Eccomi con il mio primo post con uno degli argomenti più triti e ritriti del momento. Vorrei confrontarmi su quale soluzione semi-casalinga adottare per un dispositivo che comunemente oggi chiamiamo streamer di rete.
L’obiettivo è quello di realizzare un dispositivo per la fruizione di file lossless sia provenienti da supporti fisici locali e sia attraverso i recenti servizi di streaming web. Il dispositivo deve avere anche un’uscita digitale per interfacciarsi direttamente ad un ampli vintage. La scelta Hw e Sw è relativamente ampia e tutto sembra bellissimo perché con poca spesa si può disporre di una sorgente EFFETTIVAMENTE Hi-End “comparabile” (sottolineo tra virgolette) a dispositivi disponibili sul mercato con prezzi di acquisto anche di alcune migliaia di euro, (non è il risparmio economico mio obiettivo).
La passione per il DIY, la disponibilità di tecnologie di prototipazione, ed avendo in casa un po’ di materiale HW ho realizzato quindi il mio primo “accrocchio” con la sola la funzione di laboratorio, per sperimentare soluzioni sia HW che SW. Il suo interno è ancora un ammasso di cose, ponti, morsettiere, ventole, PSU , cavi extender di tutte le razze e ad un certo punto ha ospitato anche un piccolo DAC. Tuttavia, l’accrocchio ha fatto il suo dovere, dimostrandomi che tutto funziona relativamente bene, ma che tuttavia non sono tutte rose e fiori… specialmente quando tra le aspettative ci sta la piena fruizione dei servizi streaming in alta/altissima risoluzione e lo scotto delle problematiche innescate dai vari aggiornamenti SW.
Veniamo al dunque.
Sto sto ora progettando il case della versione 2.0, (la versione laboratorio la vedete negli allegati). Sto puntando ad un oggetto che vorrei in una veste semidefinitiva a basso impatto WAF . Per il case non ho problemi ed ho le idee piuttosto chiare. Devo solo decidere su quale taglio di tuoch puntare. Al momento ho un 7” (nelle immagini) , un 8.8” wide ed un 12.6” wide. Probabilmente mi orienterò su 8.8” (1920x480).
invece sul lato HW e SW sono sostanzialmente fermo e piuttosto indeciso. Il primo prototipo con Volumio e rasberry PI4 funziona relativamente bene, ma il dubbio principale riguarda se rimanere su Raspberry PI4 o se migrare a piattaforma Intel tipo NUC o verso le ultime Alder Lake N100. In definitiva se quindi confermare Volumio/PiCore/MoOde Audio, oppure migrare a Daphile, ROON o altro.
Altra punto di domanda è se prevedere un DAC di qualità integrato oppure affidarsi ad un DAC esterno (qui si aprirebbe un capitolo a parte, anche se sono orientato per la seconda soluzione).
La domanda quindi è questa: Allo stato dell’arte, che configurazione scegliere, precisando da subito che non sono interessato a soluzioni già pronte, sapendo pure che alla fine un C.A. Evo 150 mi costerebbe meno, evitandomi pure sbattimenti e patemi. Si sa, il DIY ha altre ragioni che vanno ricercate usulando soprattutto dagli aspetti economici.
Ho già dato uno sguardo al mondo ALLO e Arylic, trovando qualcosa di interessante, da altra parte una piattaforma intel la trovo più versatile, e non darebbe problemi con i drivers del touch di qualunque formato. Infine, un alimentatore lineare a bassissimo rumoree a cielo aperto sarebbe molto gradito.
Un grazie a tutti
wide