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    Messaggio Da n.enrico Mer Set 29 2021, 12:22

    Barone Birra ha scritto:Prendetela e restituitela prima dei 30 giorni!! Così poi c'è pure una b stock disponibile :)
    Che però, a quel punto, mi ricomprerei io  Audeze LCD 5 - Pagina 2 650957

    (P. S.: le storture del reso gratuito nei 30gg.)
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    Messaggio Da ducaconte1981 Gio Set 30 2021, 08:24

    ahahahahah


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    Messaggio Da Barone Birra Lun Nov 29 2021, 12:17

    Alla fine l'ho presa, finanziandomi con la vendita di alcune cose sull'usato.
    Credo sia una delle prime che arriva in Europa, la "owner card" compilata a mano (come per ZMF) riporta come data di controllo post-fabbricazione il 17 Novembre, una dozzina di giorni fa.
    Quest'anno è stato quasi rivoluzionario per Audeze: lancio di nuovi modelli con tecnologie "alternative" per il produttore americano (CRBN, LCD-R) a cui si aggiunge un cambiamento di house-sound rispetto a quello caldo e rilassato in medio-altro della precedente produzione. La nuova top della linea LCD aggiunge anche una nuovissima veste estetica, la quale culmina nella struttura di aste e snodi con cui collega la headband alle coppe contenenti i driver.

    Da 4 a 5, la LCD ha avuto pure un'estrema cura dimagrante, sia nel peso che nelle dimensioni, anche i driver sono leggermente più piccoli.
    Per il peso, ci si è affidati a una costruzione in magnesio, fibra di carbonio e resina/acetato per gli anelli intorno alle coppe, mero elemento estetico prima realizzato in legno.
    La cuffia ha un aspetto molto tech/moderno, quindi proprio questi anelli in acetato lucido stonano un po' stilisticamente, ma c'è da dire che in luce naturale son piuttosto scuri e non è che differiscano tanto da quelli plastici neri della Focal Utopia.
    Il peso dicevamo, la casa con orgoglio lo riporta in 420 grammi (quasi tre etti in meno della 4!!) ma io, diffidente di questa stupefacente dichiarazione, l'ho misurata sulla mia bilancia da cucina che ha riportato 438 grammi... va be', è sempre pochissimo per una planare full size!

    Grande innovazione anche dal punto di vista tecnico: dovrebbe essere stata riprogettata da zero. I driver hanno un diaframma (tanto riflettente da sembrare uno specchio) denominato Parallel Uniforce, nel senso che le tracce elettriche sulla membrana sono collegato in parallelo e non in serie come in precedenza. Questo condiziona l'impedenza (in serie si somma) che è di appena 14 Ohm, siamo al livello di qualche IEM! Certamente è da porre attenzione all'abbinamento con le elettroniche.
    L'impedenza è bassa, ma anche la sensibilità (90 dB/mW), quindi non è poi facilissima da pilotare.
    Il driver è sormontato da 8 fazor (barre metalliche che fanno da guida d'onda, oltre che da protezione) piatti, non danno fastidio anche in caso di eventuale contatto con le orecchie.

    I cuscinetti sono un'altra novità, rispetto agli spessi e cicciotti pad precedenti questi sono a calice, svasati verso l'esterno, un po' simili a qualche modello Grado e ancor di più a quelli delle Abyss Diana. Li trovo comodi, essendo sfinati hanno una certa cedevolezza che sigilla bene dall'esterno e avvicina l'orecchio ancora di più al driver.
    Sono incollati, non facilmente sostituibili e questo mi scoccia un po', però la casa afferma sia il miglior modo per una perfetta resa acustica. La qualità della pelle sembra comunque buona.
    Devo riportare che dopo lunghe sessioni di ascolto, togliendo la cuffia ho trovato della condensa di umidità sulle retine parapolvere poste sopra ai driver, queste sono in materiale sintetico e dalla trama molto rada, per cui non la assorbono e si asciuga in 5 minuti, ma è bene saperlo prima di riporla nella valigetta. Probabilmente succede sulla maggior parte delle cuffie, ma qua è ben visibile. Mi immagino in estate...

    La cuffia è costruita molto bene, materiali ottimi alla vista e al tatto, rimane qualche dettaglio che mostra come l'assemblaggio sia fatto a mano e non delegato a processi automatizzati (ad esempio la zona di attacco dei cuscinetti, oppure un paio di segnetti di lavorazione sugli steli scorrevoli in metallo naturale). Complessivamente, è robusta, elegante e dalla sensazione premium.
    In dotazione c'è una valigetta in alluminio abbastanza spettacolare (ha anche la maniglia auto-retrattile ammortizzata  Laughing ), con serratura e chiavi, che però poteva essere meglio organizzata per quanto è grande: troppa schiuma e poco spazio per gli accessori, ad esempio se si vuole aggiungere un cavo custom. Il cavo in dotazione in rame OFC - con jack 6,3mm - ancora non l'ho provato, come aspetto e flessibilità sembra discreto.

    La cuffia è leggera e come peso credo che non possa creare problemi a nessuno, per il clamping force è un'altra storia, è oltre la media e sicuramente abbastanza elevato. I cuscinetti, come dicevo, sono però soffici e cedevoli, essendo circolari non arrivano poi a insistere sulla mandibola come quelli più ovoidali (es. HD650). Appena indossata ho pensato che premesse abbastanza, ma devo dire che dopo un quarto d'ora neanche lo notavo più, personalmente non è affatto un problema. Chiaramente questa sensazione può cambiare da persona a persona, coi capoccioni o per chi è particolarmente sensibile può essere diverso. Audeze tuttavia ha dichiarato di stare preparando una headband più larga (o più cedevole, mettendo una lamella di fibra di carbonio più sottile?) disponibile su richiesta o gratuitamente in sostituzione.
    Dovrebbero essere disponibili anche degli steli estensibili più lunghi, hanno delle tacche di scatto, io ne avrei ancora libere una decina: più lunghi potrebbero servire solo a chi avesse i capelli a raggiera alla Jimi Hendrix  Laughing


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    Ultima modifica di Barone Birra il Mar Nov 30 2021, 02:46 - modificato 4 volte.


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    Messaggio Da Barone Birra Lun Nov 29 2021, 12:18

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    Messaggio Da remasters Lun Nov 29 2021, 14:14

    applausi applausi  Esteticamente mi piace molto
    Aspettiamo le prime impressioni sul suono
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    Messaggio Da steve966 Lun Nov 29 2021, 16:58

    Bella cuffia Angelo! sunny

    Mi fa piacere che sei riuscito a concludere l' acquisto qui in Italy. Purtroppo la maggior parte delle volte si finisce con l' acquistare all' estero causa prezzi/scontistica molto vantaggiosa rispetto qui.


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    Messaggio Da Barone Birra Mar Nov 30 2021, 03:10

    remasters ha scritto:
    Aspettiamo le prime impressioni sul suono
    Le primissime impressioni le trovate nella discussione sul Roma HiFidelity 2021.
    In attesa di descrivere come suona, intanto posso dare delle certezze su come non suona:
    - non è una cuffia dalle tonalità calde e rilassate
    - non è una cuffia dal suono etereo e brillante
    - non è una cuffia con la firma sonora a V (ma neanche a U...)

    Ero tentato di scrivere anche "non è una cuffia da basshead" ma su questo ho meno certezze. Nei generi che fanno gioco su impatto a bassa frequenza se la cava niente male, come gran parte delle planari eccelle su vibrazioni continue, e i beats hanno una bella fisicità. Soprattutto è equalizzabile in scioltezza.

    Ho fatto il solito test dei sub-bassi a cui sottopongo tutte le cuffie che passano fra le mie mani (e che ha contato alcuni caduti!) di tenuta in potenza e assenza di vibrazioni/risonanze/gracchiamenti. Anche esagerando col volume non si è scomposta per nulla.
    Fra l'altro un brano di prova che consiglio è Cradle to the Grave di Max Richter, dalla colonna sonora di Hostiles. E' una traccia da sala cinematografica che ha un rombo tellurico ricorrente e crescente, mette davvero a dura prova i driver, anche perché oltre al basso ci sono strumenti a corda che devono essere riprodotti simultaneamente (sempre che la cuffia ci arrivi a quelle frequenze, con la Senny HD650 non si sente quasi nulla).

    p.s. grazie Stefano  sunny


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    Messaggio Da Headphones&co Mar Nov 30 2021, 19:17

    Barone Birra ha scritto:Alla fine l'ho presa, finanziandomi con la vendita di alcune cose sull'usato.
    Credo sia una delle prime che arriva in Europa, la "owner card" compilata a mano (come per ZMF) riporta come data di controllo post-fabbricazione il 17 Novembre, una dozzina di giorni fa.
    Quest'anno è stato quasi rivoluzionario per Audeze: lancio di nuovi modelli con tecnologie "alternative" per il produttore americano (CRBN, LCD-R) a cui si aggiunge un cambiamento di house-sound rispetto a quello caldo e rilassato in medio-altro della precedente produzione. La nuova top della linea LCD aggiunge anche una nuovissima veste estetica, la quale culmina nella struttura di aste e snodi con cui collega la headband alle coppe contenenti i driver.

    Da 4 a 5, la LCD ha avuto pure un'estrema cura dimagrante, sia nel peso che nelle dimensioni, anche i driver sono leggermente più piccoli.
    Per il peso, ci si è affidati a una costruzione in magnesio, fibra di carbonio e resina/acetato per gli anelli intorno alle coppe, mero elemento estetico prima realizzato in legno.
    La cuffia ha un aspetto molto tech/moderno, quindi proprio questi anelli in acetato lucido stonano un po' stilisticamente, ma c'è da dire che in luce naturale son piuttosto scuri e non è che differiscano tanto da quelli plastici neri della Focal Utopia.
    Il peso dicevamo, la casa con orgoglio lo riporta in 420 grammi (quasi tre etti in meno della 4!!) ma io, diffidente di questa stupefacente dichiarazione, l'ho misurata sulla mia bilancia da cucina che ha riportato 438 grammi... va be', è sempre pochissimo per una planare full size!

    Grande innovazione anche dal punto di vista tecnico: dovrebbe essere stata riprogettata da zero. I driver hanno un diaframma (tanto riflettente da sembrare uno specchio) denominato Parallel Uniforce, nel senso che le tracce elettriche sulla membrana sono collegato in parallelo e non in serie come in precedenza. Questo condiziona l'impedenza (in serie si somma) che è di appena 14 Ohm, siamo al livello di qualche IEM! Certamente è da porre attenzione all'abbinamento con le elettroniche.
    L'impedenza è bassa, ma anche la sensibilità (90 dB/mW), quindi non è poi facilissima da pilotare.
    Il driver è sormontato da 8 fazor (barre metalliche che fanno da guida d'onda, oltre che da protezione) piatti, non danno fastidio anche in caso di eventuale contatto con le orecchie.

    I cuscinetti sono un'altra novità, rispetto agli spessi e cicciotti pad precedenti questi sono a calice, svasati verso l'esterno, un po' simili a qualche modello Grado e ancor di più a quelli delle Abyss Diana. Li trovo comodi, essendo sfinati hanno una certa cedevolezza che sigilla bene dall'esterno e avvicina l'orecchio ancora di più al driver.
    Sono incollati, non facilmente sostituibili e questo mi scoccia un po', però la casa afferma sia il miglior modo per una perfetta resa acustica. La qualità della pelle sembra comunque buona.
    Devo riportare che dopo lunghe sessioni di ascolto, togliendo la cuffia ho trovato della condensa di umidità sulle retine parapolvere poste sopra ai driver, queste sono in materiale sintetico e dalla trama molto rada, per cui non la assorbono e si asciuga in 5 minuti, ma è bene saperlo prima di riporla nella valigetta. Probabilmente succede sulla maggior parte delle cuffie, ma qua è ben visibile. Mi immagino in estate...

    La cuffia è costruita molto bene, materiali ottimi alla vista e al tatto, rimane qualche dettaglio che mostra come l'assemblaggio sia fatto a mano e non delegato a processi automatizzati (ad esempio la zona di attacco dei cuscinetti, oppure un paio di segnetti di lavorazione sugli steli scorrevoli in metallo naturale). Complessivamente, è robusta, elegante e dalla sensazione premium.
    In dotazione c'è una valigetta in alluminio abbastanza spettacolare (ha anche la maniglia auto-retrattile ammortizzata  Laughing ), con serratura e chiavi, che però poteva essere meglio organizzata per quanto è grande: troppa schiuma e poco spazio per gli accessori, ad esempio se si vuole aggiungere un cavo custom. Il cavo in dotazione in rame OFC - con jack 6,3mm - ancora non l'ho provato, come aspetto e flessibilità sembra discreto.

    La cuffia è leggera e come peso credo che non possa creare problemi a nessuno, per il clamping force è un'altra storia, è oltre la media e sicuramente abbastanza elevato. I cuscinetti, come dicevo, sono però soffici e cedevoli, essendo circolari non arrivano poi a insistere sulla mandibola come quelli più ovoidali (es. HD650). Appena indossata ho pensato che premesse abbastanza, ma devo dire che dopo un quarto d'ora neanche lo notavo più, personalmente non è affatto un problema. Chiaramente questa sensazione può cambiare da persona a persona, coi capoccioni o per chi è particolarmente sensibile può essere diverso. Audeze tuttavia ha dichiarato di stare preparando una headband più larga (o più cedevole, mettendo una lamella di fibra di carbonio più sottile?) disponibile su richiesta o gratuitamente in sostituzione.
    Dovrebbero essere disponibili anche degli steli estensibili più lunghi, hanno delle tacche di scatto, io ne avrei ancora libere una decina: più lunghi potrebbero servire solo a chi avesse i capelli a raggiera alla Jimi Hendrix  Laughing


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    Sono davvero contento di leggere i tuoi apprezzamenti sulla LCD5! Confermo che fa parte del primo stock “atterrato” in italia (ed Europa)!


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    Messaggio Da Barone Birra Mer Dic 01 2021, 12:20

    A breve qualche impressione musicale più concreta e i primi confronti...

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    Messaggio Da Barone Birra Gio Dic 02 2021, 01:43

    Audeze LCD 5 - Pagina 2 4d9f4310

    Ed eccoci al suono. 
    Come detto, è piuttosto differente dal classico sound Audeze, improntato sulla consistenza e sull'impatto localizzato fra gamma bassa e media, ma rilassato nei medioalti o lower treble che siano, fra 2 e 5 KHz. La LCD-5 fa il contrario e proprio questa gamma viene "tirata su" in modo consistente, ma attenzione: in realtà questo nuovo tuning semplicemente la adegua alla famigerata curva Harman, tanto decantata dagli audioscienziati. Insomma questa modernizzazione del suono non è basata su teorie improvvisate.

    Tutto sommato, la LCD-5 sembra seguire abbastanza fedelmente tale curva di riferimento, tranne in due punti: il primo è sotto i 100 Hertz; qui non so per effettive difficoltà di tuning o per preservare una certa naturalezza dell'emissione: va infatti considerato che questa è pur sempre una planare con un pannello di 9 cm, e il sub basso è robusto di suo anche se non enfatizzato.
    Il secondo punto è quello che fa principalmente differire questa cuffia da tante altre, per così dire il suo punto originale: dai 6 KHz in poi è molto più controllata, attenuata di diversi decibel, rispetto alle frequenze precedenti. Potremmo dire che la LCD-5 è neutro-mediocentrica.
    Prima di tirare le conclusioni sulle implicazioni di questa risposta in frequenza, parliamo della presentazione del suono: la cuffia è molto "forward", grande dinamismo ed energia. Comparata a un prodotto come la Fostex TH909, famosa per la sua presenza e punch, la LCD-5 è solo marginalmente più distante dal palcoscenico e più "controllata".

    Dunque abbiamo una cuffia energica, limpida, con grande "bite" di chitarre e voci, che però si evita tutte le aggressive trapanature di cranio che potrebbero derivare dalle sibilanti e dai picchi in alta frequenza. E' un suono vibrante, a spingerla col genere giusto anche aggressivo, ma che non sfocia nello stancante, nello stridente.
    Nonostante questo non sono acuti spenti o indefiniti: la LCD-5 come finezza del dettaglio, limpidezza e risoluzione penso sia fra le vette assolute, quindi non avrà l'ariosità di cuffie brillanti e molto aperte in alto (HifiMan?), ma di certo non è carente.

    Come amplificazione, secondo me occorre prestare un po' d'attenzione, a prescindere da come la si voglia flettere sui propri gusti. 
    Ha un'impedenza decisamente bassa, ha bisogno di elettroniche molto estese in basso e in alto, necessita di trasparenza ed equilibrio, secondo me questo sega già via tanti ampli valvolari.
    Con il mio Benchmark credo ci sia una grande sinergia.
    Ho provato a giocare un po' di equalizzazione con lo Shiit Loki, che casualmente ha aree d'intervento centrate sulle caratteristiche della LCD-5: oltre ovviamente che sub-bassi, i 2000 Hz dei medioalti e gli 8000 Hz degli acuti.
    Intanto devo ripetere che in basso la risposta è piatta fino ai 20 Hz, e come consistenza non risulta affatto carente; ma a parte questo il driver ha capacità estreme di tenuta in potenza e bassa distorsione, si può "pompare a volontà". Ho persino provato il bass boost dell'IFI Pro iCAN al terzo scatto, in pratica un martellamento del cranio, ma neanche così sono arrivato a clipping o similia  Audeze LCD 5 - Pagina 2 775355
    L'altra prova è stata innalzare gli acuti. In effetti la LCD-5 diventa più ariosa e brillante, l'altra faccia è che diventa anche più normale, invece di aggiungere textures mi pare si aggiungano "zing"; le voci femminili, per esempio, perdono corpo in cambio di un filo di lucidità ma anche sibilanza. Insomma, per una cuffia già aggressiva, si rischia di ottenere un... effetto-Grado. Alla fine, preferisco di gran lunga il tuning di base, ma l'equalizzazione degli acuti potrebbe essere piacevole per qualcuno o con certe registrazioni un po' scure.

    La terza prova l'ho fatta abbassando i 2 KHz, e cioè avvicinandola un po' al precedente suono Audeze. Risultato di velatura, subito accantonato  Laughing

    Passando alle altre caratteristiche, è una cuffia molto dinamica per una magnetoplanare, si avvicina molto al punch di Focal o della già citata Fostex 909, mantenendo al contempo un feeling planare nella percezione generale. Risoluzione e dettaglio sono di altissimo livello, senza stare a disquisire sul sesso degli angeli se ne abbia un capello in più o meno delle TOTL odierne di altri produttori. Timbricamente mi sembra piuttosto naturale, ha un suo equilibrio, poca artificiosità.

    Il soundstage giunge alla fine perché... si fa notare poco! Non è sterminato né ristretto. 
    Come detto la presentazione è tendenzialmente ravvicinata e frontale per quanto riguarda voci o gli elementi focalizzanti dell'incisione, ma l'ampiezza degli elementi di contorno o della disposizione orchestrale non è affatto carente, così come imaging e separazione strumentale. L'ambienza è eccezionale, la percezione è semisferica intorno a noi: rispetto a un centro + laterale dx e sx, con relative profondità, sono molto realistiche anche le profondità intermedie, ovvero nelle varie sfumature direzionali di centro-sinistra e centro-destra. Ricorda abbastanza quello delle ZMF Vérité Open, per chi le abbia ascoltate.

    Come generi mi sembra una cuffia davvero universale. Tecnica, neutra e naturale per i generi più raffinati e acustici; incisiva e punchy coi generi più energici, buona con l'elettronica e, se equalizzata, adatta finanche per i bassheads più incalliti... Con le voci femminili, poi, è davvero da sentire. 
    Però, dimenticatevi il termine "rilassata" pensando a lei.

    Fine pippone.  Audeze LCD 5 - Pagina 2 775355 Prossimo capitolo: alcuni paragoni.


    Ultima modifica di Barone Birra il Gio Dic 02 2021, 11:48 - modificato 1 volta.


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    Messaggio Da montanari Gio Dic 02 2021, 03:37

    Grazie mille. 
    Utilissime informazioni e ottimo contributo!


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    Messaggio Da Barone Birra Gio Dic 02 2021, 11:31

    Riporto le impressioni del confronto con la Fostex 909, prima che me le dimentichi  Laughing
    Alcune cose le ho già accennate nel post precedente.

    Ho voluto provare la Fostex proprio per valutare punch e presenza della Audeze, che mi sono sembrati da subito su ottimi livelli.
    In effetti la presentazione dell'evento sonoro è piuttosto simile fra le due, per distanza dai musicisti e dimensioni spaziali in generale, per "forwardness" del sound. 
    Il soundstage della 909 è tuttavia più legato alle dimensioni destra/centro/sinistra e relative profondità; sulla LCD-5 si notano uguali profondità anche nelle dimensioni comprese fra questi estremi, dà insomma maggiore impressione "globulare"/olografica... potrei dire leggermente più realistica, ma poi dipende dipende da come l'incisione sia stata effettivamente registrata e qui è pieno di variabili.

    Il punch mi ha sorpreso. La Fostex è solo marginalmente superiore, più dinamica; è più "tosta" in medio-basso ma la LCD-5 compensa con più energia in gamma media e un sub-basso più esteso, si sente che a spingerla ha un grugnito più profondo. Ad esempio nel citato brano di Max Richter, non c'è paragone fra quello che può fare una planare simile e i limiti di un driver dinamico da 50mm come sulla Fostex (la sola dinamica che non ha limiti in basso estremo, imho è la Sony Z1R).
    In soldoni, la Fostex è un po' più fisica, la Audeze leggermente meno, ma spalmata su uno spettro di frequenza più ampio.

    Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, va dato grande merito alla Fostex, è una delle TOTL meno costose ma se la batte ad armi pari con tante altre più blasonate: come a raffronto con la Utopia, anche qui dovresti metterti a fare le pulci per notare differenze sostanziali.

    Le differenze nel tuning e nella risposta in frequenza sono invece molto evidenti. Intanto la Fostex imho è una cuffia da valvolare o comunque da elettroniche "arrotondate" in alto, perché la sua risposta a V con certe tracce può avere degli acuti un po' troppo spinti.
    Sul Benchmark, in effetti, sembrano cuffie di due livelli differenti. 
    Dei bassi già detto (Fostex più fisica e decisa, Audeze più controllata ma estesa su uno spettro più ampio), la gamma media è diversissima, molto più presente sulla Audeze, la quale arricchisce il suono di un bel corpo, pur non essendo affatto una cuffia "calda".
    Anche sugli acuti netta differenza: Audeze "smooth" ma ben definita, la Fostex più "ariosa" ma non più dettagliata, inoltre si percepisce come stare sempre al limite della sibilanza possa essere stancante. La 909 risulta anche più artificiosa nella timbrica.
    Su questo amplificatore così neutro/trasparente, credo che solo una persona su dieci possa preferire la Fostex... "domata" su ampli valvolari più sinergici potrebbe essere un'altra storia.

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    Bad Sounds + Broods / Move Into Me
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    Max Richter / Cradle To The Grave
    Nils Petter Molvaer / Honey In Your Head
    Helge Lien Trio / The New Black


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    Messaggio Da remasters Gio Dic 02 2021, 12:34

    Grazie per le impressioni. Da possessore della 909 confermo della differenza tra pilotaggio a transistor o con le lampade: con lo stato solido è una cuffia “ruvida” che in alcune occasioni “strilla”; con il valvolare è quasi un altra cuffia, enormemente più godibile
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    Messaggio Da n.enrico Gio Dic 02 2021, 13:33

    Barone Birra ha scritto:Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, va dato grande merito alla Fostex, è una delle TOTL meno costose ma se la batte ad armi pari con tante altre più blasonate: come a raffronto con la Utopia, anche qui dovresti metterti a fare le pulci per notare differenze sostanziali.

    Questo dimostra che il limite fisiologico per una cuffia top si aggira sui 1.500/2.000€; oltre c'è poca trippa per gatti, puoi giocare sull'estetica, sui materiali di pregio, sulla valigetta figa che si apre col telecomando...
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    Messaggio Da Amuro_Rey Gio Dic 02 2021, 13:53

    Bella review grazie


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    Messaggio Da Barone Birra Ven Dic 03 2021, 00:43

    n.enrico ha scritto:
    Barone Birra ha scritto:Per quanto riguarda dettaglio e risoluzione, va dato grande merito alla Fostex, è una delle TOTL meno costose ma se la batte ad armi pari con tante altre più blasonate: come a raffronto con la Utopia, anche qui dovresti metterti a fare le pulci per notare differenze sostanziali.

    Questo dimostra che il limite fisiologico per una cuffia top si aggira sui 1.500/2.000€; oltre c'è poca trippa per gatti, puoi giocare sull'estetica, sui materiali di pregio, sulla valigetta figa che si apre col telecomando...
    Secondo me esistono diverse tipologie di prodotto e di... produttore che non rendono una classificazione così semplice.
    Fostex è un marchio della Foster Electrical Co., una società nipponica che, se vai a vedere la sua pagina, dichiara 18000 impiegati e 53 milioni di Euro di capitale, lavora anche per conto terzi, insomma la 909 è un prodotto ottimizzato che ruota attorno a un loro driver storico, il 50mm in biocellulosa, hanno stabilito un prezzo su cui posizionarsi sul mercato e costruitoci attorno un housing adeguato alla cifra. Non è con lei che devono "farci i soldi".

    La Audeze, di converso, è un prodotto "cutting edge" di una relativamente piccola azienda specializzata, è un dimostratore tecnologico anche per il resto della futura gamma a cascata, è l'insegna del *possibile a prescindere dal prezzo*. Include nuove tecnologie, per dimezzare il peso hanno dovuto rinunciare ai magneti da entrambi i lati della membrana, studiare nuove piste in parallelo per avere nonostante questo migliori prestazioni del modello precedente, è riprogettata da zero ingaggiando una compagnia di design, ecc ecc...

    E comunque, se mi avete letto fra le righe, penso di aver espresso come la Fostex, se messa nella sua "comfort zone", sia una cuffia di livello elevatissimo, ma tecnicamente la LCD-5 sia una spanna superiore, per esempio nella ricostruzione ambientale, o nelle capacità del driver nelle bassissime frequenze (nel già citato brano di Richter, la Fostex distorce/impasta udibilmente ad alto volume, mentre la Audeze è pulitissima e controllata anche spinta molto oltre. Certo, è quasi più un brano test che musica che si ascolta tutti i giorni).


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    Messaggio Da montanari Ven Dic 03 2021, 09:23

    Eh ma mi sa che se provi brani di elettronica il discorso cambia


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    Messaggio Da Barone Birra Dom Dic 05 2021, 00:14

    LCD-5 vs Focal Utopia

    *** Ultimamente sulla Utopia avevo montato i cuscinetti Dekoni, che le danno un suono più "caldo". Per questo confronto ho rimesso giustamente quelli di serie ***

    La Utopia è anch'essa una cuffia con grande presenza e punch come la Fostex 909. A differenza della giapponese, però, è anche molto più simile al tipo di suono della LCD-5!

    Come risposta in frequenza, a orecchio, mi pare che da intorno ai 100 Hertz fino ai 3-4 kHz sia la LCD-5 che la Utopia abbiano un bilanciamento del suono e del volume dei vari strumenti/voci discretamente sovrapponibile. Sotto i 100 Hz si sente come la Audeze scenda più lineare e abbia un sub-basso più robusto. Negli acuti la Focal è invece più esaltata, specie sui 6 kHz, mentre penso di aver spiegato come una certa attenuazione in gamma alta sia una delle caratteristiche principali della LCD-5. 
    Come risultato, la Focal è decisamente più prona alle sibilanti o a piatti un po' affilati, specie se l'incisione le dà spago. La Audeze è praticamente mai offensiva in questo ambito, ma è sorprendente che anche a confronto diretto con modelli di cuffie più "aperti" in alto, non dia mai l'impressione di nascondere dettagli o di suonare con un'estensione limitata. Merito anche della stupefacente ambienza, e qui posso collegarmi a un discorso sul soundstage...
    In effetti, anche con la Utopia condivide il fatto di essere una cuffia "forward", piuttosto ravvicinata al palcoscenico. La Focal, anzi è considerata quasi "in mezzo" ai musicisti. La Audeze non sembra dare un'impressione di distanza diversa, ma il soundstage sembra molto differente. Mi ci è voluto un po' per capirlo, ma la Focal sembra suonare in uno studio con molto damping, con poche onde riflesse, questo esalta anche la sua famosa capacità di imaging direzionale, ma si mangia un poì di dettagli ambientali. La Audeze, al contrario sembra suonare in uno spazio non tanto dissimile come dimensione, ma è enormemente più rivelatrice sull'ambienza, ha maggiore stratificazione. Anche in confronto alla Utopia, è abbastanza facile accorgersi di come riesca a rendere meglio lo spazio e le distanze nei... tratti intermedi fra sinistra-centro-destra.
    (per farmi capire meglio, se un suono sulla Utopia o sulla Fostex lo percepiamo - facciamo conto - a 5 metri sulla destra in movimento fino ad arrivare a 5 metri di fronte a noi, nello spostamento fra questi due punti sembra che la distanza si riduca lievemente per poi tornare a 5 metri; sulla Audeze sembra invece rimanere costante).

    Il punch/impatto, specie in gamma media, è un punto su cui la Utopia regna sovrana, la LCD-5 è solo un filino meno intensa ma ha un maggior "grugnito" in basso per la sua già accennata maggior linearità nel low-end. Anche il fatto di essere una planare, dà alla Audeze un pelo di calore in più rispetto al dinamismo più secco e asciutto della Focal.
    In definitiva sono entrambe cuffie energiche e vivide in gamma media, molto dinamiche. Utopia lievemente più punchy, più aperta in alto (ottimo per i valvolari) ma nonostante questo non più ariosa, complessivamente, della Audeze. LCD-5 con un basso più lineare fino alle frequenze più profonde = un po' più di ciccia, maggiore ambienza e stratificazione, assenza di fatica d'ascolto sulle alte frequenze (necessita amplificazione trasparente), timbrica più naturale.

    Brani usati, oltre che alcuni dei citati nell'altro post
    Tears For Fears / No Small Thing (bello questo nuovo singolo, guardate il video su YT)
    Hemai / Awake Indigo (brano spettacolare per "misurare" il punch)


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    Messaggio Da metamorph63 Lun Dic 06 2021, 10:13

    Barone Birra ha scritto:LCD-5 vs Focal Utopia

    *** Ultimamente sulla Utopia avevo montato i cuscinetti Dekoni, che le danno un suono più "caldo". Per questo confronto ho rimesso giustamente quelli di serie ***

    La Utopia è anch'essa una cuffia con grande presenza e punch come la Fostex 909. A differenza della giapponese, però, è anche molto più simile al tipo di suono della LCD-5!

    Come risposta in frequenza, a orecchio, mi pare che da intorno ai 100 Hertz fino ai 3-4 kHz sia la LCD-5 che la Utopia abbiano un bilanciamento del suono e del volume dei vari strumenti/voci discretamente sovrapponibile. Sotto i 100 Hz si sente come la Audeze scenda più lineare e abbia un sub-basso più robusto. Negli acuti la Focal è invece più esaltata, specie sui 6 kHz, mentre penso di aver spiegato come una certa attenuazione in gamma alta sia una delle caratteristiche principali della LCD-5. 
    Come risultato, la Focal è decisamente più prona alle sibilanti o a piatti un po' affilati, specie se l'incisione le dà spago. La Audeze è praticamente mai offensiva in questo ambito, ma è sorprendente che anche a confronto diretto con modelli di cuffie più "aperti" in alto, non dia mai l'impressione di nascondere dettagli o di suonare con un'estensione limitata. Merito anche della stupefacente ambienza, e qui posso collegarmi a un discorso sul soundstage...
    In effetti, anche con la Utopia condivide il fatto di essere una cuffia "forward", piuttosto ravvicinata al palcoscenico. La Focal, anzi è considerata quasi "in mezzo" ai musicisti. La Audeze non sembra dare un'impressione di distanza diversa, ma il soundstage sembra molto differente. Mi ci è voluto un po' per capirlo, ma la Focal sembra suonare in uno studio con molto damping, con poche onde riflesse, questo esalta anche la sua famosa capacità di imaging direzionale, ma si mangia un poì di dettagli ambientali. La Audeze, al contrario sembra suonare in uno spazio non tanto dissimile come dimensione, ma è enormemente più rivelatrice sull'ambienza, ha maggiore stratificazione. Anche in confronto alla Utopia, è abbastanza facile accorgersi di come riesca a rendere meglio lo spazio e le distanze nei... tratti intermedi fra sinistra-centro-destra.
    (per farmi capire meglio, se un suono sulla Utopia o sulla Fostex lo percepiamo - facciamo conto - a 5 metri sulla destra in movimento fino ad arrivare a 5 metri di fronte a noi, nello spostamento fra questi due punti sembra che la distanza si riduca lievemente per poi tornare a 5 metri; sulla Audeze sembra invece rimanere costante).

    Il punch/impatto, specie in gamma media, è un punto su cui la Utopia regna sovrana, la LCD-5 è solo un filino meno intensa ma ha un maggior "grugnito" in basso per la sua già accennata maggior linearità nel low-end. Anche il fatto di essere una planare, dà alla Audeze un pelo di calore in più rispetto al dinamismo più secco e asciutto della Focal.
    In definitiva sono entrambe cuffie energiche e vivide in gamma media, molto dinamiche. Utopia lievemente più punchy, più aperta in alto (ottimo per i valvolari) ma nonostante questo non più ariosa, complessivamente, della Audeze. LCD-5 con un basso più lineare fino alle frequenze più profonde = un po' più di ciccia, maggiore ambienza e stratificazione, assenza di fatica d'ascolto sulle alte frequenze (necessita amplificazione trasparente), timbrica più naturale.

    Brani usati, oltre che alcuni dei citati nell'altro post
    Tears For Fears / No Small Thing (bello questo nuovo singolo, guardate il video su YT)
    Hemai / Awake Indigo (brano spettacolare per "misurare" il punch)
    L'hai confrontata con la tua Final D8000, che è pur sempre una planare? Da quello che descrivi fin ora, mi sembra che la Audeze ti sia risultata complessivamente più performante sia di Utopia che di Fostex, sia per estensione che per non essere affaticante all'ascolto nelle frequenze medio-alte, da sempre il tallone d'Achille di molte cuffie top, ed infatti sepsso si ricorre o a valvolari che le addolcisono o preset di eq. Comunque, se gradisci, ti suggerisco di testare la LCD-5 anche con questi due brani, tra i miei preferiti, si trovano anche sul tubo, uno è un pezzo organistico: https://www.youtube.com/watch?v=v8C1eFWG-qg  e l'altro sono queste due registrazioni della Grande Fuga op.133, opera determinatamente aspra e furente sulle alte: https://www.youtube.com/watch?v=79VOYsNQ48M , https://www.youtube.com/watch?v=EqGKHDjMTiM
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    Messaggio Da Barone Birra Lun Dic 06 2021, 11:17

    Grazie, proverò i brani suggeriti :)
    Per il confronto, aspettavo di dare un buon rodaggio, perché per stare appresso alla D8000 in bassa frequenza ce ne vuole...
    Sì, complessivamente... la Audeze è di un livello superiore rispetto alla Fostex, a meno che non si cerchi appositamente una risposta in frequenza a V, ottimale per certi generi musicali.
    Rispetto alla Focal, sembra una Super-Utopia planare che fa a cambio di minor punch per avere miglior soundstage ed estensione in basso.
    Di entrambe è più raffinata in alto ( > 6 kHz), ma su certi ampli potrebbe risultare attenuata, e più sofisticata come ricostruzione ambientale.
    Mi sono scordato di riportare che è più difficile da pilotare di entrambe, specie della 909, se la LCD-5 è a livello di attenuazione -20, per un volume equivalente la Utopia sta a -23,5 e la Fostex addirittura -30.


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    Messaggio Da Barone Birra Mar Dic 07 2021, 03:08

    Ho ascoltato i brani suggeriti, entrambi reperibili su Tidal in qualità hifi.
    Come ho detto, la LCD-5 ha un livello di bassi naturale e non accentuato da bump, ma che arrivano lineari fino a frequenze molto profonde, quindi riproducono piuttosto bene l'organo. Ovviamente con la classica si alza un po' il volume per sfruttare la dinamica maggiore.
    Di Guillou ho ascoltato prima la toccata e fuga dorica, tratta da un altro disco. Qui era molto realistico e percepibile lo... "sfiato d'aria" delle canne più grevi in coda alle note.

    La Prelude and fugue on the name B-a-c-h del disco in St Eustache risalta immediatamente per il soundstage, diversissimo dal solito di questa Audeze: è straordinariamente largo ma poco profondo, molto "lateralizzato", presumo per una particolare disposizione dei microfoni. A parte questo riproduzione naturale, non calcata come il brano citato in precedenza ma con una sua fisicità nelle note.

    Con la Grande Fuga del Belcea Quartet ritorniamo subito al soundstage emisferico tipico, sembra fatto apposta per un quartetto d'archi perché il posizionamento dei musicisti è davvero tangibile. Il primo violino e il violoncello si percepiscono leggermente più vicini. Direi che i violini sono ben riprodotti, in particolare da quello all'estrema sinistra della leader arrivano i passaggi più intensi e quasi stridenti, dimostrando che la LCD-5 non è affatto "muted" nelle armoniche, ma che non oltrepassano la soglia della non-musicalità oltre la quale diventano degli "zing" per il cervello.


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    Messaggio Da CDJ Mar Dic 07 2021, 04:44

    Ottima prova,grazie.


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    Messaggio Da Barone Birra Mer Dic 08 2021, 00:42

    Audeze LCD 5 - Pagina 2 20211210

    LCD-5 vs ZMF Vérité Open (VO)

    Qui il lavoro è più facile perché il tipo di suono e le scelte di tuning iniziano a essere piuttosto diverse, e le cuffie più complementari che rivali.

    La VO è sicuramente più "laid-back", non è rilassata in assoluto, anzi, ma in confronto alla LCD-5 (e alle altre due prese in esame nei confronti precedenti) lo è certamente.
    La ZMF ha una risposta in frequenza più "classica", già vista fra l'altro anche in altri modelli di casa Audeze: un medio-basso e in generale una gamma media di grande bellezza e naturalezza, abbastanza ricca ma entro il confine di un elevato dettaglio e pulizia delle masse sonore. Sul medio-alto è più controllata, attenuata rispetto alla curva Harman, è una delle scelte che si fanno quando non si vuole una sonorità troppo aggressiva, per poi risalire negli acuti ma stando ben lontana da picchi ed esaltazioni.

    La LCD-5 come avrete intuito è proprio nel medio-alto che non si fa mancare nulla (la VO equalizzata intorno ai 2 kHz si avvicina molto più alla Audeze rispetto all'ascolto liscio), mentre negli acuti sembra ancor meno effervescente rispetto alla VO.
    Voglio dire, finora delle quattro cuffie, la LCD-5 è facilmente quella con gli acuti apparentemente più attenuati, come diavolo fa a suonare così limpida ed estesa?

    Questo ci porta direttamente al soundstage. Anche nel confronto diretto, le dimensioni e la forma del palcoscenico sembrano molto simili, circolare/emisferico con una certa qualità olografica. Quello ZMF è ottimo anche nella percezione dell'ambiente, ma come con la Utopia, la LCD-5 sembra avere una esagerata e assurda maggior quantità di dettagli di ambienza e percezione dell'"aria" nello spazio fisico; è una dote che non salta subito all'orecchio quando indossi una 5 perché sembra tutto così naturale e realistico da sembrare una cosa ovvia all'orecchio. 
    Non saprei se chiamarla maggior risoluzione, perché non è che nella musica senti cose diverse. Il "con questa cuffia ho sentito per la prima volta cose mai udite prima!!!" è una roba un po' farlocca e stucchevole, quello che ascolti con la Audeze lo senti pure con la ZMF. E' che si sente più "spazio", "aria", una sensazione di psicoacustica più convincente. Questa immanente "ariosità" dettata dall'evidentemente superlativo driver Audeze, suppongo sia anche la causa della piacevole luce degli acuti, senza il bisogno di "tirali su" con qualche picco che mal si abbinerebbe con la natura già esuberante delle frequenze più a monte.

    Voglio comunque evidenziare come non sia del tutto corretto paragonare A/B una cuffia più controllata da una più vivace come in questo caso; quasi certamente l'immediato effetto "wow" della seconda avrà il suo peso. Mentre i pregi della prima potrebbero emergere, magari, dopo una lunga sessione con musica anni '80 dal mix trapanante.
    Ma tant'è, queste sono pur sempre due chiacchiere fra amici  Rolling Eyes La ZMF, inoltre, è sicuramente una cuffia molto adatta ad amplificazioni valvolari per esaltare i suoi pregi.

    Curiosamente, la ZMF è un filo più dura da pilotare, Audeze -20 significa ZMF a -19 di attenuazione del volume.


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    Messaggio Da montanari Mer Dic 08 2021, 06:20

    piano piano hai messo su un ottima collezione!
    complimenti


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    Messaggio Da iniquum Mer Dic 08 2021, 13:06

    un giorno mi farò un meridiano mondadori con gli interventi di barone birra: bravo e interessante, anche quando non si sa nulla degli oggetti proposti.
    mi sarebbe utile capire come si pone questa rispetto a una lcd-x (il primo modello), che era la prima audeze neutrale e con gamma acuta scintillante.


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    Messaggio Da metamorph63 Mer Dic 08 2021, 15:25

    Barone Birra ha scritto:Ho ascoltato i brani suggeriti, entrambi reperibili su Tidal in qualità hifi.
    Come ho detto, la LCD-5 ha un livello di bassi naturale e non accentuato da bump, ma che arrivano lineari fino a frequenze molto profonde, quindi riproducono piuttosto bene l'organo. Ovviamente con la classica si alza un po' il volume per sfruttare la dinamica maggiore.
    Di Guillou ho ascoltato prima la toccata e fuga dorica, tratta da un altro disco. Qui era molto realistico e percepibile lo... "sfiato d'aria" delle canne più grevi in coda alle note.

    La Prelude and fugue on the name B-a-c-h del disco in St Eustache risalta immediatamente per il soundstage, diversissimo dal solito di questa Audeze: è straordinariamente largo ma poco profondo, molto "lateralizzato", presumo per una particolare disposizione dei microfoni. A parte questo riproduzione naturale, non calcata come il brano citato in precedenza ma con una sua fisicità nelle note.

    Con la Grande Fuga del Belcea Quartet ritorniamo subito al soundstage emisferico tipico, sembra fatto apposta per un quartetto d'archi perché il posizionamento dei musicisti è davvero tangibile. Il primo violino e il violoncello si percepiscono leggermente più vicini. Direi che i violini sono ben riprodotti, in particolare da quello all'estrema sinistra della leader arrivano i passaggi più intensi e quasi stridenti, dimostrando che la LCD-5 non è affatto "muted" nelle armoniche, ma che non oltrepassano la soglia della non-musicalità oltre la quale diventano degli "zing" per il cervello
    Sono lieto che i brani che ho suggerito ti siano graditi; pare quindi che questa LCD-5 sia una cuffia all-around, una macchina da suono versatile ed innovativa.

      La data/ora di oggi è Mar Nov 05 2024, 01:15