Da carcarlo c. Gio Set 30 2021, 11:28
ladies and gentleman dopo una serata di ascolti (un paio d'ore) e di confronti serrati ecco il responso promesso su questa pluripremiata meccanica di lettura made in uk. confronti fatti con bdp sony s3700 (comprato usato su amazon a 39€ e che utilizzo come liquida player grazie al coassiale) come cd player e con file flac 16/44 eseguiti sempre dal medesimo. il dac è quello del nad c388 e del teac ux 301, cavo coassiale identico, due vandamme plasma grade a mio avviso identico al mogami, ma tantè ripeto era lo stesso per entrambi i player. cd test: dire straits traccia 6 sultans of swing. ci siamo concentrati su questa unica traccia per ovvie ragioni, le orecchie erano 4 mie e della consorte, l'ambiente più audiofilo non si potrebbe. sala enorme di oltre 60mq parquè, tappetti tendaggi, pareti alte 6mt...e tetto in legno. non il classico appartamento condominiale per capirci. distanza tra i diffusori di oltre 3 metri e identica dal punto di ascolto.
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il confronto diretto tra i due cdp è stato sul filo di lana, le differenze a favore del cxc erano talmente labili che non saprei neanche per certo se veritiere al 100%, per dire la consorte non ne ha avvertite, io forse, ma ripeto forse qualcosa ma in una scala da 1 a 10 se il cxc prende 10 allora il sony avrebbe un 9... rendiamoci conto delle meccaniche di lettura in gioco e dei prezzi. il bdp legge i bd i dvd e i cd oltre a file flac anche ad alta risoluzione e il tutto con la comodità di mandare info a schermo in hdmi e costa meno di 100€ di listino. il cxc costa 599€, supporta i soli cd e se non gli metti un dac non legge un accidente, e la sua famosa meccanica degna di convertitori da tre zeri (detto da voi) se l è battuta alla pari con quella di un cdp che si trova nelle patatine. sarebbe già sufficiente questo per quanto mi riguarda ma siamo andati oltre, ah per inciso i risultati sono stati i medesimi anche cambiando dac, e utilizzando il teac.
dove ci sono veramente cadute le palle (degli occhi) è stato il confronto con il medesimo file in qualità flac. una differenza che non esagero a definire abissale! molto molto più accentuata del primo test nella mia sala di ascolto barra ufficio del primo test dove sembravano alla pari. il flac squillava, il cxc squittiva... tutto ovattato, volume che sembrava più basso di almeno due tacche. una roba ridicola pensando ai soldi spesi per questo affare. morale della favola, come dicono in tanti e io ero tra quelli che non ci volevano credere, il cd ormai ha fatto il suo tempo. la liquida impera, come ci siamo detti nelle chiacchere post test, per quanto è comoda la musica liquida varrebbe la pena usufruirne anche se suonasse un pelo peggio, ma non è così, suona dieci volte meglio. e se proprio hai tanti tanti cd e ti piace ascoltarli, investi si in un player, ma lascia stare questi carrozzoni sponsorizzati dai soliti siti, un qualunque cdp anni '90 dotato di coassiale e dac esterno andrà più che bene per ascoltare male i propri cd.
e con questo metto la mia personalissima pietra tombale su questa discussione. dite pure quello che vi pare ma io mi fido delle mie orecchie. se anche fosse che il suddetto, abbinato ad elettroniche ancora più elaborate possa migliorare, significherebbe che altresì aumenterebbe ulteriormente anche la qualità della riproduzione in liquida, dove ha già preso sonore bastonate con questi mediocri arnesi.