Ascoltata per un paio di orette.... Ma quale rodaggio! Ma quale affiatamento coi pad... tirata direttamente fuori dalla scatola suona in maniera
magnifica.
Intanto la costruzione, come già detto da tutti le ZMF sono molto belle, hanno quel quid quasi da strumento musicale, il legno è ben laccato ma mantiene quella sensazione naturale, quella rugosità tattile che pesanti verniciature di altri costruttori cancellano. Lo chassis in magnesio la rende abbastanza leggera, non pensavo, sicuramente pesa qualcosa meno della Utopia. Inoltre è comodissima, col giusto clamping.
Ogni coppa ha quasi una ventina di fori e buchi vari per il porting, oltre alla griglia ovviamente, tutte queste scappatoie d'aria saranno responsabili del soundstage inusitato, di cui dirò tra poco.
Dal costruttore ti arriva con montati i pad Universe Lambskin. In teoria dovrebbero essere quelli a me meno congeniali, dalle recensioni rendono il suono più espanso e meno neutrale (quelli standard sulla Vérité dovrebbero essere... beh i Vérité), ma potrei pure buttare via gli altri e tenere fissi questi, perché già così è una goduria.
I bassi sono quelli che mi sono balzati meno all'occhio, ma attenzione, vengo da giorni con la Final D8000, che sotto questo aspetto ha uno slam e autorevolezza assurdi.
Non che siano minimamente carenti, sono molto naturali, sicuramente Edmond che è sempre assai critico nella necessità di controllo di queste frequenze, li troverebbe sopraffini. Sicuramente non sono inferiori alla Utopia, per dire. Inoltre è uno di quegli aspetti che credo vengano influenzati dal tipo di pad, vedremo.
Nelle medie frequenza, il gioco si fa serio! Sono i migliori medi che abbia mai sentito in una cuffia. Presenti, vividi, ma soprattutto sembra che ti leggano nel pensiero lo strumento che vorresti ascoltare in primo piano, e quelli invece sui vari strati di layering. Ad esempio le voci o gli strumenti solisti sono sfrontati e tangibili, mentre puoi ascoltare la ritmica disposta sul suo estesissimo palcoscenico. Questo senza che niente perda di corpo e sostanza.
Poi a un certo punto ho selezionato "Tube+" sull'IFI Pro iCAN (modifica la controreazione), e iniziava un trip lisergico: i suoni venivano da ogni dove, i piatti della batteria sembravano dietro la testa. Capisco cosa intendessero nel definirli pad olografici...
Decisamente adattissima alle valvole, controbilancia con la velocità del berillio la tendenza ad allungare le note, un mix vincente.
Gli acuti sono estesi, anche qui molto naturali, si sente tutto ma si fermano prima di giungere a sibilanti e trapanature; la sensazione di ariosità è netta.
Il cavo della Nordost mi pare si abbini molto bene, fortuna che lo avevo. Il cavo stock anche io l'ho lasciato nella sacchetta, ma - almeno esteticamente - pensavo fosse peggio.
Per concludere, parafrasando la famosa pubblicità dei fustini di Dash: "
ci daresti la Vérité indietro in cambio di queste due Suonoben Diamantate??"Ma col fischio!
