MILANO - È il mostro del cielo più grande mai scoperto. È un buco nero con un identikit da brivido: la sua massa è 21 miliardi più consistente di quella del nostro Sole e la dimensione è pari a 10 volte il nostro sistema solare. E’ stato trovato a 336 milioni di anni luce dalla Terra nella costellazione della Chioma di Berenice incastonato nella super-galassia ellittica NGC 4889.
La domanda per la quale gli astronomi cercano una precisa risposta è come un buco nero riesca ad essere così massiccio essendo nato dalla morte di una stella. Questa, dopo il suo collasso finale, lascia un nucleo minuscolo da cui si sprigiona un gravità talmente intensa da non lasciar sfuggire nemmeno la luce. Per ora due sono le risposte: i buchi neri crescono perché si fondono con altri buchi neri quando due galassie si fondono insieme e perché divorano la materia intorno ad essi. Due dati emergono anche dal nuovo risultato. Il primo è che i buchi neri sembrano essere il cuore costante delle galassie e che più grandi sono queste isole stellari altrettanto più massicci sono i buchi neri contenuti al loro centro. Il loro studio aiuta gli scienziati a decifrare meglio natura e caratteristiche delle galassie e, viceversa, indagando le galassie si facilita anche la comprensione dei mostri celesti.
La domanda per la quale gli astronomi cercano una precisa risposta è come un buco nero riesca ad essere così massiccio essendo nato dalla morte di una stella. Questa, dopo il suo collasso finale, lascia un nucleo minuscolo da cui si sprigiona un gravità talmente intensa da non lasciar sfuggire nemmeno la luce. Per ora due sono le risposte: i buchi neri crescono perché si fondono con altri buchi neri quando due galassie si fondono insieme e perché divorano la materia intorno ad essi. Due dati emergono anche dal nuovo risultato. Il primo è che i buchi neri sembrano essere il cuore costante delle galassie e che più grandi sono queste isole stellari altrettanto più massicci sono i buchi neri contenuti al loro centro. Il loro studio aiuta gli scienziati a decifrare meglio natura e caratteristiche delle galassie e, viceversa, indagando le galassie si facilita anche la comprensione dei mostri celesti.