Pazzesco, questa è roba da nerd.JacksonPollock ha scritto:
Il ritocco che facevo io era la de-enfatizzazione dei primi CD che erano caratterizzati dal pre-emphasis... Il Lettori CD in lettura riconoscevano la presenza e de-enfatizzavano "smussando" le spigolosità. Il ripping all'epoca non lo permetteva.
Oltre a questo c'è il watermaring, ma anche lui ormai viene bypassato dai software molto agilmente (XLD che è l'equivalente di EAC per Mac per esempio lo individua e lo taglia via).
Poi ovviamente anche eventuali errori di registrazione/clipping che con i dac contemporanei e gli stadi d'uscita sempre più trasparenti, le catene super risolventi ti vengono sbattuti in faccia.
Molto dello scetticismo verso la musica in formato digitale (file) nasce anche da questo.
Ho un botto di CD di etichette minori (e anche qualche major) che nel lettore suonavano gradevoli, in FLAC strilla(va)no.
Oggi però siamo nel 2021, i dac e lettori più carrozzati identificano la presenza e de-enfatizzano "live" loro direttamente sul file, quindi per quanto mi riguarda, tempo perso.
E lo scetticismo sul digitale a cui fai riferimento infatti mi sembra abbia una sua fondatezza, ci sono variabili in agguato che complicano la vita.
Forse in analogico si digeriva tutto e meglio perchè gli errori erano meno evidenti o non lo erano del tutto, ma in digitale il discorso dovrebbe essere affinato in origine, non diffuso come viene, che tanto poi ci sono i programmi e ognuno se lo corregge a piacimento.
Dovrebbe essere un punto di forza del digitale, inteso come tecnologìa più completa e veloce, quindi si potrebbero tralasciare de-enfatizzazioni e correzioni varie.
Che in un DAC o in un lettore magari ad oggi sono cose normali, non lo so.
Non ho idea di quale delle due sia meglio, certo che un file non enfatizzato darebbe un senso di migliore, secondo me.
Bah, troppo complicato.