carloc ha scritto:Mi sembra un bel salto qualitativo. Complimenti.
Occhio al Node...è uno streamer eccellente. Può migliorare ancora se collegato ad un DAC esterno.
Sono davvero contento del Node, è il mio primo passo più "serio" nel mondo della liquida e devo confermare tutto quello che viene scritto, ottima qualità del suono e soprattutto ottima navigabilità della app (consiglio: ho verificato che eventualmente si abbia lo split del wifi tra 2.4 e 5Ghz meglio assicurarsi che smartphone (o tablet) e streamer siano sullo stesso wifi (io ho disabilitato il 5Ghz per sicurezza), io avevo il Node collegato sul 2.4 e il tel sul 5 e ogni tanto l'app non trovava lo streamer, una volta collegati entrambi sullo stesso wifi non ho avuto più problemi. Metto in conto che sia anche un problema del tim hub, un router a mio parere poco efficiente che per fortuna abbandonerò presto a favore della fibra ottica).
Per tutto il resto degli upgrade, ovviamente non è stato dalla notte al giorno come passare da un giradischi economico e un pre phono altrettanto entry level a questi mezzi, ma la differenza è comunque sensibile e considerando che qualcosa si affinerà ancora con l'uso, sono decisamente estasiato dalle prestazioni.
Il phono con la sua alimentazione si dimostra all'altezza delle aspettative, l'ho collegato il XLR visto che il Puccini lo permette ed è di fondo silenzioso ed estremamente ben suonante, senza contare le tante regolazioni che permette. Guadagna anche qualcosa in più del Diablo (in generale, anche se lo setto a -3dB), ora mi sembra di usare il volume dell'amplificatore in maniera, seppur lievemente, più consona ai suoi dati di targa.
Il P8 è invece l'unione di semplicità e suono. Il design è particolare ma fa parte del progetto sonoro del resto. Montarlo e metterlo in funzione è un attimo. Il suono ha tutto, profondità, dinamica, solidità, dettaglio. Quando lo prendi in mano e senti la sua leggerezza non sei portato a credere che suonerà così autorevole. E invece, con questa serie Roy Gandy ha veramente fatto il sorrisetto compiaciuto di quello che sa che anche i più criticoni dei Rega si dovranno arrendere a un suono che parla da solo.
E poi, come dicevo, la semplicità. Io che venivo dal buon Gold Note che come unico neo ha avuto per me un braccio un po' ostico da regolare (c'è molto di peggio ovviamente, ma le regolazioni con i minuscoli grani sono davvero un po' scomode) approdare a questo giradischi che non dico che sia "plug'n'play" ma quasi... è un sogno che si avvera.
:)