Da audiopaul Mar Nov 13 2012, 15:19
Lilly. ha scritto:Jazz, funk, latin...qualsiasi cosa si suoni, c'è groove, c'è un formidabile senso musicale che ti prende, ti coinvolge, ti fa riflettere su come la musica vada dove gli pare e piace quando è...musica !!!!!
.......e il mio pensiero va anche al grande Herbie Hancock ........
PS ....Maurizio ...ti confesso che non ho 12 anni .....
![No](/users/2815/70/72/11/smiles/577633.gif)
.
Mi introduco in questo thread su invito di Lilly, e noto con molto piacere che abbiamo tante affinità in campo musicale...Coltrane e Chet Baker sono stati i miei compagni di vita...nelle gioia e nel dolore...ho quasi tutto della loro discografia...ho letto l'intera biografia di Coltrane...fra le sue cose più belle è difficile dire, comunque ci provo: Naima, When my lady sleeps, Giant Steps, Mr PC, My One and Only Love (con Hartmann voce), tutto l'album Blue Train...a proposito la copertina di quest'album per me rappresenta tutto lo spirito e la musica di Coltrane ( e anche del jazz da fine anni '50 in poi), ma ancora I want to talk about you, A love supreme e tante altre che adesso non ricordo...
Mi piace lasciarvi con queste parole di Red Garland (pianista) sull'esperienza vissuta con Coltrane: "Sì, ricordo la registrazione di Invitation, come, del resto, ricordo tutte le altre effettuate con Trane. Come non potrei? Neppure Miles Davis potrebbe dimenticare ogni istante in cui ha soffiato accanto a quel colosso. Stare accanto a Coltrane è stato più che un'esperienza impagabile. Lui iniziava a soffiare e ognuno di noi veniva immediatamente catturato nella sua rete. Non potevi più uscirne fuori. Ma, per il vero, nessuno di noi ha mai tentato di uscirne. Era ammaliato, stregato, plasmato, annientato dalla sua musica, dalle note che quel sassofono sfornava a getto continuo, senza tregua, senza remissione. Note incandescenti che avrebbero potuto anche ustionarti. E tutte con un preciso significato. Trane non ha mai fatto nulla in cui non credesse fortemente e che non sentisse intensamente. Era un sincero, un passionale. Si è distrutto suonando troppo. La creatività, che aveva dentro e non gli dava tregua, lo ha fatto morire. Invitation? Che dire. C'è tutto Trane in quel lunghissimo assolo. Tutta la sua arte, il suo cuore, la sua umanità. Dopo Parker è arrivato Trane. Poi, quando anche lui è scomparso, è rimasto il deserto. Arriverà un altro messia? All'orizzonte non appare nessuno".
Un saluto a tutti voi
Paolo