Lettore CD con uscita cuffie...

Se per ‘tuning della timbrica’ intendi i filtri digitali applicati, credo siamo dinanzi alla sezione più importante dell’architettura di uno strumento digitale. 
Non lo penso solo io, ma gli ingegneri di Apogee, per citare figure più...eminenti.

That Man On A Pedal ha scritto:Se per ‘tuning della timbrica’ intendi i filtri digitali applicati, credo siamo dinanzi alla sezione più importante dell’architettura di uno strumento digitale. 
Non lo penso solo io, ma gli ingegneri di Apogee, per citare figure più...eminenti.

Per tuning della timbrica intendo l'impostazione di base (con filtri azzerati).
Mi hanno riferito che l'Audiolab ha una vocazione più "monitor" mente il Quad è più "mellifluo" (riporto).

Comunque confondi due contesti molto differenti, qui non siamo in produzione musicale, ma in ri-produzione.
La maggioranza dei chip del mondo OEM (come Sabre, AKM, Wolfson ecc...) arriva con in dotazione un set di filtri, e altre funzioni.
Poi chi fa l'elettronica e il firmware decide se esporli e anche quale "enfasi" dare agli stessi.

Li offrono sia il Quad che l'Audiolab.
Quad ha nominato in maniera diversa i suoi e ne espone di meno rispetto all'Audiolab.
Ora ovviamente non ho la minima idea di quale effetto abbiano su queste due elettroniche... Si tratta dei famigerati Slow-Sharp ecc... 

Nella stragrande maggioranza dei casi nei dac che ho posseduto e possiedo non cambiano nulla (e molti casi casi so anche il perché, ma non lo scrivo).
L'unico dac che ho avuto che esponeva i suddetti filtri del famigerato ESS 9018 che incidevano in maniera significativa sulla resa è stato l'Aries Mini. 
Chi ha avuto o ha l'Aries in questione (es. il buon Funsky) sa di cosa parlo.

Confondere due contesti non credo. 
La produzione audio (digitale) fa anche riproduzione. Non viceversa, per ovvi motivi. 
Sui filtri riporto per quel che ho letto, non avendo conoscenze specifiche, che uno vada sempre applicato. 
Se così non fosse chiedo venia. Purtroppo mi è impossibile verificare quel che leggo in campi dove non sono ferrato e se mi si riportano informazioni sbagliate, di riflesso, saranno quelle che indicherò.

Tempo fa avevo l'M-dac ed i filtri parevano fare il loro. 
Nel Pro-Ject invece, fra i due, non sentivo differenza.

Sono due contesti diversi, se in produzione applichi un filtro ad una pista, quello finisce nel master e non lo puoi più togliere.

Se in riproduzione applichi un filtro, è solo in riproduzione (appunto). Un'elaborazione fatta "al volo".

Comunque l'esempio del Project è calzante, proprio a questo mi riferisco...

Ripeto, non conosco l'Audiolab, ma anche il Chord, il Lumin ed gli AKM li offrono.

Sul Teac non ho mai notato una differenza che sia una.
Sul Chord una lievissima differenza tra il primo e l'ultimo.
Sull'Auralic erano tutti molto distinti e caratterizzati.

Le prime due cose scritte sono verissime. Quanto l’acqua calda però. 
Mi riferivo al playback, anche considerando la produzione. 
Tornando ai filtri...per quanto posso aver capito, qualsiasi unità digitale mentre suona tratta dei transienti, anche se non so esattamente in quale momento e i cosiddetti filtri vanno a sostituirsi (o sovrapporsi?) alla modalità primaria del chip. 
Purtroppo però non conservo una cultura necessaria a riguardo per verificare quanto scritto.

That Man On A Pedal ha scritto:
.......
Purtroppo però non conservo una cultura necessaria a riguardo per verificare quanto scritto.

Ti rivelo un segreto, che lui non vuole palesare 
Il nostro Pollock è un ingegnere, molti di questi componenti sono il suo lavoro... 

Antonio Turi ha scritto:

That Man On A Pedal ha scritto:
.......
Purtroppo però non conservo una cultura necessaria a riguardo per verificare quanto scritto.

Ti rivelo un segreto, che lui non vuole palesare 

Maledetto... 
Con tutta quest'acqua calda al massimo sono un tecnico delle caldaie... 

Rimane il fatto che anche facendo produzione è possibile siano applicati filtri. 
Semplicemente perché non è impossibile. 
Su come i filtri funzionano invece non essendo “del mestiere” non mi pronuncio. 
Però mi chiedevo se un filtro, ad un marchingegno che suona, fosse sempre applicato. 
Mi accontenterei di un ‘sì’ o di un ‘no’. O anche di una spiegazione, che leggerei volentieri.

Nei chip commerciali OEM (AKM, ESS, TI, AD ecc...) i filtri in conversione sono sempre applicati.

Esistono convertitori che non usano filtri digitali, ma si tratta di mosche bianche... E appartengono più alla dimensione esoterica che non a quella hi-fi.

Sul come funzionano i filtri... Se non vuoi scendere nel dettaglio della Teoria dei Segnali basta una semplice ricerca su google per avere un'infarinatura di base.

Grazie per la chiara risposta.

Aggiungo carne al fuoco... Creek Audio Evolution 100CD.
Sembra ci sia anche lui sul piatto.


Sempre UK, uscito di produzione da poco perchè sembra che la Creek abbia asciugato molto la produzione, ora hanno un lettore, un pre economico e un ampli, punto.
La nuova linea sembra condividere gli stessi case di Audiolab, e anche questa a dire il vero. Il modello in questione è "pre-Covid" e sta sui 1200 Euri, bilanciato reale, due dac, uno per canale Wolfson.

Qualcuno li conosce?


Il Technics è uscito dai radar, ho raccolto tre opinioni diverse e tutte convergono su un punto: l'uscita cuffia non vale la metà di quella di un Discman.

Barone Birra ha scritto:

That Man On A Pedal ha scritto:Non ho esattamente capito cosa non voglia o meno, ma se cerca un lettore CD, darei un occhio ai NAD, dimezzando il budget.

Vuole un CDP con uscita cuffia, c'è scritto nel titolo 

Perché non si ricompra un Sony usato, se adesso non li fanno più così?
Io avevo sentito anni fa un Denon DCD 1520 e non era affatto male, però anche qui i nuovi modelli mi pare non l'abbiano.

Io avevo un lettore Marantz con l'uscita cuffia (con volume fisso però), ma si parla di metà anni 90 all'incirca.
Dubito che lettori moderni "hi-fi" abbiano la presa per cuffia, ce l'hanno sicuramente i mini stereo, ma siamo fuori dal discorso hi-fi temo.

Grande tempismo Rock...
Ne abbiamo descritti almeno quattro (nuovi) oltre a TUTTI i Marantz.

JacksonPollock ha scritto:Aggiungo carne al fuoco... Creek Audio.
Sembra ci sia anche lui sul piatto.


Sempre UK, uscito di produzione da poco perchè sembra che la Creek abbia asciugato molto la produzione, ora hanno un lettore, un pre economico e un ampli, punto.
La nuova linea sembra condividere gli stessi case di Audiolab, e anche questa a dire il vero. Il modello in questione è "pre-Covid" e sta sui 1200 Euri, bilanciato reale, due dac, uno per canale Wolfson.

Qualcuno li conosce?


Il Technics è uscito dai radar, ho raccolto tre opinioni diverse e tutte convergono su un punto: l'uscita cuffia non vale la metà di quellae di un Discman.

Sembra bellissimo. 

Perdona: come la si riconosce un’uscita scadente? Intendo in modo empirico. 
Sono sempre stato fortunato in materia.

Premesso che non conosco il lettore, sembrano convergere tutti sulla stessa opinione

Suppongo sia la differenza che intercorre tra far uscire la musica e far "suonare".
L'uscita di vecchio walkman o uno smartphone... Piatte.


Faccio una citazione: anche collegandola ad una Audioquest Dragonfly da una HE6 "esce la musica".
Vediamo se ci legge...

Insomma suonare forzosamente. 
Capito. 
Il Dragonfly non era affatto male, anche se forse più come DAC. 
Certo, servire a una tavolata di tedeschi di 120 chili un chupito di birra, non farà dell’osteria il salone dell’Ariston.

Tornando alla domanda.

Perdona: come la si riconosce un’uscita scadente? Intendo in modo empirico. 

Con le orecchie mi verrebbe da dire...
Più empiriche di quelle...  

Sull'uscita cuffie dei cd player, s'è generato nel recente passato grande scetticismo in parte a ragione in parte a torto.. In realtà i nipponici (da quando ho memoria) le hanno sempre offerte... Era più difficile trovarle nei modelli europei. E spesso funzionavano anche bene, per le cuffie dell'epoca.
Certo che se ci colleghi una LCD3 o una Ananda ti viene voglia di lanciare tutto dal balcone.

Quella del Sony X777ES del mio amico l'ho ascoltata un paio di volte.
Non è potente, non è ai livelli di un ampli dedicato, ma non suona nemmeno confusa e piatta come uno smarphone. 
Per una cuffia facile di quelle da monitoring non ti serve altro per ascoltare la musica. 
È un approccio spesso agli antipodi rispetto a molte discussioni che facciamo qui.

Leggevo che nei lettori CD Marantz per esempio la sezione cuffie sfrutta gli stati di uscita analogici. Quindi il risultato è convincente e con cuffie di dinamiche di buon livello (se non si hanno troppe paranoie) vanno più che bene. 
Negli ultimi modelli hanno anche inserito la possibilità di regolare il gain.


Nel Technics hanno fatto una scelta diversa e singolare e la raccontano pure nel sito...





L'amplificatore dedicato con la sua alimentazione c'è... Ma non ha in ingresso la conversione dei due AKM, ma un dac separato... Il risultato è proprio un suono diverso, che non sembra essere convincente, soprattutto in relazione a quello che esce dalle RCA... 
Anche in rete si trovano opinioni in questa direzione.

Marantz lo metti tra i giapponesi? 
Quel che dici delle cuffie, sugli stati, etc., dovrebbe essere la modalità con cui è costruita l’uscita del mio Cyrus. Sempre se ho correttamente compreso quel che mi ha detto Carlo tempo fa. 
Posso dire a orecchio che suoni parecchio bene e, vien da ridere, ma ciò che ascolto (AIFF da Musica con BitPerfect) lo preferisco ad ora proprio dalle cuffie invece che dalle casse. E le cuffie sono monitor al cento per cento. 
Un po’ il mio gusto è parecchio cambiato. 
Comunque tra l’uscita dell’Apogee e quella del Cyrus, preferisco l’inglese. E ci vado con cavi scadenti tra Apogee e integrato (a breve Mogami con Neutrik). 
Uscite cuffie scadenti per fortuna non le ho mai provate. Tra il Lake, Cyrus e Asus (Xonar?) è una cattiva esperienza che mi sono evitato. 
P. S.: che tipo di aggeggio va meglio ad amplificate una LCD 2 C?

Marantz nasce in USA ma tolti i primissimi anni è sempre stata "a cavallo" tra USA, Giappone ed Europa.
Le origini statunitensi si sono andate via via dissolvendo nel tempo, negli anni 90 credo fosse di proprietà della Philips ma (se non ricordo male) continuavano ad essere realizzate in giappone.
L'ho sempre associata ai grandi marchi Nipponici... 

Per la LCD2C ti consiglio di cercare un thread che sicuramente esiste...
Altrimenti qui ci cazziano.

L'amico alla fine ha preso sia l'Audiolab che il Creek.

Bene facci sapere

Li ha confrontati entrambi, ora vuole approfondire l'Audiolab.

Ci siamo scambiati un po' di roba, gli ho lasciato il Mojo per vedere se riesco a portarlo alla liquida.
Mi ha lasciato il Creek. Domani lo attacco per vedere come si comporta.

Ascolti in corso con le D7200...
Roba vecchissima, vecchia, nuova, nuovissima.
Registrazioni fatte dall'eccellente a "con i piedi".




L'uscita cuffie è l'OBH-21 MkII che prende l'input direttamente dagli stadi si uscita del DAC, e attinge allo stesso toroidale. In pratica hanno messo l'ampli cuffie nel case del lettore. Si tratta in sostanza di un DAC, una meccanica e un ampli cuffie in una unica "scatola".



Si vede anche dal layout interno.

Nel pomeriggio vado con Roon...

JacksonPollock ha scritto:Ascolti in corso con le D7200...
Roba vecchissima, vecchia, nuova, nuovissima.
Registrazioni fatte dall'eccellente a "con i piedi".




L'uscita cuffie è l'OBH-21 MkII che prende l'input direttamente dagli stadi si uscita del DAC, e attinge allo stesso toroidale. In pratica hanno messo l'ampli cuffie nel case del lettore. Si tratta in sostanza di un DAC, una meccanica e un ampli cuffie in una unica "scatola".



Si vede anche dal layout interno.

Nel pomeriggio vado con Roon...

Tu che ne capisci sicuramente più dello scrivente: anche il mio Cyrus ha una costruzione simile?

Ma tu hai un amplificatore integrato...
Questo è principalmente un lettore CD con ingressi digitali, uscite analogiche e un ampli cuffia.
Non saprei dirti del Cyrus...