Ma ultimamente con che qualità registrano la "musica leggera"???

Io utilizzo un paio d'ore una / due mattine alla settimana per ascoltare le "Novità" di Qobuz: sbaglio o le uscite del 23, escluso classica e jazz, hanno i bassi sempre più enfatizzati?
Tra compressione ed equalizzazione sui bassi stanno diventando inascoltabili ..
Questa mattina ho ascoltato "Venditti e De Gregori - Concerto live" e già con l'ascolto in cuffia avevo bassi eccessivi, nel pomeriggio ho ascoltato l'album con i diffusori e devo proprio confermare: mi sembra suoni "da schifo" ...va bene che è una registrazione dal vivo, che per loro natura non sono mai tecnicamente al top, ma qui siamo veramente messi male ... ma sono due "big" della musica italiana (fossero esordienti avrei ipotizzato un budget risicato, ma qui ...non penso abbiano avuto problemi di soldi) !!!
Bassi enfatizzati e medio alte assenti: quali sono le vostre impressioni ?

Mah... A me non stupisce per due motivi.

Il "sigaro" è la norma sin dagli anni 90, non l'eccezione.

Ad artisti come quelli che hai citato credo freghi poco della produzione, loro ormai fanno il concerto con gli stessi brani da quasi 20 anni... Tra qualche mese faranno un nuovo disco, magari in un contesto acustico più "radical" e con una registrazione migliore.

Album live registrati bene ci sono, anche nella "leggera" italiana.
Certo i nomi sono di contemporanei o al massimo 50enni.

Purtroppo la tendenza nella musica "leggera", intendendo dal rock al pop via via, è di un progressivo peggioramenti della qualità delle incisioni, sia per il tipo di ascolto preferito dalla maggior parte degli utenti (cuffiette, altoparlanti wi-fi etc etc) che per i minori mezzi economici a disposizione di molti artisti "indipendenti". 

Si salvano alcuni artisti dell'area folk ed ovviamente jazz e classica che da sempre hanno come target un utente competente amante della qualità delle incisioni.

Questo accade nonostante una parziale inversione di tendenza evidenziata dall'interesse per il vinile ma non solo, ma anche in questo caso molti dei nuovi vinili, (sempre dei genere citati) anche ad alta grammatura, non "valgono" il prezzo maggiorato, così come le riedizioni in alta risoluzione o rimasterizzati risentono del master digitale originale che è inferiore a quello analogico dei tempi.

Poi ovviamente non sempre è vero ma sono le classiche eccezioni che confermano la regola.
Insomma per gli amanti di rock pop etc etc se vogliono ascoltare qualcosa non dico di audiofilo ma che comunque si senta decisamente bene con un impianto hi-end non resta che pescare nel passato, ed accettare le news come valide dal punto musicale chiudendo un occhio (se non due) sulla qualità dell'incisione. Il tutto IMHO ovviamente.

Ci sono tantissime incisioni scadenti del passato e tantissime incisioni valide contemporanee.
Il problema dei nuovi artisti, ma anche di molti vecchi, è che non sempre incontrano gusti e critica, quindi devi andarteli a pescare.

I due che citi appartengono ad un periodo storico nel quale per motivi socio-culturali il cantautorato tirava anche a livello commerciale.
Anzi... Non abbracciare certi registri era una condanna commerciale.
Hanno lavorato con i migliori produttori, arrangiatori... Tutta gente che proveniva da altri contesti e si ricollocava professionalmente.
Pensa solo a Giusto Pio.

In Italia oggi se cerchi quel tipo di genere necessariamente devi entrare nella nicchia, per lo stesso motivo, generazionale e culturale.
I cantautori dello stesso livello di Venditti e De Gregori, che spesso sanno anche suonare meglio, ci sono... E le produzioni pure.
Ma non se li pesca nessuno... In radio non passano mai, perché non va quel genere.
E quindi finisci per ascoltare "Buona Domenica" o "Lagna calcistica del '68"...  

Bisogna un po' uscire un po' dalla comfort zone.
Poi Venditti, De Gregori... Legittimo che piacciano, ma dalle produzioni discografiche non ha più senso aspettarsi i fuochi.

JacksonPollock ha scritto:Ci sono tantissime incisioni scadenti del passato e tantissime incisioni valide contemporanee.
Il problema dei nuovi artisti, ma anche di molti vecchi, è che non sempre incontrano gusti e critica, quindi devi andarteli a pescare.

I due che citi appartengono ad un periodo storico nel quale per motivi socio-culturali il cantautorato tirava anche a livello commerciale.
Anzi... Non abbracciare certi registri era una condanna commerciale.
Hanno lavorato con i migliori produttori, arrangiatori... Tutta gente che proveniva da altri contesti e si ricollocava professionalmente.
Pensa solo a Giusto Pio.

In Italia oggi se cerchi quel tipo di genere necessariamente devi entrare nella nicchia, per lo stesso motivo, generazionale e culturale.
I cantautori dello stesso livello di Venditti e De Gregori, che spesso sanno anche suonare meglio, ci sono... E le produzioni pure.
Ma non se li pesca nessuno... In radio non passano mai, perché non va quel genere.
E quindi finisci per ascoltare "Buona Domenica" o "Lagna calcistica del '68"...  

Bisogna un po' uscire un po' dalla comfort zone.
Poi Venditti, De Gregori... Legittimo che piacciano, ma dalle produzioni discografiche non ha più senso aspettarsi i fuochi.

Si ma il problema delle incisioni recenti la cui qualità lascia spesso a desiderare è purtroppo reale e non capita solo con artisti italiani. Qualche tempo fa presi Blues of Desperation di Bonamassa in cd, album per me strepitosi che mi sono ascoltato decine di volte nel secondo impiantino, a volume moderato "in sottofondo" finchè ho deciso di provarlo sul impianto hi-end. Un disastro al limite dell'inascoltabile, Qualche anno prima capitò la stessa cosa con un cd degli Stones (famosi negli anni 60 per incisioni ottime per i tempi con la Decca-Deram)....
Anche gli ultimi due album dei Nomadi non sono certo audiofili, in uno, nel primo brano c'è addirittura un difetto clamoroso di incisione, che si trova anche sui files presi da cd e da qobuz. Pazzesco. Sembra come se il midrange sia danneggiato, la prima volta mi è venuto un colpo poi ho capito che era l'incisione e non il mio impianto !!!!!!!!

Visto che hai citati i Nomadi: la loro discografia non ha mai brillato per qualità di incisione, ovviamente secondo me … l’ultima uscita “È stato veramente bellissimo” fa pena: perfettamente allineata al “decadimento” qualitativo in corso. Ormai la produzione ha come obiettivo l’ascolto con le cuffiette in dotazione con gli smartphone … non è più musica, ma “rumore” da consumare un tot al kg….
Continueremo ad ascoltare le vecchie edizioni !
Sarà stati il segno del destino: gli unici cd che sono diventati illeggibili con il tempo sono di De Gregori !! Sono quelli che anni fa mi hanno convinto a rippare la mia raccolta di cd …

Sembra un segno di questi tempi: mai come oggi abbiamo le risorse tecniche per ascoltare al top (reti veloci, file hi-res … per noi che veniamo dai vecchi mangiadischi è un “bengodi”  …) e buttiamo tutto alle ortiche, ovviamente non esprimo un giudizio sulla qualità del contenuto artistico in quanto ognuno di noi ha i propri gusti …
Vabbeh … questa mattina sono in fase “negativa” … buon Natale

Non sono completamente d'accordo.
Tante vecchie incisioni sono acusticamente impeccabili, ma si portano dietro tutta una serie di rogne, dal rumore di trascinamento dei nastri fino agli sbilanciamenti in fase di registrazione.
Spesso hanno una dinamica maggiore, ma in quella dinamica c'è veramente di tutto.

Quando non c'è nulla in riproduzione il silenzio, quando mandi un FLAC nei primi secondi di silenzio si sente un torrente.
Oggi il livello di risolvenza delle elettroniche è tale che con un paio di cinesate su Amazon riesci a sentire questa roba...



Le catene HiEnd non sono pensate per De Gregori e la musica commerciale, non lo sono mai state.
Se vuoi ascoltare questi generi basta molto meno e ti diverti di più.

Devono andare su una JBL bluetooth... Non su quella con i tweeter caricati a tromba da 40K l'una...

a mio avviso il Live Venditti e De Gregori suona bene.


Ricordiamoci che quando registrano i nomi di primo piano vanno su tencici di loro fiducia e di riprovata professionalità.


Magari se potete indicarmi una traccia e il momento dove si possano identificare i limiti della registrazione lo riascolto con più attenzione.


Per me è un bel Live, suona dinamico e trasparente con una bella tridimensionalità.

Sembra che l'imputata sia la dinamica Mantra...  
A volumi decenti, chiamiamoli "condominiali", suonano bene. Se dai birra però clippa tutto e si appiattisce il suono, o addirittura si va in distorsione...
Accade per moltissime produzioni.

L'avarizia nell'estensione in basso di molti speaker contemporanei è a detta di molti un po' dettata anche dalla tendenza a pompare in produzione.

Continuo a pensare che non abbia grande senso ascoltare queste incisioni su catene per le quali non sono state prodotte.
La maggioranza degli ascolti a livello planetario è fatta con roba da mediocre a simil-decente... Autoradio, speaker BT, auricolari, speaker dei portatili...
I trasduttori di questi prodotti non possono proprio fisicamente muovere l'aria che servirebbe.
E quello spunto glielo danno nell'incisione stessa.

Dal CD di Green dei REM acquistato nel 1990 rippato con XLD...


Dal file FLAC contenuto nel Digipack del vinile del 2016...


La differenza si vede ad occhio...
Da come la descrivono sono quasi certo che rippando il CD in questione verrebbe fuori un sigaro.