dimensione hifi chiude

colombo riccardo ha scritto:per dirla tutta sono ancora più talebano :  

c'è una canzone di Giorgio Gaber intitolata "non insegnate ai bambini"

Non insegnate ai bambini
Non insegnate la vostra morale
È così stanca e malata
Potrebbe far male
.........................
.........................
.........................
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto la magia della vita
.........................
.........................
.........................

che diventa

Non insegnate ai bambini
Non insegnate il vostro stereo
È così stanco e malato
Potrebbe far male
.........................
.........................
.........................
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto la magia della musica

ciao
Riki

aircooled ha scritto:
Ma nel resto del mondo la cosa è all'opposto, senza andare troppo lontani basta vedere la Gernania, la Francia, o l'Inghilterra patria del massimo con il minimo filosofia abbandonata per passare anche loro a quella filosofia che noi italici tanto aborriamo che si chiama HI-END, perché se è vero come è vero che l'HIFI è morta soppiantata dai telefonini e altre amenità usate per ascoltare musica è altrettanto vero che il mercato HI-END tira sempre di più nel mondo evoluto

colombo riccardo ha scritto:per dirla tutta sono ancora più talebano :  


.........................
.........................
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto la magia della musica

ciao
Riki

pevaril ha scritto:

aircooled ha scritto:
Ma nel resto del mondo la cosa è all'opposto, senza andare troppo lontani basta vedere la Gernania, la Francia, o l'Inghilterra patria del massimo con il minimo filosofia abbandonata per passare anche loro a quella filosofia che noi italici tanto aborriamo che si chiama HI-END, perché se è vero come è vero che l'HIFI è morta soppiantata dai telefonini e altre amenità usate per ascoltare musica è altrettanto vero che il mercato HI-END tira sempre di più nel mondo evoluto

Tutto vero, ma continuate a non comprendere che non tutti hanno medesimi gusti, aspettative e preferenze. E questo non lo considero un sintomo di involuzione.

pevaril ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per dirla tutta sono ancora più talebano :  


.........................
.........................
Ma se proprio volete
Insegnate soltanto la magia della musica

ciao
Riki

Beh, ma bisogna che ci decidiamo, senza rivoltare la frittata a piacimento. Una cosa è la magia della musica, l'altra è la mania per l'impiantone a tutti i costi.
Posso godere della musica anche con lo smartphone. Mi frega assai se non sento il respiro del sassofonista o le dita che pizzicano sulle corde

aircooled ha scritto:
perfetto, per ascoltare musica l'impianto non è mai servito se quello è il fine ultimo

gibel ha scritto:Non è vero che oggi c'è meno interesse in generale nei confronti della musica . Anzi , la musica pop ( a anche rock ) accompagna le attività della gente nel corso della giornata molto più che in passato . Il crescente utilizzo dei dispositivi mobili di vario tipo soprattutto da parte dei giovani ne è la riprova . E' chiaro che l'ascolto con cuffietta o auricolare mentre si passeggia non corrisponde propriamente a quello che intendiamo per Alta Fedeltà ma c'è anche da dire che i generi musicali che di solito vengono riprodotti in tali condizioni non vengono più di tanto penalizzati . Se poi si vuol dire che c'è meno interesse per la musica classica o per il jazz ( generi il cui ascolto sicuramente risulta sempre più godibile con un buon impianto di riproduzione ) non so come questo sia stato accertato ( anche 40 anni fa l'interesse dell'italiano medio era bassino ) ma comunque , per risollevarlo , prima che con l'HI-HEND bisognerebbe agire con la SCUOLA .

pevaril ha scritto:

Perfettissimo anche per me. Quindi, volendo concludere??
( anche perchè dopo 17 pagine ed una infinità di post, la trattazione dell'argomento sta diventando un tantino ridondante )

gibel ha scritto:Non è vero che oggi c'è meno interesse in generale nei confronti della musica . Anzi , la musica pop ( a anche rock ) accompagna le attività della gente nel corso della giornata molto più che in passato . Il crescente utilizzo dei dispositivi mobili di vario tipo soprattutto da parte dei giovani ne è la riprova . E' chiaro che l'ascolto con cuffietta o auricolare mentre si passeggia non corrisponde propriamente a quello che intendiamo per Alta Fedeltà ma c'è anche da dire che i generi musicali che di solito vengono riprodotti in tali condizioni non vengono più di tanto penalizzati . Se poi si vuol dire che c'è meno interesse per la musica classica o per il jazz ( generi il cui ascolto sicuramente risulta sempre più godibile con un buon impianto di riproduzione ) non so come questo sia stato accertato ( anche 40 anni fa l'interesse dell'italiano medio era bassino ) ma comunque , per risollevarlo , prima che con l'HI-HEND bisognerebbe agire con la SCUOLA .

Antinory ha scritto:molti prodotti di caratura hi-fi/hiend stanno trascendendo dallo scopo scopo primario, ovvero ascoltare musica. case elaboratissimi sia di elettroniche che diffusori, contribuiscono a far crescere a dismisura i prezzi dei prodotti.
Basta vedere il comparto cuffie, alcuni,molti produttori di grido giocano al rialzo con nuove release ravvicinate nel tempo a prezzi assurdamente crescenti.

Ma io son convinto che (come tutto) anche questo è un ciclo, ha un'inizio e una fine, purtroppo alle nostre generazioni tocca patire per questo.

aircooled ha scritto:forse è più corretto dire che il prezzo non sempre rispecchia la qualità dell'oggetto, ma dimentichiamoci di fare qualunque cosa a basso prezzo con alte prestazioni, di contro che le alte prestazioni a nulla servono per il semplice godimento della musica è un altra cosa

colombo riccardo ha scritto:

che cosa vuoi sapere ?

ciao
Riki

pevaril ha scritto:

Antinory ha scritto:molti prodotti di caratura hi-fi/hiend stanno trascendendo dallo scopo scopo primario, ovvero ascoltare musica. case elaboratissimi sia di elettroniche che diffusori, contribuiscono a far crescere a dismisura i prezzi dei prodotti.
Basta vedere il comparto cuffie, alcuni,molti produttori di grido giocano al rialzo con nuove release ravvicinate nel tempo a prezzi assurdamente crescenti.

Ma io son convinto che (come tutto) anche questo è un ciclo, ha un'inizio e una fine, purtroppo alle nostre generazioni tocca patire per questo.

Basta leggere il topic sulle nuove Sonus  Extrema per capire in che direzione si muovono i costruttori

pevaril ha scritto:

Secondo me ancora non è chiara una cosa, e cioè che alla massa non gliene frega una cippa della "godibilità" dell'ascolto attraverso l'impianto hifi di buon livello. Conosco personalmente musicisti di ottima caratura che ascoltano nei modi più disparati, ma nessuno di loro, e sottolineo nessuno, possiede un impianto serio  Chissà mai perchè ?

pevaril ha scritto:

E quindi evidentemente non riesci a comprendere chi ha esigenze diverse e gusti molto più semplici...

mirach ha scritto:

Molti sono rimasti allo stereotipo che la qualità si possa ottenere solo con un giradischi o un vinile da 3000 euro, quelli che criticano la qualità degli gli smartphone e gli mp3 oppure spotify sono gli stessi che da giovani utilizzavano le cassette col Dolby Digital 

Geronimo ha scritto: la tua affermazione sul fatto che presto i supporti fisici cederanno il passo alla liquida mi trova d'accordo visto il trend è quello, anche se personalmente dico e chissenefrega

aircooled ha scritto:se è vero come è vero che l'HIFI è morta soppiantata dai telefonini e altre amenità usate per ascoltare musica è altrettanto vero che il mercato HI-END tira sempre di più nel mondo evoluto

aircooled ha scritto:
vero, però i costruttori non creano mercato lo seguono

Luca58 ha scritto:
I musicisti professionisti in genere non hanno impianti impegnativi ma per altri motivi, primo tra tutti il fatto che la differenza tra riprodotto e live resta molto lontana, secondo perche' non ne hanno ascoltato uno che suonasse in modo decente.

Luca58 ha scritto:

Secondo me l'hi-end sarebbe la cura migliore per il mercato italiano; se non si resta a bocca aperta davanti ad un impianto che suona non viene nemmeno voglia di spendere per qualcosa di piu' umano.

La mia sensazione - ma puo' darsi che mi sbagli -, cioe', non e' che in Italia l'hi-end sia finita perche' il mercato e' calato ma che il mercato sia calato perche' l'hi-end e' finita. Magari e' finita perche' la maggior parte dei commercianti ha deciso di suicidarsi pensando che poteva continuare a guadagnare senza impegnarsi troppo... ma come ho detto non sono esperto del ramo commerciale.

Comunque, dopo aver suonato dai 12 ai 42 anni ho acquistato il mio primo impianto solo dopo averlo sentito suonare stupendamente bene; e non costava una follia. Soprattutto chi suona o chi ascolta molto live non puo' non ritenere indispensabile sentire piu' possibile di quello che c'e' da sentire. Certo, se si ascolta ZUM-ZUM-ZUM va bene qualsiasi mezzo   .

I musicisti professionisti in genere non hanno impianti impegnativi ma per altri motivi, primo tra tutti il fatto che la differenza tra riprodotto e live resta molto lontana, secondo perche' non ne hanno ascoltato uno che suonasse in modo decente.

Perche' non e' cosi' facile ascoltare un buon impianto         .

ema49 ha scritto:

No, Luca, perdonami ma non condivido affatto. Quanto più l'impianto si avvicina al reale, tanto più è stancante per chi la musica la esegue o la ascolta dal vivo. E' molto più semplice ricostruire-integrare con la propria esperienza che sopportare, ad esempio, una sia pur insignificante alterazione timbrica o prospettica. Mi sembra che anche tu eri d'accordo su questo punto, qualche anno fa, ma potrebbe essere fallace la mia memoria.