ZMF Vérité

biscottino ha scritto:
Hmmm, a me erano già in Bundle , sono tipo alcantara,  davvero ben fatti, non saprei dirti però quale modello sia perché mi è arrivato già tutto il pacchetto bello e fatto.
Il precedente proprietario la faceva andare con un ampli di Bandalex, mi pare uno degli ultimi, per cui timbricamente diciamo che è più sul lato neutro per capirci, preferiva questi pad a quelli in pelle, per curiosità poi li provo, ma tieni presente che parliamo di modelli di cuffie diversi, per cui magari i pad hanno risuotati diversi.

iniquum ha scritto:poi il signore della birra dovrà anche fare il confronto con la utopia, tanto non può scappare di casa 

Barone Birra ha scritto:Dopo alcune decine di ore di ascolto, devo dire di essere assolutamente entusiasta di questa cuffia.
Spesso si parla di cuffie "divertenti" verso cuffie "audiofile", ovvero corrette ma asettiche; la Vérité ha questo dono di risultare piuttosto rigorosa nella risposta, ma con una piacevolezza d'ascolto di tutto lo spettro delle medie frequenze che appaga veramente, almeno con i generi con cui l'ho provata.
Per le mie orecchie hanno il gran dono di una decisa presenza, consistenza tipica di cuffie "forward" o "intimate" che dir si voglia, senza che invece venga intaccato il grande soundstage e marcato layering strumentale, come ci riesca non lo so. Già avevo ipotizzato, a mo' di scherzo, che legga nel pensiero l'ascoltatore su dove vorrebbe concentrarsi.
La rapidità del driver fa sempre bella mostra, non sono ancora riuscito a trovare un passaggio sufficientemente intricato da metterla in difficoltà.
Proprio il soundstage, con la sua grande ariosità, è un altro dei punti di forza. Non è sterminato in larghezza in modo innaturale, la sua peculiarità è invece questa sensazione "globulare" e avvolgente, con i suoni che (se registrati in tal modo!) potrebbero davvero venire dai quattro punti cardinali.
Il progressivo rodaggio mi pare che stia sciogliendo parecchio i bassi, naturali e abbastanza consistenti. Per i sub-bassi più profondi mi pare manchi ancora qualcosa, a meno che non si smanetti con una tacca dello Xtra-bass dell'iFi Pro, nel qual caso diventa una "bestia" senza scomporsi dello sforzo. Tuttavia i basshead troverebbero certamente roba più affine presso altri produttori.
Gli acuti potrei definirli complementari, ovvero fanno tutto (molto) bene per completare l'equilibrio e bilanciamento del messaggio sonoro. Trovo che siano molto calibrati nell'evitare le sibilianti, nelle voci femminili c'è una grande resa.
In Toothsmile dei Bent Knee (da Shiny Eyed Babies, secondo i miei gusti audiocafoni uno dei più bei album rock degli ultimi dieci anni) mi son venuti i brividi.
Sarei curiosissimo di ascoltare la chiusa, ma non so se farei cambio di ulteriore enfasi sui medi a scapito della dimensione olografica del soundstage: a me sembra una cuffia che - se non perfetta in assoluto per gli standard odierni, sembra perfetta per il piacere di ascoltare musica come piace a me.

drum bass ha scritto:Avete centrato il punto. Mauro hai ascoltato sia la Auteur che la Veritè che reputi chiaramente migliore. Ma quello che mi piace di queste cuffie ZMF è proprio la loro rigorosità negli gli attacchi e i rilasci tipici del rock. Senza mai scomporsi e diventare aggressive. Però non ho mai ascoltato le Fostex. Biscottino puoi aiutarmi (ci)?
Drum

drum bass ha scritto:Anche Montanari se ha ascoltato le ZMF.
Drum

montanari ha scritto:
non ho mai visto ne le zmf ne la 909

montanari ha scritto:Ah ok!
Una è rossa l altra marrone!

biscottino ha scritto:
Per te che provi un po’ tutto, è una grave mancanza...

montanari ha scritto:
Sai che non mi pigliano? 
Poi è ormai qualche anno che ho queste due e sto bene. Van con tutto! 
Finita la pandemia ho un appuntamento con la Abyss diana phi. Vediamo se fan meglio e sono più comode delle focal

biscottino ha scritto:
La th909 è una tecnica quanto la Utopia, solo che la supera in alto, in basso, sui medi, per comfort e per leggerezza ,e sai che la Utopia l’ho ascolta per molto tempo, diciamo che Fostex ha realizzato un capolavoro, cuffie che non hanno avuto il successo che meritano.
Zmf, tanti modelli tutti diversi, magari becchi quello che non incontra i tuoi gusti e magari ti deludono, catalogo vasto, troppi pad diversi , un vero trip!

steve966 ha scritto:Penso che la TH909 sia molto meno ostica da pilotare, la Pioneer richiede parecchia corrente...

Barone Birra ha scritto:
Sarà la Foster Electric Co. (ovvero quella che vende cuffie col brand Fostex) a costruire i driver della Zmf? So che Zach è un vecchio moddatore Fostex, sarà in buoni rapporti con la compagnia, e sono fra i pochi a usare la biocellulosa...
Comunque, cosa ti ha fatto propendere per vendere la Pioneer e tenere la 909? Mi pare di aver letto che le consideravi alla pari o giù di lì...

biscottino ha scritto:
Zach avrà sicuramente un Santo in paradiso  ...la Pioneer è ancora in vendita, ma non mi stupisco, è un prodotto di nicchia, una cuffia molto selettiva, un paio di persone che erano interessate e che mi avevano contattato, a cui ho chiesto con cosa l’avrebbero fatta suonare, valutando che non avevsno attrezzatura idonea gli ho consigliato di dirottarsi su altri prodotti, meglio non avere problemi con chi non capisce la qualità del prodotto.
Ps. Con il loro Amp-dac Pioneer in bilanciato vanno una meraviglia...

mauro16164 ha scritto: