darixyn ha scritto:
Ma ho ascoltato le sue parole, e ho cercato di immedesimarmi nei panni di uno che crede davvero. Il pontefice si è soffermato sui versi di quel Vangelo scritto da non so chi...(nel senso che a prescindere dai nomi, nessuno sa chi abbia scritto quei Vangeli, quanto ci sia di vero in loro e quanto siano più veritieri di quelli che sono invece stati dichiarati apocrifi all'indomani del consiglio di Nicea)....ebbene, in quel passo c'è Gesù Cristo che dorme sulla nave, e quando gli apostoli lo chiamano perché si ritrovano nel mezzo di una tempesta, lui si sveglia e dice loro....avete forse perso la fede? State tranquilli.
Ebbene, la gente sta morendo a migliaia, cosa c'è di confortevole in quelle parole? Cosa c'è da stare tranquilli....quelli che sono già morti non avevano abbastanza fede? Se fossi stato un fedele mi sarei sentito smarrito, non confortato, ecco perché ho trovato deprimente la celebrazione nel suo complesso, non la semplice uscita in piazza.
Ovviamente, come sempre, imho
Mi collego a quello qui scritto ma parlo in generale a tutti.
Il vero credente dovrebbe poter dormire sulla barca in mezzo alla tempesta, come narrato in quel passo del Vangelo letto da Papa Francesco quel pomeriggio sul sagrato di San Pietro, perché sa che non c'è morte, che la fine su questa terra è l'inizio dall'altra parte.
Cristo, parlando nel nome del Padre, dice che risorgeremo come lui e allora non ci saranno più morte e sofferenza. Il cristiano è colui che riesce ad avere una Fede assoluta in questo.
È il Papa è il primo di tutti questi cristiani è colui che deve aiutare gli altri, qui in terra, a non smarrire quella Fede. E deve credere per aiutare gli altri a credere, cercando con le sue parole, a non farsi scoraggiare.
Trovo che, almeno in parte, la Benedizione e Indulgenza Plenaria sia un modo per non far scoraggiare i Fedeli che si son visti allontanare dai parenti i quali sono morti e a cui non è stato possibile dare un ultimo commiato e perché tutti i morti di questi giorni potessero avere un ricordo e una preghiera e simbolicamente quel funerale di cui sono stati privati.
(Per esperienza personale, con il dolore che porto dentro, un piccolissimo conforto mi è stato dato dal fatto di essere riuscita a far dare a mamma l'estrema unzione e una breve Benedizione/funerale breve li alla RSA dove era ricoverata. Il giorno seguente avevano interdetto le cerimonie funebri in tutte le Chiese di Roma.).
Anche io sono fra quelle persone che si chiedono: "perché tutto questo; come può Dio far accadere quello che si sta vivendo in questo momento della pandemia da covid-19?".
Ma guardando con gli occhi e soprattutto con il cuore del credente (non so quanti lo siano ancora visto che: vacillare è facile, rinnegare è semplice) l'insegnamento della "Parola di Dio" è la Promessa che la Vita sarà oltre la morte terrena. Quindi chi ha Fede non deve temere alcun male.
Non è facile una Fede così, anzi fa paura.
Per questo, a mio parere, siamo arrivati sempre più spesso a sentire le persone, che se ne discostano, dire cose del genere: "io sono credente ma non praticante" oppure "io credo in una Entità Superiore ma non credo sia un dio" e via discorrendo.
Un'ultima parola sul Papa.
Egli è il capo della Chiesa non il Re. Le sue decisioni non sono assolute in quanto la Chiesa è un'entità composta da molte persone e da Regole che vanno rispettate. Se demolissimo la maggior parte delle regole franerebbe tutto l'ordinamento.
Credo che la Chiesa qualche passo avanti lo stia cercando di fare per mezzo di questi ultimi Papi. Lo so sono piccoli passi ma è importante che ci siano.
Anche io sono fra quelli a cui farebbe piacere vedere aiuti più importanti da parte del Vaticano...
E sono anche fra quelle persone che vorrebbero una Giustizia più equa come sentenzia la scritta che campeggia, spesso sotto la statua della dea bendata con la bilancia in mano, nei tribunali: "la Giustizia è uguale per tutti".
Concludo dicendo: ognuno faccia ciò che "sente" o pensa basta che questo non arrechi alcun danno.