http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/0824052-numero-telefonico-truffa/notizie/830573.shtml
http://www.crisitaly.org/notizie/genova-allarme-telefonini-dici-pronto-e-sei-truffato-telefonate-in-arrivo-allo-0824052/
Genova: Allarme telefonini, dici «pronto» e sei truffato, telefonate in arrivo allo 0824052
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1 agosto 2014
Squilla il cellulare. È un numero sconosciuto, ma non è quello di un altro telefonino. È un numero di rete urbana, anche se il prefisso non è immediatamente riconoscibile, non è di quelli che di solito contattiamo. D’estate, in tempo di vacanze, l’istinto prevale: potrebbe essere un figlio, un parente, un amico in difficoltà in qualche parte d’Italia. Rispondiamo subito. Dall’altro capo non c’è nessuno, ma intanto s’invola una parte del credito telefonico. Spesso sono solo pochi centesimi, quelli dello scatto alla risposta, e chi non controlla bene nemmeno se ne accorge . Ma la truffa della telefonata misteriosa, moltiplicata per migliaia di casi, ottenuta attraverso l’artificio di sistemi informatici che moltiplicano esponenzialmente il numero delle chiamate, rappresenta un business da centinaia di migliaia di euro per chi lo organizza. È un fenomeno conosciuto, diverso da quello delle semplici telefonate a vuoto, petulanti e ossessive, che ha costretto il Garante della privacy a intervenire (come vedremo più avanti) nei mesi scorsi. In questo caso, c’è anche la sparizione di una parte del credito. «Purtroppo – spiegano gli uffici dell’Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni – sono fenomeni ricorrenti. Gli autori dei raggiri riescono sempre a riciclarsi, se scoperti e neutralizzati, sotto nuove vesti e con nuove numerazioni». Il caso più recente, degli ultimi giorni, è quello delle telefonate in arrivo allo 0824052. Numero conosciuto da tempo, tanto da guadagnarsi persino una pagina Facebook realizzata da utenti esasperati dal titolo “chi sono questi rompiscatole? “. Due telefonate consecutive, senza risposta, e il credito che viene scremato: in piccola misura, tanto da non dar nell’occhio, ma immediatamente riscontrabile da chi è particolarmente attento ai suoi soldi. Umberto Rapetto, ex ufficiale della Guardia di Finanza (ha guidato il Gat, il Gruppo antifrodi tecnologiche), pioniere nelle indagini informatiche, ha una spiegazione di quel che accade. «Si tratta di telefonate che giungono da numerazioni a pagamento. Come se fosse stato l’utente a sollecitare la chiamata di un call center. Questo, evidentemente, non è così: ma chi conosce il numero lo utilizza e ogni risposta silenziosa ha un tornaconto». È di tutta evidenza che il sistema si basa sull’utilizzo di banche dati di telefonini, che vengono rivendute in maniera illegale «e spesso – suggerisce Rapetto – anche di qualche complice che opera all’interno delle stesse compagnie telefoniche».
Numeri magari acquisiti regolarmente, senza inganno, da un hotel o un negozio (bisogna far sempre molta attenzione alle caselle che si barrano sui moduli relativi al consenso del trattamento dei dati personali) e che poi entrano nei circuiti. E non sempre sono quelli legali.
D’altronde, non è neppure detto che il numero che compare sul visore sia proprio quello da cui parte la telefonata. «Oggi – spiega lo “sceriffo del web” – è facile modificare anche quello. Attenzione: uno stalker in gamba oggi può far apparire che le telefonate o gli sms con cui perseguita la sua vittima non partano dal suo telefono, ma da un altro. Magari proprio il vostro».
Il sospetto che il numero truffaldino sia dissimulato è corroborato da alcune circostanze. Non esiste su alcun elenco, non corrisponde a nessun intestatario e spesso, richiamandolo, ci si sente comunicare che “è inesistente”. Peggio ancora va, però, se la risposta arriva: si entra in contatto con una numerazione ad alto costo. Lì sì che il credito residuo s’inabissa. Spesso, svelano gli investigatori, sono società telefoniche (chiamiamole così) con sede all’estero a comprare quelle numerazioni, ad alto costo per chi le impiega, per poi “travestirle” con altre apparentemente più innocue, che non destano sospetti in chi riceve le chiamate. I casi più recenti scoperti le localizzano in Armenia.(…)
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Genova: Allarme telefonini, dici «pronto» e sei truffato, telefonate in arrivo allo 0824052
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1 agosto 2014
Squilla il cellulare. È un numero sconosciuto, ma non è quello di un altro telefonino. È un numero di rete urbana, anche se il prefisso non è immediatamente riconoscibile, non è di quelli che di solito contattiamo. D’estate, in tempo di vacanze, l’istinto prevale: potrebbe essere un figlio, un parente, un amico in difficoltà in qualche parte d’Italia. Rispondiamo subito. Dall’altro capo non c’è nessuno, ma intanto s’invola una parte del credito telefonico. Spesso sono solo pochi centesimi, quelli dello scatto alla risposta, e chi non controlla bene nemmeno se ne accorge . Ma la truffa della telefonata misteriosa, moltiplicata per migliaia di casi, ottenuta attraverso l’artificio di sistemi informatici che moltiplicano esponenzialmente il numero delle chiamate, rappresenta un business da centinaia di migliaia di euro per chi lo organizza. È un fenomeno conosciuto, diverso da quello delle semplici telefonate a vuoto, petulanti e ossessive, che ha costretto il Garante della privacy a intervenire (come vedremo più avanti) nei mesi scorsi. In questo caso, c’è anche la sparizione di una parte del credito. «Purtroppo – spiegano gli uffici dell’Agcom, l’Autorità garante delle comunicazioni – sono fenomeni ricorrenti. Gli autori dei raggiri riescono sempre a riciclarsi, se scoperti e neutralizzati, sotto nuove vesti e con nuove numerazioni». Il caso più recente, degli ultimi giorni, è quello delle telefonate in arrivo allo 0824052. Numero conosciuto da tempo, tanto da guadagnarsi persino una pagina Facebook realizzata da utenti esasperati dal titolo “chi sono questi rompiscatole? “. Due telefonate consecutive, senza risposta, e il credito che viene scremato: in piccola misura, tanto da non dar nell’occhio, ma immediatamente riscontrabile da chi è particolarmente attento ai suoi soldi. Umberto Rapetto, ex ufficiale della Guardia di Finanza (ha guidato il Gat, il Gruppo antifrodi tecnologiche), pioniere nelle indagini informatiche, ha una spiegazione di quel che accade. «Si tratta di telefonate che giungono da numerazioni a pagamento. Come se fosse stato l’utente a sollecitare la chiamata di un call center. Questo, evidentemente, non è così: ma chi conosce il numero lo utilizza e ogni risposta silenziosa ha un tornaconto». È di tutta evidenza che il sistema si basa sull’utilizzo di banche dati di telefonini, che vengono rivendute in maniera illegale «e spesso – suggerisce Rapetto – anche di qualche complice che opera all’interno delle stesse compagnie telefoniche».
Numeri magari acquisiti regolarmente, senza inganno, da un hotel o un negozio (bisogna far sempre molta attenzione alle caselle che si barrano sui moduli relativi al consenso del trattamento dei dati personali) e che poi entrano nei circuiti. E non sempre sono quelli legali.
D’altronde, non è neppure detto che il numero che compare sul visore sia proprio quello da cui parte la telefonata. «Oggi – spiega lo “sceriffo del web” – è facile modificare anche quello. Attenzione: uno stalker in gamba oggi può far apparire che le telefonate o gli sms con cui perseguita la sua vittima non partano dal suo telefono, ma da un altro. Magari proprio il vostro».
Il sospetto che il numero truffaldino sia dissimulato è corroborato da alcune circostanze. Non esiste su alcun elenco, non corrisponde a nessun intestatario e spesso, richiamandolo, ci si sente comunicare che “è inesistente”. Peggio ancora va, però, se la risposta arriva: si entra in contatto con una numerazione ad alto costo. Lì sì che il credito residuo s’inabissa. Spesso, svelano gli investigatori, sono società telefoniche (chiamiamole così) con sede all’estero a comprare quelle numerazioni, ad alto costo per chi le impiega, per poi “travestirle” con altre apparentemente più innocue, che non destano sospetti in chi riceve le chiamate. I casi più recenti scoperti le localizzano in Armenia.(…)