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Punte e.... sottopunta - Pagina 5
Il Gazebo Audiofilo

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    Punte e.... sottopunta


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    Messaggio Da Ospite Sab Apr 25 2009, 22:24

    ...può darsi che non RIsuoni............oppure che RIsuoni meglio..........o ancora che peggiori il tutto....
    E' un saggio mix di consapevolezza,obbiettività e serenità di analisi.
    Ho sostituito sotto le Proac Studio 110, 6 mezze sfere di gomma semirigida, (già precedentemente avevo sentito 6 mezze sfere di gomma più mordiba...) ed ora ho cambiato ancora con nr.6 dadi ciechi di acciaio da 12mm. Sai cosa mi piace di tutto questo.....Il fatto che NON cambio per andare alla ricerca di qualcosa che attualmente non mi soddisfa... Ma cambio per la curiosità di sentire...(se ci riesco...) cosa succede.Ed è la "prospettiva" migliore in cui porsi, dal momento che mentalmente si accetta il principio per il quale IO mi pongo davanti ad un qualcosa di innovativo, non per Ricercare un qualcosa che vada a soddisfare il mio senso estetico acustico (ma se succede ben venga!!!!...)ma per mera e pura curiosità. Fin dove ne ho voglia e possibilità....
    Ora mi sto adoperando per provare 6 punte della Pro-Ject, se riesco a trovarle....e magari dopo chissà. Se avrò voglia continuerò....o magari mi fermerò...E' solo passione e curiosità che spingono oltre il limite l'audiofilo.E non la ricerca della perfezione, in quanto tutto e per sempre resta perfettibile...
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 06:45

    In fondo l'impianto a questo serve, no ? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 625723

    Lorenzo


    Ultima modifica di petrus il Dom Apr 26 2009, 07:11 - modificato 3 volte.
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 07:01

    No, sicuramente non serve a e per questo.................. Ma mi chiedo: Perchè NON fare delle prove? Non c'è mica nulla da perdere....

    E in qualche modo comunque...l'impianto serve ANCHE a questo....a soddisfare passione e curiosità. E' un Hobby, non dimenticarlo. Non è una scienza matematica.
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 07:10

    pavel ha scritto:No, sicuramente non serve a e per questo.................. Ma mi chiedo: Perchè NON fare delle prove? Non c'è mica nulla da perdere....

    E in qualche modo comunque...l'impianto serve ANCHE a questo....a soddisfare passione e curiosità. E' un Hobby, non dimenticarlo. Non è una scienza matematica.

    Indubbiamente ognuno del proprio impianto e del proprio tempo fà ciò che vuole, io mi chiedo solo, perchè ridere dei legnetti e degli spilloni ?
    c'è differenza tra un pezzetto di legno SOPRA la cassa da uno posto SOTTO la stessa ?
    se sento le differenze in un modo altrettanto le sentirò nell'altro, o no ?
    le custodie dei cd sono riflettenti è evidente che influenzeranno il suono nella stanza, che si fà ? si ascoltano pure queste ?

    Io il mio tempo davanti all'impianto lo occupo diversamente, magari ascoltando un disco e lo faccio per passione e per curiosità, non certo per ragioni scientifiche Punte e.... sottopunta - Pagina 5 625723


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 08:57

    a me oltre sentire la musica....piace anche sperimentare... di tutto e di più.... Non lo considero tempo perso. Sono troppo curioso per NON farlo....
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 09:31

    pavel ha scritto:a me oltre sentire la musica....piace anche sperimentare... di tutto e di più.... Non lo considero tempo perso. Sono troppo curioso per NON farlo....

    lo dicevo io che c'è poco da ridere allora Punte e.... sottopunta - Pagina 5 650957

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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 11:10

    Scusate l'autocitazione:
    "Cosa sono i suoni senza la musica ?
    Nulla, sono come le parole senza il linguaggio, la musica è il linguaggio dei suoni.
    Ma solo la musica sà essere veramente universale, nessun altro linguaggio può essere compreso da tutti come la musica, vi immaginate la Divina commedia tradotta in cinese o swahili, ma un opera di Mozart si sente e basta e la si può godere ed apprezzare anche senza conoscere il tedesco, ma anche il suono se non espresso nel modo più lineare e armonico può disturbare e siccome la musica non può esistere se non la si suona, mentre un libro, una statua, un quadro sono un opere statiche che non necessitano di essere eseguite, ecco che un buon impianto può divenire parte di essa affinchè sia reso onore ad una delle più belle espressioni dell'arte.
    Allora l'impianto non è meramente un mezzo, è lo "strumento" per poter godere della musica e proprio come l'artista sceglie il miglior strumento per dar vita alla sua arte, noi si sceglie il migliore degli impianti per ricreare quel momento di arte nei nostri salotti.
    La prossima volta che scegliete un disco, guardatelo bene perchè da quel pezzo di plastica prenderà vita grazie al vostro amato impianto l'espressione dell'arte più sublime ed universale del globo, la musica."

    Questo è il mio essere audiofilo che è diverso dall'essere unicamente amante della musica, io curo ed amo occuparmi anche del mio impianto, però quello che cerco è la possibilità di limitare il "falso" della riproduzione, che irrimediabilmente altera nel volume e nel timbro l'evento originale dal vivo che ha generato quel disco, per far sì che il disco si riappropri della sua funzione e possa dare rilevanza al lato effimero della musica ovvero la sua esecuzione.
    Nella musica jazz, che io amo, il disco ha avuto un ruolo fondamentale di apprendimento e di accrescimento culturale di un'arte fatta di improvvisazione quindi non tramandabile se non con l'ascolto, si imparava dai dischi a suonare come i grandi di quei tempi.
    Per fare ciò non c'è bisogno di provare ogni sorta di punta, piedino e legnetto, ma di un accrescimento culturale mosso dalla curiosità di indagare tra le accezzioni più comuni del termine "musica" ;
    Musica come suono, musica come linguaggio, musica come passione.
    Linearità, intensità, timbro ecco dove concentrare gli ascolti per ottimizzare l'impianto senza dimenticare l'elemento più importante della catena noi stessi.

    Lorenzo
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    Messaggio Da Il delfino di Air Dom Apr 26 2009, 11:22

    petrus ha scritto:Scusate l'autocitazione:
    "Cosa sono i suoni senza la musica ?
    Nulla, sono come le parole senza il linguaggio, la musica è il linguaggio dei suoni.
    Ma solo la musica sà essere veramente universale, nessun altro linguaggio può essere compreso da tutti come la musica, vi immaginate la Divina commedia tradotta in cinese o swahili, ma un opera di Mozart si sente e basta e la si può godere ed apprezzare anche senza conoscere il tedesco, ma anche il suono se non espresso nel modo più lineare e armonico può disturbare e siccome la musica non può esistere se non la si suona, mentre un libro, una statua, un quadro sono un opere statiche che non necessitano di essere eseguite, ecco che un buon impianto può divenire parte di essa affinchè sia reso onore ad una delle più belle espressioni dell'arte.
    Allora l'impianto non è meramente un mezzo, è lo "strumento" per poter godere della musica e proprio come l'artista sceglie il miglior strumento per dar vita alla sua arte, noi si sceglie il migliore degli impianti per ricreare quel momento di arte nei nostri salotti.
    La prossima volta che scegliete un disco, guardatelo bene perchè da quel pezzo di plastica prenderà vita grazie al vostro amato impianto l'espressione dell'arte più sublime ed universale del globo, la musica."

    Questo è il mio essere audiofilo che è diverso dall'essere unicamente amante della musica, io curo ed amo occuparmi anche del mio impianto, però quello che cerco è la possibilità di limitare il "falso" della riproduzione, che irrimediabilmente altera nel volume e nel timbro l'evento originale dal vivo che ha generato quel disco, per far sì che il disco si riappropri della sua funzione e possa dare rilevanza al lato effimero della musica ovvero la sua esecuzione.
    Nella musica jazz, che io amo, il disco ha avuto un ruolo fondamentale di apprendimento e di accrescimento culturale di un'arte fatta di improvvisazione quindi non tramandabile se non con l'ascolto, si imparava dai dischi a suonare come i grandi di quei tempi.
    Per fare ciò non c'è bisogno di provare ogni sorta di punta, piedino e legnetto, ma di un accrescimento culturale mosso dalla curiosità di indagare tra le accezzioni più comuni del termine "musica" ;
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    Lorenzo

    standing ovation per petrus!!!!!!!!!!!! cheers cheers
    l'ultima parte del discorso poi è stupenda!!!!
    grande petrus!!!!!!!!!!!!!! Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 13:05

    Questo è il mio essere audiofilo che è diverso dall'essere unicamente amante della musica, io curo ed amo occuparmi anche del mio impianto, però quello che cerco è la possibilità di limitare il "falso" della riproduzione, che irrimediabilmente altera nel volume e nel timbro l'evento originale dal vivo che ha generato quel disco, per far sì che il disco si riappropri della sua funzione e possa dare rilevanza al lato effimero della musica ovvero la sua esecuzione.
    Nella musica jazz, che io amo, il disco ha avuto un ruolo fondamentale di apprendimento e di accrescimento culturale di un'arte fatta di improvvisazione quindi non tramandabile se non con l'ascolto, si imparava dai dischi a suonare come i grandi di quei tempi.
    Per fare ciò non c'è bisogno di provare ogni sorta di punta, piedino e legnetto, ma di un accrescimento culturale mosso dalla curiosità di indagare tra le accezzioni più comuni del termine "musica" ;
    Musica come suono, musica come linguaggio, musica come passione.
    Linearità, intensità, timbro ecco dove concentrare gli ascolti per ottimizzare l'impianto senza dimenticare l'elemento più importante della catena noi stessi.

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    ...il mio essere audiofilo, è semplicemente diverso dal tuo. Il che non significa che sia migliore,o peggiore, più giusto, o sbagliato. SEMPLICEMENTE diverso. Io non cerco di "limitare il falso" della riproduzione, non fosse altro perchè non ho la possibilità di sapere come e quale sia la "riproduzione originale". In più, diversamente da altri e da te, da quanto leggo...Io non ricerco affatto la veridicità dell'esecuzione, ma perseguo la riproduzione che appaga il mio senso acustico.Lo stesso Requiem di Mozart ad esempio....lo sento su varie incisioni, ma non per ricercarne la copia più fedele, ma per trovare quella che più mi aggrada. Di conseguenza...se con punte,legnetti ecc....riesco a migliorare ancora l'esteticità del brano...lì trovo la mia soddisfazione, ovviamente quando ciò che sento, incontra e soddisfa il lato estetico del mio ascolto. Ovvio che così facendo, mi "allontano" dalla riproduzione REALE (poi un giorno qualcuno mi spiegherà...quale sia la Riproduzione ORIGINALE/REALE/VERITIERA....), ma essendo il mio fine quello di ascoltare come piace a me, e NON l'orginalità dell'evento musicale, questa è la strada che percorro.
    Linearità, intensità, timbro...questi sono i canoni verso i quali tu concentri l'ascolto (permettimi di aggiungere, il TUO...ascolto) per ottimizzare l'impianto... Io ne perseguo altri.Diversi se non addirittura contrari ai tuoi. Velocità,ariosità,dettaglio....sono i miei. Partiamo già da 2 punti di partenza diversi tu ed io...ovvio che i punti di arrivo, siano ancora più distanti tra di loro.
    Esempio pratico. Dall'inizio del mio percorso audiofilo, non ho MAI cercato equilibrio e linearità nei miei impianti....Ho sempre volutamente spostato questi equilibri, indirizzandoli verso la MIA personale piacevolezza di ascolto.....
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 13:59

    ...il mio essere audiofilo, è semplicemente diverso dal tuo. Il che non significa che sia migliore,o peggiore, più giusto, o sbagliato. SEMPLICEMENTE diverso.

    questa precisazione a chi serve ?

    Io non cerco di "limitare il falso" della riproduzione, non fosse altro perchè non ho la possibilità di sapere come e quale sia la "riproduzione originale".

    Qualunque sia l'originale l'impianto la falserà nel volume, nel timbro, nell'altezza (estensione) e nella dinamica naturale ma conoscendo il suono degli strumenti, portando con sé il bagaglio culturale che l'ascolto della musica dal vivo offre è possibile rendere il suono del proprio impianto meno “falso” e meno “riprodotto” , questo è un dato di fatto che puoi facilmente verificare mettendoti ad ascoltare una registrazione di strumenti acustici.

    In più, diversamente da altri e da te, da quanto leggo...Io non ricerco affatto la veridicità dell'esecuzione, ma perseguo la riproduzione che appaga il mio senso acustico.Lo stesso Requiem di Mozart ad esempio....lo sento su varie incisioni, ma non per ricercarne la copia più fedele, Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 ma per trovare quella che più mi aggrada. Di conseguenza...se con punte,legnetti ecc....riesco a migliorare ancora l'esteticità del brano...Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 lì trovo la mia soddisfazione, ovviamente quando ciò che sento, incontra e soddisfa il lato estetico del mio ascolto. Ovvio che così facendo, mi "allontano" dalla riproduzione REALE Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542 (poi un giorno qualcuno mi spiegherà...quale sia la Riproduzione ORIGINALE/REALE/VERITIERA....), ma essendo il mio fine quello di ascoltare come piace a me, e NON l'orginalità dell'evento musicale, questa è la strada che percorro.

    qui faccio fatica a seguirti non vedo collegamenti a ciò che ho scritto, sinceramente non capisco di cosa parli e quindi non rispondo per non andare ancor più fuori tema.
    Io ho detto che il disco ha il compito di testimoniare una esecuzione che sarebbe irrimediabilmente persa in quanto essa è unica ed irripetibile, venendo a costituire un documento storico di straordinaria importanza, ma l'ho detto per rispondere a chi “è solo dal vivo che si parla di musica”

    Dall'inizio del mio percorso audiofilo, non ho MAI cercato equilibrio e linearità nei miei impianti....Ho sempre volutamente spostato questi equilibri, indirizzandoli verso la MIA personale piacevolezza di ascolto.....

    No comment Punte e.... sottopunta - Pagina 5 625723

    Lorenzo

    P.S.
    ne fai una cosa personale tra noi due e sinceramente non capisco perchè, oltretutto così limiti fortemente l'intervento degli altri che potrebbero alimentare una interessante discussione. Sappi che se non ci saranno altri interventi oltre a nostri io non interverro più, visto il tono che ha preso il 3D.
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    Messaggio Da aircooled Dom Apr 26 2009, 14:30

    no no, continuate
    gli interventi sono molto interessanti oltre che pacati nei toni Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 15:09

    questa precisazione a chi serve ?

    ...Non è una precisazione.....è una ovvietà: Non tutti gli audiofili sono uguali...Ognuno persegue un qualcosa, che non necessariamente nel suo essere ha un suo principio indissolubile e unitario. Altrimenti invece che un hobby, sarebbe una scienza esatta....

    P.S.
    ne fai una cosa personale tra noi due e sinceramente non capisco perchè, oltretutto così limiti fortemente l'intervento degli altri che potrebbero alimentare una interessante discussione. Sappi che se non ci saranno altri interventi oltre a nostri io non interverro più, visto il tono che ha preso il 3D.


    ....qui non sono d'accordo per molteplici fattori:
    1- Non ne sto assolutamente facendo una questione personale tra me e te.Confrontarsi...altro non significa che mettere a confronto delle idee diverse....E' tutta qui la bellezza delle cose...
    2-Non sto limitando proprio nulla e nessuno....E' solo una tua personalissima interpretazione, priva di fondamento. Non mi sembra di aver vietato a nessuno di dire la sua. Anzi...a scanso di equivoci e checchè tu ne possa pensare mi piace moltissimo la piega che sta prendendo questo tipo di CONFRONTO, aggiungo che mi piacerebbe che chi fosse interessato DEBBA intervenire.(Altrimenti non ci sarebbe confronto)...e a me il confronto piace, proprio per lo stesso motivo testè espresso, in base al quale OGNUNO persegue un qualcosa (e mi piacerebbe saperlo...sai la mia curiosità..)
    3- Un tono più pacato e disteso di questo non saprei usarlo.Sono solo stimolato dalla nostra diversità di vedute.Non è importante (per me) condividere le idee...ma di più conoscerle,sviscerarle,ed accettarle in quanto tali.Chissenefrega se tu sei un "purista" ed io un "equalizzato", e lo stesso sarebbe se fosse il contrario. Vorrei solo SAPERE E CAPIRE COSA persegui tu e tutti gli altri. Anzi....Più fini "diversi" ci possono stare...più interessante sarebbe!!!!!. Se non interverrai + mi dispiacerà...perchè la cosa più bella di un forum è IL CONFRONTO. Per fare ciò bisogna essere minimo 2 persone. Non capisco perchè tu non voglia continuare a farlo, a me sinceramente invece interessa moltissimo sapere la tua e l'altrui opinione. Quindi esorto te e gli altri a dire ciò che vogliono......
    4- Sbaglio.....o si è venuti qui per DIRE liberamente ciò che si pensa? E' così che intendo una discussione su di un forum.... Se gli altri non intervengono forse è perchè non interessa l'argomento, od altro.Ma a me viceversa piace. Quindi...se non vorrai + intervenire, mi dispiacerà molto....ma rispetterò la tua idea. Io continuerò a scrivere e a dire la mia se qualcuno interverrà....questo argomento così poco "toccato" mi piace. E mi piace molto la diversità (mia e tua ad esempio)...sul come ci si pone di fronte alla musica. Non per niente....mi trovo bene a leggere e rispondere a PPP...proprio per la nostra diversità di vedute. Il confronto....come lo intendo io...è + costruttivo,stimolante,e interessante proprio con chi la pensa diversamente da me. Altrimenti sarebbe + simile ad una "condivisione" di principi che non al "confronto"....

    PS:...ti faccio capire come la penso: Vorrei sviscerassi il tuo "NO COMMENT" alla mia affermazione. Mi pare di capire che non "condividi" il mio principio..... Ma siccome per me è più importante sapere "perchè non sei d'accordo"...che sapere che hai la mia stessa idea..... Vorrei saperne i motivi. Te lo chiedo sinceramente e per favore....
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 15:49

    pavel ha scritto:
    PS:...ti faccio capire come la penso: Vorrei sviscerassi il tuo "NO COMMENT" alla mia affermazione. Mi pare di capire che non "condividi" il mio principio..... Ma siccome per me è più importante sapere "perchè non sei d'accordo"...che sapere che hai la mia stessa idea..... Vorrei saperne i motivi. Te lo chiedo sinceramente e per favore....

    Semplicemente non sono dell'idea che tutto sia concesso solo perchè, piace così, sebbene mi rendo conto che ognuno del suo suono fà ciò che vuole, ritengo un impianto colorato o comunque spostato verso una non linearita, un impianto inadeguato.
    Essendo, nel mio modo di concepire, lo stereo lo “strumento” per usufruire della bellezza della musica, ritengo un impianto che stona, perchè di questo si tratta, inidoneo a farmi godere di ciò che di bello c'è in quello che ascolto.
    Non è tutto legittimato dal gusto personale, certo anche la musica per certi versi si divide e si classifica attraverso i gusti di chi la suona, di chi la scrive, di chi la ascolta, ma io non posso mettermi al piano e sbattacchiare i tasti come mi pare e dire che anche quella è musica perchè a me piace così.

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    Messaggio Da Dragon Dom Apr 26 2009, 16:38

    Io semplicemente non credo ci sia un verità soltanto; il vero problema secondo me è il sapere con certezza quale dovrebbe essere la riproduzione più vera, quando non abbiamo ascoltato l'originale.
    Ditemi voi, come si può affermare che questo o quell'impianto suona molto vicino alla realtà. Quale sarebbe la realtà? Qualcuno a ascoltato dal vero un determinato pezzo inciso sul disco che stà ascoltando ora sul proprio impianto? Non credo proprio, ed allora?

    Abbiamo scritto fiumi di parole tempo fà sulla MI-FI (che non è la Milano-Firenze Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880 ), quando parlavamo di potenza o non potenza, di mielosità o di spigolosità, ecc.....

    Mi accorgo che anche chi al tempo sosteneva la tesi del "quanto più vicino al vero", quì si stà avvicinando invece alla tanto snobbata MI-FI.
    Con questo non voglio criticare nessuno, vorrei solo far notare che non sempre quello che sosteniamo è verità assoluta, lo dimostra il fatto che certe volte siamo noi stessi a smentirci, anche se in altre circostanze, sugli stessi argomenti (più o meno).

    Poi è chiaro che questo argomento andrebbe approfondito, ma non sò se arriveremmo ad una verità univoca per tutti; credo che arriveremmo a sostenere tutti che per ascoltare ottimamente la musica, occorre un'ottimo impianto (su questo credo siamo tutti d'accordo), ma per quanto riguarda il timbro,l'ampiezza,l'ariosità,il dettaglio ecc, credo che ciascuno di noi abbia un modo di ascoltare diverso dagli altri, e quale sia quello giusto......sarà difficile dimostrarlo.

    Questo è il mio pensiero; ben disponibile a scambi di opinioni costruttive.


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 16:48

    petrus ha scritto:
    pavel ha scritto:
    PS:...ti faccio capire come la penso: Vorrei sviscerassi il tuo "NO COMMENT" alla mia affermazione. Mi pare di capire che non "condividi" il mio principio..... Ma siccome per me è più importante sapere "perchè non sei d'accordo"...che sapere che hai la mia stessa idea..... Vorrei saperne i motivi. Te lo chiedo sinceramente e per favore....

    Semplicemente non sono dell'idea che tutto sia concesso solo perchè, piace così, sebbene mi rendo conto che ognuno del suo suono fà ciò che vuole, ritengo un impianto colorato o comunque spostato verso una non linearita, un impianto inadeguato.
    Essendo, nel mio modo di concepire, lo stereo lo “strumento” per usufruire della bellezza della musica, ritengo un impianto che stona, perchè di questo si tratta, inidoneo a farmi godere di ciò che di bello c'è in quello che ascolto.
    Non è tutto legittimato dal gusto personale, certo anche la musica per certi versi si divide e si classifica attraverso i gusti di chi la suona, di chi la scrive, di chi la ascolta, ma io non posso mettermi al piano e sbattacchiare i tasti come mi pare e dire che anche quella è musica perchè a me piace così.

    Lorenzo

    e' ovvio che stando con i piedi per terra non posso non darti ragione.....Ma..ti faccio un esempio. Ultimamente mi è capitato di ascoltare un ampli integrato che in quanto a velocità e trimedimensionalità, è la cosa migliore che io abbia mai sentito. Pur avendo un "suo" equilibrio. Il Gryphon Diablo, benchè velocissimo....l'ho sempre trovato leggermente freddo. Ora....questo ampli che ho ascoltato, di certo ho dei dubbi che piacerà agli amanti dei valvolari, ma ciò non significa a parer mio che questo ampli snaturi il suono in generale. Credo invece che innalzi a livelli incredibili tutti i parametri, senza per altro lasciarne qualcuno dietro o evidenziarne degli altri. Poi, potrà NON piacere, ma nulla snatura il suono. Che poi io nel mio impianto estremizzi il tutto, scegliendo le sinergie tra partner tutti aventi le stesse caratteristiche è un mio "limite" per raggiungere il piacere di ascolto, ma concettualmente non credo che il principio sia errato. Ascoltare il Requiem di Mozart con un impianto che ne evidenzi il dettaglio,lo spazio nelle sue 3 dimensioni,che ne esalti la velocità, nulla toglie allo stesso brano ascoltato ad esempio in una catena valvolare con cavi "notoriamente" caldi e diffusori votati alla riproduzione della musica classica. Penso solo che siano le 2 faccie della stessa medaglia.
    Poi di fondo ribadisco che sono d'accordo con te che per quanto mi riguarda, tento sempre di estremizzare ancor di più il mio impianto (già di per se e volutamente non equilibrato), sperimentando tutto ciò che possa farmi fare anche un piccolissimo passo, con il fine di dare un indirizzo sempre nella medesima direzione a ciò che è il mio ascolto. E su questo non discuto.....riconoscendo il mio "difetto"....
    Dunque....se il fantasmagorico "legnetto"....rende anche sensibilmente più veloce...aperto...dettagliato...analitico...chirurgico...profondo...largo...alto il suono, io lo adotterei...
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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 17:44

    Dragon ha scritto:Io semplicemente non credo ci sia un verità soltanto; il vero problema secondo me è il sapere con certezza quale dovrebbe essere la riproduzione più vera, quando non abbiamo ascoltato l'originale.
    --------------------cut------------------------------------------------------------
    Questo è il mio pensiero; ben disponibile a scambi di opinioni costruttive.

    Non sono d'accordo con quanto afferma Dragon e non è il solo, al punto che definirei la questione quasi un luogo comune.
    Perchè mai dovrei aver assistito alla registrazione per affermare che il suono che sento provenire dal mio impianto è, o non è, reale ? (ovvio che di approssimazione si parla, la migliore ottenibile)
    Quello che serve è saper riconoscere il suono degli strumenti, perchè solo in questo modo sarò in grado di giudicare il mio impianto, e finanche la registrazione.
    Cos'è un suono reale ?
    è uno dei suoni che può appartenere nella realtà dell'esecuzione dal vivo a quel dato strumento;
    è la differenza tra una viola e un violoncello;
    l'impianto che, registrazione permettendo, mi evidenzierà le differenze nel registro grave tra i due strumenti sarà l'impianto in grado di restituirmi la verità più prossima a quella contenuta in quella registrazione.
    Un violoncello che nel registro grave sia restituito dall'impianto senza la sua naturale velocità e con una sonorità nasale, non è reale, semplicemente perchè il violoncello non suona così, le differenze tra due strumenti uguali saranno unicamente l'impronta dell'esecutore e se per ogni esecuzione diversa io potrò cogliere quell'impronta, vuol dire che il mio impianto riesce ad approssimare molto bene la realtà.
    Quando vi trovate davanti ad un impianto non lineare ascoltando una formazione comprendente un flauto ed un clavicembalo state pur certi che in presenza di una enfatizzazione del registro centrale la testa vi esploderà mentre nella realtà anche un flauto deve possedere la giusta consistenza ed un timbro non irritante.
    Tutto ciò è oggettivo e prescinde dall'essere stati fisicamente presenti alla registrazione.
    Un buon impianto suonerà diverso per ogni tipo o tecnica di registrazione impiegata e sarà un buon strumento per godere della bellezza del suono VERO degli strumenti, registrazione permettendo.

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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 17:46

    pavel ha scritto:
    petrus ha scritto:
    pavel ha scritto:
    PS:...ti faccio capire come la penso: Vorrei sviscerassi il tuo "NO COMMENT" alla mia affermazione. Mi pare di capire che non "condividi" il mio principio..... Ma siccome per me è più importante sapere "perchè non sei d'accordo"...che sapere che hai la mia stessa idea..... Vorrei saperne i motivi. Te lo chiedo sinceramente e per favore....

    Semplicemente non sono dell'idea che tutto sia concesso solo perchè, piace così, sebbene mi rendo conto che ognuno del suo suono fà ciò che vuole, ritengo un impianto colorato o comunque spostato verso una non linearita, un impianto inadeguato.
    Essendo, nel mio modo di concepire, lo stereo lo “strumento” per usufruire della bellezza della musica, ritengo un impianto che stona, perchè di questo si tratta, inidoneo a farmi godere di ciò che di bello c'è in quello che ascolto.
    Non è tutto legittimato dal gusto personale, certo anche la musica per certi versi si divide e si classifica attraverso i gusti di chi la suona, di chi la scrive, di chi la ascolta, ma io non posso mettermi al piano e sbattacchiare i tasti come mi pare e dire che anche quella è musica perchè a me piace così.

    Lorenzo

    e' ovvio che stando con i piedi per terra non posso non darti ragione.....Ma..ti faccio un esempio. Ultimamente mi è capitato di ascoltare un ampli integrato che in quanto a velocità e trimedimensionalità, è la cosa migliore che io abbia mai sentito. Pur avendo un "suo" equilibrio. Il Gryphon Diablo, benchè velocissimo....l'ho sempre trovato leggermente freddo. Ora....questo ampli che ho ascoltato, di certo ho dei dubbi che piacerà agli amanti dei valvolari, ma ciò non significa a parer mio che questo ampli snaturi il suono in generale. Credo invece che innalzi a livelli incredibili tutti i parametri, senza per altro lasciarne qualcuno dietro o evidenziarne degli altri. Poi, potrà NON piacere, ma nulla snatura il suono. Che poi io nel mio impianto estremizzi il tutto, scegliendo le sinergie tra partner tutti aventi le stesse caratteristiche è un mio "limite" per raggiungere il piacere di ascolto, ma concettualmente non credo che il principio sia errato. Ascoltare il Requiem di Mozart con un impianto che ne evidenzi il dettaglio,lo spazio nelle sue 3 dimensioni,che ne esalti la velocità, nulla toglie allo stesso brano ascoltato ad esempio in una catena valvolare con cavi "notoriamente" caldi e diffusori votati alla riproduzione della musica classica. Penso solo che siano le 2 faccie della stessa medaglia.
    Poi di fondo ribadisco che sono d'accordo con te che per quanto mi riguarda, tento sempre di estremizzare ancor di più il mio impianto (già di per se e volutamente non equilibrato), sperimentando tutto ciò che possa farmi fare anche un piccolissimo passo, con il fine di dare un indirizzo sempre nella medesima direzione a ciò che è il mio ascolto. E su questo non discuto.....riconoscendo il mio "difetto"....
    Dunque....se il fantasmagorico "legnetto"....rende anche sensibilmente più veloce...aperto...dettagliato...analitico...chirurgico...profondo...largo...alto il suono, io lo adotterei...

    Vista così la cosa hai tutto il mio rispetto per le tue scelte evidentemente consapevoli ed intelligenti.
    Con stima
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    Messaggio Da Dragon Dom Apr 26 2009, 18:46

    petrus ha scritto:
    Dragon ha scritto:Io semplicemente non credo ci sia un verità soltanto; il vero problema secondo me è il sapere con certezza quale dovrebbe essere la riproduzione più vera, quando non abbiamo ascoltato l'originale.
    --------------------cut------------------------------------------------------------
    Questo è il mio pensiero; ben disponibile a scambi di opinioni costruttive.

    Non sono d'accordo con quanto afferma Dragon e non è il solo, al punto che definirei la questione quasi un luogo comune.
    Perchè mai dovrei aver assistito alla registrazione per affermare che il suono che sento provenire dal mio impianto è, o non è, reale ? (ovvio che di approssimazione si parla, la migliore ottenibile)
    Quello che serve è saper riconoscere il suono degli strumenti, perchè solo in questo modo sarò in grado di giudicare il mio impianto, e finanche la registrazione.
    Cos'è un suono reale ?
    è uno dei suoni che può appartenere nella realtà dell'esecuzione dal vivo a quel dato strumento;
    è la differenza tra una viola e un violoncello;
    l'impianto che, registrazione permettendo, mi evidenzierà le differenze nel registro grave tra i due strumenti sarà l'impianto in grado di restituirmi la verità più prossima a quella contenuta in quella registrazione.
    Un violoncello che nel registro grave sia restituito dall'impianto senza la sua naturale velocità e con una sonorità nasale, non è reale, semplicemente perchè il violoncello non suona così, le differenze tra due strumenti uguali saranno unicamente l'impronta dell'esecutore e se per ogni esecuzione diversa io potrò cogliere quell'impronta, vuol dire che il mio impianto riesce ad approssimare molto bene la realtà.
    Quando vi trovate davanti ad un impianto non lineare ascoltando una formazione comprendente un flauto ed un clavicembalo state pur certi che in presenza di una enfatizzazione del registro centrale la testa vi esploderà mentre nella realtà anche un flauto deve possedere la giusta consistenza ed un timbro non irritante.
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    Messaggio Da Il delfino di Air Dom Apr 26 2009, 18:53

    secondo me qua ci sono due modi diversi di vedere una stessa cosa..........non c'è quello giusto o sbagliato...........dipende da quello che uno cerca.........personalmente non riesco ad avere una posizione precisa: se tra tante registrazioni di uno stesso disco non trovo quella che secondo me è più veritira scelgo quella che più piace a me........se io vado ad un concerto e il tutto non suona come piace a me cosa faccio?............me ne vado oppure resto a godere del lato artistico? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542


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    Messaggio Da Dragon Dom Apr 26 2009, 18:57

    petrus ha scritto:
    Dragon ha scritto:Io semplicemente non credo ci sia un verità soltanto; il vero problema secondo me è il sapere con certezza quale dovrebbe essere la riproduzione più vera, quando non abbiamo ascoltato l'originale.
    --------------------cut------------------------------------------------------------
    Questo è il mio pensiero; ben disponibile a scambi di opinioni costruttive.

    Non sono d'accordo con quanto afferma Dragon e non è il solo, al punto che definirei la questione quasi un luogo comune.
    Perchè mai dovrei aver assistito alla registrazione per affermare che il suono che sento provenire dal mio impianto è, o non è, reale ? (ovvio che di approssimazione si parla, la migliore ottenibile)
    Quello che serve è saper riconoscere il suono degli strumenti, perchè solo in questo modo sarò in grado di giudicare il mio impianto, e finanche la registrazione.
    Cos'è un suono reale ?
    è uno dei suoni che può appartenere nella realtà dell'esecuzione dal vivo a quel dato strumento;
    è la differenza tra una viola e un violoncello;
    l'impianto che, registrazione permettendo, mi evidenzierà le differenze nel registro grave tra i due strumenti sarà l'impianto in grado di restituirmi la verità più prossima a quella contenuta in quella registrazione.
    Un violoncello che nel registro grave sia restituito dall'impianto senza la sua naturale velocità e con una sonorità nasale, non è reale, semplicemente perchè il violoncello non suona così, le differenze tra due strumenti uguali saranno unicamente l'impronta dell'esecutore e se per ogni esecuzione diversa io potrò cogliere quell'impronta, vuol dire che il mio impianto riesce ad approssimare molto bene la realtà.
    Quando vi trovate davanti ad un impianto non lineare ascoltando una formazione comprendente un flauto ed un clavicembalo state pur certi che in presenza di una enfatizzazione del registro centrale la testa vi esploderà mentre nella realtà anche un flauto deve possedere la giusta consistenza ed un timbro non irritante.
    Tutto ciò è oggettivo e prescinde dall'essere stati fisicamente presenti alla registrazione.
    Un buon impianto suonerà diverso per ogni tipo o tecnica di registrazione impiegata e sarà un buon strumento per godere della bellezza del suono VERO degli strumenti, registrazione permettendo.

    Lorenzo

    Sono concorde con quanto scrivi,adesso ho una visione più chiara del tuo dire "più vicino alla realtà", visto che volevi dire "il suono vero degli strumenti".

    Infatti ho scritto che per ascoltare correttamente della musica, occorre un buon impianto, con questo intendo che sia in grado di restituirci proprio "il vero suono degli strumenti", ma lo può fare con sfumature diverse (valvole,non valvole od altro), l'importante è che ci piaccia, che ci "appaghi" musicalmente e soggettivamente, pur mantenendo la veridicità del suono di ciascun strumento.


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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 19:47

    E' proprio così, io infatti sò benissimo come il mio impianto interpreta i suoni, non discostandoli eccessivamente dalla realtà, ma sicuramente "colorandoli" seppur nel suo insieme in modo gradevole, per non dire poi dei limiti dinamici intrinseci nel mio supporto preferito.
    Ognuno cerca il suo suono, io soprattutto ho cercato l'armonia che fosse in grado di suscitare una emozione.
    Un impianto non si deve valutare con un solo disco, ma con lunghi momenti di convivenza insieme a un variegato mondo di suoni e di musica, senza troppo assuefarsi ad un suono specifico, ma spaziando tra i più differenti stili e generi e quando è possibile assistere a momenti di musica dal vivo, fosse anche la banda del paese, ci riporterà con i piedi a terra.

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    Messaggio Da Ospite Dom Apr 26 2009, 19:56

    Il delfino di Air ha scritto:........se io vado ad un concerto e il tutto non suona come piace a me cosa faccio?............me ne vado oppure resto a godere del lato artistico? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542

    Quì hai toccato un punto di importanza fondamentale, il rischio che si corre è proprio di giudicare l'ascolto dal vivo usando come riferimento il propio impianto, non ho mai dimenticato quando su "suono", credo fosse quella la rivista, raccontarono che ad un evento organizzato di musica dal vivo, i commenti degli audiofili furono incentrati su di una presunta mancanza di "basso" rispetto ai loro gusti.
    Ora io non escludo che ci siano sale da concerto la cui acustica lascia a desiderare, e nella mia città c'è chi sostiene che abbiamo un pessimo teatro, ma su come sia il basso VERO ascoltato in una sala da concerto ho più volte sperimentato, ascoltando impianti diversi, che pochi audiofili lo sanno.

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    Messaggio Da Pazzoperilpianoforte Lun Apr 27 2009, 09:58

    Leggendo questo vostro - ed ora anche mio affraid - interessantissimo dibattito, mi sono reso conto di alcun cose, che quindi ho avuto voglia di raccontarvi.

    Tra Petrus e Pavel c'è una "incomunicabilità" (si fa per dire) di fondo legata al fatto che parlano di due mondi musicali diversi.
    Io condivido praticamente tutto quanto dice Petrus inerentemente la musica classica. Potremmo dire che l'impianto di ciascuno è quello che con la maggior parte dei dischi propone un suono che per la sua esperienza è il più prossimo al suono naturale, o meglio quello che lui ritiene un suono naturale. Sono anche convinto che appassionati di musica che ascoltino vari impianti potrebbero facilmente trovarsi d'accordo su ciò che è più o meno fedele al suono "reale" dello strumento violino (o meglio dei tantissimi strumenti che si dicono violino, giacché un Pesarinius settecentesco suona molto diverso da un Guarnieri dello stesso periodo ed entrambi sono molto diversi da uno Stradivari coevo).

    Il discorso cambia, e di molto, quando si parla di musica amplificata. Perché qual'è il suono di una tastiera elettronica? Uno, nessuno, centomila affraid . Se è vero che il suono di una Fender con un ampli pinco pallo ascoltato in stanza è riconoscibile, è anche vero che in concerto, quando questo suono viene amplificato e diffuso nel grande ambiente, potrebbe essere già molto diverso da quello della condizione suddetta e non necessariamente per questo percepito come innaturale dal pubblico e dagli appassionati.
    Insomma gli strumenti del rock passano da amplificatori e vengono equalizzati a seconda delle orecchie del tecnico. In questa ottica è molto, molto più difficile parlare di suono "vicino al reale", perché il suono del concerto non è un suono reale, è un prodotto sonoro variabile nel tempo in maniera molto ampia.

    Ecco perché spesso io parlo di impianti "rock" e di impianti per la musica classica: colorazioni che con il rock possono essere percepiti come "personalità", spesso con la classica sono semplicemente inaccettabili. Non è un fatto di dinamica, che l'evento musicale classico o moderno ha sempre bisogno di ottima dinamica per essere verosimile. E' un fatto di linearità...

    In ultimo: il concetto di mi-fi. Ne parliamo in molti, compreso io e Pavel. Sono però certo che per me ha un valore diverso da quello che ha per Pavel. Per Pavel ha - ascoltatore prevalentemente di musica amplificata - un valore amplissino di personalizzazione. Per me no. Perché lo stesso violino suonato al Comunale di Firenze o al Teatro alla Pergola della stessa città suona in maniera diversa, ma è riconoscibile come lo stesso violino. Un impianto che lo riproducesse in maniera più colorata di quanto possibile nelle due situazioni precedenti (faccio una semplificazione per farmi intendere) è un impianto che cessa di essere verosimile, e quindi è un impianto decisamente inascoltabile. Quindi mi-fi nel senso che io posso preferire la Pergola al Comunale, ma che per esserci verosimiglianza o l'uno o l'altro deve essere (ripeto: parlo di due casi per essere schematico). Senz averosimiglianza il messaggio musicale non si veicola. Come se volessi guardare la Primavera botticelliana con effetto di solarizzazione su un monitor: non vedo più il quadro, vedo qualcosa di più o meno piacevole, ma il messaggio è alterato. Ed allora in qualche modo non ha più senso comunicare...

    Mi fermo qui per ora e lascio la parola a voi... Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880

    Ciao


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    ... e tantissima musica!
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    Messaggio Da Ospite Lun Apr 27 2009, 14:31

    Il delfino di Air ha scritto:secondo me qua ci sono due modi diversi di vedere una stessa cosa..........non c'è quello giusto o sbagliato...........dipende da quello che uno cerca.........personalmente non riesco ad avere una posizione precisa: se tra tante registrazioni di uno stesso disco non trovo quella che secondo me è più veritira scelgo quella che più piace a me........se io vado ad un concerto e il tutto non suona come piace a me cosa faccio?............me ne vado oppure resto a godere del lato artistico? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542

    Per qualche verso....è ciò che vado dicendo anche io...
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    Messaggio Da Ospite Lun Apr 27 2009, 18:25

    Insomma gli strumenti del rock passano da amplificatori e vengono equalizzati a seconda delle orecchie del tecnico. In questa ottica è molto, molto più difficile parlare di suono "vicino al reale", perché il suono del concerto non è un suono reale, è un prodotto sonoro variabile nel tempo in maniera molto ampia.

    Ecco perché spesso io parlo di impianti "rock" e di impianti per la musica classica: colorazioni che con il rock possono essere percepiti come "personalità", spesso con la classica sono semplicemente inaccettabili. Non è un fatto di dinamica, che l'evento musicale classico o moderno ha sempre bisogno di ottima dinamica per essere verosimile. E' un fatto di linearità...

    In ultimo: il concetto di mi-fi. Ne parliamo in molti, compreso io e Pavel. Sono però certo che per me ha un valore diverso da quello che ha per Pavel. Per Pavel ha - ascoltatore prevalentemente di musica amplificata - un valore amplissino di personalizzazione. Per me no. Perché lo stesso violino suonato al Comunale di Firenze o al Teatro alla Pergola della stessa città suona in maniera diversa, ma è riconoscibile come lo stesso violino. Un impianto che lo riproducesse in maniera più colorata di quanto possibile nelle due situazioni precedenti (faccio una semplificazione per farmi intendere) è un impianto che cessa di essere verosimile, e quindi è un impianto decisamente inascoltabile. Quindi mi-fi nel senso che io posso preferire la Pergola al Comunale, ma che per esserci verosimiglianza o l'uno o l'altro deve essere (ripeto: parlo di due casi per essere schematico). Senz averosimiglianza il messaggio musicale non si veicola. Come se volessi guardare la Primavera botticelliana con effetto di solarizzazione su un monitor: non vedo più il quadro, vedo qualcosa di più o meno piacevole, ma il messaggio è alterato. Ed allora in qualche modo non ha più senso comunicare...

    Mi fermo qui per ora e lascio la parola a voi...

    Ciao


    ....Allora PPP...ancora una volta NON posso NON darti ragione.... Come sai io ascolto prevalentemente musica Rock, per cui, per conseguenza logica, approvo tutta la tua disquisizione (...colorazioni che con il rock possono essere percepiti come "personalità", spesso con la classica sono semplicemente inaccettabili. Non è un fatto di dinamica, che l'evento musicale classico o moderno ha sempre bisogno di ottima dinamica per essere verosimile. E' un fatto di linearità...).
    Dopodichè aggiungo.... Nei concerti di musica Rock, ad ovvia differenza dei concerti di classica...di fondo, si presta attenzione al suono degli strumenti, che anche se in numero notevolmente ridotto rispetto alla classica (di solito 2 chitarre/basso/batteria), i canoni da valutare sono "diversi". Ad esempio, non si bada alla perfezione dell'esecuzione, ma alla sua potenza sonora...non si bada al rumore del foglio quando viene girato dal maestro,ma magari alla nitidezza della voce filtrata del singer.Non si bada alla sobrietà e all'equlibrio del brano, ma si bada al fatto che questo venga restituito distorsione (avendo solitamente volumi che non aiutano questo concetto)....Non si bada ad un singolo colpo di grancassa sul quale soffermarsi, ma si bada che la rullata di batteria tra bacchette e pedali, sia ben delineata e il più possibile controllata e scandita, e che non sembri una mitragliata. Non si bada alla distinzione tra 6/8 strumenti che suonano contemporaneamente, ma si ascolta quel muro di suono di 2 chitarre + un basso come se dovesse comprimere l'aria circostante.....e tanto tanto altro ancora.
    Questo per dire che le teorie tue di Petrus, unito al "principio di ascolto" molto distante tra me e voi 2 ad esempio, non mi lascia ne perplesso ne basito. E' invece ovvio, che partendo da 2 concetti di musica completamente diversi....io e voi non si possa ricercare nella musica (al di la del fattore emozionale)le stesse finalità, ne tantomeno perseguire gli stessi obbiettivi. Ma questo, e non mi stancherò mai di ripeterlo, non significa che qualcuno di noi 2 concettualmente è lontano dalla MUSICA intesa come PRINCIPIO.
    E' come leggere uno spartito.....tu leggi l' Adagio in G minor by Albinoni.....bello eh? Ho il cd...
    https://www.youtube.com/watch?v=mz4dpbk8YBs&hl=it😄 Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880 Punte e.... sottopunta - Pagina 5 285880
    ed io leggo lo spartito di Lookway dei Sepultura.....ma sempre uno spartito è......
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    Messaggio Da Il delfino di Air Lun Apr 27 2009, 18:46

    pavel ha scritto:
    Il delfino di Air ha scritto:secondo me qua ci sono due modi diversi di vedere una stessa cosa..........non c'è quello giusto o sbagliato...........dipende da quello che uno cerca.........personalmente non riesco ad avere una posizione precisa: se tra tante registrazioni di uno stesso disco non trovo quella che secondo me è più veritira scelgo quella che più piace a me........se io vado ad un concerto e il tutto non suona come piace a me cosa faccio?............me ne vado oppure resto a godere del lato artistico? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542

    Per qualche verso....è ciò che vado dicendo anche io...

    quale sarebbe il "qualche verso"? Punte e.... sottopunta - Pagina 5 98542


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