Edizioni di jazz su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)

Massimo ha scritto:
Cavolo, nella foto in foderina si somigliano tantissimo

Già!

desmoraf68 ha scritto:

baru_ ha scritto:Non ho approfittato di particolari offerte, solo delle spedizioni gratuite.

Qual'è l'offerta "4CD" ?

Purtroppo è scaduto il 28.08.2011

che sfiga... in cosa consisteva questa promozione ?

Ti portavi a casa 4 cd con 20€ spese di spedizione gratis

Non è andata così male... ne ho presi 5 a meno di 23€

Se non è già stato segnalato, questo secondo me è fantastico

Segnalo per gli appassionati di Miles Davis o chi cerca di avvicinarsi alla sua opera questa autobiografia.

Uno spaccato di vita da jazzman di colore tra difficoltà e successi in un' America ostile a chi come Miles cerca di tenere la schiena dritta...(riuscendoci)

Grandissima quantità di informazioni su sè stesso e praticamente tutta la comunità jazz dell' epoca da Charlie Parker a Wynton Marsalis, Miles ha suonato praticamente con tutti quindi c'è di che apprenderne e farsi anche delle belle risate perchè lo stile è assolutamente diretto e spesso volgare, non risparmia stoccate a nessuno nemmeno a sè stesso.
A chi piace Miles da leggere assolutamente
Disponibile in diverse copertine:
Miles Davis con Quincy Troupe MILES L'AUTOBIOGRAFIA ed. minimum fax

salve,
sto cercando il vinile Body and Soul nella stampa OMR consigliata da Gian, ma non lo trovo, sapete dirmi com'è la qualitá dell'edizione Speakers Corner?

Allora magari lo prendo .... 34euro, sono stato stregato da Lady in Satin preso sabato con la de agostini...

si, notte Massimo

Gli SC direi che non sono male.
Compralo MAU.

Preso!
E, con l'occasione, ho preso pure la stampa jap di Something Else e Art Pepper meets the rhythm section

la Columbia Legacy sta ristampando su vinile 180 gr titoli interessanti di jazz, io ho acquistato "Mingus ah um " di Charles Mingus e "Heavy weather" dei Weather Report e suonano molto bene.

Segnalo anche una bella edizione deluxe sempre Columbia legacy del doppio Bitches brew di Miles Davis : suona meglio dell'originale.

Ehi, ragazzi, già stanchi?
Sento la mancanza dei vostri consigli, la strada inziale di trattare un interprete alla volta e indicare le edizioni migliori non era male ....

Bene! vi seguo con molto interesse!

Tanto per ricominciare propongo un classicone di Coltrane pubblicato dalla Atlantic: GIANT STEPS




Un talento del sax, ma soprattutto uno stakanovista diventato grande passando intere giornate anche fino a notte fonda ad esercitarsi, addirittura raccontano i colleghi, dopo serate di lunghi set a suonare nei locali dal vivo, nei camerini tornava ad imbracciare lo strumento per ripetere i passaggi più complicati in cui trovava difficoltà.
Molto religioso , nella sua musica si trovano frequenti riferimenti alla spiritualità, ma tormentato dall' eroina di cui i jazzisti dell' epoca facevano larghissimo uso, era inoltre sofferente di forte mal di denti dovuto all' eccessivo consumo di dolci (conseguenza della tossicodipendenza).
Fantastico questo video in grado di rendere bene l' idea dell' incredibile tecnica di Trane.

Benissimo, prendo buona nota!
Problemi di denti mi pare ne ebbe anche Chet Baker, credo fu .... aggredito ....o forse fu ancora l'eroina

Purtroppo era un vizio molto diffuso nell' ambiente jazzistico di quei tempi.
Bisogna dire che ai tempi non c' era molta informazione a riguardo, la maggior parte la prendevano senza assolutamente sapere a cosa andavano incontro, altri perchè pensavano li avrebbe aiutati a suonare meglio.
Miles Davis, che ne fece uso per lunghi anni, diceva che molti come lui si avvicinavano alla droga perchè pensavano di riuscire a suonare come Charlie Parker, poichè ne faceva uso a sua volta.
Molti talenti sono scomparsi o hanno enormemente sofferto la dipendenza compromettendo la salute e la loro vita artistica, un esempio su tutti proprio lo stesso Charlie Parker morto a soli 35 anni, del quale consiglio la visione del film Bird diretto da Clint Eastwood nel 1988.

Un film più divertente e meno impegnativo di quello di Eastwood (molto lungo e cupo) è quello che Spike Lee ha dedicato al Jazz dal titolo Mo' better blues