Da tubehornguy Mer Gen 03 2024, 21:41
@Julesdrake, "analogista" intendo che vedo che hai nella lista un giradischi mentre non vedo DAC e roba simile, dunque immagino che vorrai ascoltare musica partendo dal vinile.
Molti ascoltano invece musica anche da contenuti digitali reperiti in rete o ascoltati in streaming, ed alcuni come il sottoscritto usano i giradischi come soprammobili a cui sono troppo affezionati per venderli.
Nel caso di ascolto di musica "liquida" il PC (generalmente un minipc, SFF ecc. non uno scatolone ingombrante e rumoroso) viene usato come sorgente sul quale si installano dei player che funzionando anche come DAW (Digital Audio Workstation) consentono di installare vari "plugin" (una specie di componenti software) tra cui alcuni per la correzione ambientale.
Se uno parte gia da un contenuto digitale, lo processa come vuole (senza perdita qualitativa dato che il tutto avviene nel "dominio digitale", cioè quando la musica è ancora una serie di zero e di uno e non è ancora stata trasformata da un DAC (Digital-Audio Converter) in un onda sinusoidale.
Se invece si parte da un contenuto analogico (vinile, nastro) deve prima convertire il contenuto in digitale dunwue serve una scheda ADC (Analog-Digital converter), e a quel punto applica le correzioni o i plugin che vuole e poi riconverte in analogico.
Non tutti sanno che tutto questo è possibile farlo anche in tempo reale (in realtà con un po di latenza), per cui ad esempio metti il disco sul giradischi e dalle casse esce il suono già bello e corretto.
Queste conversioni teoricamente (e per certi aspetti anche effettivamente), comportano un leggero degrado del segnale.
Questo degrado, strumentalmente rilevabile con apparati molto sofisticati, non e percepibile dall'apparato uditivo umano e infatti nessuno è in grado di riconoscere "in cieco" un segnale che abbia subito meno di una decina di doppie conversioni ADC-DAC.
Quest'ultima che ho fatto è una affermazione in grado di scatenare un putiferio ma essendo un dato di fatto acclarato e verificabile da tutti, la faccio ugualmente.
I software di correzione ambientale, sono dei "programmi" che analizzano la risposta dell'impianto tramite un microfono da misura e poi apportano (più o meno automaticamente) la correzione necessaria. Solitamente lavorano sia sulla frequenza che sulla fase, dunque sono utili anche per ridurre rimbombi vari (per capirci).
Nel tuo caso, se hai un canale che suona più forte e con più bassi dell'altro (esempio banale) per via della disposizione asimmetrica e non particolarmente felice, il software di correzione rimette tutto a posto "correggendo" gli errori.
Questi sistemi di correzione possono essere in forma di "programmi" e "plugin" da installare sul PC sorgente, oppure essere contenuti in apparati "fisici", o essere implementati dentro amplificatori e diffusori attivi.
Nel caso in cui si decida di effettuare la correzione tramite PC si può comprare qualunque ampli o diffusore si preferisce e non si è obblgati a scegliere quelli che già contengono un sistema di correzione.
Io al tuo posto spenderei i soldi del rega in un minipc (usato lo trovi sui 100, un DAC sui 150, un abbonamento a un fornitore di contenuti (più o meno downloadabili), e un microfono da misura sui 50.
A quel punto devi solo scegliere i diffusori che più ti piacciono tra quelli progettati per stare dentro una libreria, e nel caso ne sentì l'esigenza in un sub.