Riflessioni

petrus ha scritto:

Permettimi ma occorre fare un distinguo, giusto per chiarire il significato che si vuol dare alla parola "rispetto" .
Contraddire, anche animatamente non è mancare di rispetto a nessuno.
Esporre un punto di vista differente non è mancare di rispetto, semmai, non ascoltare e peccare della presunzione che la sola visione della verità sia la propria è mancare di rispetto all'intelligenza.
Dire, io la penso così punto e basta è mancare di rispetto all'intelligenza.
Rimanere cocciutamente aggrappati alle nostre convinzioni (che non sono le opinioni bada bene) senza mai porci un dubbio è mancanza di rispetto all'intelligenza.
Io credo che sia essenziale comunicare ed aprire la mente alle opinioni altrui, altrimenti rischieremmo di rimanere rinchiusi in una gabbia di preconcetti che ci limiterebbe una visione più completa della vita e degli altri esseri umani.

Lorenzo

E infatti è quello che penso io.
Penso che sia anche positivo che chi più ne sa esponga in termini tecnici le proprie tesi su come si debba assortire un impianto e le regole canoniche da rispettare.
Ma credo sia altrettanto giusto che se l'interlocuotre non lo capisce, non lo vuol capire e continua per la sua strada non vada mancato di rispetto, quello intendevo.

Altra cosa invece che mi da fastidio sono le provocazioni continue e mirate che taluni forumer hanno nei confronti di altri, portando avanti diatribe futili ai più.
Le provocazioni vanno usate come il sale in cucina: con parsimonia.

Chi legge spero capisca che ha stancato.

Gli assiomi della Comunicazione Interpersonale sono validi ovunque, quindi anche nell'ambito delle relazioni virtuali all'interno di un forum come questo.
Direi che sono già stati toccati i due punti fondamentali, che sono i seguenti:

1) Mai portare la propria opinione come fatto
2) Se fatto è, allora deve essere dimostrabile

Ad esempio, se ho davanti a me un bicchiere riempito per metà e dico "Questo bicchiere è mezzo pieno", sto esprimendo una opinione, ma voglio darle la valenza di un fatto, e sbaglio. L'interlocutore può esserne infastidito e rispondere con toni non concilianti. Da qui potrebbe crearsi un gioco a rimpiattino che tutto è tranne che costruttivo.
Insomma, per uno che vede il bicchiere mezzo pieno ci sarà sempre qualcuno che dirà:"NO, questo bicchiere è mezzo vuoto".
A questo punto la cosa migliore è far precedere l'affermazione dalle due paroline magiche, ovvero "Secondo me"; il senso cambia totalmente, perchè implicitamente riconosco che un altro la possa vedere differentemente da me. L'interlocutore accetta la mia opinione e la prende come tale, sapendo che io non sto cercando di imporgli nulla.

Se, invece, dico: "Questo bicchiere contiene acqua per metà della sua capacità", allora sto esprimendo un FATTO, incontrovertibile, dimostrabile e non contestabile.

3) L'emittente del messaggio comunicativo è responsabile al 100% della comunicazione del messaggio stesso

Questo assioma è, da solo, la "summa" di tutta la Teoria della Comunicazione. Nel momento in cui portiamo un messaggio a qualcuno vogliamo raggiungere un obiettivo: dare una informazione, persuadere/convincere qualcuno, creare un'emozione, eccetera. Viene da se' che per raggiungere tale obiettivo il messaggio deve essere assimilato nel modo migliore possibile dall'interlocutore, ovvero quello confacente al mio stesso obiettivo.
Quindi, ad esempio, voglio dare una informazione: bene, devo fare in modo che il messaggio arrivi forte e chiaro all'interlocutore, che venga capito, assimilato e ricordato. E' questo il mio obiettivo. Se non mi pongo questo problema allora non sto comunicando con altri, ma sto solo dando aria a me stesso.
Per farlo devo cercare il più possibile di adattarmi all'interlocutore, E MAI PRETENDERE IL CONTRARIO; infatti sono io che devo raggiungere il mio obiettivo comunicativo, non lui. Poi, quando sarà lui a emettere un messaggio destinato a me, fosse anche una risposta al mio, sarà lui a dover raggiungere l'obiettivo.
Quindi, poco da fare, mai salire in cattedra ma cercare di farsi capire. Ricordatevi che è verissima la frase: NON E' LUI CHE NON HA CAPITO, MA SONO IO CHE NON MI SONO SPIEGATO.

Questo in estrema sintesi.
Ricordatevi, però, che se dall'altra parte ho uno che vuole semplicemente prendermi in giro, fare il paraculo e giocare con me, allora tutto quello che ho detto prima non vale, perchè non vi sarà mai collaborazione da parte dell'interlocutore.

Vorrei chiarire un concetto che sembra "aleggiare" in questi ultimi post:

Io non ho mai inteso prendere in giro o meleggiare nessuno! Non rientra nel mio modo di essere, se devo farlo lo faccio apertamente e non certamente su un forum.

Poi ribadisco che fra me ed Air c'è sempre stata e, da parte mia ci sarà sempre, stima reciproca, pur non condividendo sempre le stesse opinioni.

Detto questo credo che effettivamente sia l'ora di finirla quì.

Con cordialità e rispetto.

è rimasto sconvolto dai tubi

... lo puoi ben dire...

Ricordati di quei tubetti anche per me....

mica mi concedo al primo venuto

aircooled ha scritto:mica mi concedo al primo venuto

Al secondo?

Dragon ha scritto:Vorrei chiarire un concetto che sembra "aleggiare" in questi ultimi post:

Io non ho mai inteso prendere in giro o meleggiare nessuno! Non rientra nel mio modo di essere, se devo farlo lo faccio apertamente e non certamente su un forum.

Poi ribadisco che fra me ed Air c'è sempre stata e, da parte mia ci sarà sempre, stima reciproca, pur non condividendo sempre le stesse opinioni.

Detto questo credo che effettivamente sia l'ora di finirla quì.

Con cordialità e rispetto.

Mi fa paicere leggere queste tue parole

aircooled ha scritto:mica mi concedo al primo venuto

Ma dai...un mi vorrai mia dì che sono stato il primo èh!?!?

xin ha scritto:

Dragon ha scritto:Vorrei chiarire un concetto che sembra "aleggiare" in questi ultimi post:

Io non ho mai inteso prendere in giro o meleggiare nessuno! Non rientra nel mio modo di essere, se devo farlo lo faccio apertamente e non certamente su un forum.

Poi ribadisco che fra me ed Air c'è sempre stata e, da parte mia ci sarà sempre, stima reciproca, pur non condividendo sempre le stesse opinioni.

Detto questo credo che effettivamente sia l'ora di finirla quì.

Con cordialità e rispetto.

Mi fa paicere leggere queste tue parole

...

Rudino ha scritto:Gli assiomi della Comunicazione Interpersonale sono validi ovunque, quindi anche nell'ambito delle relazioni virtuali all'interno di un forum come questo.
Direi che sono già stati toccati i due punti fondamentali, che sono i seguenti:

1) Mai portare la propria opinione come fatto
2) Se fatto è, allora deve essere dimostrabile

Ad esempio, se ho davanti a me un bicchiere riempito per metà e dico "Questo bicchiere è mezzo pieno", sto esprimendo una opinione, ma voglio darle la valenza di un fatto, e sbaglio. L'interlocutore può esserne infastidito e rispondere con toni non concilianti. Da qui potrebbe crearsi un gioco a rimpiattino che tutto è tranne che costruttivo.
Insomma, per uno che vede il bicchiere mezzo pieno ci sarà sempre qualcuno che dirà:"NO, questo bicchiere è mezzo vuoto".
A questo punto la cosa migliore è far precedere l'affermazione dalle due paroline magiche, ovvero "Secondo me"; il senso cambia totalmente, perchè implicitamente riconosco che un altro la possa vedere differentemente da me. L'interlocutore accetta la mia opinione e la prende come tale, sapendo che io non sto cercando di imporgli nulla.

Se, invece, dico: "Questo bicchiere contiene acqua per metà della sua capacità", allora sto esprimendo un FATTO, incontrovertibile, dimostrabile e non contestabile.

3) L'emittente del messaggio comunicativo è responsabile al 100% della comunicazione del messaggio stesso

Questo assioma è, da solo, la "summa" di tutta la Teoria della Comunicazione. Nel momento in cui portiamo un messaggio a qualcuno vogliamo raggiungere un obiettivo: dare una informazione, persuadere/convincere qualcuno, creare un'emozione, eccetera. Viene da se' che per raggiungere tale obiettivo il messaggio deve essere assimilato nel modo migliore possibile dall'interlocutore, ovvero quello confacente al mio stesso obiettivo.
Quindi, ad esempio, voglio dare una informazione: bene, devo fare in modo che il messaggio arrivi forte e chiaro all'interlocutore, che venga capito, assimilato e ricordato. E' questo il mio obiettivo. Se non mi pongo questo problema allora non sto comunicando con altri, ma sto solo dando aria a me stesso.
Per farlo devo cercare il più possibile di adattarmi all'interlocutore, E MAI PRETENDERE IL CONTRARIO; infatti sono io che devo raggiungere il mio obiettivo comunicativo, non lui. Poi, quando sarà lui a emettere un messaggio destinato a me, fosse anche una risposta al mio, sarà lui a dover raggiungere l'obiettivo.
Quindi, poco da fare, mai salire in cattedra ma cercare di farsi capire. Ricordatevi che è verissima la frase: NON E' LUI CHE NON HA CAPITO, MA SONO IO CHE NON MI SONO SPIEGATO.

Questo in estrema sintesi.
Ricordatevi, però, che se dall'altra parte ho uno che vuole semplicemente prendermi in giro, fare il paraculo e giocare con me, allora tutto quello che ho detto prima non vale, perchè non vi sarà mai collaborazione da parte dell'interlocutore.

E come direbbe Marshall McLuhan, "Il forum (medium), è il messaggio"

pavel ha scritto:REEEDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDDD!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Te cornifica!!!!!!

Ma come di già!!! Aiiirrrr

so incontinente