Nuovo vs usato

Il.suono è oggettivo. Un contrabbasso suona in un certo modo, come una viola, uno xilofono e via discorrendo. Il.ns riferimento deve essere l'evento reale. Poiché però molti audiofili hanno orecchie rotte e non hanno mai ascoltato musica dal vivo, né hanno mai suonato in vita loro, non sanno che rumore faccia una batteria, quindi non comprendono l'importanza della dinamica di un impianto, ad esempio. L'evoluzione tecnologica ha portato alla creazione di oggetti come le testine lyra, che sono maledettamente difficili da far cantare, ma quando lo fanno si capisce cosa sia l'evoluzione in campo hi fi. Più sale l'asticella più l'interfacciamento è rognoso,ma non si può generalizzare sui prodotti moderni. Alcuni sono semplicemente straordinari ed umiliano il.vecchio/vintage. Avete provato a confrontare uno stadio phono anni 70 con uno di oggi dello stesso costruttore e di pari fascia?

Daros ha scritto:Io credo che la questione soggettiva esista ma che non venga usata proficuamente dalla comunità audiofila.
La questione oggettiva andrebbe messa in primo piano mentre quella soggettiva in secondo piano.
La questione oggettiva, in campo audiofilo, potrebbero essere la questioni timbrica, dinamica, e spaziale.
La questione timbrica, la più complessa, va' probabilmente giudicata su grandi numeri di registrazioni.
Esempio: e' in grado questo diffusore a restituire la timbrica di uno xilofono di modo che la matericita' lignea dello strumento sia
immediatamente intellegibile? Si ascoltano 20 registrazioni di xilofono distinte e si giudica l'impressione generale.
Si esegue questa operazione so una decina di strumenti.
Le mie Contour 60 ad esempio sono un disastro timbrico. Su queste casse nessuna registrazione di uno xilofono suona come uno xilofono, ne i' piatti, ne gli ottoni.
Più o meno come un monitor che mi fa vedere i blu virati al viola. Una porzione di cielo, se decontestualizzata, non sarà riconoscibile in quanto cielo.

Se quello che cerchi è questo sei pronto per un Monitor Pro.
 
Magari pure Dynaudio se sei affezionato al marchio.

Grazie per l'idea Capitano, credo pero' che sto cercando qualcosa o tipo le vecchie Confidence 5 o le Confidence C4, le Sapphire o le Compound 5. Mah... Pensavo anche alle B&W 801 che pero' non ho mai sentito. Nel frattempo inveisco contro le Contour 60. Appena le avro' sostituite smettero'.

Se ti capita però un ascolto io lo farei.
Le Core 59 trovi sui 5 mila, con dsp e ampli interni.

Le B&w 801?
Boh, ce ne sono n versioni, e in chissà che condizioni.

Non c'e' pericolo, non mi puo' capitare qua in zona. L'unica possibilita' sarebbe che un negozio mi facesse fare una prova a casa mia, inviandomele. Ma dovrebbero essere gia' rodate, figurati, impossibile. E me ne dovrei innamorare perdutamente...per cui andro' sull'usato orientandomi in base alle review dell'ammuffito Audioreview.com. Sull'usato almeno, a differenza che sul nuovo, si trovano recensioni fortemente comparative. Quindi anche ammesso che il nuovo sia "meglio" dell'usato e' molto piu difficile districarsi nella scelta visto che si dovrebbe girare mezza europa per farsi una idea personale dell'offerta del mercato. Grazie comunque.

Purtroppo, ma parlo per esperienza personale, le recensioni altrui dovrebbero essere lette tra le righe perchè la cosa migliore per me rimane sempre testare nel proprio contesto, anche se i recensori di Audioreview possono meritare di essere letti.
Può sembrare dispendioso ma è un sistema che consente di andare sul sicuro, e pescare nell'usato permette di contenere la spesa.
A meno che si Parli delle C3.3 già provate in precedenza.
Poi la rivendita di ciò che rimane in eccesso la si può fare eventualmente dopo.

Che validità possono avere le recensioni di gente che faceva confronti fra oggetti a distanza di mesi?
Avete mai letto UNA sola recensione non dico negativa, ma non positiva su audioreview?

La preparazione, l'esperienza e l'autorevolezza ce l'hanno, soprattutto chi è di lungo corso, poi però bisogna fare i conti coi propri gusti, il proprio ambiente, le mille variabili, siamo sempre li..
Per quanti punti fermi ci siano per me la chitarra acustica sarà meglio restituita col finale x, per un altro invece col finale y, pur andando entrambi ai concerti dal vivo.
Credo che qualche spunto lo si trovi, qualche indicazione sulla timbrica o su una gamma piuttosto che un'altra, lo sviluppo tridimensionale, comunque sempre senza prendere alla lettera.

No Poonie, giusto le misure, sul resto tutte le varie riviste non hanno alcuna autorevolezza, o senso.
Sono del tutto asservite a chi gli dà gli apparecchi in prova e gli compra la pubblicità.
Le prove di ascolto sono tutte esaltanti.
Tutte.
Va sempre tutto benissimo, persino le peggio ciofeche, mi ricordo una mitica copertina e prova del carotone.
Autorevolissima.
Come l’oroscopo di Novella 3000.

E' semplice. Non ho la possibilita' di provare nulla qua dove sono, non c'e' scampo. Anche se ci sono poche recensioni negative su audioreview, quelle positive sono spesso comparative: ho provato questo che comparato a quest'altro ha queste qualita e questi difetti, e comparato a quest'altro ancora  ecc. ecc. Facendo attenzione alle caratteristiche su cui si sofferma chi scrive, inizio a farmi una idea del suo approccio alla cosa e posso decidere se mi e' congeniale o meno. Es: i bassi, sulla musica Techno, sono cosi e cosi, le porte vibrano tanto, le finestre meno... ecco, questo mi restituisce una idea del recensore diversa rispetto a quello che dice: i violini sono sibilanti e sottili, i tamburi leggermente metallici e cosi le voci, ecc ecc. Una volta che ho deciso che quel certo recensore parla la mia lingua e si sofferma sulle cose a me care, allora inizio a dar un certo peso alle sue comparazioni e osservazioni. 
Per quello che riguarda la "stagionatura" delle recensioni...io sono in pace con gli ultimi 30 secoli dunque posso esserlo anche con gli ultimi 20 anni. I violini migliori sono ancora oggi quelli a cavallo tra 700' e 800' per cui ci sono dei riferimenti sonori che potrei condividere persino con chi recensiva i primi grammofoni  .

Inoltre una recensione attuale di un prodotto "stagionato" e' scevra dall'influenza pubblicitaria, ormai esaurita, di quel prodotto. Per chi ha caro il problema segnale/rumore non e' un vantaggio da nulla.

Dove trovi recensioni attuali di prodotti fuori commercio?

Certo, proprio attuali la maggioranza non sono, hai ragione. Ma di alcuni prodotti vecchi di 20 e piu' anni trovi ancora recensioni relativamente recenti, anche del 2020. 
Tanto non ho altri strumenti. E' il prezzo della campagna.

Mi linki qualche recensione di cui sopra, mi interessano.

Eccone un paio, alcuni hanno 30 anni.
http://www.audioreview.com/product/speakers/floorstanding-speakers/dynaudio/confidence-5.html
http://www.audioreview.com/product/speakers/floorstanding-speakers/b-and-w/nautilus-801.html
http://www.audioreview.com/product/amplification/integrated-amplifiers/accuphase/e-203.html
http://www.audioreview.com/product/amplification/integrated-amplifiers/accuphase/e-303.html
http://www.audioreview.com/product/amplification/receivers/nakamichi/ta-4a.html

Ah, tu parlavi di AR.com io della rivista Italiana.
Tutto spiegato.

capitanharlock ha scritto:No Poonie, giusto le misure, sul resto tutte le varie riviste non hanno alcuna autorevolezza, o senso.
Sono del tutto asservite a chi gli dà gli apparecchi in prova e gli compra la pubblicità.
Le prove di ascolto sono tutte esaltanti.
Tutte.
Va sempre tutto benissimo, persino le peggio ciofeche, mi ricordo una mitica copertina e prova del carotone.
Autorevolissima.
Come l’oroscopo di Novella 3000.

Effettivamente non posso darti torto.
In merito alle misure sai come la penso, io e te siamo come cane e gatto.
Diciamo che per quanto mi riguarda di riviste ne ho lette tante, però ad un certo punto ho smesso di comprarle perchè ho realizzato un andamento che non mi andava più a genio.
Sia per le tendenze ideologiche che per gli apparechi recensiti o sponsorizzati.
Neanche prima ma credo sia stato un processo graduale, fino al punto che ho detto basta.

Come spesso sostengo è cambiato tutto, insieme a prodotti, filosofìe e tendenze anche le figure professionali, probabilmente va da se'.
Questo per dire che tutto sommato le recensioni che ricordo io, nello specifico le prove d'ascolto, qualche spunto lo davano, poi verificato con i miei test.
Sia leggendo prima e provando poi, sia nella combinazione inversa.
Mi riferisco principalmente al mondo a 12v, ma tante volte le firme degli articoli erano le stesse anche nel contesto home.

Insomma preferisco anche le riviste, vintage, insieme a chi scriveva.
Ovviamente il sito a cui fa riferimento Daros lo ritengo preferibile, più attendibile in quanto scevro da interessi commerciali, credo però che anche nei forum o piattaforme di analisi e recensioni, sia utile scremare e leggere tra le righe, non è mai tutto rose e fiori.
D'altro canto se Daros non ha la possibilità di provare, che è la cosa migiore, sta facendo quello che avrei fatto anch'io.

PS.: Che è il carotone?

l'idea che le riviste audio facciano recensioni "commerciali" sui prodotti testati e' vecchia ed a mio avviso ingenerosa e fuorviante  
anch'io all'inizio sostenevo la tesi cara a tanti forumers, 
Con un'esperienza ormai quarantennale e dopo aver ascoltato e provato ennemila oggetti mi sento di spezzare una lancia a favore di alcune audio riviste  tra cui audioreview  
purtroppo l'audiofilo e' spesso superficiale, a lui serve contare il numero di stelline che raccoglie l'apparecchio oppure di verificare in che classe di appartenza e' il prodotto oppure di leggere che quel prodotto non vale neppure la meta' dei soldi che costa  

atteggiamento superficiale oltreche' errato

Grande Alan. Io il senso di questa discussione non l'ho mica capito tanto bene

alanford ha scritto:
atteggiamento superficiale oltreche' errato

Franz84 ha scritto:Poiché però molti audiofili hanno orecchie rotte e non hanno mai ascoltato musica dal vivo

Non credo che esistano audiofili che non abbiano mai ascoltato musica dal vivo, sempre concordando sul significato del termine.

alanford ha scritto:l'idea che le riviste audio facciano recensioni "commerciali" sui prodotti testati e' vecchia ed a mio avviso ingenerosa e fuorviante  
anch'io all'inizio sostenevo la tesi cara a tanti forumers, 
Con un'esperienza ormai quarantennale e dopo aver ascoltato e provato ennemila oggetti mi sento di spezzare una lancia a favore di alcune audio riviste  tra cui audioreview  
purtroppo l'audiofilo e' spesso superficiale, a lui serve contare il numero di stelline che raccoglie l'apparecchio oppure di verificare in che classe di appartenza e' il prodotto oppure di leggere che quel prodotto non vale neppure la meta' dei soldi che costa  

atteggiamento superficiale oltreche' errato

Io rispetto la tua esperienza, devo però dire che anch'io ho qualche decennio di militanza, anche se sicuramente meno intenso e meno aderente al domestico di te.
Non so fino a che punto sia utile contrapporre due ideologìe soggettive, ma sai il discorso commerciale mi sembra vecchio come il mondo, non credo sia il contesto per eccellenza che si possa distinguere per sana, piena e storica onestà di rapporto.
Poi ognuno crede a quello che vede più credibile, in ogni caso ribadisco che nelle riviste io ci ho trovato parecchio di buono, poi non le ho più comprate ma quelle che ho preso le custodisco con molto piacere.
Mi si potrà dire che in merito alle riviste moderne ho un'avversità pari a prodotti, recensioni e tendenze attuali, ma onestamente non penso di essere così superficiale.

alanford ha scritto:l'idea che le riviste audio facciano recensioni "commerciali" sui prodotti testati e' vecchia ed a mio avviso ingenerosa e fuorviante  
anch'io all'inizio sostenevo la tesi cara a tanti forumers, 
Con un'esperienza ormai quarantennale e dopo aver ascoltato e provato ennemila oggetti mi sento di spezzare una lancia a favore di alcune audio riviste  tra cui audioreview  
purtroppo l'audiofilo e' spesso superficiale, a lui serve contare il numero di stelline che raccoglie l'apparecchio oppure di verificare in che classe di appartenza e' il prodotto oppure di leggere che quel prodotto non vale neppure la meta' dei soldi che costa  

atteggiamento superficiale oltreche' errato

Ingenerosa e fuorviante.
Ho acquistato riviste audio per decenni (e qualche volta le compro ancora quando voglio vedere qualche foto), e mai, ribadisco mai, ho letto una recensione negativa, o critica sul rapporto prezzo/qualità.
Saranno state fortunate, recensiranno solo cose stupende, cosa vi devo dire.
Vi invito a leggere questo editoriale di TNT Audio, che spiega molte cose.

https://www.tnt-audio.com/editoriali/luglio20.html


Per parte mia sono d'accordo con Cadeddu al 110%, non può esistere una recensione indipendente e veritiera se l'oggetto porta con sè interessi economici di qualunque tipo.

Ma siete liberissimi di credere alle riviste e di seguire i loro "consigli".

eh su ! possibile che  scartino a priori le 'ciofeche' .. il senso della recensione del prodotto che arriva sulla rivista qualcosa da dire in senso positivo ce l'ha,  altrimenti manco lo pubblicano ..
d'altronde lo spazio sulle riviste non è infinito..

Cadeddu sosteneva che i nuforce ref 9 distruggessero i finali tradizionali in classe a/b. Testato sul campo che il mio accuphase p500 con 35 anni sul groppone fa pelo e contropelo ai suddetti finalini che posseggo anch'essi, insomma è tutto da prendere con le pinze. Vero che le recensioni non sono mai critiche e questo è inaccettabile

slash ha scritto:eh su ! possibile che  scartino a priori le 'ciofeche' .. il senso della recensione del prodotto che  arriva sulla rivista qualcosa da dire in senso positivo ce l'ha,  altrimenti manco lo pubblicano ..
d'altronde lo spazio sulle riviste non è infinito..

Ah sì, dev'essere senz'altro così.
E io sono il Papa.