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Il Gazebo Audiofilo

Human Pleasure HI-END

    Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale


    JacksonPollock
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    Messaggio Da JacksonPollock Mer Nov 09 2022, 15:45

    C'è anche un altro aspetto oltre al costo...

    Se l'assunto che sta alla base dell' analogicista è che la fedeltà richieda tutto analogico (dalla registrazione sino all'incisione del vinile, per poi passare alla sua riproduzione...) ormai per qualsiasi registrazione contemporanea (essendo rimasta analogica solo la performance in studio o live...) il percorso che in percentuale è più "fedele" è quello digitale. È un fatto.

    Personalmente sostengo che riconoscere la diversità dei due mondi sia il vero punto d'incontro. Nessuno è sbagliato, non esistono assoluti e sono tutti godibilissimi... Pensiero forse da "Prima Repubblica" ma citando un cantautore "La realtà è che ognuno pensa a se, la verità è un lavoro inutile..."

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    Messaggio Da gianni60 Gio Nov 10 2022, 07:03

    C’è da dire anche che io ho iniziato ad acquistare vinile nel 1973 e ho centinaia di vinili di altissima qualità presi in 50 anni come Telarc,M&K,Sheffield,Crystal Clear,Omr,Classic Records,Analog P,Fone,Ecm,RR,Proprius,Cisco,Impex,Tbm,ecc ecc ecc quindi con queste registrazioni piu un ottimo sistema analogico il risultato è notevole mentre con i vinili prodotti negli ultimi anni il suono è disastroso
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    Messaggio Da lalosna Gio Nov 10 2022, 07:20

    gianni60 ha scritto:C’è da dire anche che io ho iniziato ad acquistare vinile nel 1973 e ho centinaia di vinili di altissima qualità presi in 50 anni come Telarc,M&K,Sheffield,Crystal Clear,Omr,Classic Records,Analog P,Fone,Ecm,RR,Proprius,Cisco,Impex,Tbm,ecc ecc ecc quindi con queste registrazioni piu un ottimo sistema analogico il risultato è notevole mentre con i vinili prodotti negli ultimi anni il suono è disastroso
    Hai ragione Gianni, proprio questo è il punto.
    Chi ha la nostra età non aveva alternative fino all'uscita del Cd, e quindi si ritrova con qualche lustro di acquisti vinilici generalmente di ottima qualità.
    Se dovessi cominciare da zero oggi non so se avrei la stessa inclinazione per l'analogico...


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    Messaggio Da mariovalvola Gio Nov 10 2022, 09:48

    A me piacerebbe ascoltare di nuovo con il vinile. Purtroppo, le interpretazioni moderne di musica barocca, sono tutte in digitale.
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    Messaggio Da JacksonPollock Gio Nov 10 2022, 11:47

    gianni60 ha scritto:C’è da dire anche che io ho iniziato ad acquistare vinile nel 1973 e ho centinaia di vinili di altissima qualità presi in 50 anni come Telarc,M&K,Sheffield,Crystal Clear,Omr,Classic Records,Analog P,Fone,Ecm,RR,Proprius,Cisco,Impex,Tbm,ecc ecc ecc quindi con queste registrazioni piu un ottimo sistema analogico il risultato è notevole mentre con i vinili prodotti negli ultimi anni il suono è disastroso

    Esatto, ma come scrivevo precedentemente, hai delineato un sottoinsieme e non la "totalità" della musica, che nel mentre non si è fermata...
    Il discorso in relazione a quel perimetro è inattaccabile, ma non può essere esteso a tutti i generi e soprattutto non è più "contemporaneo".

    Certi album li ascolto in vinile (perché ho quell'evidenza che descrivi) altri no perché o non c'è o addirittura suonano peggio del digitale.
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    Messaggio Da Luca1958 Gio Nov 10 2022, 12:00

    mantraone ha scritto:
    JacksonPollock ha scritto:

    Permettimi... Quella dello strumento tecnologico come spartiacque è una visione nerd.

    Provo a fare qui un poco di chiarezza, forse scrivendo spesso cose un po ci getto mi rendo conto che...



    il parallelo con la fotografia digitale serviva banalissimamente a dire che il passaggio all'utilizzo di tecnologia digitale è spesso dettata in buona parte da un miglioramento dei costi oltre ai tempi di lavorazione ma anche di quelli di archiviazione, le case discografiche hanno interi capannoni come magazzino dei master e sono costi fissi immobilizzati.

    facciamo in OT i conti della serva del fotografo di matrimoni che nel mondo sono una discreta quantità e che sicuramente hanno acquistato un discreto numero di Reflex di gamma altra.

    [OT] costi fotografia digitale vs analogica.

    ipotizziamo un servizio a weekend per 50 settimane anno, ma probabilmente anche qualche cosa di più, oltre a lavori minori, cresime, comunioni, eventi aziendali

    calcolate che all'incirca per un servizio venduto attorno ai 1500-2000 Euro si scattano minimo 30 rullini di pellicola a colori e 10 in bianco e nero.

    Il costo del rullino a colori attorno all'anno 2000-2002 e già con l'Euro attorno ai 4 Euro, poi il fotografo deve sviluppare e provinare ogni rullino in formato 5x3,3 costava crica 6 Euro. arrotondiamo a 10 Euro a Rullo, sviluppato e provinato

    costo vivo del fotografo per i 30 rulli= 300 Euro per il colore i 10 rulli erano un poco più economici io facevo quelli a contatto e sviluppavo io, se facevo fare al laboratorio 3 Euro il rullo della mitica Kodak 3-X e 2 euro per lo sviluppo dei negativi, facciamo 5 euro x 10 rulli altri 50 Euro.

    per i 50 servizi annui siamo a 350 x 50 = 17.500 Euro.

    Ora... questo costo con la digitale è azzerato in termini di costo del processo. OK un coputer serio 2500 Euro, un NAS con 10 Tb per cominciare altri 1500 Eurini, e poi prendiamo la prima Reflex mettiamo il Top Canon siamo  a 7000 Euro, prendiamone 2.

    7000x2=14000 Reflex
    2500 PC
    1500 NAS
    Phonshop e Lightroom altri 1500 Euro
    TOTALE=19.500 Euro 

    E sono stato generoso, si può risparmiare sul PC, sul NAS all'inizio prendo solo un paio di Hard Disk da 4 TB

    il primo anno ho quasi assorbito i costi del laboratorio, perché agli sposi per vedere l'anteprima del materiale che metto su un CD in formato JPG in bassa qualità siamo molto vicini a poche decine di euro l'anno

    E nel mondo del business si ritiene che un investimento ha un payback in 3 anni è da fare, qui siamo a poco più di 1 anno, in più sono più veloce e flessibile.

    Ma il ritorno dell'investimento è ottimo.

    [OT] Finito

    Nell'audio professionale immagino sia accaduto qualche cosa di non molto diverso, eliminare il costo supporto magnetico è già tantissimo, anche se acquistati in grossi volumi, pensate al costo del nastro 24 piste o 36. 
    I gruppi importanti quando entravano in sala di incisione spendevano una marea di soldi, registravano molto materiale e poi selezionavano. Ricordo di aver visto un sito dove si parlava di questo, erano migliaia e migliaia di Euro per registrare il materiale e farne un 33 Giri.

    E anche qui... tempi molto ridotto e grande possibilità di intervento in fase di editing e mixaggio.

    prossimo post torno a bomba sul 3D scusatemi per l'OT ma forse serviva.
    Tutto vero, ma solo a livello professionale e tenendo conto che il cliente ormai ha le idee molto confuse dall'uso delle fotocamere dei cellulari. Nel ritratto, ad esempio, col digitale e' praticamente impossibile mettere a fuoco gli occhi (condizione indispensabile per un ritratto), a meno di colpi di fortuna o di ritratti "ingessati" in studio dove il flash molto potente permette la chiusura del diaframma; e anche in quel caso non devi ingrandire troppo. Il raggio dell'autofocus, infatti, ha costretto ad eliminare il telemetro ad immagine spezzata, che e' l'unico meccanismo in grado di far mettere a fuoco gli occhi. Negli altri generi, soprattutto nel paesaggio con l'uso dei grandangolari spinti, il digitale e' stata invece una buona notizia. 

    Analogamente, nell'audio ci sono forti argomentazioni anche a favore del digitale ma l'impianto va pensato in funzione di questo tipo di supporto in modo da compensarne i limiti. Ad esempio, qualche anno fa ho ascoltato il digitale da due Vienna Acoustics Beethoven Grand pilotate da un integrato AA Maestro 200 SE e la sensazione di "immanenza" mi ha trasportato nell'evento live in modo cosi' veritiero che dei limiti del digitale non c'era piu' traccia; sono rimasto basito. A parte questi casi (secondo me rari), chi, ad esempio, ha l'orecchio allenato ad uno strumento musicale ascolta il digitale sempre con la consapevolezza che sta operando una scelta di comodita' per la scarsa affinita' timbrica col live; la dinamica e gli altri parametri importano molto poco ad un musicista.
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    Messaggio Da Luca1958 Gio Nov 10 2022, 12:11

    Per il mio orecchio, il suono dei costosissimi giradischi metallici super-tecnologici si avvicina a quello del digitale col crescere della monumentalita' del meccanismo e se il set-up digitale e' di livello molto alto si arriva a distinguerli con molta difficolta'. Con questi precisissimi e granitici giradischi, sempre secondo me, si perde parecchio il gusto dell'analogico a cominciare dalla sensazione di diminuzione delle armoniche. Per questo preferisco un vecchio VPI HW-19 alla loro gamma attuale, ma vale anche per tutte le altre marche. Se poi tiriamo in ballo mostri sacri della naturalezza come il Merrill Heirlloom...Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 650957
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    Messaggio Da mantraone Gio Nov 10 2022, 19:37

    Cerco di collegarmi agli ultimi post.

    mi piacerebbe però che piuttosto che affermare la superiorità di una tecnologia rispetto all'altra, si portasse la propria esperienza audiofila, se qualche d'uno ha fatto una comparazione la più precisa possibile e quali dispositivi ha utilizzato e quale materiale musicale, anche perché una comparazione con un certo "rigore schientifico" e prendetemi con le molle (pos-semiserio) non è facilissima da mettere in piedi.

    prima cosa, come avete fatto ad essere sicuri che il materia le MASTER abbia le stesse informazioni di partenza?

    mi intriga molto questo aspetto, perché nel preferire il vinile, ci sono diverse comparazioni che a mio avviso vedono in vantaggio il vinile in quanto il master è dannatamente ben fatto e le varie versioni digitali sono abbastanza catastrofiche, un esempio: Jazz at the Pawnshop, dove il vinile suona molto bene ma le copie digitali suonano parecchio diverso.

    Per dirvi un'amico ha "rippato il vinile" con materiale alla portata di tutti e questi files suonano molto meglio delle varie versioni digitali.... Quella che a mio giudizio suona meglio in digitale è la riedizione per i 30 anni, Jazz at the Pawnshop: 30th Anniversary lo trovate su Qobuz a 88.2/24 bits


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    Messaggio Da remasters Ven Nov 11 2022, 08:54

    Visto che chiedi esperienze audiofile, parlo della mia. Sono partito da un impianto monomarca Akai negli anni 80 (purtroppo sono vecchio...) ma il primo impianto "audiofilo" lo ebbi nel '93 con un piatto Thorens Td166 (o 160 non ricordo bene adesso); tralascio il resto della catena e degli apparecchi posseduti altrimenti ci perdiamo di casa. I passi più significativi nell'analogico riguardano poi il girapadelle Project RPM 9.1 fino ad arrivare all'Oracle Delphy MKV con base in granito, alimentazione turbo, ecc.... I pre phono succedutisi partono da quello integrato nel Pre Graaf WFB Two fino ad arrivare al Manley Steelhead 2. Tutta questa pappardella per specificare che sono cresciuto con il vinile (bei ricordi di quando andavo con la paghetta a prendere il mio vinile settimanale) e ho ascoltato vinile per tanti anni e in maniera esclusiva fino a circa il 2013. Tutti i lettori cd che ascoltavo in negozio e/o posseduti (Accuphase vari, Oppo 105 e altre amenità) mi parevano in effetti sempre troppo "digitali", acuti esasperati, in una parola metallici (nel caso degli Accuphase, "velati").
    Nel 2013-14 (?) circa ho ascoltato in negozio un Chord qb76hd, il primo dac in cui sentii una certa musicalità, al punto tale che lo comprai. La percentuale di ascolti fatta con i due setup diventò allora circa 70% analogico, 30% digitale. La quota di ascolti in digitale (sono comunque tradizionalista anche da questo punto di vista, non ascolto in streaming e hi-res, solo la mia bella collezione di vecchi cd 44.1) è salita considerevolmente quando nel 2018 ho acquistato, folgorato dopo un ascolto, un Denafrips Terminator: questo dac, seppure forse con meno risoluzione del precedente CHord, era molto più analogico, voci reali, profondità dello stage, ecc.(evito i soliti paroloni audiofili).
    Adesso i miei ascolti sono quasi totalmente in digitale dopo che ho acquistato un dac di Teorema Acustico (di cui ho parlato a suo tempo) R2R con stadi di uscita a valvole (selezionatissime e costosissime peraltro). Questo dac mi ha fatto riscoprire la musica della mia collezione cd (che ho iniziato anch'essa negli anni 80) e molti cd (ricordo adesso ad esempio Brothers in Arms) che con altri setup mi sembravano metallici adesso scopro che sono registrati sorprendentemente bene e si mangiano (per le mie orecchie prosciuttate) i corrispondenti vinili dell'epoca.
    Perchè è vero, a mio parere, che il setup analogico (e stiamo parlando di un setup analogico di circa 30k) suona forse un pelo meglio di quello digitale con le migliori incisioni in vinile (Columbia, Decca e le incisioni audiofile molto costose che conosciamo) ma con tutto il resto della normale collezione (per non parlare dei vinili di epoca "moderna" a mio parere orrendi) mediamente il digitale, per me sottolineo, suona nettamente meglio (e costa anche molto meno).
    Sempre a mio parere, per non ingenerare false speranze in chi ancora deve comporre un impianto e frequenta il forum da poco, un impianto analogico nuovo (perchè nell'usato devi avere il manico e sapere cosa comprare) comprensivo di gira, testina e prephono, di circa 1000€ (parliamo del budget dei ragazzi) suonerà, per quella che è la mia esperienza in negozio e a casa di amici, peggio di un lettore cd di quella fascia di prezzo.
    Quindi l'analogico è meraviglioso e va bene, ma ad alti livelli e con supporti di qualità. Per l'analogico, per suonare veramente bene occorre spendere tanti bei soldi (al gira occorre aggiungere braccio, testina e pre phono) quando al digitale basta un lettore cd o uno streamer e occorre anche di passione e competenza per settare il sistema (altrimenti se ne mortificano le prestazioni).
    Tutto, sottolineo, per le mie orecchie prosciuttate e nel mio ambiente di ascolto.


    Ultima modifica di remasters il Ven Nov 11 2022, 14:18 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Luca1958 Ven Nov 11 2022, 13:09

    mantraone ha scritto:Cerco di collegarmi agli ultimi post.

    mi piacerebbe però che piuttosto che affermare la superiorità di una tecnologia rispetto all'altra, si portasse la propria esperienza audiofila, se qualche d'uno ha fatto una comparazione la più precisa possibile e quali dispositivi ha utilizzato e quale materiale musicale, anche perché una comparazione con un certo "rigore schientifico" e prendetemi con le molle (pos-semiserio) non è facilissima da mettere in piedi.

    prima cosa, come avete fatto ad essere sicuri che il materia le MASTER abbia le stesse informazioni di partenza?

    mi intriga molto questo aspetto, perché nel preferire il vinile, ci sono diverse comparazioni che a mio avviso vedono in vantaggio il vinile in quanto il master è dannatamente ben fatto e le varie versioni digitali sono abbastanza catastrofiche, un esempio: Jazz at the Pawnshop, dove il vinile suona molto bene ma le copie digitali suonano parecchio diverso.

    Per dirvi un'amico ha "rippato il vinile" con materiale alla portata di tutti e questi files suonano molto meglio delle varie versioni digitali.... Quella che a mio giudizio suona meglio in digitale è la riedizione per i 30 anni, Jazz at the Pawnshop: 30th Anniversary lo trovate su Qobuz a 88.2/24 bits
    Al di la degli impianti posseduti/ascoltati, esperienze personali significative che mi hanno fatto capire come il confronto digitale/analogico sia discutibile, variabile e personale:

    - Il vinile io lo posso ascoltare solo con un braccio tangenziale perche' sento il decadimento della qualita' della resa col procedere del disco, dovuto alla differenza di tracciamento.

    - Nonostante i limiti audiofili e la mia limitata esperienza con le testine, la vecchia Sumiko Blue Point Special (MC ad alta uscita) e' per me la miglior testina che abbia posseduto/ascoltato. Puo' darsi che abbia contribuito la sinergia con l'impianto, ma per me la spiegazione e' un'altra. La BPS (NON la successiva BPS EVO III, che pure ho posseduto) tracciava il solco in modo abbastanza "rude" con alcuni limiti audiofili, ma e' l'unica testina che ho ascoltato che faccia percepire le vibrazioni degli strumenti non elettronici come li sente il musicista che tocca lo strumento. Facendo una analogia, secondo me era la "LS3/5a delle testine". Le testine MC da migliaia di € mi sembrano troppo "pulite ed educate" rispetto al live, anche se su altri parametri, per me meno importanti, sono sicuramente superiori.

    - Molti CD sono incisi con i piedi rispetto al vinile, nel senso che una traccia ha le voci basse nel palcoscenico e confuse, quella dopo alte e chiare, quella ancora dopo alcune alte e alcune basse, e cosi' via. Il famoso " The Weavers, Reunion at Carnegie Hall - 1963" della Analogue Productions, favoloso in Lp, e' emblematico di questi problemi di molti CD. "Love over Gold" nella prima versione CD e' invece eccellente, a differenza della schifezza dell'Lp di stampa italiana.

    - Alcune ripuliture digitali di vecchie incisioni analogiche mono sono state fatte cosi' bene che la resa del vinile e' risultata eccellente, ad esempio la serie nera della EMI degli anni '90 dedicata a Maria Callas. I corrispondenti CD, nonostante il trattamento digitale degli Lp, suonano non male ma peggio.

    - L'Lp doppio "Jazz at the Pawnshop", il primo della serie, non mi ha mai entusiasmato granche' nonostante l'osannazione a furor di popolo; peggio ancora la selezione in un singolo Lp. "Jazz at the Pawnshop 2" e "Good vibes" (in pratica Jazz at the Pawnshop 3) sono invece eccellenti anche in CD.
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    Messaggio Da Luca1958 Ven Nov 11 2022, 13:18

    remasters ha scritto:l'analogico è meraviglioso e va bene, ma ad alti livelli e con supporti di qualità. Per l'analogico, per suonare veramente bene occorre spendere tanti bei soldi

    Non sono assolutamente d'accordo, anche se sotto un certo limite non si deve scendere. Il mio primo giradischi era composto da un VPI HW-19 Jr+braccio Premier Sumiko+Sumiko BPS (il phono era quello MM integrato dell'Audio Innovations 500): suonava molto meglio dei giradischi super-tecnologici e super-costosi che ho avuto la possibilita' di ascoltare in seguito. La spesa era limitata per un giradischi di quella qualita' sonora (circa 3.400.00 Lire totali di listino nel 1992), anche se molto dipendeva dall'esclusione dei suoi disastrosi piedini di serie che impastavano i bassi e dall'appoggio tramite tre punte BCD su un mobile BCD. Io avevo il mobile, ma sono convinto che avrei trovato ugualmente una soluzione efficace per escludere i piedini di serie.
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    Messaggio Da remasters Ven Nov 11 2022, 14:22

    Luca1958 ha scritto:
    remasters ha scritto:l'analogico è meraviglioso e va bene, ma ad alti livelli e con supporti di qualità. Per l'analogico, per suonare veramente bene occorre spendere tanti bei soldi

    Non sono assolutamente d'accordo, anche se sotto un certo limite non si deve scendere. Il mio primo giradischi era composto da un VPI HW-19 Jr+braccio Premier Sumiko+Sumiko BPS (il phono era quello MM integrato dell'Audio Innovations 500): suonava molto meglio dei giradischi super-tecnologici e super-costosi che ho avuto la possibilita' di ascoltare in seguito. La spesa era limitata per un giradischi di quella qualita' sonora (circa 3.400.00 Lire totali di listino nel 1992), anche se molto dipendeva dall'esclusione dei suoi disastrosi piedini di serie che impastavano i bassi e dall'appoggio tramite tre punte BCD su un mobile BCD. Io avevo il mobile, ma sono convinto che avrei trovato ugualmente una soluzione efficace per escludere i piedini di serie.
    Sono contento che tu non sia d'accordo, vuol dire che c'è ancora speranza!
    Purtroppo a me pare che i prezzi dei giradischi siano in continua lievitazione...
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    Messaggio Da mantraone Sab Nov 12 2022, 23:32

    remasters ha scritto:Visto che chiedi esperienze audiofile, parlo della mia. Sono partito da un impianto monomarca Akai negli anni 80 (purtroppo sono vecchio...) ma il primo impianto "audiofilo" lo ebbi nel '93 con un piatto Thorens Td166 (o 160 non ricordo bene adesso); tralascio il resto della catena e degli apparecchi posseduti altrimenti ci perdiamo di casa. I passi più significativi nell'analogico riguardano poi il girapadelle Project RPM 9.1 fino ad arrivare all'Oracle Delphy MKV con base in granito, alimentazione turbo, ecc.... I pre phono succedutisi partono da quello integrato nel Pre Graaf WFB Two fino ad arrivare al Manley Steelhead 2. Tutta questa pappardella per specificare che sono cresciuto con il vinile (bei ricordi di quando andavo con la paghetta a prendere il mio vinile settimanale) e ho ascoltato vinile per tanti anni e in maniera esclusiva fino a circa il 2013. Tutti i lettori cd che ascoltavo in negozio e/o posseduti (Accuphase vari, Oppo 105 e altre amenità) mi parevano in effetti sempre troppo "digitali", acuti esasperati, in una parola metallici (nel caso degli Accuphase, "velati").
    Nel 2013-14 (?) circa ho ascoltato in negozio un Chord qb76hd, il primo dac in cui sentii una certa musicalità, al punto tale che lo comprai. La percentuale di ascolti fatta con i due setup diventò allora circa 70% analogico, 30% digitale. La quota di ascolti in digitale (sono comunque tradizionalista anche da questo punto di vista, non ascolto in streaming e hi-res, solo la mia bella collezione di vecchi cd 44.1) è salita considerevolmente quando nel 2018 ho acquistato, folgorato dopo un ascolto, un Denafrips Terminator: questo dac, seppure forse con meno risoluzione del precedente CHord, era molto più analogico, voci reali, profondità dello stage, ecc.(evito i soliti paroloni audiofili).
    Adesso i miei ascolti sono quasi totalmente in digitale dopo che ho acquistato un dac di Teorema Acustico (di cui ho parlato a suo tempo) R2R con stadi di uscita a valvole (selezionatissime e costosissime peraltro). Questo dac mi ha fatto riscoprire la musica della mia collezione cd (che ho iniziato anch'essa negli anni 80) e molti cd (ricordo adesso ad esempio Brothers in Arms) che con altri setup mi sembravano metallici adesso scopro che sono registrati sorprendentemente bene e si mangiano (per le mie orecchie prosciuttate) i corrispondenti vinili dell'epoca.
    Perchè è vero, a mio parere, che il setup analogico (e stiamo parlando di un setup analogico di circa 30k) suona forse un pelo meglio di quello digitale con le migliori incisioni in vinile (Columbia, Decca e le incisioni audiofile molto costose che conosciamo) ma con tutto il resto della normale collezione (per non parlare dei vinili di epoca "moderna" a mio parere orrendi) mediamente il digitale, per me sottolineo, suona nettamente meglio (e costa anche molto meno).
    Sempre a mio parere, per non ingenerare false speranze in chi ancora deve comporre un impianto e frequenta il forum da poco, un impianto analogico nuovo (perchè nell'usato devi avere il manico e sapere cosa comprare) comprensivo di gira, testina e prephono, di circa 1000€ (parliamo del budget dei ragazzi) suonerà, per quella che è la mia esperienza in negozio e a casa di amici, peggio di un lettore cd di quella fascia di prezzo.
    Quindi l'analogico è meraviglioso e va bene, ma ad alti livelli e con supporti di qualità. Per l'analogico, per suonare veramente bene occorre spendere tanti bei soldi (al gira occorre aggiungere braccio, testina e pre phono) quando al digitale basta un lettore cd o uno streamer e occorre anche di passione e competenza per settare il sistema (altrimenti se ne mortificano le prestazioni).
    Tutto, sottolineo, per le mie orecchie prosciuttate e nel mio ambiente di ascolto.

    Condivido l'esperienza che i DAC R2R ci abbiano avvicinato e non di poco al piacere di ascolto delle sorgenti digitale a quelle analogiche e del vinile, non a caso il progettista di Aqua che ha costruito il primo DAC R2R che ho posseduto dice di essersi ispirato al suono del Tape analogico.... quindi...

    in quello che scrivi la comparazione però è a mio avviso ancora abbastanza approsimativa, ti riferischi a generiche incisioni Decca, Columbia etc etc. ma non trovo quello che cercavo: un preciso riferimento ad un disco che presumibilmente parte dalla stessa registrazione e poi sviluppa nel migliore dei modi la produzione dei supporti di entrambe le tecnologie.

    Forse servirebbe qualcosa che non sia solo "convertito" dall'analogico al digitale per produrre il CD ma che sia stato "registrato in doppio", Foné per esempio dice di fare tuttora questa doppia operazione, in effetti il vinile di Fausto Mesolella, Canto Stefano suona molto simile, nel mio impiantino.... però è solo 1 esempio e non sono sicuro sia un test attendibile al 100%.

    Nel mio microcosmo non ne riesco a fare altre di più "probabilmi" però magari altri.....

    notte a tutti


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    Messaggio Da Adelmo Dom Nov 13 2022, 01:02

    Salve,

    Topic molto interessante, ma per sentire certe differenze tra e tra oltre alle elettroniche e analogiche giuste da comparare, acustica della sala adeguata, ci vogliono anche delle orecchie giovani e particolarmente allenate per classificare tutte queste differenze del suono che in ogni caso ha sempre una variabile importante piuttosto soggettiva e individuale.

    Inoltre in questo campo dubito ci sia una parcondicio di genere in quanto il sesso maschile è decisamente preponderante numericamente nell uso dell analogico sia tra i boomers che tra i millenium.

    In futuro io penso che prevarrà il digitale sulla analogico in quanto i boomers cederanno il passo ai millennium per via del ciclo naturale della vita. 
    Io ho provato a trasmettere la passione del vinile a mia figlia, ma ho fallito e forse come me la maggioranza dei genitori appassionati di vinile e buona musica. 

    Ritengo che il vinile non scomparirà ma sarà una cosa simile al vintage delle bici, della fotografia analogica, per particolari estimatori, di una elite che fara anche moda. 

    Consentitemi di dire che l investimento di un buon impianto analogico richiede più impegno tecnico e direi anche economico, è più sensibile alle regolazioni e interfacciamento, più delicato da utilizzare, che odia le signore delle pulizie che danneggiano il fonorivelatore e che con grande difficolta si interfaccia con una vita sempre più digitalizzata e frenetica.

    Scusate l OT, buoni ascolti a tutti.

    Saluti

    Adelmo
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    Messaggio Da mariovalvola Dom Nov 13 2022, 08:40

    Vorrei, provocatoriamente, ricordare che il massimo della qualità su vinile, si ottenne con i dischi mono. Meno distorsione, meno equilibrismi, meno rumore, più dinamica, più rusticità. Lo so. Le cose migliori sono sempre figlie di infiniti compromessi ma, nel caso del microsolco, la stereofonia peggiorò il risultato finale in molti ambiti.
    Io ricordo ancora il piacere assoluto ascoltando con il mio Garrard 301 con braccio SME 3012R la Ortofon SPU mono GM mkII quando "sforderavo" un normalissimo vinile mono come le Overtures di Rossini ( Pierino Gamba LXT5626?) Con l'indimenticato Onken W + Iwata, finale di 2A3 monoplacca in pushpull (6W) e pre con riaa induttiva.
    La dinamica, era impressionante come il coinvolgimento. il medesimo vinile stereo, non era paragonabile.


    Ultima modifica di mariovalvola il Dom Nov 13 2022, 08:58 - modificato 1 volta.
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    Messaggio Da Edmond Dom Nov 13 2022, 08:48

    Mario, come sempre esprimi concetti tanto inconsueti quanto veri... Comunque un bal nastro magnetico su bobina fa una grandissima figura ancora oggi... Esempio la resa ascoltata ieri nelle sale del Melià dove suonavano dei R2R...


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    Messaggio Da mariovalvola Dom Nov 13 2022, 09:14

    Purtroppo, Giorgio, l'ascolto di nastri di qualità, è una delle tante esperienze che mi mancano.
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    Messaggio Da gianni60 Dom Nov 13 2022, 10:23

    Io ho uno studer A80R con una cinquantina di nastri master copy e altri come fone,Boulduc,ecc e la resa è notevole
    Corpo matericita e sinamica impressionante
    Mi manca però un pelo l aria del giradischi
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    Messaggio Da gianni60 Dom Nov 13 2022, 10:25

    Avevo anche uno Studer C37 come nuovo pagato 6.000€,poi venduto a 13.000€,oggi me ne avrebbero offerti più di 20.000
    Incredibile
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    Messaggio Da lalosna Dom Nov 13 2022, 10:59

    Brutta malattia quella dei nastri, una volta che la prendi passa difficilmente, ieri a Milano ho sentito alcune belle master copies di Paul Desmond, Mingus, Coltrane, tutte 2 tracce 15 ips
    Tanto suonavano bene che me le sono accattate Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 775355


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    Messaggio Da Luca1958 Dom Nov 13 2022, 22:36

    mariovalvola ha scritto:Vorrei, provocatoriamente, ricordare che il massimo della qualità su vinile, si ottenne con i dischi mono. Meno distorsione, meno equilibrismi, meno rumore, più dinamica, più rusticità. Lo so. Le cose migliori sono sempre figlie di infiniti compromessi ma, nel caso del microsolco, la stereofonia peggiorò il risultato finale in molti ambiti.
    Io ricordo ancora il piacere assoluto ascoltando con il mio Garrard 301 con braccio SME 3012R la Ortofon SPU mono GM mkII quando "sforderavo" un normalissimo vinile mono come le Overtures di Rossini ( Pierino Gamba LXT5626?) Con l'indimenticato Onken W + Iwata, finale di 2A3 monoplacca in pushpull (6W) e pre con riaa induttiva.
    La dinamica, era impressionante come il coinvolgimento. il medesimo vinile stereo, non era paragonabile.
    Mi e’ capitato di ascoltare un disco mono di jazz della famosa etichetta Audiophile e sono rimasto senza parole, ad iniziare dal fatto che all’ascolto sembrava quasi un disco stereo. Poi c’era la qualita’ di chi suonava, ma questo e’ un altro discorso.
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    Messaggio Da Edmond Lun Nov 14 2022, 08:14

    lalosna ha scritto:Brutta malattia quella dei nastri, una volta che la prendi passa difficilmente, ieri a Milano ho sentito alcune belle master copies di Paul Desmond, Mingus, Coltrane, tutte 2 tracce 15 ips
    Tanto suonavano bene che me le sono accattate Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 775355

    Ciao, erano in vendita alla fiera? Se si, da chi? Grazie e piacere di averti conosciuto di persona!


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    Messaggio Da lalosna Lun Nov 14 2022, 08:24

    Ciao Giorgio, 
    Sono stato molto contento anch'io di conoscerti! 
    Al piano zero,nella sala a sinistra, entrando di nuovo a sinistra, c'era un banco con registratori a bobine che vendeva i nastri.
    Cerco il nome, se trovo la ricevuta e ti dico...


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    Messaggio Da Edmond Lun Nov 14 2022, 08:26

    Grazie mille. Me lo sono perso...


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    Messaggio Da mantraone Mar Nov 15 2022, 22:57

    lalosna ha scritto:Ciao Giorgio, 
    Sono stato molto contento anch'io di conoscerti! 
    Al piano zero,nella sala a sinistra, entrando di nuovo a sinistra, c'era un banco con registratori a bobine che vendeva i nastri.
    Cerco il nome, se trovo la ricevuta e ti dico...

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    Messaggio Da mantraone Sab Feb 04 2023, 23:14

    in buona misura, credo che questo ex-marines abbia dato la sua risposta al mio 3D   Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 775355 Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 775355 Post semiserio - Michael Fremer | Stereophile setup Analogico Vs Digitale - Pagina 3 775355



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