cosa fondamentale: l'audiofilo NON VA IN DISCOTECA

    Allora mi elimino dal forum e vendo tutto affraid
    Comunque ho notato che dopo un paio di ore in moto con l'Akrapovic che urla ho qualche problema di volume sia in cuffia che con l'impianto, infatti stavo pensando di iniziare ad usare dei tappi per le orecchie.


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