arrapaho ha scritto:
hai scritto cose che potevano essre ambigue o interpetrate diversamente
se dici le cose a metà o sottintendi 3/4 del discorso è normale che la gente ti chiede spiegazioni
sopratutto se pensi che sono tutti ignoranti e tu sei il solo a capire le cose
spiega meglio e non continuare a dire le cose che ormai le sanno anche i disckjokey altro che livore
magari diventa interessante
Ragazzi... guardiamoci in faccia e siamo sinceri... che è meglio...!!!
Io lo so benissimo che la mia figura professionale è stata dal primo momento più che indigesta, in un contesto dove il degrado introdotto dalle configurazioni erronee (parlo dei diffusori tower, tra cui ve ne sono in reflex con condottini di sezione ridicola...) aveva abituato gli appassionati ad un "
certo standard",
rispetto al quale la benché minima critica, ancorché puramente tecnica, veniva letta come una feroce denigrazione, quasi un attacco personale al malcapitato acquirente...
Era ovvio che gli appassionati veri avrebbero plaudito ai miei contributi, mentre lo avrebbero visto come il fumo negli occhi quelli abituati a turbinosi cambi, con conseguente impiego di mercatino per far spazio in salotto.
Questa è storia di tre anni fa.
Oggi esiste un mio spazio, dove la polemica ha trovato un'accoglienza che mai avrebbe avuto, se non
alimentata dalle aggressioni del tipo di quella di cui sono stato fatto oggetto nel thread precedente a questo, come in altre decine di casi simili.
Paradossalmente, se la preoccupazione era quella di imbavagliare le mie critiche, il fatto di avermi fatto muro -impedendo un normale sbocco alle mie idee- è stato il miglior modo per ottenere il risultato esattamente opposto.
Ma poi davvero pensate che sia migliore un mondo dell'Hi-Fi dove si può spender poco per un'ottima Indiana Line e cento volte tanto per essere invece selvaggiamente presi in giro...?
Ve la racconto diversamente: in campo Pro mi è accaduto qualcosa di simile. Finché ero un ragazzino, tutti mi accoglievano più che bene, ma dopo l'esperienza dei Congressi DC e PCI '89, vale a dire quando riuscii ad ottenere il parlato perfettamente intellegibile in TUTTO il PalaEur (cosa ritenuta sino ad allora impossibile, e
mai più conseguita dopo), mi accorsi bene che il clima era radicalmente mutato...
Era ovvio che agli importatori che rivendevano a 15 milioni una cassa in legno fatta in USA con tre coni B&C da centomila lire faceva giustamente paura la possibilità che qualcuno ottenesse
risultati superiori con gli stessi trasduttori, magari anche ad un costo concorrenziale.
Per questo, in Italia come altrove, iniziò una vera e propria guerra di sterminio commerciale contro i consulenti, che ha avuto per vittime gente come Clifford Henricksen, Don Keele, George Augspurger...
Io mi sono salvato dedicandomi ai radar acustici e poi ai sistemi a basso inquinamento acustico, dove ho potuto impiegare i bassi direttivi ed i paraboloidi... fino a che la corruzione non ha bloccato anche quel mercato.
Ora riflettiamoci insieme:
chi ha beneficiato di questo contesto ?
Semplice: gli importatori di "casse-da-impilare-ed-appendere" (i Line Array...)!
Sul fronte opposto i loro clienti, i Service si sono di continuo indebitati, ogni volta per acquistare a prezzi folli "l'ultima moda", più scema della precedente...
E voi appassionati frequentatori dei concerti avete visto il prezzo dei biglietti moltiplicarsi, mentre la qualità dell'ascolto è migliorata solo marginalmente, mentre la tecnologia avrebbe consentito innalzamenti verticali, in questi anni.
La domanda è la solita: perché non proponi...?
E la risposta ve l'han data Misseri, Edmond... Arrapaho...
Avete mai criticato con la stessa veemenza chi propone le solite ciofeche con due coni da 10"/25cm in reflex a trentamila Euro la coppia...? NO... vero...???
Beh... ora vi devo davvero salutare: ho il Concerto in abbonamento.
Non vogliatemene.
Fabrizio Calabrese