PER UNA STORIA DEL MONITOR BBC LS 3/5a"Stuzzicato" dallo 'statement' del compianto Art Dudley di
Stereophile, secondo il quale esistono tredici versioni -
iterations mi sembra avesse scritto
- del progetto LS 3/5a, ho pensato che potrebbe essere cosa gradita in questo thread provare a raccogliere le informazioni di pubblico dominio e organizzarle a guisa d'elenco per vedere...l'effetto che fa e, provare a eguagliare A.D. nel conteggio...
Questo non è altro che un tentativo, chiedo quindi venia per gli immancabili errori, imprecisioni e quant’altro. D’altronde siamo in un forum di appassionati e questo post non si sarebbe materializzato senza gli interventi precedenti. Mi scuso se, più spesso che no, ho omesso di citare la fonte di questa o quella informazione: ho pensato che la pazienza dei gazebini ha dei limiti che non devono essere oltrepassati. A richiesta fornirò, se sarò ancora in grado
, le informazioni necessarie.
-
IL PROGETTO BBC LS 3/5 Siamo a metà circa degli anni '70 del secolo scorso e la BBC - insoddisfatta dei prodotti presenti sul mercato - s'impegna in un progetto di realizzazione di un mini monitor utilizzabile non solo in piccoli studi ma anche nei camion e nei furgoni BBC attrezzati per il controllo della qualità audio dei servizi BBC
in loco (interviste, concerti, ecc.).
Il progetto prende forma: con un'altezza di poco più di 300 cm, una larghezza di poco meno di 200 e una profondità ancora minore il mini monitor è già pronto a meritarsi l'affettuoso nomignolo di "scatola da scarpe". LS 3/5 "nasce" - capiremo tra poco il perché delle virgolette - attorno a tre componenti: il mid-woofer KEF B 110 in Bextrene, il tweeter KEF T 27 con la cupola in Mylar e un crossover piuttosto elaborato con componenti selezionati e misurati al momento del licenziamento. A questo si deve però aggiungere una visione chiara sulla struttura del cabinet da parte dei progettisti BBC che prevede l’utilizzo di pareti piuttosto sottili.
Il risultato è un monitor privo di colorazione e con una straordinaria pulizia e definizione nella cruciale gamma media,
conditio per verificare l'intelligibilità della voce.
A questo i tecnici della BBC riescono ad aggiungere un "rinforzo" nell’ ”incrocio” fra gamma bassa e gamma media - all’incirca l'ottava 100-200 hz con una "gobba" sui 160hz, diciamo all'altezza del mi due ottave sopra la nota più grave del contrabbasso (il mi quarta corda libera a 40 hz) - che produce la sensazione di un suono "più pieno", non sbilanciato verso il medio-alto. Un altro aspetto psico-acustico affrontato in maniera brillante dai tecnici BBC è l’inevitabile discesa della risposta sotto i 100 hz: l’andamento è mirabilmente lineare e non brutale, in senso assoluto e, a maggior ragione, in relazione a un woofer di 127 mm. Il risultato di questi due elementi, ben visibili nel grafico, è appunto la sensazione che il basso sia presente in maniera superiore a quello che i freddi numeri - e non solo i numeri - suggeriscono.
Purtroppo, la prima ciambella non riesce col buco.
Dopo l'allestimento di una decina di prototipi, l'approvazione del progetto e l'organizzazione della licenza per la produzione a partire dalla Rogers Audio (1974)
, i tecnici BBC si accorgono,
poco prima della messa in produzione, che il KEF B 110 non "risponde" più come prima: la KEF aveva apportato qualche variazione, sembra senza informare l'arcigna BBC, al suo mid-woofer.
Con il nuovo B 110 in mano i tecnici BBC, al fine di riportare i dati strumentali e, immagino, acustici, all'interno del progetto originario, apportano a loro volta
due variazioni: una revisione del crossover e l'inserimento attorno al tweeter di quel quadrilatero di feltro che per tanti anni abbiamo pensato come un elemento primigenio del monitor BBC. Era così nata la BBC LS 3/5a
LE QUATTRO TAPPE DEL BBC LS 3/5a I)1975-1987: BBC LS 3/5a con KEF B 110 SP 1003 E’ la versione di riferimento per la semplice ragione che il successo della "scatola da scarpe" tra gli audiofili - inaspettato a sentire i progettisti BBC - è ovviamente legato a questa prima realizzazione.
Il minimonitor è esigente e schizzinoso con gli amplificatori posti al suo servizio ma in una maniera insolita rispetto ad altre casse acustiche che cominciano ad affollare il mercato hi-end degli anni ’80-‘90: non richiedono spunti di corrente su moduli d’impedenza bassissimi tali da favorire la nascita di finali a transistor di dimensioni "monstre" anche per una quantità di watt relativamente limitata. L’esatto contrario, qui il modulo dell’impedenza è costantemente sopra gli 8 Ohm e quindi molti finali a transistor lavorano in condizioni tutt’altro che ottimali. Naturalmente, come sempre, ci sono le eccezioni; io ricordo, per es., che apparecchi a stato solido, progettati per far suonare come si deve, tra le altre, le prime casse elettrostatiche di casa Quad, le ESL 57, svolgevano in maniera altrettanto egregia il loro compito con questa prima versione di LS 5/3a: mi riferisco ai finali Quad 50e che ho sentito pilotare le une e le altre per anni in una catena che mi ha fatto innamorare “costringendomi” a diventare un audiofilo
.
Però, proprio il carattere peculiare dell’impedenza unito a una capacità dinamica limitata per scelta progettuale - il minimonitor da collocare nei furgoni, ricordate? - indicava nei finali a valvole di bassa potenza ma d’elevata qualità un connubio vincente. Altri gazebini in questo 3d hanno fatto dei nomi. A questi si possono sicuramente aggiungere i Quad II (15 W in classe A da una coppia di KT 66 così come…qui mi fermo, onde evitare d’ingolfare ulteriormente il post: sarà compito del thread riportare altre esperienze positive o meno al riguardo.
La qualità altissima in termini di definizione in gamma media delle “scatole da scarpe” ha sempre fatto sì che l’accostamento di componenti a corredo di costo elevato non abbia mai fatto gridare allo scandalo nessuno. Parlo naturalmente degli stand su cui appoggiare i nanerottoli. Io comprai nuovi i Foundation Designer che costarono, se ben ricordo, il doppio delle mie Rogers acquistate d’occasione… Ma parlo anche del resto della catena: una coppia di LS 3/5a, collocate nel giusto ambiente e ascoltate da un appassionato che sa apprezzare quel che loro possono dare - la “finestra” in gamma media
confrontabile con quella delle Quad 57
nude e delle Stax 81F, e scusate se è poco - e accetta con serenità quello che non possono restituire - assenza pressoché totale della prima ottava e in pratica anche della seconda (40-80 Hz), escursione dinamica limitata su tutto lo spettro audio anche rispetto ad altri diffusori bookshelf comunque non in grado di escursioni dinamiche
live - una coppia di LS 3/5a, dicevo, può benissimo essere l’anello finale di una catena con componenti dal costo n volte superiore. Anzi, direi che lesinare sulla qualità dei componenti a monte, e
in primis della sorgente, significa mortificare le qualità del minimonitor BBC.
II) 1988-1990: BBC LS 3/5a con KEF B 110 SP 1228Non ho trovato un riscontro che permetta di stabilire con esattezza giorno e mese della messa in produzione della nuova versione
. Semplificando, si tende a stabilire il 1988 come la data di svolta. Come già scritto in questo thread, i due woofer KEF sono distinguibili. Ho già accennato a una delle ragioni del cambio di versione: la difficoltà della KEF nel mantenere costante la qualità del B 110 SP 1003. Esiste però anche una seconda ragione che, a volte traspare da alcune dichiarazioni: il nuovo woofer, l’SP 1228, avendo valori d’impedenza più bassi, favoriva maggiormente le amplificazioni a stato solido e quindi allargava potenzialmente l’utilizzo della “scatola da scarpe” rendendola meno riottosa a dare risultati sonici d’alto livello.
Insomma, la nuova versione ha un andamento dell'impedenza meno indigesto per molti amplificatori. Ecco il grafico, fatto dalla "stessa mano" di una Harbeth "11 Ohm". Siccome l'autore delle misure si è dimenticato di "ripulire" il data sheet del grafico, appare erroneamente la stessa sigla del grafico precedente con risultati diversi...
Ad ogni buon conto, qui il link che conferma che stiamo parlando della Harbeth "11 Ohm", seconda versione, con SP 1228, ecc., ecc.
https://www.stereophile.com/content/bbc-ls35a-loudspeaker-harbeth-measurements
III) 1990/1991: BBC LS 3/5a & bi-wiringNel 1990 la BBC autorizza l’introduzione del bi-wiring: le case costruttrici in possesso della licenza devono però garantire che le loro LS 3/5a “con quattro morsetti”, quando collegate in mono wiring, mantengano i valori di targa. Nel 1991 la KEF licenziò il bi-wire crossover, l’SP 2195. E’ possibile, quindi, che esistano versioni prodotte tra il 1990 e il 1991 che abbiano i quattro morsetti ma il crossover “mono” adattato. I possessori di LS 3/5a con quattro ingressi, se vogliono, sono invitati a controllare.
IV) BBC LS 3/5a post 2000: finisce il connubio BBC & KEFTutte le case costruttrici s’ingegnano nel progettare/reperire/adattare woofer e tweeter delle più svariate provenienze per replicare e magari migliorare i dati strumentali e sonici dei precedenti componenti KEF. Discorso simile può essere fatto per il crossover che, come facilmente intuibile dalla semplice osservazione visiva, è sempre stato un componente molto complesso. E’ interessante notare che le case costruttrici di dividono nelle scelta della tre versioni KEF da replicare.
[Particolare del crossover di una LS 3/5a]
LA BBC E LA LICENZA DI PRODURRE LA LS 3/5a: storia delle case costruttrici ‘licensee’Ottenere la licenza a produrre per nome e per conto della BBC comportava e comporta dimostrare d’essere in grado di garantire una linea di produzione capace d’assicurare il rispetto dei rigidi parametri costruttivi imposti. D’altra parte, ottenere il titolo di ‘licensee’, titolare di licenza, rappresentava un biglietto da visita prestigiosissimo per aziende che, in più di un caso, erano di dimensioni modeste. Forse anche per mantenere alto lo standard qualitativo necessario, la BBC stabilì una regola per cui le case costruttrici del loro minimonitor non potevano essere più di tre. Questo significava e ha in effetti significato che un’azienda poteva far domanda per acquisire la licenza, poteva “superare l’esame” ma poi doveva necessariamente “mettersi in coda” in attesa che un’altra ‘licensee’ uscisse di scena.
Qui di seguito un tentativo di ricostruzione dei “trii” che si sono susseguiti in tutti questi lustri. Purtroppo, come si vede, più ci avviciniamo ai giorni nostri, più aumentano il numero dei punti interrogativi; quando questi stavano per prendere il sopravvento ho interrotto l’elenco
. L’aiuto di altri gazebini, qui come altrove, è benvenuto.
Credo che questa mancanza di informazioni possa anche dipendere dal fatto che, ad un certo punto, la BBC abbia deciso di rinunciare alla regola del “tre e non più di tre”. Questo sembra essere vero oggigiorno. Un’occhiata alla lista delle versioni LS 3/5a del terzo millennio, nessuna delle quali mi risulta fuori produzione, sembra dirci che il numero tre è stato abbondantemente superato.
1975-1978: Rogers, Audiomaster, Chartwell1979-1981: Rogers, Audiomaster, RAM1982-1983: Rogers, RAM, Spendor1984-1987?: Rogers, Spendor, Goodmans1988-1993?: Rogers, Spendor, Harbeth1993-1999 : Spendor, Harbeth?, KEF1)
Rogers, 1975-1993 E’ stata sicuramente la prima casa costruttrice ad acquisire il brevetto, nel 1974, senza dubbio quella che ha prodotto più esemplari - delle 60.000 coppie prodotte fino al 1988, ben 43.000 sono Rogers - non ha mai interrotto la produzione di LS 3/5a dal 1975 fino ai inizi del 1993; insomma, Rogers e LS 3/5a sono per molti appassionati sinonimi.
Una curiosità. Dopo lo stop del progetto LS 3/5, la proprietà della Rogers passò alla Swisstone (1975) che però mantenne il nome Rogers a fini commerciali. Le prime Rogers LS 3/5a nascono pertanto come Swisstone sotto mentite spoglie.
Il giudizio delle Rogers del periodo 15 Ohm è sempre stato lusinghiero. Al contrario, ho letto commenti che considerano le versioni a 11 Ohm, mono e bi-wiring, inferiori a quelle della concorrenza. La Rogers ha avuto il merito di distinguere le due versioni di LS 3/5a riportando due valori distinti d’impedenza nominale sul retro delle casse. Come al solito, c’è il rovescio delle medaglia: nel periodo di passaggio da una versione all’altra, 1987/8, non sempre l’etichetta “15 Ohm” dice il vero: ci sono delle Rogers con la seconda versione del woofer KEF B 110 SP 1228 che hanno l’etichetta “15 Ohm”, ovvero quella della prima versione, quella col KEF B 110 SP 1003. Sembra che il seriale delle false 15 Ohm sia attorno a 30100, sono debitore a
@Luca58 per questo link:
https://www.lencoheaven.net/forum/index.php?topic=5476.210
Se può essere utile sapere che il seriale attorno a 30000 rappresenta un campanello d’allarme, il miglior modo per sincerarsi della versione che uno ha tra le mani è quello di guardare il woofer. I due Kef B 110 sono distinguibili, come abbiamo visto nei post 36-44.
[Una coppia di Rogers con ingressi professionali: non è affatto raro trovarle in vendita]
2)
Audiomaster, 1975/6-1981 Oggi con ebay si trova tutto da tutto il mondo ma alzi la mano chi abbia toccato una coppia di queste in Italia negli anni ’80. Audiomaster nacque dall’unione di Robin Marshall, uno dei numerosi progettisti del monitor BBC LS 3/5A con John Reasd di KJ Leisure Sound. Le loro LS 3/5a uscivano da piccola linea di produzione. Sembra che il livello qualitativo sia alto con conseguenti valutazioni sul mercato vintage.
3)
Chartwell Elettroacoustic, 1976-1978. La Rogers/Swisstone acquisisce i diritti del marchio nel 1978. Vale per me quanto detto al 2). Nessuna informazione sulla qualità costruttiva rispetto alle Rogers. Una cosa è certa. Fanno parte del periodo “15 Ohm”, quello col woofer SP 1003.
4)
RAM, 1979-1983 Con l’uscita di scena di Chartwell, la BBC consente l’ingresso sul mercato a questa casa. Evito di ripetere quanto già detto sopra. Come già accennato, acquisire la licenza e ottenere il permesso alla produzione non era la stessa cosa, a causa della “regola del tre, non più di tre alla volta” adottata dalla BBC. Nel 1977, per es., Dudley Harwood aveva fondato la Harbeth e aveva ottenuto la licenza BBC a costruire la LS 3/5a. Ma, per il momento, tutto rimane sulla carta.
5)
Spendor, 1982-1999 La Spendor è la seconda, dietro a Rogers, per continuità produttiva. Sono reperibili quindi Spendor di tutti e tre i periodi KEF: I) mono wiring con SP 1003 (15 Ohm); II) mono wiring con SP 1228 (11 Ohm); III) bi wiring con SP 1228 indipendentemente dall’”etichettatura” adottata dalla Spendor che sappiamo differire da quella Rogers.
Le Spendor con il seriale ca 12560 - ca12824 appartengono al terzo periodo e sono probabilmente databili 1992-3, sono particolarmente apprezzate dal nostro
@Luca58 cui sono debitore per questa informazione così come per il “si dice” di un possibile abbassamento qualitativo di Spendor con seriale più alto.
6)
Goodmans, 1984-1987/8? Sembra essere confermata la regola del tre, non più di tre imposta dalla BBC: RAM e Goodmans si scambiano il testimone.
[Questa foto mostra un esemplare di KEF B 110 SP 1003 “white belly”]
7)
Harbeth, 1988 Sebbene questa casa avesse acquisito la licenza tempo addietro, sembra proprio che l’inizio della produzione coincida col secondo periodo LS 3/5a: nuovo crossover e nuovo woofer KEF B 110 SP 1228 ovvero la versione “11 Ohm”.
8)
Stirling, ? “Doug Stirling’s U.K.-based Stirling Broadcast was for many years involved in servicing LS3/5as and even for a short time manufacturing them under BBC license”.
https://www.theabsolutesound.com/articles/stirling-broadcast-ls35a-v2-loudspeaker
Nessuna informazione sul periodo di produzione è stata reperita. Il posizionamento è quindi puramente ipotetico.
9)
KEF, 1993-2000 L’ingresso della Kef nella produzione del minimonitor BBC data agli inizi degli anni ’90, probabilmente a partire dal 1993, anno dell’acquisizione del marchio Rogers da parte di Wo Kee Hong e della contemporanea decisione d’interrompere la produzione della LS 3/5a. Forse la KEF è stata l’ultima casa ‘licensee’, come dicono gli anglosassoni, del periodo LS 3/5a con componenti KEF: una sorta di chiusura del cerchio.
[Il retro di una KEF LS 3/5a Raymond Cooke limited Edition]
BBC LS 3/5a post 2000All’incirca all’inizio del nuovo millennio, la KEF cessa la produzione dei B 110 e del T 27. Dopo tante decine di migliaia prodotte (le stime vanno da 60.000 a 100.000 coppie) la storia della LS 3/5a sembra proprio giunta al capolinea; e invece…
10) Stirling LS 3/5a V2La Stirling dovrebbe essere la prima casa a ricevere la licenza BBC nel terzo millennio. Ovviamente, i componenti sono cambiati: Seas in luogo dei defunti KEF, di qui l'introduzione del suffisso 'V2'.
[Il primo grafico mostra l'andamento dell'impedenza della Stirling V2; il secondo la risposta in frequenza, ovviamente sfalsata per agevolare il confronto di tre LS 3/5a: Stirling V2 (rossa); KEF del 1996 (blu) e Rogers del 1978 (verde). Il commento alle misure e la recensione della Stirling V2 in
https://www.stereophile.com/content/bbc-ls35a-loudspeaker-stirling-measurements ]
Stirling LS 3/5a V3Di recente immissione sul mercato. Affianca, non rimpiazza la V2, poiché ne rappresenta una versione migliorata a partire dalla rielaborazione del crossover, vero e proprio punto cruciale, una volta scelti gli altoparlanti, del progetto. Ovviamente, il prezzo è lievitato. Dal sito: It started as a personal project. Doug Stirling wanted the very best pair of LS3/5As that could be made. So he challenged Derek Hughes to draw upon his decades of experience as a loudspeaker designer to look again at the design (…) cost was not to be a consideration. But they had to be LS3/5As which not just met, but significantly bettered, the BBC specification. Derek started with the Stirling Broadcast LS3/5A V2. The V2 is a proven design which is licenced by the BBC and has received excellent reviews. Derek had full confidence in the drive units & thin-wall plywood cabinet and didn’t believe they could currently be bettered. So he focussed his years of experience in loudspeaker design on the crossover. In came closely matched air-cored inductors to remove the saturation experienced with ferrite or iron cores. Cost was, after all, not an object. Finally Derek moved the crossover away from the vibrations associated with mounting the crossover on the front baffle.The result is the Stirling Broadcast LS3/5A V3.Ho trovato delle foto del nuovo crossover qui:https://www.playstereo.com/it/diffusori-stereo/4359-coppia-stirling-broadcast-ls35a-v3-diffusori-acustici.html#. 11) Richard Allan LS 3/5aNessuna informazione sui componenti usati per questa riproposizione che è comunque bi-viring
11)
Falcon LS 3/5aLa Falcon del terzo millennio ripropone le caratteristiche pre-1987/8 (15 Ohm), ovviamente usando nuovi componenti. Il marchio Falcon ha una lunga storia di affiliazione con il minimonitor BBC; fu fondata, infatti, da Malcolm Jones che era stato ‘senior development engineer’ alla KEF nel periodo di sviluppo del B110 e del T27. Nel primo periodo KEF (1975-1987), la Falcon chiese la licenza LS 3/5a ma dovette cedere il passo alla Goodmans, la quale, peraltro, utilizzò proprio la Falcon per la fabbricazione del suo crossover, considerato, all’epoca, uno dei meglio realizzati.
Tornando all’attualità ma rimanendo in tema di crossover, ho letto da qualche parte che un felice possessore delle Falcon ha montato una nuova versione del crossover - sempre made by Falcon, se ben ricordo - riscontrando un ulteriore miglioramento. Bisognerebbe indagare. Uno sguardo frettoloso sul sito ufficiale non ha dato conferme.
Falcon "Gold Badge" LS3/5a
Sostituisce la precedente versione che ora possiamo chiamare ‘Silver Badge’ come le due foto qui sopra chiariscono bene. Ma attenzione, come ho riportato nel post n° 60 i possessori della precedente versione possono aggiornarla a ‘Gold Badge’ comprando il nuovo crossover.
Su Stereophile trovate la recensione di Herb Reichert, già possessore della prima versione Falcon e della Harbeth P3ESR che è una sorte di moderno clone antagonista al progetto BBC LS 3/5a, corredata dalle misure di John Atkinson che è ‘la stessa mano’ responsabile degli altri grafici riportati in questo post.
https://www.stereophile.com/content/falcon-gold-badge-ls35a-loudspeaker
Vi invito a leggerla, ci sono molte informazioni su come si è arrivati alla nuova versione, ovvero al nuovo crossover di cui alla Falcon vanno molto fieri:
"We've also used ultralow-inductance resistors and a new, Falcon-designed multilayer FL6/23 printed circuit board, which gives us improved tracking and sonics.
"All these improvements combine together to give us the Falcon Gold Badge LS3/5a crossover, which has now been granted Registered Design Status (by the BBC).”
Interessante è anche confrontare il giudizio d'ascolto molto, molto lusinghiero di H.R. con la visione dei grafici e il relativo commento di J.A., forse, leggermente meno entusiasta.
A tale riguardo, riporto, per l’ennesima volta, il grafico della RF della Rogers 15 Ohm (1978) di JA
e quello della Falcon "Gold Badge"
Fuori concorso:
Graham Audio LS 3/5Non c’è nessuno errore di “stimpa”: il suffisso ‘a’ manca di proposito. Questa è la prima versione commerciale del progetto BBC originario, prima della revisione ‘a’.
La Graham Audio è una ditta nata una decina d’anni fa e il suo obiettivo è “pure and simple” dare continuità ai progetti acustici BBC.
Infatti, dei dieci Loudspeaker in catalogo ben quattro sono progetti BBC di cui Graham ha acquisito la licenza:
LS 3/5
LS 3/5a
LS 5/9
LS 5/8
un quinto, è il SUB 3, un subwoofer passivo per le due scatole da scarpe, con o senza 'a'
Tutte le altre sono anch’esse costruite secondo il principio BBC per cui le pareti devono essere sottili. Insomma, nel voler essere una ditta legata alla filosofia BBC, la Graham non teme confronti.
Perché ho deciso d’inserire questo modello credo sia chiaro rileggendo l’inizio del post:
senza il progetto BBC LS 3/5 non avremmo avuto le LS 3/5a; ora, all’inizio del terzo millennio, possiamo finalmente toglierci la curiosità d’ascoltare cosa sarebbe successo se alla KEF non fosse…scappata la frizione proprio sul più bello
.
Per il mid woofer e il tweeter, la Graham si è rivolta alla Volt e Seas, per il crossover ha fatto tutto in casa; il risultato è la solita scatola da scarpe con efficienza bassa (83 db), tenuta in potenza discreta (95 db) che consiglia, ovviamente, un triangolo (tendenzialmente) equilatero di misura ridotta e un’impedenza nominale di “soli” 9 Ohm. Ci sono recensioni in rete, io ho dato un’occhiata a questa, che la mette a confronto con la sorellina Graham LS 3/5a:
https://www.hifi-advice.com/blog/review/loudspeaker-reviews/loudspeakers-passive-reviews/graham-audio-ls3-5-and-ls3-5a-with-sub3-part1/
e a quella di Art Dud,ley che aggiunge al confronto la Falcon LS 3/5a, prima versione, ovvero Silver Badge:
https://www.stereophile.com/content/listening-199-falcon-graham-ls35a
Entrambi riconoscono che questo modello ha un tratto distintivo in gamma bassa - parliamo sempre, è bene ricordarlo, di quell’ottava tra gli 80 e i 160 hz circa, ovvero la seconda ottava del contrabbasso.
Ovviamente, come mostra l'immagine, sparisce la "bordatura" attorno al tweeter, una delle due "pezze" che i tecnici BBC furono costretti a introdurre per passare dalla LS 3/5 alla LS 3/5a
12)
Graham Audio LS 3/5aLascio volentieri la parola a Art Dudley di Stereophile:
“Graham Audio, of Newton Abbot, UK (…) recently introduced their own LS3/5a ($2990/pair), making them the
model's 12th licensee [grassetto, Bertox]. This version—for which Graham Audio has revived the brand name Chartwell, which they own—also uses a crossover and bespoke drivers that were engineered by Derek Hughes. Graham's LS3/5a has the same specifications as the 1987–2000 version: a thin-walled (12mm) birch-ply cabinet with a fixed (rather than removable) rear panel and a single pair of input connectors; a nominal impedance of 11 ohms; a frequency response of 70Hz–20kHz, ±3dB; and a rated sensitivity of 83dB.”
https://www.stereophile.com/content/listening-199-falcon-graham-ls35a
13)
Rogers LS 3/5a - Marzo 2019La rinascita si materializza nella scelta di privilegiare la versione pre 1987/8 a 15 Ohm e, ovviamente mono wiring. E' disponibile in due versioni: “Classic” e “Special Edition”. Questa seconda si differenzia per aver la parte anteriore del cabinet -il baffle - in Panzaholz e per una qualità superiore dei componenti del crossover.
Segnalo che la Rogers commercializza anche dei nuovi stand dedicati, sempre in Panzaholz. A loro dire, la decisione di proporre la versione SE è scaturita dopo i risultati sonici conseguiti con questi nuovi stand.
Sul sito della Rogers trovate in pdf numerose recensioni.
14)
Audiomaster 21 LS 3/5aFrancamente non so se questa sia davvero l’ultima ‘licensee’, il ’21’ andrebbe in questo senso e, a confermare l’indizio, leggo nel sito del distributore italiano che la nuova Audiomaster sarà “disponibile dal gennaio 2021”.
https://www.audeus.it/novita-audiomaster21/
Due versioni: standard e “40th Revival Limited Edition” dove 40 va inteso come il 40° dall’ultima Audiomaster LS 3/5a prodotta ma anche come il numero di coppie super selezionate che sono/saranno messe in vendita.
In conclusione, Art Dudley non è più tra noi e forse avrebbe sbuffato all'idea di recensire 'the 14th iterazioni of this classic'. Però, mi piace pensare che, alla fine, non si sarebbe tirato indietro.
Ultima modifica di Bertox il Lun Ago 16 2021, 17:23 - modificato 2 volte.