Consigli per finale valvolare....
Zio Jo- Member
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- Messaggio n°26
Re: Consigli per finale valvolare....
Ben ritrovati, ho contattato il venditore che è disponibile per allestire una saletta e farmi trovare il Jadis DA5 "caldo al punto giusto" giovedì pv nel primo pomeriggio.....non vedo l'ora. Jo
alanford- Vip Member
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- Messaggio n°27
Re: Consigli per finale valvolare....
Nimalone65 ha scritto:Un diffusore da 90 db e con impedenza minima di 3,5 ohm non è certo un impedimento , come si vuol far credere ad un ampli da 25 watt valvolare , se questo è almeno discreto .
audio innovation 25 watt, poi un unison research nimbly a pseudotriodo (a 50 watt altra storia) e con i diffusori sopra indicati, a mio avviso non erano un buon accoppiamento
questa e' la mia esperienza, non dovuta ad ascolto fugace
a mio modesto avviso non si puo' generalizzare, a maggior ragione se si tratta di monotriodi che difficilmente superano i 10/15 watt e con gli ovvi limiti in tema di corrente
ma questo, ripeto, non mette in discussione la qualita' delle amplificazioni valvolari
se non disconosci i loro limiti sai come muoverti per esaltare le loro indiscutibili qualita'
alanford- Vip Member
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- Messaggio n°28
Re: Consigli per finale valvolare....
tubehornguy ha scritto:Mi sembra che il thread stia purtroppo avviando rapidamente verso la strada della polemica, e francamente non ne capisco il motivo e me ne rammarico.
ma no, nessuna polemica
non vi e alcuna ragione
tanti di noi possiedono oppure hanno posseduto amplificazioni sia valvolari che a stato solido
e' solo una questione di gusti oppure, meglio ancora, e' una questione di abbinamenti
Zio Jo- Member
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- Messaggio n°29
Re: Consigli per finale valvolare....
Ciao, come promesso, il negoziante mi ha fatto trovare il finale Jadis DA5 già in funzione da qualche minuto collegato ad una coppia di Rogers e sorgente streamer Cambridge CXN V2, la medesima che utilizzo a casa.
L'ampli dovrebbe avere una ventina di anni e si presenta in più che buone condizioni estetiche. Lo chassis non presenta graffietti, ammaccature od altri inestetismi; la testa delle brugole non sembra forzata, si ha l'impressione di un apparecchio mai aperto per interventi di riparazione. Le valvole sono pulite e non recano segni di annerimento.
Abbiamo ascoltato l'impianto per circa un ora e seppur decontestualizzato da quella che potrebbe essere la sua futura collocazione, l'impressione è stata positiva. I diffusori sono scomparsi e l'effetto olografico è stato gradevole, con la giusta altezza e larghezza. Brani eseguiti: Paolo Conte, F. De André, Battiato, Adele, Marian Hill per le voci maschili e femminili. Kraftwork, G. Moroder per l'elettronica. Morricone. J.S. Bach..............etc.
L'ascolto mi ha invogliato a prendere in prestito questo oggetto per provarlo con la dovuta attenzione.
Allego qualche foto ............. A presto
alanford- Vip Member
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- Messaggio n°30
Re: Consigli per finale valvolare....
20 anni non e' un problema
ascoltalo con calma con i tuoi diffusori
ascoltalo con calma con i tuoi diffusori
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°31
Re: Consigli per finale valvolare....
alanford ha scritto:Nimalone65 ha scritto:Un diffusore da 90 db e con impedenza minima di 3,5 ohm non è certo un impedimento , come si vuol far credere ad un ampli da 25 watt valvolare , se questo è almeno discreto .
audio innovation 25 watt, poi un unison research nimbly a pseudotriodo (a 50 watt altra storia) e con i diffusori sopra indicati, a mio avviso non erano un buon accoppiamento
questa e' la mia esperienza, non dovuta ad ascolto fugace
a mio modesto avviso non si puo' generalizzare, a maggior ragione se si tratta di monotriodi che difficilmente superano i 10/15 watt e con gli ovvi limiti in tema di corrente
ma questo, ripeto, non mette in discussione la qualita' delle amplificazioni valvolari
se non disconosci i loro limiti sai come muoverti per esaltare le loro indiscutibili qualita'
Infatti io non considero l’Audio Innovation 25 , se non altamente upgradato , ne , l’’Unison Research nimby dei buoni amplificatori valvolari.
Forse ho provato , probabilmente ho prato ampli di categoria così superiore che giustifica le nostre divergenti vedute .
Non voglio innescare polemiche , ma neppure star zitto !
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Saluti,Enrico
Platine Verdier + Ortofon 309D + DENON 103r + EMT TSD15 + Koetsu Black Gold + Step up Audio Tekne 4818+ Ortofon t20 MKII + Ortofon T5 + Audio Note M1 Riaa +Topping D70mqa + Kondo Kegon + Audio Note OTO + Heresy Red Cloth + Rogers Ls3/5A + Reimyo ALS777 + Cavi e Accessori Harmonix Combak+ Cavi Audio Note + Cavi Auditorium 23 + Cavi Duelund .
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°32
Re: Consigli per finale valvolare....
alanford ha scritto:20 anni non e' un problema
Su quest’argomento io e te proprio non ci prendiamo !
Posso concordare sul fatto che l’ampli probabilmente continuerà senza manutenzione particolare per tanto ancora , salvo poi accorgersi alla prima occasione che specie i condensatori nel corso degli anni cambiano di valore e “suonano” diversamente da come dovrebbero suonare . Molto spesso l’appparecchio tutto , è come se si adattasse lentamente all’invecchiamento . Solo i trasformatori reggono bene al tempo
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heartbreaker- Senior Member
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- Messaggio n°33
Re: Consigli per finale valvolare....
Nimalone65 ha scritto:alanford ha scritto:20 anni non e' un problema
Su quest’argomento io e te proprio non ci prendiamo !
Posso concordare sul fatto che l’ampli probabilmente continuerà senza manutenzione particolare per tanto ancora , salvo poi accorgersi alla prima occasione che specie i condensatori nel corso degli anni cambiano di valore e “suonano” diversamente da come dovrebbero suonare . Molto spesso l’appparecchio tutto , è come se si adattasse lentamente all’invecchiamento . Solo i trasformatori reggono bene al tempo
20 anni non sono un problema? A parte gli elettrolitici, che hanno il vizio di invecchiare anche stando fermi, considerando un utilizzo medio di un'ora al giorno dopo 20 anni abbiamo collezionato più di 7000 ore di funzionamento che forse non sono tantissime, ma non sono nemmeno poche dato che lo MTBF( mean time between failure) viene solitamente riferito alle 10000 ore di funzionamento.
In più va considerato il grado di sovradimensionamento utilizzato dal costruttore, cioè quanto duramente viene fatto lavorare il componenente( qualche volta se ne vedono delle belle), il quale può determinare un usura più o meno precoce.
Mio malgrado ho dovuto constatare una usura anche dei diodi raddrizzatori in una mia autocostruzione dopo più di 10 anni di funzionamento e non erano assolutamente sottodimensionati.
Tutto ha un termine ed è per questo che quando vedo certi prezzi sull'usato di lunga data, diciamo dopo i 6-7 anni, mi viene da ridere e ne sto molto alla larga. La possibilità di un malfunzionamento "pirotecnico" aumenta troppo.
Zio Jo- Member
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- Messaggio n°34
Re: Consigli per finale valvolare....
Ciao......ho avuto modo di ascoltare con attenzione questo Jadis DA5 nel mio ambiente e ne sono rimasto entusiasta. Al di sopra delle mie aspettative. Premetto che il confronto è stato fatto col finale Pioneer Spec 2 .
Il basso risulta presente e frenato al contempo, solido. Le voci sono piacevolmente presenti e coinvolgenti, non invadenti, come del resto la gamma media; avverto un piacevole calore ma non colore. Il palco è aperto, l'immagine ampia. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla risposta ai transienti, non inferiore a quella di riferimento (Spec 2) ....poi con uno stato solido più performante, chissà.
Aver inserito un valvolare a valle della fonte digitale (streamer Cambridge CXN V2) ha donato maggior equilibrio generale, un timbro più analogico, gradevole, senza quel velo di "ruvidità" talvolta percepito e comunque privo di inutili edulcorazioni.
Soddisfatto dell'acquisto.....
Il basso risulta presente e frenato al contempo, solido. Le voci sono piacevolmente presenti e coinvolgenti, non invadenti, come del resto la gamma media; avverto un piacevole calore ma non colore. Il palco è aperto, l'immagine ampia. Sono rimasto piacevolmente colpito dalla risposta ai transienti, non inferiore a quella di riferimento (Spec 2) ....poi con uno stato solido più performante, chissà.
Aver inserito un valvolare a valle della fonte digitale (streamer Cambridge CXN V2) ha donato maggior equilibrio generale, un timbro più analogico, gradevole, senza quel velo di "ruvidità" talvolta percepito e comunque privo di inutili edulcorazioni.
Soddisfatto dell'acquisto.....
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°35
Re: Consigli per finale valvolare....
@Zio Jo
Bravo. Bell'acquisto. Molto francese la costruzione.
Bravo. Bell'acquisto. Molto francese la costruzione.
Nimalone65- Vip Member
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- Messaggio n°36
Re: Consigli per finale valvolare....
“Bella Presa” !
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Saluti,Enrico
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Zio Jo- Member
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- Messaggio n°37
Re: Consigli per finale valvolare....
Grazie per il tuo apprezzamentomariovalvola ha scritto:@Zio Jo
Bravo. Bell'acquisto. Molto francese la costruzione.
Mi è arrivato un messaggio di un conoscente su wathsapp che riporto nel virgolettato
"tieni conto che è un ampli vetusto, tarato per 220 volt mentre ora in casa abbiamo 230 volt. È probabile che le valvole dirino meno...'
Confesso la mia ignoranza in materia e chiedo se c'è un fondo di verità in questa affermazione....
Ricordo che le valvole ospitate sono quattro 6550, due Ecc82 e due Ecc83
Vi ringrazio anticipatamente per tutti i chiarimenti che vorrete darmi. Jo
tubehornguy- JuniorMember
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- Messaggio n°38
Re: Consigli per finale valvolare....
In teoria è vero, in pratica, se l'ampli ha il bias regolabile, se è stato regolato dopo l'avvento della 230, e se è stato regolato da un tecnico coscienzioso (molti "se"...) non dovresti preoccuparti, e comunque la riduzione di durata sarebbe relativa. Tra l'altro (purtroppo) oscillazioni nella tensione di rete sono all'ordine del giorno, e non è detto che a casa tua ci sia la stessa tensione che c'era nel laboratorio del tecnico.
Il problema se uno vuole essere molto scrupoloso si risolve comunque con un Variac.
Ne esistono anche "Audiophile grade" anche se bisognerebbe capire effettivamente in cosa sta la differenza, se no si rischia di fare la fine di quelli che spendono migliaia di euro per dei legnetti per sostenere i cavi.
Secondo alcuni il Variac altera la qualità del suono (il che è ovvio se alimenti a tensioni diverse da quelle di rete). Secondo altri migliora perché fornisce alimentazione più stabile e "pulita".
La questione mi interessa anche perché sicuramente a differenza dei cavi di alimentazione audiofili, qualcosa fa. Che poi influisca positivamente o negativamente (sulla qualità) sto cercando di capirlo.
Il problema se uno vuole essere molto scrupoloso si risolve comunque con un Variac.
Ne esistono anche "Audiophile grade" anche se bisognerebbe capire effettivamente in cosa sta la differenza, se no si rischia di fare la fine di quelli che spendono migliaia di euro per dei legnetti per sostenere i cavi.
Secondo alcuni il Variac altera la qualità del suono (il che è ovvio se alimenti a tensioni diverse da quelle di rete). Secondo altri migliora perché fornisce alimentazione più stabile e "pulita".
La questione mi interessa anche perché sicuramente a differenza dei cavi di alimentazione audiofili, qualcosa fa. Che poi influisca positivamente o negativamente (sulla qualità) sto cercando di capirlo.
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°39
Re: Consigli per finale valvolare....
tubehornguy ha scritto:
La questione mi interessa anche perché sicuramente a differenza dei cavi di alimentazione audiofili, qualcosa fa. Che poi influisca positivamente o negativamente (sulla qualità) sto cercando di capirlo.
Sui cavi di alimentazione si apre un mondo...se sei cavoscettico non ne parliamo ma, se vuoi, si possono ottenere miglioramenti tangibili per il suono dell'impianto.
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mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°40
Re: Consigli per finale valvolare....
Francamente, io suggerirei un check da un tecnico. Le tensioni ai filamenti potrebbero essere oltre i limiti.
PaoloDM- JuniorMember
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- Messaggio n°41
Re: Consigli per finale valvolare....
Il discorso 220 vs 230 è una sciocchezza, in quanto il trasformatore di alimentazione ha ampi margini operativi.
Se il tuo finale, peraltro ottimamente costruito, ha una ventina di anni, fagli dare un'occhiata alle resistenze di carico e agli elettrolitici, che comunque cambierei a prescindere, trattandosi di qualche decina di euro di spesa .
Ha preso una eccellente macchina, goditela.
Se il tuo finale, peraltro ottimamente costruito, ha una ventina di anni, fagli dare un'occhiata alle resistenze di carico e agli elettrolitici, che comunque cambierei a prescindere, trattandosi di qualche decina di euro di spesa .
Ha preso una eccellente macchina, goditela.
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°42
Re: Consigli per finale valvolare....
Se è previsto il primario solo per i 220V, la tensione ai filamenti, rischia di salire del4,5%
Se è anche abbondante del suo, si va oltre i limiti di tolleranza. È una verifica banale.
Se è anche abbondante del suo, si va oltre i limiti di tolleranza. È una verifica banale.
indifd- JuniorMember
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- Messaggio n°43
Re: Consigli per finale valvolare....
Benvenuto nel mondo delle elettroniche a valvole.Zio Jo ha scritto:... Mi è arrivato un messaggio di un conoscente su wathsapp che riporto nel virgolettatomariovalvola ha scritto:@Zio Jo
Bravo. Bell'acquisto. Molto francese la costruzione.
"tieni conto che è un ampli vetusto, tarato per 220 volt mentre ora in casa abbiamo 230 volt. È probabile che le valvole dirino meno...'
Confesso la mia ignoranza in materia e chiedo se c'è un fondo di verità in questa affermazione....
Ricordo che le valvole ospitate sono quattro 6550, due Ecc82 e due Ecc83
Vi ringrazio anticipatamente per tutti i chiarimenti che vorrete darmi. Jo
In relazione ai tuoi dubbi sulla durata/gestione delle valvole:
a) In primis ti conviene informarti se il tuo Jadis ha il bias regolabile manualmente per le 4 6550 oppure se è dotato di una regolazione automatica "autobias"
b) In tutti i casi avendo acquistato una elettronica usata (ma il consiglio IMHO vale anche per tutti gli acquisti di valvole usate, storiche o di nuova produzione) l'ideale IMHO è testare tutte le valvole, le più critiche sono le 4 6550, se non conosci lo stato delle valvole non hai idea in quale stato si trova ora il tuo ampli al netto del fatto che la resa ora è buona
c) se il push-pull Jadis ha l'autobias la verifica dello stato delle 4 6550 è importante per essere consapevole di quanto sei in una situazione ideale/buona o quanto ne sei distante, se il Jadis ha la regolazione manuale del bias con trimmer oltre a conoscere lo stato delle 4 6550 (misure tube tester) l'ideale è far controllare anche i valori regolati al momento, puoi evitare di farlo, la resa audio è buona, ma non avresti la consapevolezza sullo stato attuale dell'ampli e delle singole valvole
d) se le 4 6550 sono le valvole più critiche o meglio sono le valvole dove il controllo e regolazione (se manuale) è più importante, poi a scalare le due ECC82 (funzione driver suppongo) è bene che siano verificate con tube tester in quanto i due triodi di ciascuna valvola è bene che siano più simili possibile (dovendo gestire le due 6550 di ogni canale in modo simmetrico) ovvero se hai la misura al tube tester sarai consapevole se sono adeguate al lavoro che devono svolgere o non in condizioni ideali
e) se è vero che il tuo ampli è stato realizzato quando lo standard era 220V mentre ora lo standard è 230V, l'aspetto dirimente è conoscere quali tensioni mediamente hai nella tua abitazione (voltmetro con pochi euro te la cavi), a casa mia ieri sera avevo 208/210V, ora 233V, il sabato/domenica nelle ore centrali con il sole ho visto anche 245/250V, quindi ogni situazione fa storia a se stante, se hai 230V costanti no problem, per contratto il fornitore di rete deve fornire lo standard ora 230V +/- 10% ovvero da 207V a 253V non è inadempiente contrattualmente, quindi a meno che il tuo Jadis (non penso) sia stato progettato con criteri discutibili dovrebbe reggere tranquillamente 230/240 V, io ho solo elettroniche valvolari nella versione a 220V compreso un finale con 8 6550 (acquistato usato) e le valvole installate (periodicamente testate NB) dopo circa 2700 ore sono ancora in condizioni perfette, ma io le ho testate e poi ho fatto regolare il bias manuale all'inizio per essere sicuro di utilizzarlo al meglio
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°44
Re: Consigli per finale valvolare....
In sintesi, riduci potenzialmente il tuo margine di sicurezza. Se la tensione di rete sale a 235V e ci può stare, non stai facendo una cortesia si tuoi tubi.
PaoloDM- JuniorMember
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- Messaggio n°45
Re: Consigli per finale valvolare....
Scusate, il problema semmai è del trasformatore, il quale se di adeguata qualità può reggere scostamenti della tensione in ingresso anche del 10/15% senza problemi.
La tensione anodica che arriva ai tubi finali viene fornita dal trasformatore dopo essere stata rettificata e questo vale anche per i tubi driver dove arriva una tensione inferiore modulata secondo specifiche da resistenza.
I tubi non soffrono degli sbalzi di tensione della rete ma semmai è l'alimentazione a soffrirne.
In casa anche io ho scostamenti sensibili, da 240 volta fino a 210 ma il mio mastersound suona sempre uguale.
La tensione anodica che arriva ai tubi finali viene fornita dal trasformatore dopo essere stata rettificata e questo vale anche per i tubi driver dove arriva una tensione inferiore modulata secondo specifiche da resistenza.
I tubi non soffrono degli sbalzi di tensione della rete ma semmai è l'alimentazione a soffrirne.
In casa anche io ho scostamenti sensibili, da 240 volta fino a 210 ma il mio mastersound suona sempre uguale.
tubehornguy- JuniorMember
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- Messaggio n°46
Re: Consigli per finale valvolare....
[quote="carloc"]
Sui cavi in generale sono direi "ragionevolmente" cavoscettico.
Per quanto riguarda l'alimentazione non nego che la corrente che arriva all'impianto sia affetta da sbalzi di tensione e disturbi vari, che a mio avviso (in quanto cavoscettico) sono molto più udibili del piu o meno presunto miglioramento fornito da un cavo di alimentazione audiofilo in quanto tale.
Per quanto riguarda gli altri cavi penso che il requisito fondamentale di un cavo da segnale sia la schermatura al 100%,(che è stranamente assente in molti cavi audiofili) e la qualità dei connettori. In questo ambito i cavi per uso professionale sono molto più avanti di quelli per uso audiofilo, il che scaturisce dalla necessità di affrontare problematiche reali come grovigli, cavi lunghissimi ecc., pur costando relativamente poco se comparati a molti cavi audiofili.
Per quanto riguarda i cavi di potenza, sebbene sia innegabile che suonano diversamente, se ho bisogno di correggere la risposta in frequenza dell'impianto preferisco intervenire in maniera più efficace/versatile di quanto sia possibile fare attraverso i cavi, anche perché ho componenti diversi, diffusori e amplificatori che alterno saltuariamente (anche solo per mantenerli "in esercizio"), e che richiedono correzioni diverse.
Detto questo penso che non si finisce mai di imparare e dunque sono sempre disponibile a sentire i pareri altrui se supportati da dati di fatto e se non si fa ricorso alla fisica quantistica o alla metafisica, per giustificare fenomeni di carattere psicoacustico.
Tornando ontopic, giusta l'osservazione di PaoloDM sui trasformatori, rimane però il fatto che in alcuni casi si usi il Variac per modificare la timbrica dei valvolari (regolandolo oltre le tolleranze del trasfo ?). Dato che come dicevo sto valutando la questione Variac, seguo la discussione con interesse.
tubehornguy ha scritto:
Sui cavi di alimentazione si apre un mondo...se sei cavoscettico non ne parliamo ma, se vuoi, si possono ottenere miglioramenti tangibili per il suono dell'impianto.
Sui cavi in generale sono direi "ragionevolmente" cavoscettico.
Per quanto riguarda l'alimentazione non nego che la corrente che arriva all'impianto sia affetta da sbalzi di tensione e disturbi vari, che a mio avviso (in quanto cavoscettico) sono molto più udibili del piu o meno presunto miglioramento fornito da un cavo di alimentazione audiofilo in quanto tale.
Per quanto riguarda gli altri cavi penso che il requisito fondamentale di un cavo da segnale sia la schermatura al 100%,(che è stranamente assente in molti cavi audiofili) e la qualità dei connettori. In questo ambito i cavi per uso professionale sono molto più avanti di quelli per uso audiofilo, il che scaturisce dalla necessità di affrontare problematiche reali come grovigli, cavi lunghissimi ecc., pur costando relativamente poco se comparati a molti cavi audiofili.
Per quanto riguarda i cavi di potenza, sebbene sia innegabile che suonano diversamente, se ho bisogno di correggere la risposta in frequenza dell'impianto preferisco intervenire in maniera più efficace/versatile di quanto sia possibile fare attraverso i cavi, anche perché ho componenti diversi, diffusori e amplificatori che alterno saltuariamente (anche solo per mantenerli "in esercizio"), e che richiedono correzioni diverse.
Detto questo penso che non si finisce mai di imparare e dunque sono sempre disponibile a sentire i pareri altrui se supportati da dati di fatto e se non si fa ricorso alla fisica quantistica o alla metafisica, per giustificare fenomeni di carattere psicoacustico.
Tornando ontopic, giusta l'osservazione di PaoloDM sui trasformatori, rimane però il fatto che in alcuni casi si usi il Variac per modificare la timbrica dei valvolari (regolandolo oltre le tolleranze del trasfo ?). Dato che come dicevo sto valutando la questione Variac, seguo la discussione con interesse.
_________________
Neuropsychologists & psychiatrists are currently researching suggestibility & its relation to later onset of psychosis. One of the tests comprises a period of white noise to which the subject is exposed after being asked to identify whether an excerpt of Bing Crosby singing "White Christmas" is embedded at the start of the burst or near the end. Such a high proportion of the population make an identification that the test is inadequate for its intended purpose. There is no excerpt of "White Christmas" embedded behind the white noise. The suggestion that there might be causes listeners to imagine that it is there, whether they are prone to psychosis or not.
PaoloDM- JuniorMember
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- Messaggio n°47
Re: Consigli per finale valvolare....
Un amplificatore con una alimentazione ben fatta è notoriamente nei margini operativi anche in presenza di problemi sulla rete elettrica.
Il variac snatura la tensione nominale e sinceramente mi sembra un sistema singolare per cambiare il suono di un valvolare, se non ti piace come suona cambi amplificatore.
Poi ci sono filtri e condizionatori e stabilizzatori di rete che possono essere sempre utilizzati, seppure spesso con qualche contropartita sonora.
Il variac snatura la tensione nominale e sinceramente mi sembra un sistema singolare per cambiare il suono di un valvolare, se non ti piace come suona cambi amplificatore.
Poi ci sono filtri e condizionatori e stabilizzatori di rete che possono essere sempre utilizzati, seppure spesso con qualche contropartita sonora.
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°48
Re: Consigli per finale valvolare....
Il problema è che stando ai datasheet dei tubi storici c'è una tolleranza ( spesso indicata ) sulla variabilità considerata fisiologica per la tensione di filamento.
Più superi il valore di targa ( ma anche più ti mantieni sotto questo valore) meno la valvola durerà.
Se erodi buona parte di questa capacità di sopportare variazioni di tensione con un trasformatore con il primario non corretto, in presenza di importanti ma contrattualmente corrette variazioni di tensione, rischi di sovralimentare il filamento superando i limiti di tolleranza.
Più superi il valore di targa ( ma anche più ti mantieni sotto questo valore) meno la valvola durerà.
Se erodi buona parte di questa capacità di sopportare variazioni di tensione con un trasformatore con il primario non corretto, in presenza di importanti ma contrattualmente corrette variazioni di tensione, rischi di sovralimentare il filamento superando i limiti di tolleranza.
PaoloDM- JuniorMember
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- Messaggio n°49
Re: Consigli per finale valvolare....
L'alimentazione è sempre stabilizzata, quello che usura i tubi è principalmente la corrente di polarizzazione, inoltre l'anodica la puoi modulare in un certo range e questo incide anche sulla durata.
È noto per esempio che negli ampli commerciali alcuni tubi, per esempio le EL34, siano sottoalimentate per preservare durata e affidabilità, provate a "spingere" una EL34 come si deve e capirete come può suonare....
È noto per esempio che negli ampli commerciali alcuni tubi, per esempio le EL34, siano sottoalimentate per preservare durata e affidabilità, provate a "spingere" una EL34 come si deve e capirete come può suonare....
mariovalvola- Vip Member
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- Messaggio n°50
Re: Consigli per finale valvolare....
L'alimentazione dei filamenti, raramente è stabilizzata.
PaoloDM- JuniorMember
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- Messaggio n°51
Re: Consigli per finale valvolare....
Nei migliori ampli si. Comunque ribadisco che una elettronica ben progettata può sopportare variazioni di tensione in ingresso anche non banali senza avere problemi.