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Bon nuit a tutti,Sebastiano
ema49 ha scritto:
Scientificamente è dimostrato che le prove in cieco, vedi caso con i placebo, non sono sufficientemente valide.
Bisogna andare in doppio cieco..![]()
P.S. Forse l'ho gia scritto..mi sono dimenticato..![]()
anonimo per scelta ha scritto:Chi mi riesce a spiegare, secondo la propria idea o secondo testi, -gradirei la prima- come è possibile che un metro terminale di una tratta elettrica partente da una centrale di conversione fino alla presa di corrente sia capace di alterare il suono sebbene sia come sezione ampiamente sufficente?
Edmond ha scritto:
Anonimo, vorresti dirci con la tua esternazione di pensieri (non asserzioni) che il collo di bottiglia del istema sono la spina del cavo e la presa dell'ampli?
Ma allora a parità di connessioni tutti i cavi dovrebbero suonare uguali???
Biggy ha scritto:
Che ti frega?
Metti dei cavi di alimentazione buoni, senti con le tue orecchie la differenza, senti come il tuo impianto migliora e vivi tranquillo![]()
Magari tra uan cinquantina d'anni, se le conoscenze tecnologiche aumenteranno ad un livello tale da potere spiegare tutto ciò (sempre che interessi a qualcuno studiare questi fenomeni) avremo una spiegazione scientifica.
Nel frattempo mi limito ad ascoltare i miglioramenti, e se ho i soldi a disposizione per farlo compro quei cavi che rendono i miei ascolti migliori.
Se non l'avessero fatto, da scettico quale ero, non li avrei mai comprati.
Se a qualcuno interessa, nel frattempo la dimostrazione "scientifica" che i miglioramenti (o comunque i cambiamenti tra un cavo e l'altro esistono) è che se dai a tot persone (che non si conoscono, non si possono parlare, non conoscono alcun cavo di alimentazione etc.) dei cavi di alimentazione noti magari dal suono molto caldo e rotondo da mettere a confronto coi cavi standard in dotazione con le elettroniche, una percentuale estremamente significativa se non la totalità ti dirà che il cavo che gli hai dato ha un suono caldo e rotondo, e non l'opposto.
A questo punto scettici e detrattori dovranno dimostrare come questo sia possibile, visto che tutti puntualmente ignorano questa semplice prova, io ignoro loro, tutti felici e contenti con le proprie soddisfazioni : io ascoltare il mio impianto, ad alti livelli, loro a convincersi di essere più scaltri dei polli che ci credono.
Edmond ha scritto:Quindi un cavo connesso direttamente al trafo di alimentazione e ad una morsettiera da media tensione a muro risolverebbe buona parte delle strozzature temporali, a tutto vantaggio degli impulsi......
non so cosa risolva ma di sicuro cambia, se poi il cavo è ben fatto suona pure meglioEdmond ha scritto:Quindi un cavo connesso direttamente al trafo di alimentazione e ad una morsettiera da media tensione a muro risolverebbe buona parte delle strozzature temporali, a tutto vantaggio degli impulsi......
alcuni punti sono una disamina della devitalizzazione, taci che qua anche i muri hanno le orecchieanonimo per scelta ha scritto:Edmond ha scritto:
Anonimo, vorresti dirci con la tua esternazione di pensieri (non asserzioni) che il collo di bottiglia del istema sono la spina del cavo e la presa dell'ampli?
Ma allora a parità di connessioni tutti i cavi dovrebbero suonare uguali???
Spesso si cerca nella complicatezza delle formule partorite da altri motivazioni ed effetti prendendo per buone le regole stesse, questo allontana il problema e magari lo rende più difficile, prima capire che problema si ha e poi seguirne la strada.
Problema: non si ha l'impennata dinamiica
Ora con l'aiuto di una matita mi disegno una iperbole teorica- in asse orizzontale il T// in asse Vert la I- sono ancora nel ragionamento quindi do valori approssimativi, subito si evidenzia che questa impennata è consistente e rapida.
Per il ragionamento di prima è l'approssimarsi allo 0 da parte del finale che richiama corrente -questo è un punto da tenere fermo- percui si seguono passo passo i vari elementi; se ho certezza del finale buono, vuoi perchè è di comprovata qualità vuoi per certezza di progetto, do appurato possa esistere il picco su carta fino, almeno, alla presa ampli, è li le cose assumono toni diversi, la mia iperbole adesso si scontra con presa ampli/cavo -primo ostacolo serio che trova-, dato che si lavora in blocchi consequenziali, analizzando il problema da valle, il nostro tempo visto nell'asse orizzontale -dato certo l'ampli- inizia a perdersi, questo elimina senza ombra di dubbio una parte di crescita dell'iperbole, tutto ermi tranne il tempo, adesso trova il cavo, il cavo in questo caso diventa un blocco con la spina che come tutti i materiali ha il suo tempo di carica - altro tempo che si perde e altra porzione di iperbole svanita, dopo di che abbiamo la rete a noi inaccessibile -altro blcco indefinito-.
Tutto cio cosa ci mostra, se avessimo fatto il disegnino troveremo che le perdite, camminando a ritroso eccitate dallo 0 trovano il maggior segmento di perdita proprio nei primi step e dopo, con tutta probabilità e nel caso ci fosse impianto non eccezionalmente buono ma nemmeno scarso, il problema potrebbe non esistere in quanto, taglia al primo step, taglia al secondo step, il picco è gia passato in parte - quella parte non sarà mai più disponibile-.
Questa è una meccanica deduttiva, il problema va accolto sempre nella sua forma più semplice e logica, se a più d'uno questo ragionamento fila, anche se errato, è comunque un dubbio che si insnua.
Tornando alla tua domanda, che importanza ha il cavo di corrente? Nessuna se tutto funziona alla perfezione, ma ato che sappiamo non essere così, il cavo è il problema, soprattutto se il cavo in questione, oltre a non essere rapido ha una sua capacità e induttanza tale da allungare maggiormente il tempo di carica, quello che voglio dire non è che non faccia passare corrente, probabilmente terrebbe in regime un treno, ma è la velocità e poca opponenza che fa risparmiare quel frammento di microsecondo atto a tenere in vita la richiesta di I.
Edmond, rileggendomi rasento l'assurdo, per una visione si hanno più prblemi con un impianto buono in quanto sente maggiormente i blocchi prima descritti, anzi sente unicamente quei blocchi, forse qualcosa non torna :-(
ottimoSEcondo me per i cavi di alimentazione e' fondamentale il controllo del flusso di campo generato dalle correnti che attraversano il conduttore e dalle interazioni che i diversi conduttori hanno fra di loro all'interno del cavo.
anonimo per scelta ha scritto:
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Tornando alla tua domanda, che importanza ha il cavo di corrente? Nessuna se tutto funziona alla perfezione, ma ato che sappiamo non essere così, il cavo è il problema, soprattutto se il cavo in questione, oltre a non essere rapido ha una sua capacità e induttanza tale da allungare maggiormente il tempo di carica, quello che voglio dire non è che non faccia passare corrente, probabilmente terrebbe in regime un treno, ma è la velocità e poca opponenza che fa risparmiare quel frammento di microsecondo atto a tenere in vita la richiesta di I.
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Banano ha scritto:![]()
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...vaiiii grande Anonimo!!!
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_gamma_ ha scritto:mi sembrano due buoni consigli
vado di Teflon-Kapton-argentato-twistato-bianco AWG12 che ha una salomonica soluzione con sezione di 3,3 mmq
Il diametro esterno è di 6,5mm per cui se ci passa nei corrugati senza problemi adotto la tua soluzione Michele
in caso contrario uso la soluzione di Carloc![]()
grazie a tutti