phaeton ha scritto:...e ovviamente chiunque altro abbia voglia di dire la sua
ho letto che hai cambiato il tuo setup passando alla 507+007, e questo mi ha un po' (un po' tanto) confuso le idee
supponendo che ascolto al 90% jazz acustico
supponendo che mi interessa molto la dinamica (macro ma soprattutto micro per la ricostruzione dei dettagli)
supponendo che mi interessa molto la velocita' e la "liveliness" della riproduzione
supponendo che mi interessa la correttezza timbrica
supponendo che mi interessa una buona estensione in basso, con corpo e articolazione ma senza il minimo accenno di "boom" o esaltazioni innaturali
supponendo che mi interessa una buona estensione in alto ma senza il minimo accenno di glare o fatica d'ascolto
dato per scontato che vista la tipologia di musica, della ricostruzione spaziale posso fare a meno
rispetto a quanto hai ascoltato, secondo te rispetto a quanto sopra quale potrebbe essere la migliore combinazione ampli-507 ?
fin'ora ero convinto che per le mie necessita' un combo 600ltd+009 fosse il massimo (anche perche' l'ho ascoltato col mio dac, ed e' stata effettivamente una esperienza mistica), pero' ora mi sorge il dubbio che magari cambiando ampli con qualcosa di meglio del 323S...........
che mi dici? grazie in anticipo (a chiunque voglia dire la sua ovviamente)
Le caratteristiche soniche da te enunciate e desiderate, io credo di averle avvicinate, ma imputerei la maggiore virtù al cambio della sorgente.
Fatto che per me è avvenuto mentre disponevo sia della 009 che della 507.
Quanto agli ampli Stax, ho esposto il mio pensiero in altro 3D (
https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t18710-ampli-da-sogno-x-stax#384544 ).
Ha ragione chi ti dice che la cosa migliore da farsi sarebbe quella di provare i propri dischi preferiti con i vari set-up...ricordando sempre che la cuffia è un oggetto "intimo" (si indossa) e pertanto risente delle soggettività morfologiche di ciascuno. Parlare di caratteristiche soniche (del tutto) oggettive è, a mio parere, un azzardo vero e proprio. Ciò tuttavia non toglie che un parere ed un ascolto dell'esperienza altrui, possa avere ugualmente la sua utilità.
Ed io vorrei esserti utile. Dunque per me (ascolto prevalentemente classica, ma non solo...e comunque acustica preferibilmente) il ritorno alla 507 + 007t, ha significato la riscoperta di un certo equilibrio complessivo (assenza di eccessi...), ma il tutto è da considerare nella sinergia complessiva della catena. Due anni di ascolto con la 009 (in altro set-up e non), che prendeva il posto della 507 (stesso set-up) mi sono bastati per capire verso quale direzione volevo virare. Ma proprio lo stato di eccellenza della 009, mi ha indotto a considerare che poteva essere necessario rivedere l'intera composizione della catena... E così ho fatto, dopo avere avuto l'opportunità di ascoltare l'attuale sorgente (Symphonic line) prima dell' acquisto e, idem dicasi, per i cavi di segnale. L'esperienza passata (qualche anno con Rudistor Egmont Signature + Omega), precedente all'arrivo della 507, mi è servita per capire che dovevo ritornare agli ampli Stax, spinto in ciò anche dal fatto che tutto ciò che ho (seppur frettolosamente e non in condizioni ideali/favorevoli...) sentito di diverso, non mi ha convinto... Ciò non comporta che gli ampli Stax non abbiamo i loro difetti. Difetti che comunque appaiono insormontabili quando la catena non è composta (anche) in loro funzione e/o comunque non adeguata al livello di raffinatezza delle cuffie Stax, sia la 009 che la 507. (Aggiungo peraltro che l'uso di una cuffia Stax acquistata nuova per il tramite del distributore italiano perde la validità della garanzia, se non è usata con ampli della stessa casa...ma questa è solo una nota di diverso carattere). In poche e semplici parole, le caratteristiche di: maggior pulizia, senso del dettaglio ed al contempo rilassatezza d'ascolto, gamma bassa e medio bassa giustamente presente (per ciò che ci si deve aspettare da un trasduttore elettrostatico, al caso esistono anche i dinamici con diverse caratteristiche...), al momento e secondo la mia limitata esperienza d'ascolto, le ritrovo/riscopro negli ampli Stax ed in particolare nel top valvolare (breve tube rolling per passare alle nos GE). Tenendo conto che sia la 507 che l'ampli 007, li avevo già posseduti ascoltati pur in diverse composizioni. Quindi per me si tratta di un ritorno ad una certa impostazione sonica a suo tempo desiderata e realizzata con la complicità del cambio della sorgente...da cui TUTTO parte! Ritorno anche ad un certo mio punto fermo (iniziai gli ascolti "impegnati" in cuffia quando uscì sul mercato la prima Grado hp1000) e cioè che la cuffia non deve (in tutto e per tutto) tendere ad assomigliare ai diffusori ed alla percezione in ambiente. A ciò, probabilmente, si deve il ritorno dalla 009 alla 507 (prese asetticamente per certe loro peculiarità "oggettive", di cui si è abbondantemente disquisito anche su questi lidi...). Sono comunque fermamente convinto che la 507 non delude neanche sotto l'aspetto dell'headstage. Ha una sua propria caratteristica di rara combinazione tra setosità in gamma acutissima e senso di spinta dinamica, non senza una giusta presenza nella gamma bassa e mediobassa, tale da non "scarnificare" mai il tessuto sonoro. Qui ritrovo la matericità che cerco in un trasduttore elettrostatico e che imputerei alle nuove membrane che Stax ha proposto: serie new lambda + 009. Un'altra convinzione che, man mano, è andata a formarsi in me, è quella che non necessariamente l'oggetto top di un catalogo, sia sempre il meglio per la propria catena...anzi, una composizione non omogenea rischia di vanificare proprio il pezzo più (oggettivamente) performante...
Credo di avere detto tutto (o quasi). Non ho, come già detto in altra sede, alcuna velleità di essere di insegnamento a nessuno (il titolo di "Magister", mi è stato scherzosamente attribuito per ragioni di esclusiva simpatia umana ed per questo che non l'ho respinto). Come in questo specifico caso, mi presto a rispondere a certe sollecitazioni che avverto genuine e che pertanto, mi stimolano a rispondere con un certo slancio ed entusiasmo, col solo scopo di mettere a fattore comune l'esperienza fatta e la, talvolta, tortuosa strada che porterà ciascuno di noi a trovare quel "tocco di magia" che fa diventare il nostro impianto uno strumento da musica e quindi non una catena di componenti tutti validi e/o una somma matematica di valori economico-commerciali, che non sempre funziona. La meta ha valore anche grazie al percorso utilizzato per il suo avvicinamento.
Ultima modifica di fil il Sab Lug 27 2013, 18:42 - modificato 2 volte.