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Il Gazebo Audiofilo

Human Pleasure HI-END

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    Messaggio Da pevaril Sab Ott 24 2015, 22:45

    ema49 ha scritto:

    No, Luca, perdonami ma non condivido affatto. Quanto più l'impianto si avvicina al reale, tanto più è stancante per chi la musica la esegue o la ascolta dal vivo. E' molto più semplice ricostruire-integrare con la propria esperienza che sopportare, ad esempio, una sia pur insignificante alterazione timbrica o prospettica. Mi sembra che anche tu eri d'accordo su questo punto, qualche anno fa, ma potrebbe essere fallace la mia memoria.
     

    Le opinioni cambiano con estrema facilità, specie quando se ne presenta l'opportunita
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    Messaggio Da ema49 Sab Ott 24 2015, 22:51

    pevaril ha scritto:

    Le opinioni cambiano con estrema facilità, specie quando se ne  presenta l'opportunita

    Sbagli e rischi di far deragliare la discussione su toni inutilmente polemici. Conosco virtualmente Luca da anni e l'opportunismo non fa' parte della sua personalità.


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    Messaggio Da Luca58 Sab Ott 24 2015, 23:20

    pevaril ha scritto:

    Apprezzo tantissimo le persone simili al santone  grande figlio di Menuel (personaggio di Arbore & Boncompagni in Alto Gradimento Laughing Laughing Laughing ) detentori di grande parole di vèrita e dispensatori di prediche e sermoni Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing Laughing

    Mah, forse sarebbe il caso che tu trovassi qualcuno che ti spiegasse il significato di "secondo me", col quale ho iniziato il post.
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    Messaggio Da Luca58 Sab Ott 24 2015, 23:33

    ema49 ha scritto:

    No, Luca, perdonami ma non condivido affatto. Quanto più l'impianto si avvicina al reale, tanto più è stancante per chi la musica la esegue o la ascolta dal vivo. E' molto più semplice ricostruire-integrare con la propria esperienza che sopportare, ad esempio, una sia pur insignificante alterazione timbrica o prospettica. Mi sembra che anche tu eri d'accordo su questo punto, qualche anno fa, ma potrebbe essere fallace la mia memoria.

    Questo che dici e' vero e rientra nel secondo caso che ho citato: secondo me un musicista si puo' appassionare ad un impianto ad alta fedelta' se e' particolarmente stimolante emotivamente, altrimenti acquista un impianto consumer che comunque il musicista ha sempre per ascoltare questa o quella interpretazione (ma queste cose, da musicista e audiofilo, le sai molto bene dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880 ). E' che non e' cosi' facile trovare un impianto che appaghi abbastanza un orecchio del genere e a un musicista, nonostante i noti limiti di cui sei anche tu esperto, consiglierei un giradischi decente senza eccedere come un vecchio VPI, l'AI500 e le LS3/5a; niente di meno. Impianti che appaiano piu' performanti all'ascolto per l'orecchio di un audiofilo potrebbero pero' non esserlo per quello di un musicista per i motivi che hai detto tu. Forse e' questo che sostenevo, perche' lo penso ancora: la maggior parte degli impianti audio che ho sentito, gia' al mio orecchio di musicista dilettante che e' certamente piu' tollerante di quello di un professionista, rende alterazioni timbriche spesso insopportabili su tutto lo spettro audio. Quando parlo di hi-end mi riferisco a questo e non al costo dell'impianto.
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    Messaggio Da ema49 Sab Ott 24 2015, 23:50

    Luca58 ha scritto:

    ...consiglierei un giradischi decente senza eccedere come un vecchio VPI, l'AI500 e le LS3/5a. Impianti che appaiano piu' performanti all'ascolto per l'orecchio di un audiofilo potrebbero non esserlo per quello di un musicista per i motivi che hai detto tu.

    Già, l'impianto più evocativo che anch'io abbia mai ascoltato anche se ben lontano dai canoni dell'hiend. Come non essere d'accordo.. dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880


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    Messaggio Da n.enrico Dom Ott 25 2015, 07:28

    gibel ha scritto:Non è vero che oggi c'è meno interesse in generale nei confronti della musica . Anzi , la musica pop ( a anche rock ) accompagna le attività della gente nel corso della giornata molto più che in passato . Il crescente utilizzo dei dispositivi mobili di vario tipo soprattutto da parte dei giovani ne è la riprova .
    Esatto, ma é un ascolto di sottofondo. Ascolti facendo altro. In questo senso intendevo lo scemare di interesse per la musica.
    Prima - ai miei tempi dimensione hifi chiude - Pagina 12 650957 - ti compravi lo stereo perché volevi godere in santa pace della tua musica preferita. Ti chiudevi in camera, ti piazzavi in mezzo alle casse con la copertina del disco in mano, e sognavi.
    Eri tu e lei.... e nessun altro.

    In quel senso, cercare una riproduzione piú fedele, aveva un senso, un appeal.
    Poi certo, era anche una moda, allo stesso livello degli smartphone oggi.

    L'aver raggiunto una qualità di ascolto decente a portata di tasca (intesa come portabilità, hi-fi tascabile) ha indotto ad ascoltarla magari di piú, ma con piú distrazione.

    Almeno, questa é l'idea che mi sono fatto.
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    Messaggio Da gibel Dom Ott 25 2015, 08:18

    Buona domenica . La discussione si fa interessante , perchè questo particolare aspetto del diverso rapporto che possono avere i musicisti ( ed anche i musicofili ? ) o gli audiofili con l'alta fedeltà permette di fare alcune considerazioni. Io credo ( ed esprimo , sia chiaro , una personale opinione da  musicista dilettante, musicofilo frequentatore di concerti , ed audiofilo ) che un musicista professionista non si affanni più di tanto a ricercare in casa propria la “riproduzione realistica ed assoluta” semplicemente perchè , oltre al fatto che ritiene più importante porre la propria attenzione sui particolari interpretativi dell'esecuzione, si rende ben conto che non avrebbe senso la ricerca di una riproduzione fedele quando non si ha la possibilità del confronto con l'evento originale e quando comunque l'evento originale può essere estremamente mutevole.
    L'audiofilo spende migliaia di euro per riprodurre a casa propria degli eventi musicali ai quali non ha assistito e registrati , equalizzati e mixati con criteri che non conosce , pretendendo di raggiungere “ l'ascolto assoluto “ . Ed è pronto a discutere con altri audiofili che hanno speso in modo diverso le stessse migliaia di euro e che , ovviamente, sono convinti di riprodurre in modo perfetto gli stessi eventi dei quali, come sopra, non conoscono nulla.
    Si ricerca la “scena sonora” perfetta ma non si tiene presente che la scena sonora cambia a seconda della posizione dell'ascoltatore. Quello che arriva all'orecchio dello spettatore in decima fila , poltrona corridoio , in un buon auditorium  è differente da quello che sente lo spettatore in un palchetto , il direttore d'orchestra o il secondo contrabbassista di fila .
    E a seconda della posizione d'ascolto cambiano i livelli d'intensità percepita dei vari strumenti ( senza contare che il mixaggio finale, con tecnica multimicrofonica , può addirittura sovvertire le proporzioni reciproche tra gli strumenti ).
    Si ricerca la timbrica assoluta , senza considerare che due violini o due pianoforti possono suonare in modo sostanzialmente differente e che lo stesso strumento suona in modo diverso a seconda dell'ambiente in cui avviene l'esecuzione . E , come sopra, gli interventi ( sconosciuti ) operati dai tecnici in fase di registrazione possono introdurre ulteriori modifiche.
    E allora si rischia , ricercando troppo la riproduzione “audiofila” , di ricreare un evento musicale secondo i propri gusti personali , la propria personalissima idea di come “dovrebbe” suonare un orchestra o un quartetto d'archi immaginari in un teatro immaginario . Forse è per questo che i musicisti o i musicofili che , comunque , ricercano soprattutto le emozioni che una particolare interpretazione può dare , si “accontentano” di ascoltare musica con sistemi di riproduzione “normali” . Non voglio criticare l'audiofilia, che ritengo una passione interessante che anch'io condivido . Vorrei solo che si rimanesse con i piedi ben ancorati a terra.
    Tutto ciò che ho scritto sopra vale per la classica o il jazz , perchè , sempre secondo me, per la musica pop/rock il discorso non si pone neppure. Ricercare la riproduzione “fedele” di una chitarra elettrica ( il cui suono è influenzato da marca, modello, annata, eventuali modifiche dei pick-up , spessore corde, marca e modello dell'amplificatore, regolazioni varie, pedaliera , modo di suonare del chitarrista in quella particolare occasione , live o in studio , ecc. ) può essere a dir poco umoristico.
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    Messaggio Da n.enrico Dom Ott 25 2015, 08:29

    gibel ha scritto:....che un musicista professionista non si affanni più di tanto a ricercare in casa propria la “riproduzione realistica ed assoluta” semplicemente perchè , oltre al fatto che ritiene più importante porre la propria attenzione sui particolari interpretativi dell'esecuzione, si rende ben conto che non avrebbe senso la ricerca di una riproduzione fedele quando non si ha la possibilità del confronto con l'evento originale e quando comunque l'evento originale può essere estremamente mutevole.
    É anche la mia personale convinzione, e l'ho anche scritto, credo proprio in questo thread.
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    Messaggio Da ema49 Dom Ott 25 2015, 09:12

    gibel ha scritto:Buona domenica . La discussione si fa interessante , perchè questo particolare aspetto del diverso rapporto che possono avere i musicisti ( ed anche i musicofili ? ) o gli audiofili con l'alta fedeltà permette di fare alcune considerazioni. Io credo ( ed esprimo , sia chiaro , una personale opinione da  musicista dilettante, musicofilo frequentatore di concerti , ed audiofilo ) che un musicista professionista non si affanni più di tanto a ricercare in casa propria la “riproduzione realistica ed assoluta” semplicemente perchè , oltre al fatto che ritiene più importante porre la propria attenzione sui particolari interpretativi dell'esecuzione, si rende ben conto che non avrebbe senso la ricerca di una riproduzione fedele quando non si ha la possibilità del confronto con l'evento originale e quando comunque l'evento originale può essere estremamente mutevole.
    L'audiofilo spende migliaia di euro per riprodurre a casa propria degli eventi musicali ai quali non ha assistito e registrati , equalizzati e mixati con criteri che non conosce , pretendendo di raggiungere “ l'ascolto assoluto “ . Ed è pronto a discutere con altri audiofili che hanno speso in modo diverso le stessse migliaia di euro e che , ovviamente, sono convinti di riprodurre in modo perfetto gli stessi eventi dei quali, come sopra, non conoscono nulla.
    Si ricerca la “scena sonora” perfetta ma non si tiene presente che la scena sonora cambia a seconda della posizione dell'ascoltatore. Quello che arriva all'orecchio dello spettatore in decima fila , poltrona corridoio , in un buon auditorium  è differente da quello che sente lo spettatore in un palchetto , il direttore d'orchestra o il secondo contrabbassista di fila .
    E a seconda della posizione d'ascolto cambiano i livelli d'intensità percepita dei vari strumenti ( senza contare che il mixaggio finale, con tecnica multimicrofonica , può addirittura sovvertire le proporzioni reciproche tra gli strumenti ).
    Si ricerca la timbrica assoluta , senza considerare che due violini o due pianoforti possono suonare in modo sostanzialmente differente e che lo stesso strumento suona in modo diverso a seconda dell'ambiente in cui avviene l'esecuzione . E , come sopra, gli interventi ( sconosciuti ) operati dai tecnici in fase di registrazione possono introdurre ulteriori modifiche.
    E allora si rischia , ricercando troppo la riproduzione “audiofila” , di ricreare un evento musicale secondo i propri gusti personali , la propria personalissima idea di come “dovrebbe” suonare un orchestra o un quartetto d'archi immaginari in un teatro immaginario . Forse è per questo che i musicisti o i musicofili che , comunque , ricercano soprattutto le emozioni che una particolare interpretazione può dare , si “accontentano” di ascoltare musica con sistemi di riproduzione “normali” . Non voglio criticare l'audiofilia, che ritengo una passione interessante che anch'io condivido . Vorrei solo che si rimanesse con i piedi ben ancorati a terra.
    Tutto ciò che ho scritto sopra vale per la classica o il jazz , perchè , sempre secondo me, per la musica pop/rock il discorso non si pone neppure. Ricercare la riproduzione “fedele” di una chitarra elettrica ( il cui suono è influenzato da marca, modello, annata, eventuali modifiche dei pick-up , spessore corde, marca e modello dell'amplificatore, regolazioni varie, pedaliera , modo di suonare del chitarrista in quella particolare occasione , live o in studio , ecc. ) può essere a dir poco umoristico.

    Abbiamo discusso molto su questo argomento. Ad esempio quì

    https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t9980-ema-i-cavi-e-la-scena?highlight=ema+la+scena


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    Messaggio Da aircooled Dom Ott 25 2015, 09:23

    Ricordate che la scena logora chi non c'è là Laughing


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    Messaggio Da pevaril Dom Ott 25 2015, 09:39

    gibel ha scritto:
    Tutto ciò che ho scritto sopra vale per la classica o il jazz , perchè , sempre secondo me, per la musica pop/rock il discorso non si pone neppure. Ricercare la riproduzione “fedele” di una chitarra elettrica ( il cui suono è influenzato da marca, modello, annata, eventuali modifiche dei pick-up , spessore corde, marca e modello dell'amplificatore, regolazioni varie, pedaliera , modo di suonare del chitarrista in quella particolare occasione , live o in studio , ecc. ) può essere a dir poco umoristico.

    Per curiosità, dato che evidentemente non riesco a comprendere del tutto le ultime righe che ho quotato, perchè sarebbe più agevole, semplice, ricercare la riproduzione fedele di uno strumento acustico rispetto ad uno amplificato elettronicamente??


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    Messaggio Da pevaril Dom Ott 25 2015, 09:49

    gibel ha scritto:
    E allora si rischia , ricercando troppo la riproduzione “audiofila” , di ricreare un evento musicale secondo i propri gusti personali , la propria personalissima idea di come “dovrebbe” suonare un orchestra o un quartetto d'archi immaginari in un teatro immaginario

    Oh ma questo avviene spessissimo tra quella nutrita schiera di pseudo-audiofili che probabilmente ignorano alcune caratteristiche fondamentali che un impianto decente deve possedere. In questo senso quindi mi permetto senz'altro, al contrario di te Laughing Laughing Laughing , di criticare l'audiofilia concepita e vissuta in malo modo...


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    Messaggio Da Acutus Dom Ott 25 2015, 10:38

    gibel ha scritto:Buona domenica . La discussione si fa interessante , perchè questo particolare aspetto del diverso rapporto che possono avere i musicisti ( ed anche i musicofili ? ) o gli audiofili con l'alta fedeltà permette di fare alcune considerazioni. Io credo ( ed esprimo , sia chiaro , una personale opinione da  musicista dilettante, musicofilo frequentatore di concerti , ed audiofilo ) che un musicista professionista non si affanni più di tanto a ricercare in casa propria la “riproduzione realistica ed assoluta” semplicemente perchè , oltre al fatto che ritiene più importante porre la propria attenzione sui particolari interpretativi dell'esecuzione, si rende ben conto che non avrebbe senso la ricerca di una riproduzione fedele quando non si ha la possibilità del confronto con l'evento originale e quando comunque l'evento originale può essere estremamente mutevole.
    L'audiofilo spende migliaia di euro per riprodurre a casa propria degli eventi musicali ai quali non ha assistito e registrati , equalizzati e mixati con criteri che non conosce , pretendendo di raggiungere “ l'ascolto assoluto “ . Ed è pronto a discutere con altri audiofili che hanno speso in modo diverso le stessse migliaia di euro e che , ovviamente, sono convinti di riprodurre in modo perfetto gli stessi eventi dei quali, come sopra, non conoscono nulla.
    Si ricerca la “scena sonora” perfetta ma non si tiene presente che la scena sonora cambia a seconda della posizione dell'ascoltatore. Quello che arriva all'orecchio dello spettatore in decima fila , poltrona corridoio , in un buon auditorium  è differente da quello che sente lo spettatore in un palchetto , il direttore d'orchestra o il secondo contrabbassista di fila .
    E a seconda della posizione d'ascolto cambiano i livelli d'intensità percepita dei vari strumenti ( senza contare che il mixaggio finale, con tecnica multimicrofonica , può addirittura sovvertire le proporzioni reciproche tra gli strumenti ).
    Si ricerca la timbrica assoluta , senza considerare che due violini o due pianoforti possono suonare in modo sostanzialmente differente e che lo stesso strumento suona in modo diverso a seconda dell'ambiente in cui avviene l'esecuzione . E , come sopra, gli interventi ( sconosciuti ) operati dai tecnici in fase di registrazione possono introdurre ulteriori modifiche.
    E allora si rischia , ricercando troppo la riproduzione “audiofila” , di ricreare un evento musicale secondo i propri gusti personali , la propria personalissima idea di come “dovrebbe” suonare un orchestra o un quartetto d'archi immaginari in un teatro immaginario . Forse è per questo che i musicisti o i musicofili che , comunque , ricercano soprattutto le emozioni che una particolare interpretazione può dare , si “accontentano” di ascoltare musica con sistemi di riproduzione “normali” . Non voglio criticare l'audiofilia, che ritengo una passione interessante che anch'io condivido . Vorrei solo che si rimanesse con i piedi ben ancorati a terra.
    Tutto ciò che ho scritto sopra vale per la classica o il jazz , perchè , sempre secondo me, per la musica pop/rock il discorso non si pone neppure. Ricercare la riproduzione “fedele” di una chitarra elettrica ( il cui suono è influenzato da marca, modello, annata, eventuali modifiche dei pick-up , spessore corde, marca e modello dell'amplificatore, regolazioni varie, pedaliera , modo di suonare del chitarrista in quella particolare occasione , live o in studio , ecc. ) può essere a dir poco umoristico.

    Concordo su tutta quanta la premessa, mentre non mi sono chiare le conclusioni (da "E allora si rischia..." in poi).
    Verissimo che è difficile parlare di timbro di strumenti acustici. Si fa presto a dire chitarra classica ad esempio, ma una Ramirez 1a con tavola armonica in cedro non ha un timbro vicino ad una Kohno con tavola armonica in abete e quest'ultima è diversa da una Torres d'epoca e così via, quasi all'infinito. Lo stesso dicasi per violini violoncelli, clavicembali, pianoforti e insomma per qualsiasi strumento. E poi la ripresa microfonica è stata effettuata con quanti microfoni? Con il sistema Decca three o con una trentina di microfoni come follemente si sarebbe giunti a fare in tempi più vicini a noi? Peggio che andar di notte con l'ambito pop rock, dove, come già detto dal forumista "quotato", vi è una babele di aspetti di cui si potrebbe-dovrebbe tenere conto.
    Ma, e qui viene il punto, DI CUI NON SI PUO' TENERE CONTO! Qual è dunque la mia risposta? Ispirandomi ad una concezione umanista e soggettivista alla Lorenzo Zen, tanto per capirci, a mio avviso la risposta non può che essere una sola: L'EUFONIA.
    Cioè un impianto è ad alta fedeltà quando il suo suono ci ammalia, ci piace, ci emoziona e così via. Personalmente mi ritengo un tale seguace del credo eufonico (purtroppo ormai poco di moda con tutti questi impianti dai bassi anoressici e dagli acuti taglienti e dal dettaglio ben superiore a quello spesso percepibile in una realtà di concerto in teatro ad es.) che penso che si possa, anzi si debba, smussare quelle spiacevolezze derivanti o dal master o dalla microfonazione o eventualmente dal brutto timbro originario degli strumenti registrati (accade anche questo) attraverso un impianto per la riproduzione della musica preferita ben abbinato, anche in relazione all'ambiente in cui andrà ad operare. Saluti
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    Messaggio Da gibel Dom Ott 25 2015, 10:45

    pevaril ha scritto:

    Per curiosità, dato che evidentemente non riesco a comprendere del tutto le ultime righe che ho quotato, perchè sarebbe più agevole, semplice, ricercare la riproduzione fedele di uno strumento acustico rispetto ad uno amplificato elettronicamente??

    Forse ho espresso male il mio pensiero ed è opportuna la tua domanda . Secondo me cercare di riprodurre a casa propria eventi musicali basati su strumenti acustici comporta meno problemi perché il range di variabilità del suono dei vari strumenti è comunque meno ampio e perchè i livelli di riproduzione possono meglio avvicinarsi a quelli reali. Tutto ciò con i limiti che ho esposto nel precedente post e che dovrebbero sempre ricordarci che , anche con il miglior impianto HI-FI , si tratta di un'approssimazione della realtà. Con la musica basata su strumenti elettronici o comunque amplificati elettronicamente viene meno sia la prevedibilità delle timbriche sia ( nel caso di eventi live ) la possibilità di arrivare ai volumi di ascolto reali . Volendo avvicinarsi alle reali sensazioni d'ascolto di un concerto pop/rock paradossalmente sarebbe meglio un impianto P.A. ( avendo una sala insonorizzata ) o , perché no, una buona cuffia. Tutto ciò secondo me naturalmente.
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    Messaggio Da gibel Dom Ott 25 2015, 11:00

    Acutus ha scritto:
    Concordo su tutta quanta la premessa, mentre non mi sono chiare le conclusioni (da "E allora si rischia..." in poi).
    Verissimo che è difficile parlare di timbro di strumenti acustici. Si fa presto a dire chitarra classica ad esempio, ma una Ramirez 1a con tavola armonica in cedro non ha un timbro vicino ad una Kohno con tavola armonica in abete e quest'ultima è diversa da una Torres d'epoca e così via, quasi all'infinito. Lo stesso dicasi per violini violoncelli, clavicembali, pianoforti e insomma per qualsiasi strumento. E poi la ripresa microfonica è stata effettuata con quanti microfoni? Con il sistema Decca three o con una trentina di microfoni come follemente si sarebbe giunti a fare in tempi più vicini a noi? Peggio che andar di notte con l'ambito pop rock, dove, come già detto dal forumista "quotato", vi è una babele di aspetti di cui si potrebbe-dovrebbe tenere conto.
    Ma, e qui viene il punto, DI CUI NON SI PUO' TENERE CONTO! Qual è dunque la mia risposta? Ispirandomi ad una concezione umanista e soggettivista alla Lorenzo Zen, tanto per capirci, a mio avviso la risposta non può che essere una sola: L'EUFONIA.
    Cioè un impianto è ad alta fedeltà quando il suo suono ci ammalia, ci piace, ci emoziona e così via. Personalmente mi ritengo un tale seguace del credo eufonico (purtroppo ormai poco di moda con tutti questi impianti dai bassi anoressici e dagli acuti taglienti e dal dettaglio ben superiore a quello spesso percepibile in una realtà di concerto in teatro ad es.) che penso che si possa, anzi si debba, smussare quelle spiacevolezze derivanti o dal master o dalla microfonazione o eventualmente dal brutto timbro originario degli strumenti registrati (accade anche questo) attraverso un impianto per la riproduzione della musica preferita ben abbinato, anche in relazione all'ambiente in cui andrà ad operare. Saluti

    Condivido le tue considerazioni . Il musicofilo si emoziona per i contenuti musicali e l'audiofilo per le modalità di riproduzione . L'importante è avere emozioni positive e coltivare una passione ( meglio se entrambe ). Le mie considerazioni circa la soggettività del giudizio di qualità su di un'impianto di riproduzione e la difficoltà di raggiungere il realismo dell'evento musicale si riferivano agli atteggiamenti assolutistici ed elitari che , secondo quanto scritto in alcuni precedenti post di questo thread , avrebbero fatto la fortuna e la sfortuna di alcuni "templi" dell'Hi-Fi .
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    Messaggio Da Giordy60 Dom Ott 25 2015, 11:15

    è tecnicamente impossibile riprodurre un evento live tra le 4 mura domestiche, che si tratti di musica elettronica e non.
    quello che potremmo ottenere ( a casa ) è suono che si avvicina alla registrazione che è stata fatta, (alta fedeltà = fedele alla registrazione ) ricordiamoci che noi ascoltiamo musica riprodotta da una registrazione.dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723


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    Messaggio Da gibel Dom Ott 25 2015, 11:33

    Giordy60 ha scritto:è tecnicamente impossibile riprodurre un evento live tra le 4 mura domestiche, che si tratti di musica elettronica e non.
    quello che potremmo ottenere ( a casa ) è suono che si avvicina alla registrazione che è stata fatta, (alta fedeltà = fedele alla registrazione ) ricordiamoci che noi ascoltiamo musica riprodotta da una registrazione.dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723  

    Parole sante ! Ed è proprio perché non sappiamo nulla delle modalità con le quali è stata eseguita la ripresa sonora ed elaborata la registrazione che qualunque pretesa di proporre la "riproduzione assoluta" è velleitaria . E torniamo agli atteggiamenti da guru infallibile ....
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    Messaggio Da pevaril Dom Ott 25 2015, 11:38

    gibel ha scritto:

    Forse ho espresso male il mio pensiero ed è opportuna la tua domanda . Secondo me cercare di riprodurre a casa propria eventi musicali basati su strumenti acustici comporta meno problemi perché il range di variabilità del suono dei vari strumenti è comunque meno ampio e perchè i livelli di riproduzione possono meglio avvicinarsi a quelli reali. Tutto ciò con i limiti che ho esposto nel precedente post e che dovrebbero sempre ricordarci che , anche con il miglior impianto HI-FI , si tratta di un'approssimazione della realtà. Con la musica basata su strumenti elettronici o comunque amplificati elettronicamente viene meno sia la prevedibilità delle timbriche sia ( nel caso di eventi live ) la possibilità di arrivare ai volumi di ascolto reali . Volendo avvicinarsi alle reali sensazioni d'ascolto di un concerto pop/rock paradossalmente sarebbe meglio un impianto P.A. ( avendo una sala insonorizzata ) o , perché no, una buona cuffia. Tutto ciò secondo me naturalmente.

    Beh, io la penso diversamente... Secondo me è problematico persino tentare di riprodurre correttamente il suono di un "semplice" pianoforte.
    Cosa intendi per "range di variabilità del suono" ??


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    Messaggio Da pevaril Dom Ott 25 2015, 11:42

    gibel ha scritto:

    Parole sante ! Ed è proprio perché non sappiamo nulla delle modalità con le quali è stata eseguita la ripresa sonora ed elaborata la registrazione che qualunque pretesa di proporre la "riproduzione assoluta" è velleitaria . E torniamo agli atteggiamenti da guru infallibile ....

    Certe pretese lasciamole ad altri dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723 dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723 E accontentiamoci nel riconoscere che l' hifi è fondamentalmente una grandissima illusione


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    Messaggio Da ema49 Dom Ott 25 2015, 12:05

    Giordy60 ha scritto:è tecnicamente impossibile riprodurre un evento live tra le 4 mura domestiche, che si tratti di musica elettronica e non.
    quello che potremmo ottenere ( a casa ) è suono che si avvicina alla registrazione che è stata fatta, (alta fedeltà = fedele alla registrazione ) ricordiamoci che noi ascoltiamo musica riprodotta da una registrazione.dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723  

    E quindi, dato per scontato che non esiste al mondo una registrazione che possa ricreare più o meno perfettamente l'evento originale - tra l'altro in un ambiente alieno qual'è una sala d'ascolto- bisogna rassegnarsi e concludere che alta, altissima o suprema fedeltà è un hobby diverso dalla passione per la musica p.d.

    Pertanto ti quoto, ricordandoti che fino a pochi anni fa e per parecchie decadi della mia vita anch'io sono stato affascinato da questo gioco che, però, ho sempre tenuto ben separato dalla passione musicale.
    Ciao Giordy sunny


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    Messaggio Da Giordy60 Dom Ott 25 2015, 12:28

    Ciao Ema dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723

    riporto qui quanto scritto da un utente di altro lido a proposito di un evento live..." stradale " dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880

    " Venendo al lavoro a piedi (di sabato ahimè) sono passato per una piazza con un mercatino dove c'era un gruppo jazz (chitarra, chitarra basso, sax, batteria) dal vivo. Lasciata una moneta nella loro custodia per chitarra, mi sono messo ad ascoltare seduto sul bordo di un'aiuola. Condizioni ideali: rivolo di sole piacevole, ancora poca gente intorno, niente traffico, alberi nella piazza e ambiente sonoro veramente gradevole. Visto l'ambiente ideale per un ascolto, ho chiuso gli occhi come fossi davanti al mio impianto (a parte l'interruzione di uno che voleva a forza vendermi dei fazzoletti di carta).

    Cosa ho trovato:
    - dinamica: non solo nella batteria, ma anche negli attacchi degli altri strumenti
    - presenza: ricchezza delle medie, senza durezza
    - risoluzione: per esempio i piatti frizzavano morbidamente senza aggressività

    Cosa non ho trovato:
    - soundstage 3D e separazione netta degli strumenti: al contrario, una loro piacevole fusione armonica dove si distinguevano gli strumenti solo in alcuni passaggi (ma dovuti alla dinamica, vedi sopra, che permetteva la loro localizzazione)
    - aria intorno agli strumenti: sì, l'aria fresca del mattino
    - alti setosi e medi ambrati: vorrei incontrare chi ha inventato questi termini fantasiosi
    - basso frenato e controllato: anzi, era piuttosto lungo

    Buon fine settimana! "

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    Messaggio Da pevaril Dom Ott 25 2015, 12:34

    Giordy60 ha scritto:Ciao Ema dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723

    riporto qui quanto scritto da un utente di altro lido a proposito di un evento live..." stradale " dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880

    " Venendo al lavoro a piedi (di sabato ahimè) sono passato per una piazza con un mercatino dove c'era un gruppo jazz (chitarra, chitarra basso, sax, batteria) dal vivo. Lasciata una moneta nella loro custodia per chitarra, mi sono messo ad ascoltare seduto sul bordo di un'aiuola. Condizioni ideali: rivolo di sole piacevole, ancora poca gente intorno, niente traffico, alberi nella piazza e ambiente sonoro veramente gradevole. Visto l'ambiente ideale per un ascolto, ho chiuso gli occhi come fossi davanti al mio impianto (a parte l'interruzione di uno che voleva a forza vendermi dei fazzoletti di carta).

    Cosa ho trovato:
    - dinamica: non solo nella batteria, ma anche negli attacchi degli altri strumenti
    - presenza: ricchezza delle medie, senza durezza
    - risoluzione: per esempio i piatti frizzavano morbidamente senza aggressività

    Cosa non ho trovato:
    - soundstage 3D e separazione netta degli strumenti: al contrario, una loro piacevole fusione armonica dove si distinguevano gli strumenti solo in alcuni passaggi (ma     dovuti alla dinamica, vedi sopra, che permetteva la loro localizzazione)
    - aria intorno agli strumenti: sì, l'aria fresca del mattino
    - alti setosi e medi ambrati: vorrei incontrare chi ha inventato questi termini fantasiosi
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    Buon fine settimana! "

    a voi la parola dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723

    L'ho già detto: questo avviene spessissimo tra quella nutrita schiera di pseudo-audiofili che probabilmente ignorano alcune caratteristiche fondamentali che un impianto decente deve possedere. In questo senso quindi mi permetto senz'altro, di criticare l'audiofilia concepita e vissuta in malo modo...


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    Messaggio Da ema49 Dom Ott 25 2015, 12:38

    Giordy60 ha scritto:Ciao Ema dimensione hifi chiude - Pagina 12 625723

    riporto qui quanto scritto da un utente di altro lido a proposito di un evento live..." stradale " dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880

    " Venendo al lavoro a piedi (di sabato ahimè) sono passato per una piazza con un mercatino dove c'era un gruppo jazz (chitarra, chitarra basso, sax, batteria) dal vivo. Lasciata una moneta nella loro custodia per chitarra, mi sono messo ad ascoltare seduto sul bordo di un'aiuola. Condizioni ideali: rivolo di sole piacevole, ancora poca gente intorno, niente traffico, alberi nella piazza e ambiente sonoro veramente gradevole. Visto l'ambiente ideale per un ascolto, ho chiuso gli occhi come fossi davanti al mio impianto (a parte l'interruzione di uno che voleva a forza vendermi dei fazzoletti di carta).

    Cosa ho trovato:
    - dinamica: non solo nella batteria, ma anche negli attacchi degli altri strumenti
    - presenza: ricchezza delle medie, senza durezza
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    Cosa non ho trovato:
    - soundstage 3D e separazione netta degli strumenti: al contrario, una loro piacevole fusione armonica dove si distinguevano gli strumenti solo in alcuni passaggi (ma     dovuti alla dinamica, vedi sopra, che permetteva la loro localizzazione)
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    Messaggio Da aircooled Dom Ott 25 2015, 13:43

    Ma questo signore ha mai provato a mettersi al posto dei microfoni di ripresa? Forse avrebbe sentito qualcos'altro dimensione hifi chiude - Pagina 12 775355


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    Messaggio Da gibel Dom Ott 25 2015, 14:17

    pevaril ha scritto:
    Beh, io la penso diversamente... Secondo me è problematico persino tentare di riprodurre correttamente il suono di un "semplice" pianoforte.
    Cosa intendi per "range di variabilità del suono" ??

    No. La pensiamo allo stesso modo . Credo anch'io che sia problematico tentare di riprodurre il suono degli strumenti . Infatti sono del parere che chi per hobby ci prova deve essere sempre ben consapevole della impossibilità , o quasi , di raggiungere il risultato sperato. Per "range di variabilità del suono" intendo la gamma di variazioni relative alla timbrica e all'intensità dell'emissione tra strumenti diversi dello stesso tipo . Il range di variabilità del suono dei violini o dei clarinetti ( prendendo in esame strumenti usciti da varie liuterie in epoche diverse ) è comunque inferiore a quello delle chitarre elettriche o delle tastiere . Quindi l'audiofilo che , senza conoscere il reale suono degli strumenti impiegati in quella registrazione , si pone all'ascolto e vuole dare un proprio giudizio sul suono di un impianto , se ha un minimo di esperienza di concerti , può ( o potrebbe ) più facilmente farsi un idea approssimativa ( dico approssimativa ) della qualità della riproduzione con gli strumenti acustici rispetto a quelli elettronici .
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    Messaggio Da Luca58 Dom Ott 25 2015, 17:40

    Resto dell'idea che quando si fanno discussioni di questo tipo bisognerebbe sapere come suona l'impianto di chi la pensa in modo diverso. "Tutto il resto e' noia".

    Un po' come quando si parla di donne tra sposati e tutti sembrano sicuri di se', ma in realta' non si sa se la moglie sia stata l'unica donna che si sia riusciti ad agguantare... dimensione hifi chiude - Pagina 12 285880


    Ultima modifica di Luca58 il Dom Ott 25 2015, 22:06 - modificato 1 volta.

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