Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)

carlo ha scritto:
Ciao
io è meglio se attendo sviluppi, dato che l'altra sera ho ascoltato, con gusto, le "The Goldberg Variations" dal Canadian Brass... e mi sono pure piaciute

Ciao
C

Una eresia: per la completa e facile comprensione contrappuntistica delle variazioni, molto più semplice e fruibile la trascrizione per chitarra (una o due) o per trio d'archi (trascrizione del grande Giuranna). Lo stesso vale per le Suites per vc solo e le inglesi.
Provare per credere:

Bentrovati anche da parte mia, niente ferie per me, solo incasinamenti con il trasloco!

Bentornati ragazzi della Classica.
Io sono pronto a leggervi.
Ormai sono rientrato a regime.

Massimo ha scritto:

Fausto ha scritto:Bentornati ragazzi della Classica.
Io sono pronto a leggervi.
Ormai sono rientrato a regime.

Ciao Fausto, diamoci dentro con tutti i generi.

Si Massimo, è ora di cominciare....

pluto ha scritto:Emaaaaaa dove sei dannazione! Sempre a segare le mummie stai!

Ci butti l'esca dell'Arte della Fuga e poi ci risparisci come i fantasmi.

Hai ragione, mi devi però dar tempo, non si può estrapolare questa ultima grande opera di JSB dal contesto delle sue ultime opere speculative-didattiche.
UN CASINO...
C'è da scrivere un trattato, abbiate pazienza. Poi ci sono i problemi lavorativi che conosci..

e poi ogni volta che apro la mail di avviso, vien fuori www.hifi-hiend com..

Ma che succede? Mi tocca andare al Gazebo, collocato tra i miei preferiti ed andare a cercare i post..e questa cosa dura da diverso tempo..

pluto ha scritto:Emaaaaaa dove sei dannazione! Sempre a segare le mummie stai!

Ci butti l'esca dell'Arte della Fuga e poi ci risparisci come i fantasmi.

Guarda che cosa ho trovato stamattina: meno di 30 euro su IBS



Non vedo l'ora di ascoltare il suo concerto di Elgar e Kol Nidrei di Bruch; e poi i trii con Cortot e Thibaud

http://www.arkivmusic.com/classical/album.jsp?album_id=216328

Un cofanetto ricco di cose bellissime... se ricordi lo comprai tempo fa....

Anch'io purtroppo ho abbandonato il mio negozio di fiducia: comprando in rete risparmio di solito circa il 20%, con punte per singoli dischi anche del 50% di risparmio.

Non è stato per me facile abbandonare il rapporto con le persone di quel negozio che apprezzavo e stimavo. Ma quest'anno ho gia speso più di duemila euro in dischi: se non avessi comprato in internet ne avrei già spesi almeno 2400.... 400 euro di risparmio in otto mesi non sono poco....

Pazzoperilpianoforte ha scritto:Anch'io purtroppo ho abbandonato il mio negozio di fiducia: comprando in rete risparmio di solito circa il 20%, con punte per singoli dischi anche del 50% di risparmio.

Non è stato per me facile abbandonare il rapporto con le persone di quel negozio che apprezzavo e stimavo. Ma quest'anno ho gia speso più di duemila euro in dischi: se non avessi comprato in internet ne avrei già spesi almeno 2400.... 400 euro di risparmio in otto mesi non sono poco....

e con permesso....
400,00 euro di risparmio verissimo che non sono pochi.
In internet bisogna tuttavia avere le idee ben chiare.
In un negozio tradizionale, dove può nascere il rapporto di fiducia e di amicizia, la passione e la consulenza offerta dal venditore sono il valore aggiunto.
Questa la mia opinione a difesa dell'acquisto tradizionale.
Scusa l'OT.
Grazie.
Ciao.

Ragazzi avete ragione: ma che mi rispondereste se vi dicessi che in negozio trovo molto meno di quello che trovo in internet? Che quando mi hanno dato consigli a volte erano disinteressati, a volte erano semplicemente o sbagliati o interessati?

D'accordo su tutto, ma se devo andare in negozio, spendere almeno il 20% in più, avere attese più lunghe per avere il prodotto, non avere la certezza che il prodotto arrivi, non poter accedere a titoli che in internet sono disponibili.... insomma, la lotta per il negozio comincia ad essere impari.

Andate in un negozio e chiedetgli un titolo di etichetta poco diffusa, o di un disco a fine tiratura: poi mi raccontate com'è andata a finire.

Qualche tempo fa volevo comprare il Blu-Ray di sonate di Haydn della Naxos. Il negozio italiano a cui mi rivolsi, l'importatore italiano della Naxos, i negozi di dischi olandese e tedesco a cui si rivolse il mio negozio di fiducia dissero tutti che il disco era inesistente. Un disco presente nel catalogo attuale della Naxos, badate bene. Mesi di attesa per un nulla di fatto.

Alla fine ordinato su Amazon.it, e ricevuto a casa in quattro giorni. Se un negozio sul territorio vuole solo vendere le nuove uscite e non è nemmeno in grado di procacciarsi il prodotto, la simpatia del negoziante non basta più. E lo dico con tristezza.

Caro Vito,
l'argomento è interessante ma siamo un pò OT.
Io, per mia fortuna, vivo un'esperienza decisamente diversa non avendo nessun problema con il negozio che frequento abitualmente.
In effetti aggiungi di parlarne "con tristezza"....
Ciao.

Consigli per gli acquisti:



lo hanno fatto fuori al concorso Chopin, per un primo premio meno coraggioso e più in linea con la tradizione esecutiva dei vincitori del concorso, e lui ha disertato la Premiazione, ma questo è uno che suona alla grandissima.
Ciao
C

No, Bozhanov non è il nuovo Pogorelich, né la sua vicenda al concorso è stata così romantica quanto fu quella di Ivo il Divo. Pogorelich era nel 1980 già più radicale e disallineato di quanto non sia oggi Bozhanov. Questo Bozhanov però ha un gusto per il fraseggio, per il suono e per la rifinitura del particolare anche in chiave non ortodossa che sicuramente denota un grandissimo talento ri-creativo, e preannuncia un'evoluzione possibile (ed augurata) per cui varrà la pena seguirlo. La DGG ha invece fatto fare un disco al secondo classificato, Ingolf Wunder, bravo anche lui, ma meno "magico" di Bozhanov. Difatti ha vinto il secondo premio, e ricorda da vicino il miglior Pollini.

Sul secondo di Rachmaninoff darei indicazioni per:
innanzitutto Van Cliburn (che c'è anche Reiner sul podio...)


poi Zoltan Kocsis, che è impressionante nel terzo (toccatistico e geometrico), ed un po' più tradizionale nel secondo: prendere il cofanetto integrale


Gavrilov è una macchina da guerra, e il suo Rachmaninoff è davvero un meccanismo indistruttibile, anche se, ovviamente, poco incline a suggestioni e mollezze


Di Richter abbiamo detto, e forse è lui che deve essere la prima scelta, ma, essendo questo, insieme al 5o di Beethoven e a quello di Schumann, il concerto dalla più ampia discografia esistente, ci possono essere altre opzioni che in questo momento mi sfuggono.

Infine, questo
http://www.amazon.co.uk/Tchaikovsky-Piano-Concerto-No-1-Rachmaninov/dp/B000UYZ4IE/ref=sr_1_1?s=music&ie=UTF8&qid=1315303086&sr=1-1

lo conosco forse solo io, ma vi assicuro che ha dei momenti altissimi, soprattutto nella scelta dei tempi.

Ciao
C