la grande bruttezza

Escalante sarà anche bravo non lo metto in dubbio ma....mi auguro che vengano tagliate alcune scene del suo film ....a che serve inserire scene tanto brutali in un film con una trama che trovo anche banale ? ...di sicuro sono servite a far discutere ....

Tra le varie recensioni che ho letto mi ha colpito una frase : " ....durante le scene più forti di tortura in sala non si è sentito nulla, zero, neanche un sospiro. L'unico "ooohhh" collettivo di disapprovazione è stato quando uno dei torturatori se la prende con il cagnolino bianco di Estela. Certo che noi umani siamo davvero strani, eh. ...."

http://www.gqitalia.it/show/cinema/2013/5-maggio/festival-cannes-2013-heli-di-amat-escalante

Non credo che avrò voglia di vedere questo film ....

"Appare la bellezza mai assillante né oziosa
Languida quando è ora e forte e lieve e austera
L'aria serena e di sostanza sferzante."
[C.S.I. "Brace"]

Non credo che sia questo il caso. Penso che questo film, con la bellezza, non abbia proprio nulla da spartire. Ho visto solo il trailer e mi è bastato! Conclusioni affrettate le mie ma, penso, non errate.

Mah... :vomito: Ha vinto l'Oscar...    Opinione personalissima...  

Mentre viaggiavo da Livorno a Pisa mi chiama mia sorella e mi dice che lo sta guardando (io me ne ero scordato) e che e' perplessa: "Se ha vinto qualcosa ci sara', ma non capisco cosa". Idem mia madre.

Arrivo a casa e mia moglie, appassionata di cinema (siamo sempre gli ultimi ad uscire dalle sale perche' lei legge tutti gli attori e comparse alla fine), mi dice la stessa cosa ma con una maggior competenza e crudelta'   . Io avevo visto la presentazione e mi ero fatto una impressione flash negativa, ma siccome era stato proprio un flash mi sono messo a guardarlo una mezzora senza riuscire a continuare.

Mi sembra una brutta copia dei film felliniani, ma con gli attori che non seguono una trama (come avranno fatto a premiare il film nel suo complesso...  ) e espongono una sequela di spot personali da attore "impegnato" di tipo teatrale, "gasato ma un sacco figo".

Trovo che ci sia pure una scopiazzatura dei migliori film di Verdone tipo "Compagni di scuola", una scopiazzatura pallosi@@ima   dei dialoghi di Allen e un tentativo mal riuscito di scopiazzatura della bellissima colonna sonora di "Lisbon story". Questo in solo 1/2 ora.  

Ecco perche' il regista ha ringraziato Maradona: non batte pari. Forse il premio ce l'hanno dato a spregio.  

La resistenza è durata 20 minuti, poi a letto con Telemann in cuffia e un buon libro.
Si vede che la bellezza non è il mio forte, oppure, piu' probabilmente, faccio parte del mondo che descrive.

la ricerca della bellezza,sia essa la bella vita,eterna giovinezza,sballo,soldi,popolarità,il volere mettersi in mostra perfino in un lutto,l'essere pagato per fingere quello che non si è piu,alla fine,quando sarai saturato da tutto ciò,ti porterà a renderti conto che ti sei solo creato una maschera fatta di nulla,ma poi riflettendoci fore capirai che era proprio quello che volevi alla fine,nonostante l'unico che ti è amico prima o poi si staccherà da te perchè siete troppo diversi,e chi ha un sincero rapporto con te è solo la tua domestica,che comunque paghi.
il protagonista dle film può essere criticato,ma alla fine tutti facciamo qualcosa e ci creiamo una maschera per apparire "belli" alla vista degli altri.
Tutto questo sotto lo sguardo di una roma ripresa magnificamente,che apparentemente sembra l'unica cosa vera,bella e stabile del film,ma che in realtà tutti sappiamo quanto i nostri beni culturali siano in degrado,come dle resto la nostra società.ma siamo sicuri che la roma di oggi sia diversa da quella antica?roma è sempre stata la città dello sballo,della vita notturna,dove si passa da una festa all'altra di sera in sera,dove si aboliscono tutti i tabu,la roma di oggi è come quella antica.roma è sempre la stessa da sempre.
a ma a ricordato un pò fellini per i "ritratti" dei vari personaggi,eyes wide shut di kubrik,per alcune scene tipo quella della festa del botox,e la clase di terrence malick per il modo di raccontare le vicende.

piroGallo ha scritto:La resistenza è durata 20 minuti,.....

a me è durata meno.   

sarà che capisco poco di filmografia da oscar   

Ecco perche' il regista ha ringraziato Maradona: non batte pari. Forse il premio ce l'hanno dato a spregio.  







          



Sono d'accordo con te Luca.

Non so, ancora non l'ho visto, apprezzo molto sia Sorrentino e Servillo che trovo un attore formidabile nel nostro panorama italiano.
L'unica cosa che mi sento però di dire è che sono felice che in un periodo storico della cultura italiana, nel quale si riducono ai minimi termini gli investimenti in musei, siti archeologici, editoria, musica (e penso che ci ha visto anche solo 5 min. della nostra più rinomata manifestazione canora possa capire  :vomito: ) e non ultimo la nostra amata in tutto il mondo cinematografia, posso essere solo molto contento che un film italiano abbia vinto nuovamente la famigerata statuetta.  

Se vi sono dei richiami felliniani, anche in questo caso non ci trovo niente di male, del resto Sorrenti lo ha citato come un suo punto di riferimento. Fellini è come uno standard del jazz, è normale che lo si prenda da esempio e penso che sia altrettanto normale che non si possa replicarlo nello stesso modo ma che si traggano spunti per creare immagine e ritmi che lo ricordino. Un po' come i jazzisti quando riproducono Donna Lee di Parker o Smile di Chaplin.

Comunque vediamolo e poi vi posterò le mie ultime impressioni.

Il mio giudizio pure é limitato, ho visto la fine, l'ultima mezzoretta. Girerá il mondo questo film e all'estero diranno: ecco, i soliti italiani: non hanno nemmeno le lacrime per piangere ma mangiare, bere, godersela, sfascio da fine impero, decadenza.
Si occupano di problemi secondari, davanti casa loro si aprono voragini nelle strade, ma si parla di cucina, di gnocca, di apparenza, di bella vita e basta.
Non so, a me pare un quadro scoraggiante; che poi la realtá di tutti noi sia diversa é assodato, ma questo film dà una visione falsa e parziale, piena di luoghi comuni. Per i quali siamo famosi nel mondo e che solleticano le fantasie degli stranieri. Sembra fatto apposta per vincere un premio e far vedere i bellissimi scorci di Roma.
Tutto sempre con beneficio dell'inventario, me lo guarderó per bene appena possibile.   

Hollywood vede quello che gli americani vedono e immaginano di noi. In gran parte questa visione è fatta di stereotipi e se tanto mi da tanto per esssere premiato il film deve rispondere a questa logica.
La coppia Sorrentino-Servillo ha fatto cose ottime in passato, in mezzo ad altre che a me sono piaciute meno, ma quello che mi piace meno di tutto è che anche la cioccolata al tartufo      se la mangiassi tutti i giorni dopo un pò mi verrebbe a noia.
Ed è un peccato..
Il film in questione... ne visto 5 minuti in un pezzo in cui Servillo recita con la Ferilli...  un tripudio di stucchi barocchi!

Comunque, spesso, sono stati premiati con premi prestigiosi film che dal pubblico non hanno avuto lo stesso riscontro. Mi sembra che spesso ci sia (volutamente) una troppo grande differenza, vedi barriera, tra critica e pubblico. Non capirò mai il perchè.   
Se un film è bello, piace a milioni di persone e trasmette qualcosa di positivo, qualsiasi cosa, spesso viene snobbato dagli "intellettuali"  . E spesso, purtroppo, accade il contrario. come a voler sottolineare che la massa, il pubblico, la gente che poi fa del film un capolavoro, anche e soprattutto in termini economici è di serie B rispetto alla... "critica"......... Bah... 

lizard ha scritto:

  

aggiungerei che spesso i brani musicali in coda sono i più memorabili..(e anche in testa)

Sono completamente d'accordo.

Sono durato fino alla pubblicità della fiat 500 con sorrentino. Sarà passata mezz'ora di film penso. E lì ho capito del tutto, ma già l'avevo intuito, che fosse un carrozzone mediatico. Qualcuno ha cacciato fuori un bel po' di spicci, altrimenti non si spiega.

Troppo lento e Troppo lungo
Cosa ci hanno trovato di così Bello ed unico in questo film sinceramente io non l'ho capito    
Tanta pubblicità per un sonnifero    

Ho tentato di vederlo e mi sono addormentato sul divano, avvincente.
In compenso Servillo recita molto meglio a teatro, visto due giorni fa in una commedia di Eduardo.

Bufa ha scritto:Se vi sono dei richiami felliniani, anche in questo caso non ci trovo niente di male, del resto Sorrenti lo ha citato come un suo punto di riferimento.

Più che di richiamo io parlerei di pessimo surrogato. Film lento, inutilmente lungo e pretenzioso, privo di un qualsivoglia spunto DAVVERO degno di nota(o magari era proprio questo lo scopo del regista, ovvero il ricreare un ritratto il più fedele possibile della vacuità che caratterizza il nostro paese al giorno d'oggi. In tal caso sì, ci troveremmo di fronte ad un autentico capolavoro!). (se così non fosse)Unicamente la fotografia si potrebbe definire passabile. Tutto ciò IMHO, naturalmente.  

Vedete ragazzi, il vero nocciolo della questione è un altro, ovvero il fatto che oggi in Italia è proprio la concorrenza a mancare, non tanto perchè non vi siano giovani capaci, vogliosi riscoprire il vero cinema italiano d'un tempo e di raccogliere l'eredità dei vari Risi, Fellini, Monicelli, Leone, De Sica(padre) , ecc. Ma proprio perchè ormai da tempo il cinema, così come l'editoria e l'informazione in questa cloaca di paese non sono più soggette alle leggi del libero mercato! Questo grazie ai soliti noti ovviamente!  

LisergicoR ha scritto:

Più che di richiamo io parlerei di pessimo surrogato. Film lento, inutilmente lungo e pretenzioso, privo di un qualsivoglia spunto DAVVERO degno di nota(o magari era proprio questo lo scopo del regista, ovvero il ricreare un ritratto il più fedele possibile della vacuità che caratterizza il nostro paese al giorno d'oggi. In tal caso sì, ci troveremmo di fronte ad un autentico capolavoro!). (se così non fosse)Unicamente la fotografia si potrebbe definire passabile. Tutto ciò IMHO, naturalmente.  

Vedete ragazzi, il vero nocciolo della questione è un altro, ovvero il fatto che oggi in Italia è proprio la concorrenza a mancare, non tanto perchè non vi siano giovani capaci, vogliosi riscoprire il vero cinema italiano d'un tempo e di raccogliere l'eredità dei vari Risi, Fellini, Monicelli, Leone, De Sica(padre) , ecc. Ma proprio perchè ormai da tempo il cinema, così come l'editoria e l'informazione in questa cloaca di paese non sono più soggette alle leggi del libero mercato! Questo grazie ai soliti noti ovviamente!