Ciao a tutti.
Dopo un tempo che non so quantificare di assenza, ma non sempre l'assenza è una colpa, con segnalazione di un amico sono ritornato a leggere, e quindi a scrivere, qui nel Gazebo e, nel leggere l'argomento "pensieri e parole" mi sono - vi dico la verità - anche un pò stupito. E mi sono anche reso conto di come sia molto facile trarre conclusioni molto sbagliate sulle opinioni delle persone, sulla base di quello che dicono altri.
Ma andiamo per ordine. La cronologia degli eventi la conoscete. Discussione nell'argomento "trasgressioni", contrasti tra me e Pavel, chiusura del thread, molte polemiche tra moderatori sulle modalità ed i moventi della chiusura del thread, riapertura del thread, conclusioni di tutti.
Faccio notare a tutti quelli che si sono sentiti coinvolti dalla vicenda che dopo quell'acceso dibattito io ho continuato a scrivere per qualche giorno nel forum. Poi, devo dire, la voglia di continuare a scrivere è venuta meno, ma non per le motivazioni che molti hanno potuto pensare, ed è legata anche al fatto che io, lavorando nel commercio, tra i mesi di novembre e dicembre ho enorme difficoltà a partecipare comunque ai forum (due) cui sono iscritto perché il mio lavoro mi lascia pochissime energie (e tempo) per farlo.
Oltre a questo motivo di ordine pratico, devo dire che la discussione in oggetto, quella appunto intitolata "Trasgressioni" mi aveva molto turbato dal punto di vista emotivo. Non potrei nemeno dire che mi aveva fatto arrabbiare o incavolare, solo forse un pò deluso, certo molto amareggiato. Niente di nuovo sotto il sole: difronte a certe realtà si può accettare e comprendere, tollerare e comprendere poco, tollerare e non comprendere affatto, e così via, secondo una gamma di sfumature molto ampia.
Credo che sia normale aspettarsi di essere accettati e compresi quando si ha a che fare con degli amici. Quando ci si rende conto di non essere accettati per certi aspetti della propria personalità e ci si rende conto che riguardo a questi coloro che si considerano amici hanno invece parere "critico", quindi non di accettazione ma semmai di pura tolleranza, non fa mai piacere.
A seguito di quella discussione ed anche a causa della mia difficoltà di investire tempo nel forum legata al periodo congiunturale - che tutto mi consiglia fuorché di saltare i pasti per trovare tempo di connettermi ad internet - piuttosto a lungo ho evitato non solo di intervenire in questo forum, ma anche di passarvi per leggerne le discussioni.
Per dire in altre parole, la mia assenza è stata in buona parte conseguenza di alcune cose venute fuori da quella discussione sulle "trasgressioni" ma non voleva essere in alcun modo una sorta di sciopero silenzioso volto ad ottenere le scuse da qualcuno di voi o ad esprimere disapprovazione riguardo chicchessia o riguardo al forum stesso. Piuttosto avendo io sempre considerato alcune persone di questo forum amiche - pur se virtuali, quindi mai incontrate di persona - e non comprendendo in che modo tale amicizia potesse convivere con alcune loro opinioni su alcuni aspetti della mia personalità, da un lato mi sono sentito meno "leggero", meno "sereno" nel momento in cui mi ricollegavo al forum, d'altra parte le energie che ci sarebbero volute per cercare di comprendere e spiegarsi, sinceramente, mi mancavano. Quindi ho preferito lasciar scorrere un pò d'acqua sotto i ponti contando che un pò di ferie sarebbero state utili a me e agli altri per recuperare una serenità che sembrava in parte persa.
Prima di smettere di collegarmi a questo forum ho avuto modo di parlare con Camelia che mi inviò un post privato. Dissi a Camelia quello che ho detto anche nel thread "Trasgressioni" a tutti voi, e cioé che a seguito di quella conversazione mi ero reso conto di quanto fosse fondamentalmente inutile parlare di certe tematiche in certi contesti - come era accaduto in questo forum - perché era estremamente difficile riuscire mediante questo mezzo ad ottenere un confronto produttivo ed utile a qualcuno. Si arrivava sempre e comunque al muro contro muro e alla constatazione che alcuni punti di vista, motivati da secoli di cultura orientata negativamente verso alcuni comportamenti, pur se non sotenibili su basi logiche, non permettevano comunque a coloro che vi davano credito di confrontarsi con pensieri diversi. Qualunque fossa l'argomentazione adottata, logica, scientifica, umanistica, filosofica.
Oggi ricevo nella mia casella di posta elettronica una segnalazione di un messaggio privato all'interno dell'unico altro forum cui sono iscritto oltre a questo. Un amico mi ha segnalato la discussione di "Pensieri e parole", e mi ha riassunto ciò che era accaduto durante la mia assenza da questo forum. Tendo a precisare: la mia astensione dalla partecipazione al forum non prevedeva ogni tanto venire a farsi una giratina su queste pagine per vedere se qualcuno si rivolgeva a me per l'unico motivo che, voglio ripeterlo, la mia assenza non era affatto motivata dal desiderio di ricevere scuse o implorazioni da chicchessia. Proprio perché non ritenevo ci fosse per varie ragioni motivo né delle une né delle altre.
Ebbene, mi ricollego a questo forum e a quel thread, "pensieri e parole" e leggo della parabola di Air che apre il thread. Avessi letto a suo tempo queste parole avrei risposto allora. Purtroppo così non è stato. Ma a quelle parole in parte io ho già risposto: la mia assenza da questo forum non è legata dal rancore nei riguardi di qualcuno, e tantomeno nei riguardi del forum. Inoltre io non ritengo che nessuno stesse aspettando il mio perdono, e che il gesto del perdono fosse inapplicabile alla realtà di ciò che era successo: è tutta la vita che incontro persone che considerano negativamente alcuni tratti della mia personalità, che li considerano innaturali o amorali o anormali o addirittura patologici. Non credo che queste persone ritengano di sbagliare nel pensare ciò quindi non vedo perché dovrebbero necessitare del mio perdono, o perché dovrebbero desiderarlo. Né mi sento tanto indispensabile in questo forum dal credere che la mia assenza possa avere chissà quali conseguenze sullo svolgimento dello stesso o sul benessere degli altri forumisti: non ho manie di protagonismo fino a questo punto.
Chiedo però ad Air una cosa: perché non hai ritenuto di dirmi tutto questo in privato nel momento in cui veramente ritenevi che io mi stessi tenendo lontano dal forum a scopo, diciamo così, di vendetta o di condanna? Avrei ricevuto segnalazione nella mia casella di posta elettronica del nuono messaggio privato in questo forum e sarei venuto a spiegarti i miei motivi. Ma ancora di più, non vedo il motivo di questa tua affermazione, che è l'unica che mi perito di riportare:
Non capisco Air: sulla base di una frase di quattro parole detta da Camelia tu, senza parlare con me, senza accertarti di aver capito quello che volesse dire lei, senza approfondire ciò che volesse dire e senza informarti se ciò che volesse dire corrispondesse a ciò che io, parlando con lei, avevo inteso dire tu cambi opinione su di me? Diciamo che prendo questa frase come un momento di rabbia - che poi ha procurato la chiusura dell'argomento togliendo la possibilità a l'unico reale destinatario (cioé me) di rispondere - perché a me sembra un pò frettoloso cambiare opinione su qualcuno sulla base di quattro parole dette da qualcun altro. Gli intenti di Camelia sono buoni, ma lasciando spazio a questo equivoco ha fatto danno più che apportare vantaggio. Io non ho espresso con lei un parere negativo su questo specifico forum e sul fatto che fosse possibile o meno parlare qui di certi argomenti: io ho espresso un parere tristemente negativo sulla possibilità di confrontarsi civilmente e con costrutto su tematiche che purtroppo riguardano alcuni aspetti dell'uomo come la sessualità (ma se parlassi di religione sarebbe uguale), e questo in questo forum, in ogni forum, ovunque. Io non ho mai detto a Camelia che questo non fosse un forum libero, così come non l'ho detto a te Air né a nessuno dei partecipanti a questo forum. Quello che avevo da dirvi sulla vostra chiusura del thread "Trasgressioni" ve lo dissi sul momento, ed altro non ho da aggiungere: ma infatti, riaprendolo, mi deste ragione delle mie riserve sul vostro operato e faceste autocritica. Cosa credi che possa essere cambiato in me da quello che ti dissi allora?
Noto inoltre con piacere che senza avere nessuna comunicazione in merito, in compenso, non sono più moderatore. Poco male. Ma cancellarmi dal gruppo dei moderatori senza nemmeno un messaggio privato non è che proprio sia formalmente ammirevole, anche perché in questo contesto (e senza le dovute spiegazioni e comunicazioni inerenti questa decisione) il fatto assume una valenza punitiva che mi limito a non comprendere. Di quale peccato mi sono macchiato che vi ha fatto propendere per questa decisione, senza che nessuno di voi mi abbia sentito ed abbia potuto farsi una idea chiara delle mie motivazioni e delle mie opinioni? O l'assenza in sé e per sé da questo forum per un certo periodo è da ritenersi una vera e propria colpa?
Insomma Air, francamente non capisco perché tu non mi abbia scritto un post privato e non abbia quindi cercati di parlare essenzialmente con me e solo con me per avere di tutte le spiegazioni di cui abbisognavi. Penso che questo ci avrebbe evitato molto schiamazzo.
Vorrei dire anche una parola a Pavel. Né di critica né di polemica, ma oggettiva. Non è che io non ti ho scritto nessun messaggio privato per chiarirmi con te, facendoti un torto. La verità è un'altra: né io né tu abbiamo sentito la necessità di chiarirci sull'accaduto con un post privato mandato all'altro. Quindi se io ho delle colpe nel non aver voluto comprenderti, tu hai le stesse colpe nei miei riguardi, né una in più né una in meno. Né io credo di doverti perdonare per la tua franchezza o per le tue idee. Ma le tue idee sono tali da rendermi molto difficile rapportarmi a te, allo stesso modo di come per me è difficile rapportarmi oggi con persone che detengono idee del tutto contrarie alle mie e per me incomprensibili. Né io riesco, forse è un mio limite, ad avere un rapporto di comprensione, di stima, di amicizia con una persona che ha un comportamento o delle idee del tutto diverse da quello che io ritengo giusto e logico. Io deploro l'omicidio e non sono amico di assassini, deploro la violenza e non sono amico di violenti, deploro il razzismo e non sono amico di razzisti, deploro gli autoritarismi e non sono amico di persone autoritarie, deploro i maschilismi e non sono amico di maschilisti, ecc. ecc.
Nè per me ha senso dire: "la mia opinione riguarda il concetto astratto, non le singole persone". Questo non ha senso. Se io odio la violenza e la ritengo un modo barbaro di rapportarsi alle persone e al mondo, se ritengo inferiore al concetto di umanità cui tutti devono tendere il fato di essere violento, nel momento in cui incontro una persona violenta, come ne ho incontrate, come posso io sospendere il giudizio su questa persona nonostante tutto ciò in cui credo? Da questa persona non mi aspetterei certo delle scuse, né penserei di doverla perdonare ma sarebbe molto difficile per me pensare di potermi rapportare a questa persona com amicizia. Tutto qui.
Io avrei dovuto contattarti privatamente. Per sentirmi dire da te che cosa? Come mai pensi la mia identità sessuale sia qualcosa aldifuori della natura, innaturale appunto, provocata da disavanzi ormonali o chissà quale altra patologia fisica e mentale, o magari da chissà quale perversione? O che magari anche se lo pensi possiamo tranquillamente essere amici? O che magari sei tanto maturo da perdonarmelo? In cosa ci dovremmo chiarire proprio non so. E non lo sai nemmeno tu, che niente hai fatto per chiarirti, semplicemetne perché forse sai che niente c'è da chiarire, è già tutto chiaro. Non ti do colpe, non mi aspetto scuse, non credo di doverti dare alcun perdono, ma resta il fatto della tua opinione. Che non è opinione da poco e non vedo come possa non condizionare il modo in cui ci rapportiamo l'uno all'altro. Francamente non vedo come si possa fare finta di nulla, Pavel.
Io sono meridionale. Se un fiorentino ritiene che i meridionali siano persone intrinsecamente disonenste e nullafacenti non si deve aspettare alcun perdono da parte mia. Certo che se anche fa l'eccezione di considerare me l'unico meridionale degno di rispetto, se anche mi grazia dal suo giudizio, posso io ritenerlo un amico? E aldilà di questo, di cosa devo chiedergli spegazione?
Ripeto: io non ho dato spiegazioni della mia assenza. Scusate, ma non ho ritenuto di doverle dare, né ritengo che a nessuno vengano chieste, di solito. Certo non erano quelle che vi siete immaginati, e cioé non avevano scopo punitivo. In compenso ritorno nel forum perché qualcuno richiama la mia attenzione e vedo espresso in un thread di discussione opinioni su me assente anche molto dure a tratti e mi vedo cancellato dal ruolo di moderatore senza alcuna motivazione o comunicazione.
Forse potevate, prima di agire, chiedere. Spero che tutto sia chiarito, anche se mi sembra che qualcuno abbia assunto, senza niente sapere dei miei moventi e delle mie motivazioni, atteggiamenti troppo critici e punitivi, francamente, a mio parere, immotivati.
Comunque ciao a tutti nuovamente.
Vito
Dopo un tempo che non so quantificare di assenza, ma non sempre l'assenza è una colpa, con segnalazione di un amico sono ritornato a leggere, e quindi a scrivere, qui nel Gazebo e, nel leggere l'argomento "pensieri e parole" mi sono - vi dico la verità - anche un pò stupito. E mi sono anche reso conto di come sia molto facile trarre conclusioni molto sbagliate sulle opinioni delle persone, sulla base di quello che dicono altri.
Ma andiamo per ordine. La cronologia degli eventi la conoscete. Discussione nell'argomento "trasgressioni", contrasti tra me e Pavel, chiusura del thread, molte polemiche tra moderatori sulle modalità ed i moventi della chiusura del thread, riapertura del thread, conclusioni di tutti.
Faccio notare a tutti quelli che si sono sentiti coinvolti dalla vicenda che dopo quell'acceso dibattito io ho continuato a scrivere per qualche giorno nel forum. Poi, devo dire, la voglia di continuare a scrivere è venuta meno, ma non per le motivazioni che molti hanno potuto pensare, ed è legata anche al fatto che io, lavorando nel commercio, tra i mesi di novembre e dicembre ho enorme difficoltà a partecipare comunque ai forum (due) cui sono iscritto perché il mio lavoro mi lascia pochissime energie (e tempo) per farlo.
Oltre a questo motivo di ordine pratico, devo dire che la discussione in oggetto, quella appunto intitolata "Trasgressioni" mi aveva molto turbato dal punto di vista emotivo. Non potrei nemeno dire che mi aveva fatto arrabbiare o incavolare, solo forse un pò deluso, certo molto amareggiato. Niente di nuovo sotto il sole: difronte a certe realtà si può accettare e comprendere, tollerare e comprendere poco, tollerare e non comprendere affatto, e così via, secondo una gamma di sfumature molto ampia.
Credo che sia normale aspettarsi di essere accettati e compresi quando si ha a che fare con degli amici. Quando ci si rende conto di non essere accettati per certi aspetti della propria personalità e ci si rende conto che riguardo a questi coloro che si considerano amici hanno invece parere "critico", quindi non di accettazione ma semmai di pura tolleranza, non fa mai piacere.
A seguito di quella discussione ed anche a causa della mia difficoltà di investire tempo nel forum legata al periodo congiunturale - che tutto mi consiglia fuorché di saltare i pasti per trovare tempo di connettermi ad internet - piuttosto a lungo ho evitato non solo di intervenire in questo forum, ma anche di passarvi per leggerne le discussioni.
Per dire in altre parole, la mia assenza è stata in buona parte conseguenza di alcune cose venute fuori da quella discussione sulle "trasgressioni" ma non voleva essere in alcun modo una sorta di sciopero silenzioso volto ad ottenere le scuse da qualcuno di voi o ad esprimere disapprovazione riguardo chicchessia o riguardo al forum stesso. Piuttosto avendo io sempre considerato alcune persone di questo forum amiche - pur se virtuali, quindi mai incontrate di persona - e non comprendendo in che modo tale amicizia potesse convivere con alcune loro opinioni su alcuni aspetti della mia personalità, da un lato mi sono sentito meno "leggero", meno "sereno" nel momento in cui mi ricollegavo al forum, d'altra parte le energie che ci sarebbero volute per cercare di comprendere e spiegarsi, sinceramente, mi mancavano. Quindi ho preferito lasciar scorrere un pò d'acqua sotto i ponti contando che un pò di ferie sarebbero state utili a me e agli altri per recuperare una serenità che sembrava in parte persa.
Prima di smettere di collegarmi a questo forum ho avuto modo di parlare con Camelia che mi inviò un post privato. Dissi a Camelia quello che ho detto anche nel thread "Trasgressioni" a tutti voi, e cioé che a seguito di quella conversazione mi ero reso conto di quanto fosse fondamentalmente inutile parlare di certe tematiche in certi contesti - come era accaduto in questo forum - perché era estremamente difficile riuscire mediante questo mezzo ad ottenere un confronto produttivo ed utile a qualcuno. Si arrivava sempre e comunque al muro contro muro e alla constatazione che alcuni punti di vista, motivati da secoli di cultura orientata negativamente verso alcuni comportamenti, pur se non sotenibili su basi logiche, non permettevano comunque a coloro che vi davano credito di confrontarsi con pensieri diversi. Qualunque fossa l'argomentazione adottata, logica, scientifica, umanistica, filosofica.
Oggi ricevo nella mia casella di posta elettronica una segnalazione di un messaggio privato all'interno dell'unico altro forum cui sono iscritto oltre a questo. Un amico mi ha segnalato la discussione di "Pensieri e parole", e mi ha riassunto ciò che era accaduto durante la mia assenza da questo forum. Tendo a precisare: la mia astensione dalla partecipazione al forum non prevedeva ogni tanto venire a farsi una giratina su queste pagine per vedere se qualcuno si rivolgeva a me per l'unico motivo che, voglio ripeterlo, la mia assenza non era affatto motivata dal desiderio di ricevere scuse o implorazioni da chicchessia. Proprio perché non ritenevo ci fosse per varie ragioni motivo né delle une né delle altre.
Ebbene, mi ricollego a questo forum e a quel thread, "pensieri e parole" e leggo della parabola di Air che apre il thread. Avessi letto a suo tempo queste parole avrei risposto allora. Purtroppo così non è stato. Ma a quelle parole in parte io ho già risposto: la mia assenza da questo forum non è legata dal rancore nei riguardi di qualcuno, e tantomeno nei riguardi del forum. Inoltre io non ritengo che nessuno stesse aspettando il mio perdono, e che il gesto del perdono fosse inapplicabile alla realtà di ciò che era successo: è tutta la vita che incontro persone che considerano negativamente alcuni tratti della mia personalità, che li considerano innaturali o amorali o anormali o addirittura patologici. Non credo che queste persone ritengano di sbagliare nel pensare ciò quindi non vedo perché dovrebbero necessitare del mio perdono, o perché dovrebbero desiderarlo. Né mi sento tanto indispensabile in questo forum dal credere che la mia assenza possa avere chissà quali conseguenze sullo svolgimento dello stesso o sul benessere degli altri forumisti: non ho manie di protagonismo fino a questo punto.
Chiedo però ad Air una cosa: perché non hai ritenuto di dirmi tutto questo in privato nel momento in cui veramente ritenevi che io mi stessi tenendo lontano dal forum a scopo, diciamo così, di vendetta o di condanna? Avrei ricevuto segnalazione nella mia casella di posta elettronica del nuono messaggio privato in questo forum e sarei venuto a spiegarti i miei motivi. Ma ancora di più, non vedo il motivo di questa tua affermazione, che è l'unica che mi perito di riportare:
aircooled ha scritto:scusate non lo faccio più
camelia mi ero fatto un idea molto diversa di PPP ma dalle tue parole mi accorgo che so proprio un bischero
su questo forum certi argomenti dici non si possono affrontare ? ti garantisco che da questo momento in poi se sento una pur minima parvenza di discorso sulla variante sesso camincio a bannare come un forsennato scendesse pure il padeterno a parlarne banno pure lui
l'argomento è chiuso e nessuno che vuol rimanere qua si azzardi a riaprirlo, baffino in confronto ad air incazzato era un angelo
e adesso non arrivi qualcuno di religione ebraica a rompermi il cazzo per il paragone che mi ci trova.
Non capisco Air: sulla base di una frase di quattro parole detta da Camelia tu, senza parlare con me, senza accertarti di aver capito quello che volesse dire lei, senza approfondire ciò che volesse dire e senza informarti se ciò che volesse dire corrispondesse a ciò che io, parlando con lei, avevo inteso dire tu cambi opinione su di me? Diciamo che prendo questa frase come un momento di rabbia - che poi ha procurato la chiusura dell'argomento togliendo la possibilità a l'unico reale destinatario (cioé me) di rispondere - perché a me sembra un pò frettoloso cambiare opinione su qualcuno sulla base di quattro parole dette da qualcun altro. Gli intenti di Camelia sono buoni, ma lasciando spazio a questo equivoco ha fatto danno più che apportare vantaggio. Io non ho espresso con lei un parere negativo su questo specifico forum e sul fatto che fosse possibile o meno parlare qui di certi argomenti: io ho espresso un parere tristemente negativo sulla possibilità di confrontarsi civilmente e con costrutto su tematiche che purtroppo riguardano alcuni aspetti dell'uomo come la sessualità (ma se parlassi di religione sarebbe uguale), e questo in questo forum, in ogni forum, ovunque. Io non ho mai detto a Camelia che questo non fosse un forum libero, così come non l'ho detto a te Air né a nessuno dei partecipanti a questo forum. Quello che avevo da dirvi sulla vostra chiusura del thread "Trasgressioni" ve lo dissi sul momento, ed altro non ho da aggiungere: ma infatti, riaprendolo, mi deste ragione delle mie riserve sul vostro operato e faceste autocritica. Cosa credi che possa essere cambiato in me da quello che ti dissi allora?
Noto inoltre con piacere che senza avere nessuna comunicazione in merito, in compenso, non sono più moderatore. Poco male. Ma cancellarmi dal gruppo dei moderatori senza nemmeno un messaggio privato non è che proprio sia formalmente ammirevole, anche perché in questo contesto (e senza le dovute spiegazioni e comunicazioni inerenti questa decisione) il fatto assume una valenza punitiva che mi limito a non comprendere. Di quale peccato mi sono macchiato che vi ha fatto propendere per questa decisione, senza che nessuno di voi mi abbia sentito ed abbia potuto farsi una idea chiara delle mie motivazioni e delle mie opinioni? O l'assenza in sé e per sé da questo forum per un certo periodo è da ritenersi una vera e propria colpa?
Insomma Air, francamente non capisco perché tu non mi abbia scritto un post privato e non abbia quindi cercati di parlare essenzialmente con me e solo con me per avere di tutte le spiegazioni di cui abbisognavi. Penso che questo ci avrebbe evitato molto schiamazzo.
Vorrei dire anche una parola a Pavel. Né di critica né di polemica, ma oggettiva. Non è che io non ti ho scritto nessun messaggio privato per chiarirmi con te, facendoti un torto. La verità è un'altra: né io né tu abbiamo sentito la necessità di chiarirci sull'accaduto con un post privato mandato all'altro. Quindi se io ho delle colpe nel non aver voluto comprenderti, tu hai le stesse colpe nei miei riguardi, né una in più né una in meno. Né io credo di doverti perdonare per la tua franchezza o per le tue idee. Ma le tue idee sono tali da rendermi molto difficile rapportarmi a te, allo stesso modo di come per me è difficile rapportarmi oggi con persone che detengono idee del tutto contrarie alle mie e per me incomprensibili. Né io riesco, forse è un mio limite, ad avere un rapporto di comprensione, di stima, di amicizia con una persona che ha un comportamento o delle idee del tutto diverse da quello che io ritengo giusto e logico. Io deploro l'omicidio e non sono amico di assassini, deploro la violenza e non sono amico di violenti, deploro il razzismo e non sono amico di razzisti, deploro gli autoritarismi e non sono amico di persone autoritarie, deploro i maschilismi e non sono amico di maschilisti, ecc. ecc.
Nè per me ha senso dire: "la mia opinione riguarda il concetto astratto, non le singole persone". Questo non ha senso. Se io odio la violenza e la ritengo un modo barbaro di rapportarsi alle persone e al mondo, se ritengo inferiore al concetto di umanità cui tutti devono tendere il fato di essere violento, nel momento in cui incontro una persona violenta, come ne ho incontrate, come posso io sospendere il giudizio su questa persona nonostante tutto ciò in cui credo? Da questa persona non mi aspetterei certo delle scuse, né penserei di doverla perdonare ma sarebbe molto difficile per me pensare di potermi rapportare a questa persona com amicizia. Tutto qui.
Io avrei dovuto contattarti privatamente. Per sentirmi dire da te che cosa? Come mai pensi la mia identità sessuale sia qualcosa aldifuori della natura, innaturale appunto, provocata da disavanzi ormonali o chissà quale altra patologia fisica e mentale, o magari da chissà quale perversione? O che magari anche se lo pensi possiamo tranquillamente essere amici? O che magari sei tanto maturo da perdonarmelo? In cosa ci dovremmo chiarire proprio non so. E non lo sai nemmeno tu, che niente hai fatto per chiarirti, semplicemetne perché forse sai che niente c'è da chiarire, è già tutto chiaro. Non ti do colpe, non mi aspetto scuse, non credo di doverti dare alcun perdono, ma resta il fatto della tua opinione. Che non è opinione da poco e non vedo come possa non condizionare il modo in cui ci rapportiamo l'uno all'altro. Francamente non vedo come si possa fare finta di nulla, Pavel.
Io sono meridionale. Se un fiorentino ritiene che i meridionali siano persone intrinsecamente disonenste e nullafacenti non si deve aspettare alcun perdono da parte mia. Certo che se anche fa l'eccezione di considerare me l'unico meridionale degno di rispetto, se anche mi grazia dal suo giudizio, posso io ritenerlo un amico? E aldilà di questo, di cosa devo chiedergli spegazione?
Ripeto: io non ho dato spiegazioni della mia assenza. Scusate, ma non ho ritenuto di doverle dare, né ritengo che a nessuno vengano chieste, di solito. Certo non erano quelle che vi siete immaginati, e cioé non avevano scopo punitivo. In compenso ritorno nel forum perché qualcuno richiama la mia attenzione e vedo espresso in un thread di discussione opinioni su me assente anche molto dure a tratti e mi vedo cancellato dal ruolo di moderatore senza alcuna motivazione o comunicazione.
Forse potevate, prima di agire, chiedere. Spero che tutto sia chiarito, anche se mi sembra che qualcuno abbia assunto, senza niente sapere dei miei moventi e delle mie motivazioni, atteggiamenti troppo critici e punitivi, francamente, a mio parere, immotivati.
Comunque ciao a tutti nuovamente.
Vito