Oggi ho finalmente installato JRiver, spinto dalla curiosita' generata dalle ottime recensioni (computeraudiophile per esempio) e opinioni sui forum.
Da anni ho abbandonato l'ambiente Windows, prima migrando su Apple, poi su Linux e poi tornando ancora ad Apple. Attualmente ho un Mac Mini 2010 con Mountain Lion, 8gb di ram, un ssd da 120gb per l'OS e un hard disk esterno firewire per la musica.
Il Mini e'collegato alla Hiface Evo alimentata a batteria con un cavo usb custom (a dire il vero ne sto provando un altro del forumer Pierbass), e da li esco in BNC al dac Neko D100.
Ho installato Windows 7 attraverso Bootcamp, evitando quindi la virtualizzazione, e JRiver 18, che e' non ancora una release ufficiale.
Abituato a iTunes l'interfaccia di JRiver mi ha lasciato un po spaesato, l'ho trovata un po caotica, pesante e poco intuitiva.
Ci sono poi una marea di opzioni audio, alla fine ho deciso di usare WASAPI event style, ma ancora non sono riuscito a fare funzionare bene il gapless.
Molto meglio la navigazione con l'applicazione JRemote, bellissima, comodissima e completamente customizzabile nei contenuti. E' possibile infatti definire le proprie categorie in base al contenuto dei tag, nel mio caso compositore/album (in realta' titolo dell'opera)/artista. E in piu' e' possibile visualizzare il contenuto dei tag nella modalita' "Now Playing", opzione che nemmeno la Remote App di Apple ha.
Fin qui la descrizione delle funzionalita'. Ma quello che mi ha colpito e' la qualita' del suono. JRiver suona divinamente. Punto.
Quello che sorprende e' la finezza della grana nelle frequenze alte, pulizia, assenza di distorsione'. Nessuna artificiosita', il suono e' molto naturale e sopratutto liquido.
Immagino che parte dei miglioramenti che riscontro siano dovuti ai driver della Evo, da tutti ritenuti migliori sotto Windows, ma vi assicuro che Foobar non suona cosi'. Le differenze con i player di Apple sono meno marcate e ai limiti delle preferenze personali, mentre con JR siamo su un altro livello.




