una playlist può sostenere la musica?

si vero, però qualche piccolo produttore, magari per passione, un dischetto particolare, tiratura modesta, lo può fare.

Il giorno in cui deciderò di pagare per ascoltare musica della quale mi rimane solo il ricordo, voglio che un meteorite da un quintale mi caschi dritto sulla testa.

E anzi, dico questo proprio per la fruibilità.
Se poi le piattaforme danno quel servizio che ti fa spaziare tra milioni di brani ben venga, ammesso che sia proprio così.

brizzo ha scritto:si vero, però qualche piccolo produttore, magari per passione, un dischetto particolare, tiratura modesta, lo può fare.

E questo rimmarà, indipendentemente dallo streaming, il problema arriverà se non verranno più prodotti lettori cd, ma, almeno per ora, questo rischio non c’è. Anche il vinile era dato per morto ma i giradischi non hanno mai smesso di essere disponibili (anzi possiamo dire che sono migliorati decisamente proprio quando tutti li davano per morti !)

Poonie ha scritto:Il giorno in cui deciderò di pagare per ascoltare musica della quale mi rimane solo il ricordo, voglio che un meteorite da un quintale mi caschi dritto sulla testa.

Non capisco la tua posizione: paghiamo abbonamenti per la tv, il telefono, Netflix, Sky e chi più ne ha più ne metta ... perchè per la musica deve essere diverso ?
Quando vai ad un concerto, che paghi, cosa ti rimane se non solo il ricordo ?
Lo streaming è un servizio di cui si fruisce: il costo sostenuto è congruo con il servizio fornito ? Bene. Non lo è ? Ciao 
Grazie al cielo siamo ancora in condizione di scegliere

Francemare ha scritto:

Poonie ha scritto:Il giorno in cui deciderò di pagare per ascoltare musica della quale mi rimane solo il ricordo, voglio che un meteorite da un quintale mi caschi dritto sulla testa.

Non capisco la tua posizione: paghiamo abbonamenti per la tv, il telefono, Netflix, Sky e chi più ne ha più ne metta ... perchè per la musica deve essere diverso ?
Quando vai ad un concerto, che paghi, cosa ti rimane se non solo il ricordo ?
Lo streaming è un servizio di cui si fruisce: il costo sostenuto è congruo con il servizio fornito ? Bene. Non lo è ? Ciao 
Grazie al cielo siamo ancora in condizione di scegliere

Di un concerto paghi la performance. 
Di un CD la proprietà (del CD). 
Di un servizio streaming...il servizio.

Francemare ha scritto:

brizzo ha scritto:si vero, però qualche piccolo produttore, magari per passione, un dischetto particolare, tiratura modesta, lo può fare.

E questo rimmarà, indipendentemente dallo streaming, il problema arriverà se non verranno più prodotti lettori cd, ma, almeno per ora, questo rischio non c’è. Anche il vinile era dato per morto ma i giradischi non hanno mai smesso di essere disponibili (anzi possiamo dire che sono migliorati decisamente proprio quando tutti li davano per morti !)

Basta ripparli o comprare liquida. 
Lo store di Qobuz è fornitissimo...e si possono comprare canzoni singole e scaricarle in più o meno tutti i formati. 
Il vinile sparirà per forza prima o poi. Non tanto per i vinile, quanto per come sono registrati i dischi in digitale e il periodo storico della produzione analogica verrà spalmato nel tempo.

Francemare ha scritto:Non capisco la tua posizione: paghiamo abbonamenti per la tv, il telefono, Netflix, Sky e chi più ne ha più ne metta ... perchè per la musica deve essere diverso ?
Quando vai ad un concerto, che paghi, cosa ti rimane se non solo il ricordo ?
Lo streaming è un servizio di cui si fruisce: il costo sostenuto è congruo con il servizio fornito ? Bene. Non lo è ? Ciao 
Grazie al cielo siamo ancora in condizione di scegliere

Quanto mai emblematica la tua ultima frase, ma non so fino a quando.
La mia posizione può apparire troppo radicale ma non è così, e francamente credo che non ci sia tanto da spiegare, non porterebbe a niente.
Per quanto mi riguarda riassumo dicendo che non ne vale la pena, ma se per qualcuno il servizio vale la candela, pagate pure.
Il problema, come ho già anticipato in altro topic, è che il mercato alla fine, dovremmo plasmarlo noi.

Il concerto dal vivo è forse il contesto più consono e tradizionale che può giustificare il giusto esborso, secondo me.
Non lo trovo confrontabile con un file reperibile sul pc, mi suona di tutta l'erba un fascio.
Apparte che Netflix so cos'è a grandi linee, sul resto degli abbonamenti mi sentirei di stendere il classico velo, ma non mi va di star qui a fare "il controcorrente", va bene così.

Per concludere, con la musica io voglio il mio supporto.
Lo prendo, lo infilo e godo.

Poonie ha scritto:

Francemare ha scritto:Non capisco la tua posizione: paghiamo abbonamenti per la tv, il telefono, Netflix, Sky e chi più ne ha più ne metta ... perchè per la musica deve essere diverso ?
Quando vai ad un concerto, che paghi, cosa ti rimane se non solo il ricordo ?
Lo streaming è un servizio di cui si fruisce: il costo sostenuto è congruo con il servizio fornito ? Bene. Non lo è ? Ciao 
Grazie al cielo siamo ancora in condizione di scegliere

Quanto mai emblematica la tua ultima frase, ma non so fino a quando.
La mia posizione può apparire troppo radicale ma non è così, e francamente credo che non ci sia tanto da spiegare, non porterebbe a niente.
Per quanto mi riguarda riassumo dicendo che non ne vale la pena, ma se per qualcuno il servizio vale la candela, pagate pure.
Il problema, come ho già anticipato in altro topic, è che il mercato alla fine, dovremmo plasmarlo noi.

Il concerto dal vivo è forse il contesto più consono e tradizionale che può giustificare il giusto esborso, secondo me.
Non lo trovo confrontabile con un file reperibile sul pc, mi suona di tutta l'erba un fascio.
Apparte che Netflix so cos'è a grandi linee, sul resto degli abbonamenti mi sentirei di stendere il classico velo, ma non mi va di star qui a fare "il controcorrente", va bene così.

Per concludere, con la musica io voglio il mio supporto.
Lo prendo, lo infilo e godo.

per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

Poonie ha scritto:

Francemare ha scritto:Non capisco la tua posizione: paghiamo abbonamenti per la tv, il telefono, Netflix, Sky e chi più ne ha più ne metta ... perchè per la musica deve essere diverso ?
Quando vai ad un concerto, che paghi, cosa ti rimane se non solo il ricordo ?
Lo streaming è un servizio di cui si fruisce: il costo sostenuto è congruo con il servizio fornito ? Bene. Non lo è ? Ciao 
Grazie al cielo siamo ancora in condizione di scegliere

Quanto mai emblematica la tua ultima frase, ma non so fino a quando.
La mia posizione può apparire troppo radicale ma non è così, e francamente credo che non ci sia tanto da spiegare, non porterebbe a niente.
Per quanto mi riguarda riassumo dicendo che non ne vale la pena, ma se per qualcuno il servizio vale la candela, pagate pure.
Il problema, come ho già anticipato in altro topic, è che il mercato alla fine, dovremmo plasmarlo noi.

Il concerto dal vivo è forse il contesto più consono e tradizionale che può giustificare il giusto esborso, secondo me.
Non lo trovo confrontabile con un file reperibile sul pc, mi suona di tutta l'erba un fascio.
Apparte che Netflix so cos'è a grandi linee, sul resto degli abbonamenti mi sentirei di stendere il classico velo, ma non mi va di star qui a fare "il controcorrente", va bene così.

Per concludere, con la musica io voglio il mio supporto.
Lo prendo, lo infilo e godo.

Suggerisco un grasso siliconico.

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, 

bene Riki, ( o archivista liquidatore ) 
non ti rimane che prendere una paio di dischi da 1 o 2 petabyte ( solo per iniziare eh! ) e immagazzinare più musica che puoi 

Giordy60 ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, 

bene Riki, ( o archivista liquidatore ) 
non ti rimane che prendere una paio di dischi da 1 o 2 petabyte ( solo per iniziare eh! ) e immagazzinare più musica che puoi 

Esempio quale hard disk?

Poonie ha scritto:Quanto mai emblematica la tua ultima frase, ma non so fino a quando.
La mia posizione può apparire troppo radicale ma non è così, e francamente credo che non ci sia tanto da spiegare, non porterebbe a niente.
Per quanto mi riguarda riassumo dicendo che non ne vale la pena, ma se per qualcuno il servizio vale la candela, pagate pure.
Il problema, come ho già anticipato in altro topic, è che il mercato alla fine, dovremmo plasmarlo noi.

..........

Per concludere, con la musica io voglio il mio supporto.
Lo prendo, lo infilo e godo.

Guarda che anche io quando trovo un album che mi piace passo all’acquisto .... proprio per evitare che un bel giorno non sia più disponibile. Lo streaming mi permette più ascolti ed una selezione migliore degli acquisti ! Pochi ma moooolto soddisfacenti (ovviamente per me ...), prima erano di più ma spesso finivano per essere poco ascoltati ...

colombo riccardo ha scritto:Esempio quale hard disk?

porta pazienza ancora un pochino.....per il mercato consumer non sono ancora pronti ( credo eh ! ) 

streaming si, streaming no, questo è il dilemma

immaginate di avere in casa pochi album da ascoltare ma la fame di ascoltare tanti album che non avete è tanta...

il diavolo vi offre la mela

che fate? non la mangiate?

avere in casa ad esempio una collezione di 1000 album ci puoi mettere una vita a crearla e quando l'hai creata può darsi che la fame sia già diminuita

mah... io ascolto un sacco di volte i miei dischi e ognuno di essi mi fa venirne voglia di ascoltarne altri... poi li riscopro e li riascolto, e mi sale di nuovo la voglia di ascoltarne altri... poi entro nel forum e vedo cosa scoltano gli altri, e voglio ascoltare quelle registrazioni...
lo streaming mi aiuta, e aiuta anche qualche artista e casa editrice, perché qualcosa porto sempre a casa. Certo, io non ho grandissime possibilità economiche, e lo streaming credo serva molto a quelli come me e ancora più a quelli che meno di me possono acquistare qualche disco al mese, o anche uno solo.
Dopodiché ci sono giovani che forse con lo streaming sono invogliati ad andare ai concerti. Non è detto che la vendita del supporto fisico sia l'unica strada cui ambire.
In questo periodo le sale concerti ungheresi stanno facendo un'offerta incredibile (che in effetti è anche dal vivo sempre) e grazie ad esse ed al fatto che sono a casa e non sono sempre stravolto ho ascoltato autori che avrei conosciuto altrimenti solo con difficoltà. Inoltre mi viene voglia di andare ai concerti quando sarò a Budapest (dove vado con una certa regolarità), cosa che mi è capitato raramente perché lavorando organizzo la giornata in modo particolare.
Dopodiché mi viene da pensare che gli stessi artisti sfornano video musicali in quantità.
Accanto a queste realtà esistono sempre quelle tipo Bandcamp (citato più sopra) e Magnatune (e sicuramente altre che non conosco). Siamo in tanti nel mondo e qualcosa si trova... forse l'arte e la musica cambieranno (e quanto sono cambiate le tecniche per esempio su pianoforte classico! e si pensi a quanti modi di usare le chitarre!) ma ci saranno sempre, troveranno la loro strada, mentre cerrtamente il mercato sfrutterà anche le nuove forme. Possiamo accettare questo cambiamento oppure lamentarci, oppure godere del bello che c'è e del nuovo bello che si crea.

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

E prega anche che non ti cada per terra o che il pc lo riconosca sempre, altrimenti ciao ciao playlist.

Poonie ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

E prega anche che non ti cada per terra o che il pc lo riconosca sempre, altrimenti ciao ciao playlist.

cattivo Poonie

That Man On A Pedal ha scritto:Suggerisco un grasso siliconico.

No no, la metafora era volutamente mandrilla, nel cui caso il grasso siliconico non serve.

Poonie ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

E prega anche che non ti cada per terra o che il pc lo riconosca sempre, altrimenti ciao ciao playlist.

tranquillo.....il tenente è previdente.....ha almeno 2 o 3 copie degli hd.....cosi è sicuro di non perdere nulla 

calcatreppola ha scritto:

Poonie ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

E prega anche che non ti cada per terra o che il pc lo riconosca sempre, altrimenti ciao ciao playlist.

cattivo Poonie

Mefistofelico, direi.

Ma i rischi esistono, anche se so già che il tenente mi risponderebbe che basterebbe un hard disk gemello di archiviazione pura.
Ed è vero, ci sta, e forse è l'unico modo per cautelarsi.
Ma al di la di quello per me il servizio non vale la spesa, non la trovo una evoluzione appetibile per una propria playlist.
Sarà anche che ci capisco poco, lo ammetto, ma la ritengo una spesa evitabilissima.
Sempre secondo me.

Giordy60 ha scritto:

Poonie ha scritto:

colombo riccardo ha scritto:per concludere con la musica io la voglio in un hard disk, lo prendo, non lo infilo ma lo collego ad un computer

E prega anche che non ti cada per terra o che il pc lo riconosca sempre, altrimenti ciao ciao playlist.

tranquillo.....il tenente è previdente.....ha almeno 2 o 3 copie degli hd.....cosi è sicuro di non perdere nulla 

Si si lo sospettavo.
Del resto è abbastanza naturale cautelarsi così.

Francemare ha scritto:Guarda che anche io quando trovo un album che mi piace passo all’acquisto .... proprio per evitare che un bel giorno non sia più disponibile. Lo streaming mi permette più ascolti ed una selezione migliore degli acquisti ! Pochi ma moooolto soddisfacenti (ovviamente per me ...), prima erano di più ma spesso finivano per essere poco ascoltati ...

Non lo so, è evidente che voi su questa cosa ne sapete molto più di me, non potrei definirmi nemmeno neofita visto che sto a meno di zero.
Il tuo è un metodo che non posso certo contraddire, e magari un giorno mi allineerò, ma per adesso mi parrebbe di pagare un servizio che non merita, un po' come affiancare la paytv alla tv normale....che già paghi.

Lo vedo come un...pagare troppo, e se poi contrappongo il servizio reso (in questo caso televisivo), per me son soldi....dispensati.
Insomma sono critico più con le motivazioni a monte che con i risultati a valle, e con l'avvento del digitale mi aspettavo (così dicevano) risultati migliori a prezzi inferiori.
Sia in audio che in video.
Per la cernita prima dell'acquisto lo streaming è un buon viatico, quello non lo discuto, ma-lo-paghi.

Poonie ha scritto:
Per la cernita prima dell'acquisto lo streaming è un buon viatico, quello non lo discuto, ma-lo-paghi.

Qobuz Studio con pagamento annuale: 14,99 euro/mese
È tanto ? Poco ? Lo ascolto mediamente un’ora al giorno, in parte “roba” nuova in esplorazione ed in parte miei preferiti. 
Quando poi devo fare altre attività in casa mi sono fatto alcune playlist che durano ore ed ho un sottofondo “a misura” meglio di qualsiasi mix musicale trasmesso dalle radio (il record è una playlist per quando ci sono lavori “pesanti” nell’orto: 6 ore di durata .... che trasmetto all’Astell & Kern)
Ho scovato alcuni album veramente molto buoni ....
Poi ti dirò ... quando hai un abbonamento di questi ti ritrovi ad ascoltare musica anche quando normalmente non lo faresti: a casa mia, sono un pensionato, alcuni giorni si va di musica da mattina a sera, il televisore non esiste più, solo per le notizie (anche adesso di sottofondo sta suonando l’ultimo Remasters degli Eagles)

Francemare ha scritto:
Poi ti dirò ... quando hai un abbonamento di questi ti ritrovi ad ascoltare musica anche quando normalmente non lo faresti: 

aggiungo inoltre che avendo roon ( ma credo che la piattaforma lo faccia ugualmente anche se non hai roon ) quando seleziono un artista o un album, terminato il brano ( o l'album ) il sistema ti propone lo stesso genere che stavi ascoltando con autori che non sapevo esistessero, quindi è anche un modo per " scoprire " musicisti che non conoscevo.
il tutto a 5 euro al mese ( family ).....meno di un pacchetto di sigarette.....che tra l'altro sono aumentate di 10 cent....ora costano 6 euro , vabbè fumerò meno 

Giordy60 ha scritto:

aggiungo inoltre che avendo roon ( ma credo che la piattaforma lo faccia ugualmente anche se non hai roon ) quando seleziono un artista o un album, terminato il brano ( o l'album ) il sistema ti propone lo stesso genere che stavi ascoltando con autori che non sapevo esistessero, quindi è anche un modo per " scoprire " musicisti che non conoscevo.

Anche io ho Roon, ma anche BubbleUpnp ed mConnect gestiscono Tidal / Qobuz ed hanno funzioni di rete , per cui non servono per forza applicazioni costose ! L’app di Qobuz è limitata ... non ha funzioni di rete (io ho un dac con ingresso Ethernet per cui mi servono app che inviino ad un Renderer)

Poonie ha scritto:
Per la cernita prima dell'acquisto lo streaming è un buon viatico, quello non lo discuto, ma-lo-paghi.

non sono del tutto convinto:

stai già pagando per ascoltare musica in streaming

se ti viene data la possibilità di ascoltare tutto l'album perchè acquistarlo nel momento in cui c'è in essere un abbonamento?

se fossi un produttore non te lo faccio ascoltare tutto  ma ad esempio solo uno o due brani dell'album.