Amplificatori Single Ended
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°26
Re: Amplificatori Single Ended
L'ampli lo vendono anche già assemblato ma, così, godi a metà. Avere il telaio nudo e crudo ti semplifica enormemente il lavoro. Tieni presente che potresti anche sostituire il trasfo di alimentazione e, volendo, aggiungere un interstadio con modifiche modeste ( sostituendo al limite il tubo driver). I trasformatori di uscita Hashimoto, sono davvero molto performanti e costano circa 900 EUR.
3dsmax- JuniorMember
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- Messaggio n°27
Re: Amplificatori Single Ended
Non so cosa possa costare il kit ma non penso basti sostituire i trafo, anche se è una parte fondamentale, ma a cascata penso sia, non necessario , ma auspicabile migliorare tutto quello che sta prima, soprattutto l'alimentazione. Preciso che tecnicamente sono ignorante, ma è quello che ho capito ricercando l'ampli pe me. Lo userebbe così come arriva dalla cina?
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°28
Re: Amplificatori Single Ended
Infatti Mario ha scritto proprio questo. Il Kit in se non è male. Volendo sostituisci i 3 ferri e magari inserisci un interstadio e ti trovi con un ampli di livello.
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mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°29
Re: Amplificatori Single Ended
Cerco di semplificare e di contestualizzare.3dsmax ha scritto:Non so cosa possa costare il kit ma non penso basti sostituire i trafo, anche se è una parte fondamentale, ma a cascata penso sia, non necessario , ma auspicabile migliorare tutto quello che sta prima, soprattutto l'alimentazione. Preciso che tecnicamente sono ignorante, ma è quello che ho capito ricercando l'ampli pe me. Lo userebbe così come arriva dalla cina?
Molti appassionati sono alla ricerca perenne del massimo risultato con la minima spesa.
Per concretizzare questi aspetti ( massimo risultato e "minima" spesa ) a mio parere, soprattutto nel mondo dei single ended, devi metterci molto del tuo. I circuiti, in sé, sono elementari e cubano fino a un certo punto. Quando rispetti il minimo sindacale dal punto di vista elettrotecnico, sei ragionevolmente a posto. E' tutto il resto che fa la differenza.
Questa differenza la fanno i componenti qualitativamente indiscutibili ma anche come li sai dosare come se fossero gli ingredienti di un grande piatto.
Partiamo dai libri di Asano e dagli articoli di MJ, Sound Practices, Glass Audio, l'Audiophile, ecc. Circuiti semplici, ben pensati, realizzati con coscienza e amore, possono fare la differenza. In amplificatori che hanno riportato nelle case degli europei gli amplificatori single ended, non ci sono solo tubi gioiello e celestiali trasformatori. Gli storici Tango U808 usatissimi in Giappone e in Francia, sono solo e semplicemente degli onesti trasformatori. Lo stesso dicasi per le basiche proposte Tamura. Alcune ottime altre semplicemente buone.
Facciamo qualche nome: un modesto Sun Audio, per molti aspetti, è peggiore dal punto di vista realizzativo di questo cinese. Vedrò se all'ascolto le cose si confermeranno. Non è detto ma l'dea, resta salva.
Il cercare nel tempo una propria strada, trovarsi a risolvere gli infiniti problemi che girano intorno a un amplificatore, è estremamente stimolante. Confrntarsi con l'ascolto dal vivo può essere esaltante ( se ascolti rock e musica elettronica, sono solo soldi persi e tempo sprecato).
Se non sai e /o se non vuoi "cucinare" e con i single ended è molto, molto, molto importante farsi tante cose da solo, ti devi rivolgere a qualche "chef" che ti proporrà le sue specialità che tu devi accettare o respingere. In questo universo, troverai di tutto. Dal prodotto veramente pensato e realizzato benissimo ma anche orribili cessi a pedali pensati soprattutto per sodomizzare gli appassionati ingenui.
Non credere che anche le realizzazioni più esoteriche e osannate non abbiano compromessi circuitali più o meno visibili. Conta l'insieme , conta la capacità di magnificare la magia e di catturare un rateo di realtà dell'evento.
Tornando alle cineserie, per esperienza di anni posso confermare che i trasformatori di alimentazione cinesi, soprattutto se gestiti con criterio, sanno essere ottimi. Lo stesso vale per gli induttori. C'è di meglio? Sicuramente si. Ma bisogna vedere caso per caso.
Gli Hashimoto che ho acquistato per scaramanzia, sono spettacolari e costano come il Kit ( più o meno) ne varrà la pena? non lo so. Serenamente sono pronto senza pregiudizi e partigianerie. Ho ascoltato piccoli gioielli con ferri economici.
Il trasformatore di alimentazione in dotazione si dimostrerà all'altezza? probabilmente si ma sono attrezzato per gestire qualunque alternativa. Uso da anni trasformatori di alimentazione Hashimoto e Raphaelite ( questi sono cinesi ma sanno difendersi. Sono ottimi ma neanche loro sono perfetti.
Ritornando ai trasformatori di uscita, dal 1992, ho sperimentato una quantità enorme di ferri inglesi, americani, giapponesi, italiani, francesi, della repubblica di Cina, realizzazioni meravigliose provenienti dal Belgio, svedesi, ecc. Ogni trasformatore, richiede umiltà. tempo e passione. Non riesce tutto al primo colpo. Devi avere tanti colori in tavolozza per fare qualcosa di apprezzabile. Il senso è questo.
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°30
Re: Amplificatori Single Ended
Mario..cosa nn ti convince dei sun audio? Eppure montano i famosi tamura..
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°31
Re: Amplificatori Single Ended
@3dsmax Per riassumere, non basta cambiare il trasformatore di uscita ma se qualche tube roller si divertisse con cognizione a sostituire i ferri di uscita in certi ampli commerciali ( rivedendo se presente la rete di feedback) potrebbe rimanere "folgorato" come San Paolo. Non si ha idea del livello dei trasformatori di alimentazione e di uscita negli ampli commerciali.
L'alimentazione, si può ottimizzare se sai come progettare un alimentatore anodico corretto.
I gigantismi alla americana, andrebbero censurati.
Un single ended, non è un Krell.
Ci sono ottimi sistemi che fanno "respirare" un trasformatore di alimentazione, lasciandolo lavorare al meglio delle sue possibilità. Ti assicuro, con un minimo di strumentazione, non è difficile. Se , poi, selezioni la raddrizzatrice ( meglio se NOS), ragioni sul primo condensatore, sul suo dimensionamento e sulla tecnologia migliore, controlli la frequenza di risonanza del circuito LC, la differenza la senti. Se inizi a usare anche solo tubi driver NOS e le migliori produzioni attuali sulle finali, inizia ad ottenere qualcosa in più. Senza usare condensatori per idiofili, esistono ottimi condensatori pensati per ascoltare la musica e non per stupire l'acquirente danaroso con 4 dischi audiophile in casa.
L'alimentazione, si può ottimizzare se sai come progettare un alimentatore anodico corretto.
I gigantismi alla americana, andrebbero censurati.
Un single ended, non è un Krell.
Ci sono ottimi sistemi che fanno "respirare" un trasformatore di alimentazione, lasciandolo lavorare al meglio delle sue possibilità. Ti assicuro, con un minimo di strumentazione, non è difficile. Se , poi, selezioni la raddrizzatrice ( meglio se NOS), ragioni sul primo condensatore, sul suo dimensionamento e sulla tecnologia migliore, controlli la frequenza di risonanza del circuito LC, la differenza la senti. Se inizi a usare anche solo tubi driver NOS e le migliori produzioni attuali sulle finali, inizia ad ottenere qualcosa in più. Senza usare condensatori per idiofili, esistono ottimi condensatori pensati per ascoltare la musica e non per stupire l'acquirente danaroso con 4 dischi audiophile in casa.
Ultima modifica di mariovalvola il Mer Gen 05 2022, 21:26 - modificato 1 volta.
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°32
Re: Amplificatori Single Ended
@lizard montano i famosi tamura ( si dice ) ma sicuramente non sono realizzazioni apicali. Di solito, sotto, i Tamura sono costruiti diversamente. Ci sarebbe da capire.
Io ho avuto la fortuna di ascoltare e possedere molti trasformatori Tamura.
Anche con circuiti pedestri, la differenza tra i basici del catalogo e un apicale come il F-7003 in Permalloy, è abissale.
Ma anche nel caso del Sun Audio, non bastano i trasformatori più o meno buoni. Per me, suona come una caricatura di un valvolare anche se veniva osannato essendo, un tempo, presente nel catalogo dei KIT dell'Audiophile francese.
Si può fare di più e meglio ma il mio parere, assolutamente personale e discutibilissimo, sul Sun Audio, è solo un esempio. Fortunato chi li possiede. Può partire da lì.
Io ho avuto la fortuna di ascoltare e possedere molti trasformatori Tamura.
Anche con circuiti pedestri, la differenza tra i basici del catalogo e un apicale come il F-7003 in Permalloy, è abissale.
Ma anche nel caso del Sun Audio, non bastano i trasformatori più o meno buoni. Per me, suona come una caricatura di un valvolare anche se veniva osannato essendo, un tempo, presente nel catalogo dei KIT dell'Audiophile francese.
Si può fare di più e meglio ma il mio parere, assolutamente personale e discutibilissimo, sul Sun Audio, è solo un esempio. Fortunato chi li possiede. Può partire da lì.
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°33
Re: Amplificatori Single Ended
E della modifica sui sun audio per utilizzare la 300B su un nativo 2a3 per incrementarne la potenza che ne pensi?
3dsmax- JuniorMember
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- Messaggio n°34
Re: Amplificatori Single Ended
@mariovalvola sono d'accordo con te per quanto riguarda il gigantismo in generale, troppe valvole e troppa complessità circuitale non favoriscono per forza il buon suono, purtroppo io non riuscirei a sostituire un condensatore senza arrecare qualche danno, e come dici tu ho preferito rivolgermi ad un cuoco professionista, che devo dire penso abbia cucinato bene. Invidio voi che avete queste competenze (magari nella prossima vita )
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°35
Re: Amplificatori Single Ended
Andando a memoria, il trasformatore di uscita presenta due prese al primario e il trasfo di alimentazione, avendo anche le prese a 6,3V per i secondari ( probabilmente per impiegare le 6C4C/6B4C sostituendo lo zoccolo), puoi usare queste prese per arrivare a 5V1,2A per le 300B.
Il problema rimane la relativamente bassa tensione anodica. Qualcosa si potrebbe inventare. Ammesso e non concesso che le cose stiano così.
Esempio: raddrizzatore con 4 diodi a stato solido magari Schottky, la raddrizzatrice a riscaldamento indiretto la usi come soft start, ( oppure la si usa per un ponte di Graetz ibrido ).
Ottieni. con tutte le dovute cadute resistive obbligatorie, una tensione anodica di circa 500V che puoi gestirti agevolmente per fare lavorare bene una 300B in bias automatico.. Rimane il collo di bottiglia del ferro di uscita e di alimentazione. Probabilmente arriverai a 5/6W con la 300B ( da verificare i limiti di saturazione dei ferri di uscita ). Così a naso
Il problema rimane la relativamente bassa tensione anodica. Qualcosa si potrebbe inventare. Ammesso e non concesso che le cose stiano così.
Esempio: raddrizzatore con 4 diodi a stato solido magari Schottky, la raddrizzatrice a riscaldamento indiretto la usi come soft start, ( oppure la si usa per un ponte di Graetz ibrido ).
Ottieni. con tutte le dovute cadute resistive obbligatorie, una tensione anodica di circa 500V che puoi gestirti agevolmente per fare lavorare bene una 300B in bias automatico.. Rimane il collo di bottiglia del ferro di uscita e di alimentazione. Probabilmente arriverai a 5/6W con la 300B ( da verificare i limiti di saturazione dei ferri di uscita ). Così a naso
Ultima modifica di mariovalvola il Mer Gen 05 2022, 22:14 - modificato 1 volta.
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°36
Re: Amplificatori Single Ended
Poi bisognerebbe svecchiare il driver che, anche nel cinese che ho preso, rimane un formidabile collo di bottiglia. A parità di spazio, penserei a tubi strani tipo 6EM7 o ECL82 ( non sono assolutamente equivalenti ). Avresti un triodo di segnale e una sezione di potenza per pilotare meglio la griglia della finale e/o un buon ferro interstadio ( a farceli stare nel Sun Audio)
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°37
Re: Amplificatori Single Ended
@3dsmax C'è spazio per tutte le passioni. L'importante è ascoltare tanta vera musica.
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°38
Re: Amplificatori Single Ended
mariovalvola ha scritto:@3dsmax C'è spazio per tutte le passioni. L'importante è ascoltare tanta vera musica.
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3dsmax- JuniorMember
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- Messaggio n°39
Re: Amplificatori Single Ended
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°40
Re: Amplificatori Single Ended
Come ciliegina sulla torta, vi posto la risposta in frequenza del trasformatore Hashimoto che ho scelto
Pochissimi trasformatori anche costosissimi si comportano così bene. Sono dei piccoli gioielli. Avere una larghezza di banda simile unita a una relativamente bassa resistenza del primario insieme all'assenza di risonanze fino a 200KHz, è davvero una rarità.
Pochissimi trasformatori anche costosissimi si comportano così bene. Sono dei piccoli gioielli. Avere una larghezza di banda simile unita a una relativamente bassa resistenza del primario insieme all'assenza di risonanze fino a 200KHz, è davvero una rarità.
gandharva- Member
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- Messaggio n°41
Re: Amplificatori Single Ended
Qui sono nuovo e colgo la richiesta di lalosna per postare qualche mia modesta costruzione.
Tornando indietro di una trentina d'anni, dopo la prima realizzazione, tra costruzione, esperimenti e messa a punto di un push pull di el84 durata circa quattro anni (i miei tempi sono biblici) ho realizzato il mio primo finale SE di 2A3 prendendo spunto dal famoso triodino3 che molti conoscono, utilizzando i ferri del caro ing. Bellantoni quindi, facendo un po di testa mia, sperimentandone la messa a punto che tra una modifica e l'altra è sempre rimasto un progetto aperto e mai definitivo.
E' una bellissima esperienza che mi ha aperto un nuovo modo di ascoltare la musica.
Poi personalmente, utilizzando sistemi ad alta efficienza in un ambiente medio piccolo i 3/4Watt di un 2a3SE non mi sembrano poi così pochi, almeno rispetto le mie esigenze.
Perdonatemi le vecchie foto di 25 anni fa.
Tornando indietro di una trentina d'anni, dopo la prima realizzazione, tra costruzione, esperimenti e messa a punto di un push pull di el84 durata circa quattro anni (i miei tempi sono biblici) ho realizzato il mio primo finale SE di 2A3 prendendo spunto dal famoso triodino3 che molti conoscono, utilizzando i ferri del caro ing. Bellantoni quindi, facendo un po di testa mia, sperimentandone la messa a punto che tra una modifica e l'altra è sempre rimasto un progetto aperto e mai definitivo.
E' una bellissima esperienza che mi ha aperto un nuovo modo di ascoltare la musica.
Poi personalmente, utilizzando sistemi ad alta efficienza in un ambiente medio piccolo i 3/4Watt di un 2a3SE non mi sembrano poi così pochi, almeno rispetto le mie esigenze.
Perdonatemi le vecchie foto di 25 anni fa.
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carloc- Moderatore
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- Messaggio n°42
Re: Amplificatori Single Ended
Complimenti, realizzato con cura con i cablaggi molto ordinati.
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Alta Fedeltà- Vip Member
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Data d'iscrizione : 02.02.18
- Messaggio n°43
Re: Amplificatori Single Ended
Bel lavoro
_________________
La musica è come un origami: se la spieghi diventa un foglio.
Ciao
Marley
mariovalvola- Vip Member
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Data d'iscrizione : 19.12.14
Località : Brescia
- Messaggio n°44
Re: Amplificatori Single Ended
Bravo. Bravissimo.
Vedo che hai optato per i reostati per attenuare l'hum.
Ottima cosa. Hai mantenuto il punto di lavoro tirato?
Vedo che hai optato per i reostati per attenuare l'hum.
Ottima cosa. Hai mantenuto il punto di lavoro tirato?
lalosna- Moderatore
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Data d'iscrizione : 19.08.12
Età : 63
Località : Cit Türin
- Messaggio n°45
Re: Amplificatori Single Ended
Complimenti, un lavoro molto bello anche da vedere
_________________
Cërea...
mariovalvola- Vip Member
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Località : Brescia
- Messaggio n°46
Re: Amplificatori Single Ended
gandharva- Member
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Data d'iscrizione : 05.06.23
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- Messaggio n°47
Re: Amplificatori Single Ended
Grazie, non pensavo di riscuotere tanto consenso, credo si possa fare meglio.
Dunque, i TU sono in 18 sezioni e nucleo a C con impedenza primaria di circa 3K e poco più e secondario 6ohm, Rdc primaria 158ohm. La potenza proprio non la ricordo ma li aveva avvolti prevedendo una potenza per la versione con 300B.
Il punto di lavoro non è tirato come nel triodino ma in zona piuttosto tranquilla, circa Va240 o poco meno e Ia 60mA con una tensione anodica al primario del TU di circa 295V. Polarizzazione automatica. Il trafo di alimentazione ha secondario 405 295 0 295 405, 65ohm per semisecondario da 0 -295 (non ho sottomano la Rdc tra 0 e 405) - 4 secondari da 2.5v 1,25A (da usarsi in parallelo o in serie secondo se si utilizza la 2A3 o la 300B) quindi nel mio caso due paralleli per tubo - altri due secondari da 6,3V 2A per il front end, un SRPP di 6SN7 - un secondario 5V 3A per una 5U4G. Primario 220 e 230 e nucleo a C.
Un doppio induttore da 13,5 + 13,5H 120mA con Rdc 220ohm sempre a C (enorme come il TA).
Bello quel tubo, linlai?
Dunque, i TU sono in 18 sezioni e nucleo a C con impedenza primaria di circa 3K e poco più e secondario 6ohm, Rdc primaria 158ohm. La potenza proprio non la ricordo ma li aveva avvolti prevedendo una potenza per la versione con 300B.
Il punto di lavoro non è tirato come nel triodino ma in zona piuttosto tranquilla, circa Va240 o poco meno e Ia 60mA con una tensione anodica al primario del TU di circa 295V. Polarizzazione automatica. Il trafo di alimentazione ha secondario 405 295 0 295 405, 65ohm per semisecondario da 0 -295 (non ho sottomano la Rdc tra 0 e 405) - 4 secondari da 2.5v 1,25A (da usarsi in parallelo o in serie secondo se si utilizza la 2A3 o la 300B) quindi nel mio caso due paralleli per tubo - altri due secondari da 6,3V 2A per il front end, un SRPP di 6SN7 - un secondario 5V 3A per una 5U4G. Primario 220 e 230 e nucleo a C.
Un doppio induttore da 13,5 + 13,5H 120mA con Rdc 220ohm sempre a C (enorme come il TA).
Bello quel tubo, linlai?
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gandharva- Member
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- Messaggio n°48
Re: Amplificatori Single Ended
ah ecco trovato i dati dell'induttanza primaria del TU - 17,5H
_________________
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Mauro13- JuniorMember
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- Messaggio n°49
Re: Amplificatori Single Ended
mariovalvola ha scritto:L'ampli lo vendono anche già assemblato ma, così, godi a metà. Avere il telaio nudo e crudo ti semplifica enormemente il lavoro. Tieni presente che potresti anche sostituire il trasfo di alimentazione e, volendo, aggiungere un interstadio con modifiche modeste ( sostituendo al limite il tubo driver). I trasformatori di uscita Hashimoto, sono davvero molto performanti e costano circa 900 EUR.
Buonasera Mario, sarebbe possibile sapere dove acquisti i trasformatori Hashimoto?
Sarei interessato ad acquistare l'HM-7.......
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°50
Re: Amplificatori Single Ended
Mauro c'è un rivenditore in Olanda...
http://www.acoustic-dimension.com/hashimoto/hashimoto-mc-stepup-transformers.htm
http://www.acoustic-dimension.com/hashimoto/hashimoto-mc-stepup-transformers.htm
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mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°51
Re: Amplificatori Single Ended
Li compravo spesso da Sound tradition (support@obsinc.us) rispondeva Isao Asakura.
altrimenti da altri venditori giapponesi sulla baia, per esempio:
https://www.ebay.it/str/homescitek
Ti conviene sentire anche il venditore europeo ma, di solito, è più lento
altrimenti da altri venditori giapponesi sulla baia, per esempio:
https://www.ebay.it/str/homescitek
Ti conviene sentire anche il venditore europeo ma, di solito, è più lento