Da Ospite Mer Ott 28 2009, 10:56
C'è una piccola enorme falla in quello che dici, anzi due.
1. Dici che l'omosessualità non è presente nel mondo animale. Ti sbagli alla grande. C'è una famosa tribù di scimmie africane che sono rigorosamente lesbiche. Usano i maschi esclusivamente per la procreazione, ma i maschi vivono separati dalle femmine ed hanno rango sociale decisamente inferiore. Ma le relazioni sentimentali ( e sessuali, giacché queste scimmie fanno sesso tra femmine per piacere, non certo per procreare) sono tra femmine. Il maschio è solo un mezzo per procreare, per la sopravvivenza della specie. Ma a parte questo caso limite, nelle scimmie, molto simili all'uomo, e nei mammiferi di grande intelligenza, come ad esempio tra i delfini, sono attestate scientificamente coppie omosessuali. Nel caso dei delfini e delle scimmie si stratta spesso di coppie che passano la vita insieme. Ma ci sono anche molte specie animali che hanno comportamenti omosessuali occasionali, come i tori o i topi, giusto per citare a caso. Quindi, ed in maniera inequivocabile e certa,l'omosessualità è assolutamente naturale perché diffusamente presente in natura.
2. Sulla base proprio della presenza di comportamento omosessuale tra le specie animali, è stata prodotta una teoria scientifica secondo cui l'omosessualità non sarebbe una cosa innaturale, bensì uno strumento adottato dalla natura per ottenere il controllo delle nascite. Infatti sarebbe più frequente quando le collettività sono numerose. Anche perché è ormai certo che l'omosessulaità è un fatto genetico cioé si nasce omosessuali o eterosessuali, non è che lo si diventa. Quindi se si nasce omosessuali, ed oggi questo fatto è sostenuto dalla maggior parte della comunità scientifica, essere omosessuali è naturale tanto quanto essere eterosessuali ed ha un suo scopo nell'equilibrio biologico del pianeta. Chi dice il contrario lo fa sulla base di credenze religiose che vanno rispettate ma niente hanno di scientifico e quindi di attendibile dal punto di vista della conoscenza. Allo stesso modo di come la religione dice che l'uomo è nato come tale mentre per certo si sa che proviene per evoluzione della specie dalle scimmie.
DEtto questo, se una persona come un transgender nasce uomo o donna ma per raggiungere un equilibrio psicofisico soddisfacente (e guardate che sono gli psicologi a stabilire se è il caso o meno di permettere gli interventi per il cambio di sesso) ha bisogno di cambiare sesso, possiamo noi discriminare queste persone perché la loro condizione alla nascita è diversa da quella di cui hanno bisogno per vivere felici? Ci sono persone che per vivere realizzate e felici hanno bisogno di anni da uno psicologo dopo la nascita, persone che per vivere sane e felici hanno bisogno di più interventi chirurgici perché la natura non ha fatto il suo lavoro in modo compiuto ed hanno problemi fisici di varia natura congeniti, posso io discriminare anche costoro allora?
Insomma, e detto per sintesi, il vostro concetto di giusto e di sbagliato è un concetto di natura religiosa, non di natura né scientifica né di comprensione umana. Ma proprio per questo è rispettabile, ma non è sostenibile su basi logiche. Allo stesso modo di come non è sostenibile su basi logiche il fatto che un mussulmano pretenda che le sue donne portino il capo coperto. La specie umana è sopravvissuta perché la maggioranza procrea. Ma questo non autorizza a dire che chi non procrea sia innaturale o che non abbia scopo nel mondo. Allora cosa dovremmo fare delle coppie eterosessuali sterili? Discriminarle? Anche perché, parliamoci chiaro e detto in maniera ironica, molte coppie eterosessuali procreano solo una volta nella vita: pensare che quello che renda loro giusti e gli altri dei mostri sia una trombata in tutta la vita mi sembra un pò triste .
Io invito voi tutti a leggere quel libro leggibilissimo e brevissimo che è il Simposio di Platone. Vi renderete conto di come una delle culture filosoficamente più avanzate nella storia dell'umanità aveva già risolto millenni fa il problema dell'accettazione della diversità sessuale, in un'epoca in cui la sessualità non era un problema. Ricordate inoltre che è il cattolicesimo che ci pone la sessualità come problema e che la vincola alla procreazione. Ma questa non è né scienza, né verità, né oggettività. E' solo una delle tante visioni possibili del mondo, ma se permettete io l'oggettività la riservo alla scienza. Il resto non può diventare né regola né verità: è solo scelta individuale di fede, ma non permette giudizi sul prossimo, eventualmente solo su sé stessi.
PPP
1-Il fatto stesso che la scienza si sia mossa per andare a trovare l'omossesualità in un gruppo di scimmie...di toi...di delfini, già da sola sta a testimoniare che se questo tipo di ricerca è stata fatta, è perchè forse in natura, l'indirizzo è ben diverso. E comunque è indubbio che l'omossesualità nel mondo animale riguardi una paercentuale assai bassa. Inoltre credo che tale omossesualità nel regno animale sia da attribuirsi a problematiche di tipo ormonale negli stessi animali, e non fattori legati all'evoluzione sociale o scelte di tipo affettivo.
2-Sulla teoria scientifica che afferma che l'omossesualità serve ad equilibrare le nascite, vorrai perdonarmi, ma preferirei non entrare nel merito. La scienza riconosce anche che l'esubero e/o la carenza dei cromosomi X e Y, determina in molti casi una malattia di tipo psicopatologico, che determina la natura dei Killer seriali. Non per questo il fenomeno dei Serial Killer rientra in un target di normalità. Mi dirai magari che tale studio serva in altri ambiti per giustificare un certo tipo di condotta.
Non ne faccio un discorso di fede ne di cattolicesimo. Trovo invece conveniente (senza ironia), cercare di far virare il discorso in campo teologico, in quanto è altrettanto evidente che in questo campo risulta terso il problema di fondo tra Chiesa e Omosessualità. Ma io personalmente non ne faccio un discorso religioso. Ripeto, vado sul pratico molto molto fine a se stesso. La normalità a mio avviso è l'accoppiamento tra due sessi diversi al fine ultimo di procreare. Tutto quello che non sia in questo senso non lo critico, non lo giudico, non lo trovo accusabile. Lo trovo semplicemente Innaturale. Cioè non consono alla forma di vita che in modo contrario non avrebbe modo di esistere. Siamo fatti per procreare o non esisteremo. Siamo fatti per respirare, o non vivremmo. Siamo fatti per pensare, o saremmo delle cose inanimate.