Ampli classe D, parliamone.
ispanico- Vip Member
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- Messaggio n°26
Re: Ampli classe D, parliamone.
Ah ecco...mi pareva.
Testini Ugo- Vip Member
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- Messaggio n°27
Re: Ampli classe D, parliamone.
Oggettivamente qualche ampli, parlo sopratutto di integrati, che suona discretamente bene in Classe D, l'ho incontrato. Ma sempre, purtroppo, con una connotazione di timbro che virava all'analitico; per cui non proprio nelle mie corde. Senza mai dimostrare quella propensione a "tenere la nota" che qualche volta può far piacere. Per cui non li consiglierei. Sopratutto perchè tali ampli li trovo sempre proposti a prezzi, secondo, spropositati, sopratutto se rapportati ai loro predecessori in Classe AB, magari con il tentativo di giustificare il tutto con cabinè assolutamente costosi, pesanti e rigidi; il cui vantaggio per la "leggera" Classe D lo ignoro. IMHO.
_________________
Per primo credo al mio orecchio sugli accordi iniziali di:"You And Your Friend" da "On Every Street" 1991 Dire Straits e molto dopo ai grafici, alle publicità, ai mostri sacri dell'audio...Tutto Qui. Firmato il Guretto Deragliante. Ogni mio post, pensiero o parola è solo opera mia, in regime di SM (IMHO). Collaboratore Consound http://www.consound.it/
misterno- Member
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- Messaggio n°28
Re: Ampli classe D, parliamone.
Ciao sono nuovo del Gazebo e scusate se mi intrometto nell'argomento.
Io sono un felice possessore di un ampli classe d si tratta del Danese Gato Audio Dia 250s che oltre ad essere molto bello esteticamente ha esattamente un suono molto caldo dinamico e ben strutturato su tutte le frequenze, ed anche per il prezzo non è proprio a buon mercato visto che di listino costa 4600 euro, adesso sono sicuro che direte tutti che con quel costo sicuramente si trova di meglio ma quali sono i termini di paragone?? P.s. anche il dac interno è eccezionale.
Per il resto dell' impianto ho lettore cd Metronome le Player con diffusori Wilson Benesch Square 2.
Io sono un felice possessore di un ampli classe d si tratta del Danese Gato Audio Dia 250s che oltre ad essere molto bello esteticamente ha esattamente un suono molto caldo dinamico e ben strutturato su tutte le frequenze, ed anche per il prezzo non è proprio a buon mercato visto che di listino costa 4600 euro, adesso sono sicuro che direte tutti che con quel costo sicuramente si trova di meglio ma quali sono i termini di paragone?? P.s. anche il dac interno è eccezionale.
Per il resto dell' impianto ho lettore cd Metronome le Player con diffusori Wilson Benesch Square 2.
ispanico- Vip Member
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- Messaggio n°29
Re: Ampli classe D, parliamone.
Complimenti per l'impianto, notevole!
Ospite- Ospite
- Messaggio n°30
Re: Ampli classe D, parliamone.
la classe D oggi : https://www.purifi-audio.com/eigentakt/
interessante anche l'interpretazione fully digital di hifime...
https://hifimediy.com/amplifiers/ready-made-amplifiers/udp320-fully-digital-amplifier
impianti da 3k addio..
interessante anche l'interpretazione fully digital di hifime...
https://hifimediy.com/amplifiers/ready-made-amplifiers/udp320-fully-digital-amplifier
impianti da 3k addio..
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°31
Re: Ampli classe D, parliamone.
Interessante il modulo purifi-audio
_________________
Rem tene verba sequentur
https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t3-regolamento
https://www.instagram.com/ilgazeboaudiofilo/?hl=it
https://www.facebook.com/gazeboaudiofilo/
alanford- Vip Member
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- Messaggio n°32
Re: Ampli classe D, parliamone.
misterno ha scritto:Ciao sono nuovo del Gazebo e scusate se mi intrometto nell'argomento.
Io sono un felice possessore di un ampli classe d si tratta del Danese Gato Audio Dia 250s che oltre ad essere molto bello esteticamente ha esattamente un suono molto caldo dinamico e ben strutturato su tutte le frequenze, ed anche per il prezzo non è proprio a buon mercato visto che di listino costa 4600 euro, adesso sono sicuro che direte tutti che con quel costo sicuramente si trova di meglio ma quali sono i termini di paragone?? P.s. anche il dac interno è eccezionale.
Per il resto dell' impianto ho lettore cd Metronome le Player con diffusori Wilson Benesch Square 2.
ah il gato audio e' in classe D?
allora confermo che la classe D non fa per me
avevo sentito altri classe D in passato, niente di che
tutti mi dicevano eh.....prova a sentire qualcosa di piu' recente.......
l'ho fatto e neppure lo sapevo
meglio cosi', non ho subito condizionamenti e pregiudizi ma il giudizio non e' cambiato
alanford- Vip Member
- Numero di messaggi : 2418
Data d'iscrizione : 03.06.12
Località : monza
- Messaggio n°33
Re: Ampli classe D, parliamone.
quali sono i termini di paragone?
beh, sugli integrati direi norma ed audia per restare in italia e sullo stato solido
beh, sugli integrati direi norma ed audia per restare in italia e sullo stato solido
Ospite- Ospite
- Messaggio n°34
Re: Ampli classe D, parliamone.
alanford ha scritto:
ah il gato audio e' in classe D?
allora confermo che la classe D non fa per me
avevo sentito altri classe D in passato, niente di che
tutti mi dicevano eh.....prova a sentire qualcosa di piu' recente.......
l'ho fatto e neppure lo sapevo
meglio cosi', non ho subito condizionamenti e pregiudizi ma il giudizio non e' cambiato
non tutti.
ne produce uno in classe A/B..
carbonizer- JuniorMember
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- Messaggio n°35
Re: Ampli classe D, parliamone.
Scusate se mi intrometto... ma classe D e classe T sono due concetti fondamentalemte differenti.
Per me la classe D è fuoti da ogni logica umana, a parte gli impianti da circo, da giostre o di qualche concerto live.
Diversamente laa T sono riuscito ad apprezzarla notevolmente anche se a suo tempo andava presa un po con le pinzette, ma ad oggi, (immagino e/o intuisco) che un po' degli gli amplificatori attuali ne facciano largamente uso.
Per me la classe D è fuoti da ogni logica umana, a parte gli impianti da circo, da giostre o di qualche concerto live.
Diversamente laa T sono riuscito ad apprezzarla notevolmente anche se a suo tempo andava presa un po con le pinzette, ma ad oggi, (immagino e/o intuisco) che un po' degli gli amplificatori attuali ne facciano largamente uso.
_________________
io c'ho llo sterio e tu?
"Science is like sex: Sometimes, something useful comes out - but that's not the reason we are doing it."
Poonie- Vip Member
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- Messaggio n°36
Re: Ampli classe D, parliamone.
I miei umili due cent: se c'è una cosa che ho imparato in parecchi anni nel variegato mondo dell'ascolto di musica "di livello", è che la coperta è sempre corta.
Ergo, secondo me se da una parte abbiamo risparmio di ingombri e di consumi (di prezzo non saprei), forse dall'altra aspettarsi anche le prestazioni di un certo livello apparirebbe un po' velleitario in questo mondo che non regala niente.
Vero è che non ho mai ascoltato classe D di costo (e fascia) elevato, o accoppiate classe A in pre + classe D in finale, ma credo che per la sostanza occorra corrente, "gli ampère".
Per dire, io personalmente prendo un vecchio volpone dell'elettroacustica come Pass anzichè un pur preparatissimo ingegnere aerospaziale cha ha contribuito alla costruzione di missili.
Poi è solo il mio punto di vista, è chiaro che per chi piace la classe D può essere tranquillamente una soluzione definitiva.
Ergo, secondo me se da una parte abbiamo risparmio di ingombri e di consumi (di prezzo non saprei), forse dall'altra aspettarsi anche le prestazioni di un certo livello apparirebbe un po' velleitario in questo mondo che non regala niente.
Vero è che non ho mai ascoltato classe D di costo (e fascia) elevato, o accoppiate classe A in pre + classe D in finale, ma credo che per la sostanza occorra corrente, "gli ampère".
Per dire, io personalmente prendo un vecchio volpone dell'elettroacustica come Pass anzichè un pur preparatissimo ingegnere aerospaziale cha ha contribuito alla costruzione di missili.
Poi è solo il mio punto di vista, è chiaro che per chi piace la classe D può essere tranquillamente una soluzione definitiva.
Ospite- Ospite
- Messaggio n°37
Re: Ampli classe D, parliamone.
Poonie ha scritto:
Per dire, io personalmente prendo un vecchio volpone dell'elettroacustica come Pass anzichè un pur preparatissimo ingegnere aerospaziale cha ha contribuito alla costruzione di missili.
Poi è solo il mio punto di vista, è chiaro che per chi piace la classe D può essere tranquillamente una soluzione definitiva.
si , però, erano missili ben suonanti ..
Ospite- Ospite
- Messaggio n°38
Re: Ampli classe D, parliamone.
Poonie ha scritto:I miei umili due cent: se c'è una cosa che ho imparato in parecchi anni nel variegato mondo dell'ascolto di musica "di livello", è che la coperta è sempre corta.
Ergo, secondo me se da una parte abbiamo risparmio di ingombri e di consumi (di prezzo non saprei), forse dall'altra aspettarsi anche le prestazioni di un certo livello apparirebbe un po' velleitario in questo mondo che non regala niente.
Vero è che non ho mai ascoltato classe D di costo (e fascia) elevato, o accoppiate classe A in pre + classe D in finale, ma credo che per la sostanza occorra corrente, "gli ampère".
le tecnologie si aiutano a vicenda, l'analogico aiuta il digitale e viceversa , io preferisco vederla cosi ..
le sinergie con tutto il sistema necessario per l'ascolto , dalle casse ai cavi fino alla sorgente, sono altra cosa..
Poonie- Vip Member
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- Messaggio n°39
Re: Ampli classe D, parliamone.
Eh ma prediligono l'SPL alla timbrica.slash ha scritto:
si , però, erano missili ben suonanti ..
In merito al discorso classe A + classe D facevo riferimento ad apparecchi ibridi come da post precedente nel topic, che presumibilmente dovrebbero avere qualcosa in più.
Poi che le tecnologie si aiutino a vicenda potrebbe essere vero, io sinceramente tendo all'integralismo.
Credo che il digitale sia molto diverso dall'analogico per concezione e quindi per come viene recepito, è chiaro che in fase di elaborazione dati è difficile fargli le scarpe.
alanford- Vip Member
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Località : monza
- Messaggio n°40
Re: Ampli classe D, parliamone.
sulle amplificazioni HIFI la tecnologia e' ormai matura da tempo
l'evoluzione negli ultimi 30 anni e' stata praticamente inesistente a livello progettuale
discorso un po' diverso per la componentistica
anche sul digitale audio i massicci investimenti iniziali hanno ormai segnato il passo
nonostante il ritorno di alcuni marchi storici mai come oggi l'alta fedelta' e' un settore di nicchia seppur con un target di clientela mediamente abbiente rispetto agli anni 80 quando lo stereo in casa era popolare come oggi lo smartphone
l'evoluzione negli ultimi 30 anni e' stata praticamente inesistente a livello progettuale
discorso un po' diverso per la componentistica
anche sul digitale audio i massicci investimenti iniziali hanno ormai segnato il passo
nonostante il ritorno di alcuni marchi storici mai come oggi l'alta fedelta' e' un settore di nicchia seppur con un target di clientela mediamente abbiente rispetto agli anni 80 quando lo stereo in casa era popolare come oggi lo smartphone
Ospite- Ospite
- Messaggio n°41
Re: Ampli classe D, parliamone.
forse dovremmo rivedere il concetto di "alta fedeltà".
se lo facessimo scopriremmo che l'alta fedeltà audio oggi ti segue ovunque , proprio su uno smartphone o in un dap da pochi euro e un paio di cuffie/auricolari wireless.
vero è che le prestazioni delle elettroniche non sono migliorate in modo significativo , se non grazie a nuove strutture architetturali delle stesse, ma è proprio qui che si inserisce la classe Digitale di amplificatori e dove le altre classi segnano il passo..
oggi con un solo componente , un integrato delle dimensioni di 16x11x3 mm che contiene al suo interno quatto amplificatori usati in parallelo, si ottengono ben 200W per canale con circa 60v in alimentazione e , con una manciata di altre componenti passive in uscita per ricreare il suono che ti piace di più ti ritrovi 400w nel taschino , nell'altro tieni le batterie ..
ecco dove si muove la tecnologia, in quello che a te sembra essere un momento in cui si segna il passo, in realtà succede che qualcuno ti aumenta gli stadi di amplificazione ;) e tu non te ne accorgi; è la nuova legge di Dally amici.
se lo facessimo scopriremmo che l'alta fedeltà audio oggi ti segue ovunque , proprio su uno smartphone o in un dap da pochi euro e un paio di cuffie/auricolari wireless.
vero è che le prestazioni delle elettroniche non sono migliorate in modo significativo , se non grazie a nuove strutture architetturali delle stesse, ma è proprio qui che si inserisce la classe Digitale di amplificatori e dove le altre classi segnano il passo..
oggi con un solo componente , un integrato delle dimensioni di 16x11x3 mm che contiene al suo interno quatto amplificatori usati in parallelo, si ottengono ben 200W per canale con circa 60v in alimentazione e , con una manciata di altre componenti passive in uscita per ricreare il suono che ti piace di più ti ritrovi 400w nel taschino , nell'altro tieni le batterie ..
ecco dove si muove la tecnologia, in quello che a te sembra essere un momento in cui si segna il passo, in realtà succede che qualcuno ti aumenta gli stadi di amplificazione ;) e tu non te ne accorgi; è la nuova legge di Dally amici.
Ultima modifica di slash il Lun Lug 15 2019, 21:01 - modificato 1 volta.
Ospite- Ospite
- Messaggio n°42
Re: Ampli classe D, parliamone.
... e il componente lo trovi anche su amazon, quando disponibile !
https://www.amazon.it/AUDIO-POWER-POWERSO36-STA515W-STMICROELECTRONICS/dp/B01I8X01BS
https://www.amazon.it/AUDIO-POWER-POWERSO36-STA515W-STMICROELECTRONICS/dp/B01I8X01BS
Poonie- Vip Member
- Numero di messaggi : 1512
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- Messaggio n°43
Re: Ampli classe D, parliamone.
Si ma hanno fatto tutto loro..alanford ha scritto:sulle amplificazioni HIFI la tecnologia e' ormai matura da tempo
l'evoluzione negli ultimi 30 anni e' stata praticamente inesistente a livello progettuale
discorso un po' diverso per la componentistica
anche sul digitale audio i massicci investimenti iniziali hanno ormai segnato il passo
nonostante il ritorno di alcuni marchi storici mai come oggi l'alta fedelta' e' un settore di nicchia seppur con un target di clientela mediamente abbiente rispetto agli anni 80 quando lo stereo in casa era popolare come oggi lo smartphone
Sebbene il consumatore sia tipico nell'accettare supinamente, tutto parte dalle politiche commerciali con abbondante/issimo indoramento di marketing.
Negli ultimi trent'anni credo che l'evoluzione tecnologica ci sia stata, poi dal mio punto di vista, che corrisponda ad effettivo miglioramento, ci sarebbe da parlarne.
Negli anni '80 era un altro mondo, sia per economìa sia per stile di vita, ed ecco anche perchè le due popolarità (stereo vs smartphone) sono potenzialmente uguali ma con contenuti agli antipodi, IMHO.
Cioè....uno è relax e l'altro è frenesìa (per non parlare della morbosa dipendenza).
Ripercorrevo qui note molto interessanti e che bene o male secondo me rendono lo stesso concetto.
https://www.ilgazeboaudiofilo.com/p1027027-perch%C3%A8-i-vinili-sono-rumorosi
Sul fatto che han buttato le presse del Supervinyl...beh, complimenti!....c'era proprio tanta fretta?
Poonie- Vip Member
- Numero di messaggi : 1512
Data d'iscrizione : 18.09.12
- Messaggio n°44
Re: Ampli classe D, parliamone.
Una chiave di lettura condivisibile, che fa riferimento a comodità, espandibilità, compattezza..slash ha scritto:forse dovremmo rivedere il concetto di "alta fedeltà".
se lo facessimo scopriremmo che l'alta fedeltà audio oggi ti segue ovunque , proprio su uno smartphone o in un dap da pochi euro e un paio di cuffie/auricolari wireless.
vero è che le prestazioni delle elettroniche non sono migliorate in modo significativo , se non grazie a nuove strutture architetturali delle stesse, ma è proprio qui che si inserisce la classe Digitale di amplificatori e dove le altre classi segnano il passo..
oggi con un solo componente , un integrato delle dimensioni di 16x11x3 mm che contiene al suo interno quatto amplificatori usati in parallelo, si ottengono ben 200W per canale con circa 60v in alimentazione e , con una manciata di altre componenti passive in uscita per ricreare il suono che ti piace di più ti ritrovi 400w nel taschino , nell'altro tieni le batterie ..
ecco dove si muove la tecnologia, in quello che a te sembra essere un momento in cui si segna il passo, in realtà succede che qualcuno ti aumenta gli stadi di amplificazione ;) e tu non te ne accorgi; è la nuova legge di Dally amici.
Oltre ad un buon suono, certo.
Poi il concetto di "alta fedeltà", è un bel terreno minato.
Ad ogni modo credo che il nodo del discorso rimanga la radicale differenza di vedute.
Prendo il Purifi-Audio del tuo link e vedo tre zeri sotto la virgola nei dati dichiarati di THD e IMD (mai visto prima), mentre io posto il nome del vecchio Nelson Pass che nei suoi progetti ha invece studiato l'introduzione della 2a armonica (!).
Prendiamo la valvola e nei progetti che la riguardano si possono rilevare i peggiori dati di fattore di smorzamento del panorama degli amplificatori, ma all'ascolto però..
Insomma il mio sospetto è che ci si autoconvinca di ascoltare come strumenti di misura, distorsiometri e simili, quando invece, per la piacevolezza d'ascolto beninteso, basterebbe rimettersi alle esigenze del proprio orecchio che, fidatevi, sa il fatto suo.
Non è che voglia dire che è questa la vera hi-fi, ma secondo me c'è tanto da valutare tra "vecchiume" e "novità".
Poi non sarò io a mettere in dubbio la praticità dei nuovi formati, delle nuove classi, e dei nuovi prodotti, oltre ad una qualità sonora apprezzabile.
Ospite- Ospite
- Messaggio n°45
Re: Ampli classe D, parliamone.
mah ..
Nelson Pass conosceva benissimo e misurava i suoi circuiti amplificati fino a quando si è stufato dei soli numeri e nei suoi trattati diventati filosofici ha rimesso l'uomo al centro , la perdita dell'io audiofilo lo turbava.
Produceva amplificatori in classe A..
Nelson Pass ce l'aveva proprio con quelli come te. visto che pesi quei numeri da addetti ai lavori THD e IMD (mai visti prima). Secondo te suonano ?
umanesimo seconda parte che non voglio alimentare , il dogma della piacevolezza d'ascolto e l'indulgenza degli audiofili.
Insomma, prendiamola sta valvola e mettiamola nella sezione adatta del forum
Nelson Pass conosceva benissimo e misurava i suoi circuiti amplificati fino a quando si è stufato dei soli numeri e nei suoi trattati diventati filosofici ha rimesso l'uomo al centro , la perdita dell'io audiofilo lo turbava.
Produceva amplificatori in classe A..
Nelson Pass ce l'aveva proprio con quelli come te. visto che pesi quei numeri da addetti ai lavori THD e IMD (mai visti prima). Secondo te suonano ?
umanesimo seconda parte che non voglio alimentare , il dogma della piacevolezza d'ascolto e l'indulgenza degli audiofili.
Insomma, prendiamola sta valvola e mettiamola nella sezione adatta del forum
carbonizer- JuniorMember
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- Messaggio n°46
Re: Ampli classe D, parliamone.
mah .... mi sono fatto l'idea che la classe A sia per pochi, perchè sempre secondo l'idea che mi sono fatto sono pochi coloro che sanno apprezzarla ed ancora meno quelli che, al di sopra di cete potenze se la possono permettere.
The first watt is the most important watt... e, What this country needs is a good five-watt amplifier."
Ma .... a noi piacciono i boom boom che emettono certi diffusori che hanno poi bisogno di millemila watt per farli andare. Non c'è nulla di male. Ed oggi ci hanno accontentato proponendo quello che desideriamo; delle efficientissime classi D e T al prezzo delle inefficienti e costosissime classi A, siamo felici così e non vedrei (condizionale d'obbligo) problemi. Il mio T-amp (uno dei primi), mi rende (quasi) felice, lo pagai 50 euro.
In una delle ultime fiere ho avuto il piacere o il dispiacere di vedere un tipo che aveva fatto un "coso" con un parallelo infinito di 300b, gli chiesi perchè ... rispose eh ma adesso c'ho millemila watt senti come va e via di volume a sovrastare tutto ciò che aveva intorno (ovviamaente anche lui stesso=) .. ma... ma vabbè poi tutti e intendo proprio tutti , nella saletta, gli hano chiesto di abbassare il volume altrisison tappati le orecchie
The first watt is the most important watt... e, What this country needs is a good five-watt amplifier."
Ma .... a noi piacciono i boom boom che emettono certi diffusori che hanno poi bisogno di millemila watt per farli andare. Non c'è nulla di male. Ed oggi ci hanno accontentato proponendo quello che desideriamo; delle efficientissime classi D e T al prezzo delle inefficienti e costosissime classi A, siamo felici così e non vedrei (condizionale d'obbligo) problemi. Il mio T-amp (uno dei primi), mi rende (quasi) felice, lo pagai 50 euro.
In una delle ultime fiere ho avuto il piacere o il dispiacere di vedere un tipo che aveva fatto un "coso" con un parallelo infinito di 300b, gli chiesi perchè ... rispose eh ma adesso c'ho millemila watt senti come va e via di volume a sovrastare tutto ciò che aveva intorno (ovviamaente anche lui stesso=) .. ma... ma vabbè poi tutti e intendo proprio tutti , nella saletta, gli hano chiesto di abbassare il volume altrisison tappati le orecchie
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Poonie- Vip Member
- Numero di messaggi : 1512
Data d'iscrizione : 18.09.12
- Messaggio n°47
Re: Ampli classe D, parliamone.
Secondo me hai travisato un bel po', o magari non ho capito io certe "sottigliezze".slash ha scritto:mah ..
Nelson Pass conosceva benissimo e misurava i suoi circuiti amplificati fino a quando si è stufato dei soli numeri e nei suoi trattati diventati filosofici ha rimesso l'uomo al centro , la perdita dell'io audiofilo lo turbava.
Produceva amplificatori in classe A..
Nelson Pass ce l'aveva proprio con quelli come te. visto che pesi quei numeri da addetti ai lavori THD e IMD (mai visti prima). Secondo te suonano ?
umanesimo seconda parte che non voglio alimentare , il dogma della piacevolezza d'ascolto e l'indulgenza degli audiofili.
Insomma, prendiamola sta valvola e mettiamola nella sezione adatta del forum
Ma vabbè..
Ospite- Ospite
- Messaggio n°48
Re: Ampli classe D, parliamone.
rimaniamo nel mare dei relativismi ..! Nelson Pass, ottimo fisico, navigava li .
Ospite- Ospite
- Messaggio n°49
Re: Ampli classe D, parliamone.
l'audiofilo dovrebbe calarsi nella tecnologia , farla sua per cercare di tirare fuori il meglio da essa .
il meglio di ogni generazione che, volenti o nolenti oggi è quella digitale , da cui abbiamo tanto da imparare per capire come spremerla al meglio per tirare fuori il buon suono anche a costo di farsi aiutare dalle classi Maestre A/B dove possibile. le amplificazioni pure digital sono sicuro siano alla portata anche di impianti hig-end, non abbiamo che da provarci , sperimentare ed imparare ad usarle al meglio delle loro possibilità.
da qualche parte bisognerà pur partire e, visto che il cambiamento è una legge della vita non mi ostinerei a guardare solo e sempre al passato con il rischio di perdermi il presente e il futuro..
il meglio di ogni generazione che, volenti o nolenti oggi è quella digitale , da cui abbiamo tanto da imparare per capire come spremerla al meglio per tirare fuori il buon suono anche a costo di farsi aiutare dalle classi Maestre A/B dove possibile. le amplificazioni pure digital sono sicuro siano alla portata anche di impianti hig-end, non abbiamo che da provarci , sperimentare ed imparare ad usarle al meglio delle loro possibilità.
da qualche parte bisognerà pur partire e, visto che il cambiamento è una legge della vita non mi ostinerei a guardare solo e sempre al passato con il rischio di perdermi il presente e il futuro..
Poonie- Vip Member
- Numero di messaggi : 1512
Data d'iscrizione : 18.09.12
- Messaggio n°50
Re: Ampli classe D, parliamone.
Beh, il presente può andarmi bene, cercare di individuare il futuro o vederlo esclusivamente in modo ottimistico lo trovo un po' tracotante di questi tempi.
Il digitale ormai è quarant'anni che gira, mi sembra abbastanza per tirare un po' di somme, sempre per quanto mi riguarda.
Se ho inserito il discorso valvola non è per la solita battaglia, era solo come contrapposizione all'infinitesimale sotto virgola e grafici vari dei dati dichiarati del costruttore (come Purifi) postati che, secondo me, non servono a niente.
Altrimenti se il metro di giudizio fosse quello, il tubo termoionico non esisterebbe più da un bel pezzo perchè, ripeto, le misure rilevate con questi dispositivi sulla carta spesso fanno pietà.
Allo stesso modo, Pass invece di bandire la ordine pari dall'universo ci ha giochicchiato ai fini musicali sullo stato solido, ma per questo non ci vedo l'eresìa, soprattutto visti i risultati sonici.
La perfezione ottenuta sui parametri misurabili non implica il buon suono, dovremmo ormai farcene una ragione, come per contro non sto dicendo che una classe D sia aberrante quantunque e perunque.
Rimane il fatto che sulla qualità timbrica e sonica, che mi pare sia da sempre ricercata dall'appassionato di musica riprodotta, affiancare una pur evoluta classe D o addirittura vederla sorpassare apparecchi che nulla hanno a che fare con l'ingegneria aerospaziale, ma che sono invece studiati per la massima resa timbrica oltre che dinamica, mi pare tanto.
E lo dico perchè credo più alle mie orecchie o alle recensioni degli ascoltoni piuttosto che al dato dichiarato.
Altrimenti nemmeno più l'esperienza non conta più niente.
Poi ribadisco, in una catena audio ci sta il Krell, il T-amp, l'integrato di fascia bassa, la classe D, l'Electrocompaniet e quant'altro, perchè non lo scopro io che è l'insieme che conta.
Il digitale ormai è quarant'anni che gira, mi sembra abbastanza per tirare un po' di somme, sempre per quanto mi riguarda.
Se ho inserito il discorso valvola non è per la solita battaglia, era solo come contrapposizione all'infinitesimale sotto virgola e grafici vari dei dati dichiarati del costruttore (come Purifi) postati che, secondo me, non servono a niente.
Altrimenti se il metro di giudizio fosse quello, il tubo termoionico non esisterebbe più da un bel pezzo perchè, ripeto, le misure rilevate con questi dispositivi sulla carta spesso fanno pietà.
Allo stesso modo, Pass invece di bandire la ordine pari dall'universo ci ha giochicchiato ai fini musicali sullo stato solido, ma per questo non ci vedo l'eresìa, soprattutto visti i risultati sonici.
La perfezione ottenuta sui parametri misurabili non implica il buon suono, dovremmo ormai farcene una ragione, come per contro non sto dicendo che una classe D sia aberrante quantunque e perunque.
Rimane il fatto che sulla qualità timbrica e sonica, che mi pare sia da sempre ricercata dall'appassionato di musica riprodotta, affiancare una pur evoluta classe D o addirittura vederla sorpassare apparecchi che nulla hanno a che fare con l'ingegneria aerospaziale, ma che sono invece studiati per la massima resa timbrica oltre che dinamica, mi pare tanto.
E lo dico perchè credo più alle mie orecchie o alle recensioni degli ascoltoni piuttosto che al dato dichiarato.
Altrimenti nemmeno più l'esperienza non conta più niente.
Poi ribadisco, in una catena audio ci sta il Krell, il T-amp, l'integrato di fascia bassa, la classe D, l'Electrocompaniet e quant'altro, perchè non lo scopro io che è l'insieme che conta.
Ospite- Ospite
- Messaggio n°51
Re: Ampli classe D, parliamone.
Rimane il fatto che, se vuoi considerarle , quelle misure sono li , le specifiche spiegano le "prestazioni" dei moduli di amplificazione in diverse condizioni di lavoro , certo non rivelano il valore finale o il rapporto costo/beneficio .. quello lo dobbiamo valutare noi utilizzatori.
sta di fatto che il noise (N) bassissimo indica che c'e' molta dinamica libera nel circuito , la quale può far arrivare tanta buona musica alle tue orecchie per non farti annoiare !
Gli studi e le creazioni di Nelson Pass rimangono affascinanti ma qui si parla di amplificazioni compatte che possono generare alta potenza senza perdite di efficienza. Il confronto va bene ma è decisamente fuori luogo , poi per carità ..
sta di fatto che il noise (N) bassissimo indica che c'e' molta dinamica libera nel circuito , la quale può far arrivare tanta buona musica alle tue orecchie per non farti annoiare !
Gli studi e le creazioni di Nelson Pass rimangono affascinanti ma qui si parla di amplificazioni compatte che possono generare alta potenza senza perdite di efficienza. Il confronto va bene ma è decisamente fuori luogo , poi per carità ..