pepe57 ha scritto:Oggi come oggi, a parer mio, ci sono delle soluzioni tecniche che, applicate a qualsiasi livello di costo, permettono dei risultati notevolmente superiori (beninteso confrontando oggetti che miravano a posizionarsi in simili fasce di costo/qualità) a quelli dei tempi.
Ovviamente il vantaggio di un vintage o simile, è che lo si può (o meglio, lo si poteva) acquistare a prezzi decisamente competitivi rispetto a quelli di attuale produzione (all' altro lato c' era sempre il rischio del buono stato e buona manutenzione, senza manomissioni, dell' oggetto vintage).
Purtroppo oggi fare un ottimo gira DD o Puleggia, pur essendo possibile, porta a costi impegnativi in quanto richiede: da un lato l' applicazione di soluzioni complicate e dall' altro una industrializzazione su larga scala che di fatto non c'è più e temo, malgrado la rinascita modaiola del giradischi, i numeri restano insufficienti per questo approccio (se vuole essere mirato).
L' interesse sta guidando i pubblicitari (di ogni livello) a dover sostenere affermazioni assolutistiche che personalmente spesso mi lasciano molto dubbioso.
Costoro a certi livelli "spingono" il giradischi per creare fra i giovani la necessità di un oggetto di cui fino a ieri non sentivano alcun bisogno. Non dico che non sia contento che i giovani riscoprano certi oggetti, ma mi piacerebbe di più se la scoperta fosse personale e non frutto di furberie e "mode" imposte. Per cui assistiamo a divulgazioni di informazioni del tutto infondate in nome del denaro (che solo il disco nero potrebbe portare), esattamente come quando, "spingevano" il CD (sul quale il guadagno, a quei tempi, era molto più alto).
Ad altri livelli c'è chi cerca di alimentare questa nuova fonte di guadagno spingendo la nuova moda sostenendo che il "puleggia" o il "DD" siano meglio del "cinghia". A mio avviso, anche qui, con motivazioni infondate.
Per me, oggi come oggi le tre tipologie sono molto vicine nel risultato (ovviamente a similarità di impostazione e costo).
La scelta deve essere fatta con la consapevolezza e direi anche l' ammissione, che un oggetto lo possiamo preferire all' altro semplicemente perché abbiamo i nostri gusti e ci attira maggiormente (per i più svariati motivi, nostalgici, tecnici, estetici etc, ma NON sonici) l' uno rispetto all' altro. Questo beninteso se poi alla tecnologia scelta si abbina tutto il resto adeguatamente.
Farei quindi attenzione all' aspetto delle grandi ditte. Da un lato è vero che potendo produrre in modo più industrializzato hanno maggiori economie di scala. Dall' altro sono costrette a tener conto di un insieme di problematiche legate ai costi per cui difficilmente tendono davvero ad ottimizzare l' insieme del singolo prodotto nel range di tutti i loro prodotti (per loro la massimizzazione della standardizzazione è un pregio ma anche un limite quasi obbligato).
Un giradischi, dovrebbe essere sempre visto come un insieme composto da 4 componenti meccanici: Base, motore, braccio e testina.
La testina sta a noi abbinarla (a volte è anche inclusa nell' offerta, m è raro), ma il resto sta per forza al costruttore.
Quando i numeri non bastano (problema attualmente reale), cosa fa il costruttore?
Medierà per poter standardizzare.
Ad esempio, parlando di Technics (vista come grande casa), una volta l' SL 1000 era un motore SP10 montato su plinto in ossidiana specifico + un braccio EPA 100 con cuscinetti a rubini studiato apposta mentre il 1200 montava un braccio molto più semplice. Questo portava ad avere due gira ben equilibrati e completamente diversi sia nella costruzione che nei risultati.
Oggi fare due basi diverse con uguale snodo e geometria del braccio (nell' essenza immutato rispetto sl vecchio 1200) dimostra che la necessità di standardizzare (quando di fronte non esiste un mercato così ampio da permettere una vera ottimizzazione per singolo giradischi) porta ad offrire sul mercato un compromesso.
O il modello Top (1000R) viene penalizzato da un braccio non alla sua altezza (e il modello basic rappresenta un collo di bottiglia per un braccio che meriterebbe ben altra base) o il modello basic (1200) ha un braccio adeguato (e il Top ne resta penalizzato) o entrambi non montano un braccio perfettamente adeguato a loro.
A questo punto, visto che il sia modello TOP che il Basic non costano de lire (vabbè due euro) c'è comunque da chiedersi se non è meglio pensare anche a quei piccoli produttori che quando concepiscono un giradischi (anche di basso costo) studiano e gli abbinano gli specifici componenti al fine di presentar un prodotto equilibrato al meglio delle loro capacità senza obblighi di sorta (a parte quello di guadagnare, ma questo vale per tutti ovviamente).
