Verso i primi di settembre mettiamo un annuncio su un sito per la vendita dell'auto di mamma.
Veniamo contattati dalla Costa d'Avorio da un certo Lechon Michel, sedicente funzionario nella gestione di qualcosa legata ai dom francesi e, poco dopo, da un certo Consolin Remi Pierre.
Rispondo alla prima e.mail arrivata in ordine temporale con la quale mi vengono chieste altre foto e la possibilità di avere uno sconto. Terminata in breve la trattativa, concordate le modalità di spedizione (avrebbe mandato lui un corriere attrezzato dalla Francia per ritirare la vettura) gli mando le coordinate bancarie per il bonifico e lui mi risponde con una finta evidenza di bonifico della cifra concordata più circa 380 € aggiuntivi.
I 380 € in più, indicati nella falsa evidenza, me li avrebbe mandati a titolo di rimborso per il bonifico che avrei dovuto anticipare a suo favore, appunto di 380 €, adducendo la scusa che, per motivi fiscali e non solo, in Costa d'Avorio, per ordinare un bonifico verso l'estero, occorre anticipare una certa fantomatica tassa. Era anche scritto un numero di telefono da chiamare per chiedere informazioni.
Già pareva strano che qualcuno volesse acquistare dalla Costa d'Avorio ma, quando hanno chiesto di anticipare le palanche...
E che è....: 'ccà nisciuno è fesso.
Mia moglie, che conosce un po' di francese, ha chiamato il numero indicato e lo ha rivoltato come un calzino.
L'email di Consolin Remi Pierre, aperta dopo aver chiuso con Lechon Michel, era identica anche come "stile".
Scrivendo su un motore di ricerca "lechon michel" o "consolin remi pierre", si possono leggere i dettagli dei tentativi di truffa.
Gli indirizzi e.mail di questi signori sono (od erano):
lechon.m12@live.fr
consoremi05@outlook.com
Veniamo contattati dalla Costa d'Avorio da un certo Lechon Michel, sedicente funzionario nella gestione di qualcosa legata ai dom francesi e, poco dopo, da un certo Consolin Remi Pierre.
Rispondo alla prima e.mail arrivata in ordine temporale con la quale mi vengono chieste altre foto e la possibilità di avere uno sconto. Terminata in breve la trattativa, concordate le modalità di spedizione (avrebbe mandato lui un corriere attrezzato dalla Francia per ritirare la vettura) gli mando le coordinate bancarie per il bonifico e lui mi risponde con una finta evidenza di bonifico della cifra concordata più circa 380 € aggiuntivi.
I 380 € in più, indicati nella falsa evidenza, me li avrebbe mandati a titolo di rimborso per il bonifico che avrei dovuto anticipare a suo favore, appunto di 380 €, adducendo la scusa che, per motivi fiscali e non solo, in Costa d'Avorio, per ordinare un bonifico verso l'estero, occorre anticipare una certa fantomatica tassa. Era anche scritto un numero di telefono da chiamare per chiedere informazioni.
Già pareva strano che qualcuno volesse acquistare dalla Costa d'Avorio ma, quando hanno chiesto di anticipare le palanche...
E che è....: 'ccà nisciuno è fesso.
Mia moglie, che conosce un po' di francese, ha chiamato il numero indicato e lo ha rivoltato come un calzino.
L'email di Consolin Remi Pierre, aperta dopo aver chiuso con Lechon Michel, era identica anche come "stile".
Scrivendo su un motore di ricerca "lechon michel" o "consolin remi pierre", si possono leggere i dettagli dei tentativi di truffa.
Gli indirizzi e.mail di questi signori sono (od erano):
lechon.m12@live.fr
consoremi05@outlook.com