Secondo me si,visto che si può marchiare il proprio prodotto come doc,pure che la materia prima viene da tutt'altra parte.
Che ne pensate?DOC è sinonimo del nulla?
Che ne pensate?DOC è sinonimo del nulla?
Da WikiPedia ha scritto:La denominazione di origine controllata, nota con l'acronimo DOC, è un marchio di origine italiano che certifica la zona di origine e delimitata della raccolta delle uve utilizzate per la produzione del vino sul quale è apposto il marchio; esso viene utilizzato per designare un prodotto di qualità e rinomato, le cui caratteristiche sono connesse all'ambiente naturale ed ai fattori umani e rispettano uno specifico disciplinare di produzione approvato con decreto ministeriale.
Tali vini, prima di essere messi in commercio, devono essere sottoposti in fase di produzione ad una preliminare analisi chimico-fisica e ad un esame organolettico che certifichi il rispetto dei requisiti previsti dal disciplinare; il mancato rispetto dei requisiti ne impedisce la messa in commercio con la dicitura DOC. Il marchio fu ideato negli anni cinquanta dall'avvocato romano Rolando Ricci, funzionario dell'allora ministero dell'Agricoltura.
Denominazione di origine protetta, meglio noto con l'acronimo DOP, è un marchio di tutela giuridica della denominazione che viene attribuito - solitamente per legge - a quegli alimenti le cui peculiari caratteristiche qualitative dipendono essenzialmente o esclusivamente dal territorio in cui sono prodotti.
L'ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.
Affinché un prodotto sia DOP, le fasi di produzione, trasformazione ed elaborazione devono avvenire in un'area geografica delimitata. Chi fa prodotti DOP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
Per distinguere anche visivamente i prodotti DOP da quelli IGP, i colori del relativo marchio sono stati cambiati da giallo-blu a giallo-rosso, suscitando non poche perplessità tra quanti avrebbero ritenuto più opportuno che a cambiare fossero i colori del marchio IGP.
Il termine indicazione geografica protetta, meglio noto con l'acronimo IGP, indica un marchio di origine che viene attribuito a quei prodotti agricoli e alimentari per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica, e la cui produzione, trasformazione e/o elaborazione avviene in un'area geografica determinata.
Per ottenere la IGP quindi, almeno una fase del processo produttivo deve avvenire in una particolare area. Chi produce IGP deve attenersi alle rigide regole produttive stabilite nel disciplinare di produzione, e il rispetto di tali regole è garantito da uno specifico organismo di controllo.
Salv.Scarfone ha scritto:Secondo me si,visto che si può marchiare il proprio prodotto come doc,pure che la materia prima viene da tutt'altra parte.
Che ne pensate?DOC è sinonimo del nulla?
Salv.Scarfone ha scritto:secondo me 3/4 de vini in commercio sono una sola,perchè quasi su tutte c'è scritto solo Imbottigliato.sicuramente tutti quelli dei supermercati,tranne rari casi.
basta che il 20% di un oggetto venga realizzato in italia,che è ossibile marchiarlo made in italy
Salv.Scarfone ha scritto:secondo me 3/4 de vini in commercio sono una sola,perchè quasi su tutte c'è scritto solo Imbottigliato.sicuramente tutti quelli dei supermercati,tranne rari casi.