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tidal vs qubuz e ecc. ecc. ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni
Il Gazebo Audiofilo

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    tidal vs qubuz e ecc. ecc. ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni

    ildododo
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    Messaggio Da ildododo Mer Mar 31 2021, 05:25

    Buonasera, Il mio nick è Ildododo e mi sono appena 
    iscritto su questo forum, che seguivo già da un pò .
    L'argomento forse sarà stato gia' dibattuto in passato e 
    mi dispiace se qualcuno lo possa trovare ripetitivo. 
    Ma io non c'ero.

    Vi espongo il problema .

    Io ho 55 anni ascolto musica da i miei 15 anni di età e dopo 
    tanti vinili prima e cd dopo, ritengo di aver raggiunto una 
    buona cultura musicale moderna che spazia tra 
    moltissimi generi .

    Dal vinile ( causa fratellini amanti dei dischi volanti ) passai 
    al cd, dove mi sono creato una sostanziosa libreria , 
    venduta poi per fare spazio a qualcosa di piu moderno e pratico .
    Da qualche anno ,mi sono gettato anima e cuore, nella liquida .
    Il mio impianto è al momento : 
     streamer  della bluesound n1mqa, 
    ampli rega elex-r  
    casse un po datate Jensen ALR nummer4 
    (prossimo acquisto da fare) 
    segnale e potenza Van Den Hull
     
    E da cosi ho cominciato da dargli sotto per anni oramai 
    con tidal mqa 
    Ed ora 2021 riscontro questo problema . 
    Giorni fà, mi  volevo risentire con un amico  qualcosa 
    di Neil Young e quando vado alla ricerca ....sparito !! 
    e fino a mesi fà c'era tutto !! 
    solo rimasti solo dischi della produzione minore tidal vs qubuz  e ecc. ecc.  ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni 98542
    Dave Matthew's Band  , Riuky Sakamotho , e molti come loro, 
    solo le discografie minori . 
    Letto qualcosa su forum americani e la risposta è che 
    Neil Young stà in guerra contro MQA , quindi se ne andato .
    TIDAL dichiara 70 milioni di brani ,non certo tutta 
    la discografia mondiale ma almeno le discografie dei piu 
    importanti non potrebbero mancare, o no ? 
    E' stato  come sapere di avere un libro e accorgersi che 
    quando ti serve è scomparso .
    Preso dall' amaro in bocca mi sono iscritto su qubuz .
    Neil young l'ho trovato tutto ma mancano altri autori 
    che invece erano presenti su Tidal . 
    Ho trovato lo stesso problema inverso .

    Penso che il problema che ho riscontrato vi sia chiaro .

    Le Major ,ed etichette indipendenti della musica, hanno 
    creato delle differenze di portafoglio tra i servizi di streaming, 
    questo diventa un problema a mio parere se si ama un autore 
    o si vare ricerche su autori meno conosciuti  . 
    Certo non mi passa per la testa di pagare due abbonamenti 
    per poter usufruire di tutta della musica che desidero sentire . 
    Se lo scordano.
    E se nel futuro qualche altro autore non soddisfatto 
    delle royalty decidesse di passare ad altro ?
    Che ne sò Amazon music . Vi immaginate che confusione . 

    Vorrei sapere se anche voi avete avuto di questi dubbi o
     problemi , pago per usufruire di una opera 
    che non sarà mai fisicamente di mio possesso 
    e siamo in balia di decisioni che
    vanno oltre il valore artistico dell'autore . 
     Chissà magari un giorno scompare 
    "Killing an Arab"  primo singolo dei  The Cure  
    perchè potrebbe risultare offensivo per alcune minoranze .
    Che ne pensate ? 

    Sto rivalutando di comprarmi un nuovo lettore e ricominciare 
    ad acquistare  fisicamente i cd . 

    Scusate lo sfogo magari ho solo scoperto l'acqua calda . tidal vs qubuz  e ecc. ecc.  ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni 22474

    Ildododo
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    Messaggio Da Avian Mer Mar 31 2021, 08:24

    In realtà è un non-problema, in quanto non dipende da te o da noi in genere, ma esclusivamente dagli accordi commerciali tra servizi di streaming, le etichette discografiche e gli artisti. Qualsiasi cosa detta in merito sarebbe ridondante.
    Non c'è motivo di ricompare i cd. Se vuoi rimanere nella liquida, basta acquistare direttamente gli album dei tuoi artisti preferiti in formato flac (o dsd), così salvandoli nel tuo hard-disk. E lì vi rimarranno. Diversi stores online offrono questo servizio. Certo, se invece sei interessato a quella particolare edizione, magari ad esempio il cd first press di pinco pallo, allora non potrai fare altro che andare su discogs in cerca dell'affare.


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    E mi ricordo, tra l'altre, che nella Biblioteca Ambrosiana, datomi in mano dal bibliotecario non so più quale manoscritto autografo del Petrarca, da vero barbaro Allobrogo, lo buttai là, dicendo che non me n'importava nulla.
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    Messaggio Da Pinve Mer Mar 31 2021, 11:32

    Penso sia il limite dello streaming, cioè di un servizio che ti da l'uso di un bene NON tuo. 
    Cambiano le condizioni di servizio alcune cose spariscono o cambiano.
    il vantaggio viceversa è ovviamente il volume della musica disponibile.

    Se si vuole la certezza di avere sempre (...) le cose a cui si tiene, serve diventarne proprietario.
    Tieni presente che tempo fa i bilanci TIDAL erano in rosso ed il rischio era la chiusura; in tal caso ... zero contenuti.


    _________________
    Garrard 401 + Ortfon TA-210 + Ortofon SPU #1s + SUT Aurorasound AFE 12; Thorens TD125mk1 + Sme 3009s2 + HANA ML; Prephono Aurorasound VIDA; Cambridge audio CXC; Schiit Yggdrasil A2 gen5 (bilanciato); Audio Research Reference 2 Mk2; finale VAC PA 80/80;  Living Voice  R4-IBX ; Behringer Inuke3000DSP + Sub Morel Unico (custom);  Cavi Segnale: Duelund Round silver 26GA  / Audioquest Pahther XLR ;  Cavi Speakers: Duelund in Biwiring (2xDGA16 + 1xDGA20); Cavi alimentazione: Duelund 600v;  Streamer TIDAL Node 2I (via dac).
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    Messaggio Da osvi1959 Mer Giu 23 2021, 05:48

    Bell'argomento. Io mi sto riavvicinando al mondo dell'hi-fi da poco, l'ho tenuto in naftalina per almeno un ventennio perchè mi resi conto che mi stava trascinando in un vortice di spese che non potevo e non volevo permettermi, sempre alla ricerca di quel qualcosa che mai arrivava. Nel frattempo nel mondo digitale si sono avvicendati numerosi "formati": CD, DAT, SACD, DVD Audio, Blu Ray, Multicanali ecc ecc, in un turbinio sconcertante e senza che nessuno di questi abbia, a parte il classico CD, rappresentato una proposta solida e universale.Già questo, unito al fatto che la volontà chiara ed inequivocabile di far fuori il vinile, mi fece andare su tutte le furie e mi fece rallentare parecchio nella passione. Ora che mi riaffaccio a questo pazzo mondo ci perdo la testa nel vedere che il fenomeno musica liquida è, se possibile, ancor peggio. L'idea di non possedere fisicamente un supporto è per me inaccettabile, così come lo è dover sottostare ai "capricci" di questi signori che, oltre a far impazzire me stanno, di fatto, uccidendo la musica e tutto il mercato discografico. Musica liquida? Nemmeno sotto minaccia armata!!! Non mi frega nulla dei files HiRes, per me già un CD registrato da chi ne padroneggia l'arte, è di ottimo livello e mi permette di godere della tantissima musica reperibile, senza peraltro dover spendere cifre assurde e portandomi a casa il supporto fisico. Poi ormai sono concentrato sul vinile, per fortuna tornato prepotentemente e ho già così tanta musica che il resto della vita forse non mi basta per riascoltare tutto... figuriamoci se ho voglia di impelagarmi ancora in pc, streamers e di dover moltiplicare sorgenti e capitali dietro al digitale di moderna concezione.
    No no, grazie, io scendo da questo treno in corsa troppo veloce e impazzito, ho i miei vinili (e CD che prima detestavo ed ora mi stanno quasi simpatici tidal vs qubuz  e ecc. ecc.  ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni 1f600 ), sono qui con me docili e pazienti che aspettano, di giorno in giorno, che arrivi il loro turno. Il "calore" del vinile (inteso non come riproduzione ma proprio come calore umano) non ha paragone, ha un suo rito e ti costringe bonariamente a rallentare i ritmi: va estratto dalla busta, va messo sul giradischi, va pulito, ha bisogno di amore e cure ed attenzioni ed è proprio questo (apparentemente scomodo) aspetto che me lo fa amare molto di più. Si è capita la mia idea in proposito? Scusate la lungaggine, questi tempi mi appassionano tantissimo. In conclusione (solo per me ovviamente) un bel NO deciso alla musica liquida, nonostante porti con se gran qualità (ma sempre di digitale si parla). Un NO motivato anche dalla frustrazione di aver capito che per meri interessi economici, i supporti digitali fisici più validi (tipo DVD Audio e SACD e, aggiungo, anche DAT) sono stati di fatto castrati dalla competizione del supporto delle varie major e, conseguentemente, dalla proposta musicale numericamente improponibile. Amen. tidal vs qubuz  e ecc. ecc.  ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni 775355 tidal vs qubuz  e ecc. ecc.  ovvero le dinamiche e metodi delle corporazioni 775355

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