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Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7
Il Gazebo Audiofilo

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    Analogisti, siete dei Santi


    Poonie
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    Messaggio Da Poonie Ven Giu 28 2019, 13:22

    RockOnlyRare ha scritto:
    Evviva ho trovato un amico che scrive i posti più lunghi dei miei...... applausi applausi applausi applausi 
    E sono sempre molto interessanti....

    Continua cos' !!!

    hahah!...ti ringrazio, sono stato prolisso anche per l'aneddoto.
    Scrivo qualche parola in più anche per evitare equivoci del "dietro una tastiera".
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    Messaggio Da carbonizer Ven Giu 28 2019, 16:14

    Poonie ha scritto:

    Scusami ma sarò io un po' duro ad arrivarci ma non ho ben capito a cosa si riferisce la Uno, se il T-Amp, il 1200 o altro.
    Condivido invece quanto esponi su quello che può essere un gira entry level, se è un ottimo compromesso per le possibilità del momento c'è solo da esserne soddisfatti.
    Ed altrettanto concordo sulla tua analisi da "donnaiolo". Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 704751

    La myfi?
    Ammettiamo che l'hifi sia quella che ricerca il più possibile l'evento sonoro dal vivo o la massima trasparenza del software, nel momento stesso che due appassionati che perseguono entrambi questa strada, e che si trovano a litigare sulla maggior attendibilità del proprio setup (o di un terzo), secondo me siamo già sulla myfi.
    E' questo quello che io intendo, non c'è UN solo parametro che può mettere d'accordo tutti, e se teniamo conto delle variabili in gioco, apriti cielo.

    In merito al mio aneddoto hai ragione, due li ho già detti, il terzo è un Sony CDP990, fascia bassa chiaramente.
    La domanda, che più avanti mi sono posto anch'io, è: se ci avessi messo un DAC separato, il Burson da inascoltabile per i miei gusti, sarebbe diventato buono?
    Cioè, hai voglia della scarsezza del lettore, ma dall'ottenere il risultato opposto mi pare ce ne passi.

    L'agognata gamma media si, è dove si concentra la maggior parte delle sonorità che catturano la nostra attenzione, per non parlare delle voci umane, queste forse il Signore dei test.
    Sarà che sono tutt'altro che navigato, sarà che la catena era inadeguata e che il pezzo non era nelle migliori condizioni di esprimersi, ma palcoscenico ristretto e piazzato sul davanti, timbrica radiografante, sorgenti sonore piccole, voci femminili taglienti...
    E non ce l'ho fatta insomma.

    Poi ci sta che io abbia sbagliato, il fatto che lo abbia venduto praticamente seduta stante mi fa sempre avere il dubbio di aver fatto uno sbaglio, ma all'epoca sono stato decisissimo.



    Comunque mi riferivo al 1200 e non credo che seicosì neofita... mapuò essere.
    I Sony non li conosco quindi non mi sento di dire nulla... eccetto ....
    se però per te non andava, allora evidentemente non andava anche perchè, se da un lato un certo tipo di riproduzione ci dovrobbe mettere tutti d'accordo (ed ovviamente così non è) dall'altro, quando va male stranamente siamo quasi tutti se non tutti concordi anche se ci rifacciamo a paramentri differenti .
    Sono convinto che ci sia un range entro il quale possiamo accettare come buona la riproduzione e se questo vuol dire mify (ma non credo) allora va bene, su chi debba poi definire questo range e quanto esso sia corretto se ne può parlare per ore.
    Semplicemente con il DAC esterno avresti bypassato completamente la sezione audio e la sezione di decodifica quindi si un netto ed importante miglioramento in relazione alla qualità del DAC ci sarebbe stato. Però da un lato mi suona strano che un Burson suoni male e dallo stesso lato mi suona strano che sia stato usato in un cd di fascia bassa, forse hanno usato un Burson "economico" o "malriuscito" ("economico" per essere ottimisti e senza entrare nei lotti di produzione, però spiegati perchè certi prodotti da mediaworld costano un inezia e vanno male quando lo stesso prodotto acquistato sul sito del produttore stesso non da problemi e costa il doppio; non mi riferisco solo all'audio) ed ancor peggio male implemetato, dall'altro lato invece non sarebbe il primo caso nel mondo commerciale di un operazione del genere, non sarebbe la prima nell'ultima azienda a fare una cosa del genere e basta poco a farlo, per dire, due condensatori e due resistenze nel posto giusto et voilà con un prodotto solo ne hanno fatti due uno costa millemila e va un gran bene, l'altro costa 100 e non va e l'unica differenza sono due condensatori e due resistenze, uno va nel mercato audio high qualcosa l'altro (che è lo stesso tranne i due condensatori) va da un altra parte.
    D'altra parte noi audiofighi siamo così (io per primo??? ) sputiamo su Philips ma acquistiamo Marantz e Sony che usano meccaniche e chip Philips.
    Ma da neofita piuttosto che acquistare 10 prodotti nella speranza di trovarne uno che vada bene e poi rivendere in perdita gli altri 9 mi prendo un prodotto sicuro che magari pecca un po' da qualche parte, magari  in basso, magari entry level e magari senza la signorina con le meshes oppure mi infilo in un negozio affidabile (io vado a Chieti da Di Prinzio) che stabilito un buget mi fa sentire e scegliere quello che mi aggrada e che alla fine mi fa contento.
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    Messaggio Da pepe57 Ven Giu 28 2019, 16:47

    Per quanto riguarda la Denon 103 bisogna considerare che sono passati 56 anni dalla sua prima versione (si parla degli anni 1962/63) in bachelite.
    Perciò non può essere una "ciofeca" (non avrebbe resistito tanto tempo sul mercato). C'è chi la osanna e sostiene che è in grado di vedersela con testine molto più costose e chi la denigra pensando che non valga il suo prezzo.
    Personalmente la reputo una testina valida nella sua fascia di costo tenendo conto che:
    Quando, verso il 1956/1958 si iniziarono a produrre torni in grado di migliorare la qualità di incisione (originariamente la banda che riuscivano a registrare era fra i 100 e i 5 KHertz) portando la banda passante a 60Hertz/14 KHertz la Nippon Broadcasting (che intanto aveva adottato i mezzi per trasmettere con banda passante 50/15000 chiese alla Denki Onkyo (nata una decina di anni prima  e che poi tutti chiamarono Den-On..da cui il cambio di nome successivo), di proprietà della Nippon Columbia, una testina MC stereo capace di una risposta in frequenza 50/15.000 e con una separazione fra canali che (a 1 KHertz) fosse almeno di 18 dB e che subisse poco le interferenze elettriche da piatto e altre apparecchiature elettroniche poste in vicinanza.
    Così nasce la prima DL-103 che arriva noi immutata nella sostanza (a parte il cambio del corpo). 
    Una testina per i tempi molto innovativa, robusta e ben isolata che superava (per quanto riguarda la separazione fra canali che era di 21 dB) le aspettative.
    Naturalmente lo schema che ne sta alla base non le permette di competere con certi oggetti più recenti capaci di ben altre estensioni, ma le cui caratteristiche possono riportare al tipo di ascolto di quegli anni.
    sunny sunny sunny
    PS: per informazione la DL103 non è la prima testina stereo, 5 anni prima Ortofon, insieme ai propri torni stereo sviluppa la SPU (Stereo Pick UP)
    PPS: il sistema MC nasce prima dell' MM che uscirà come versione semplificata ed economica della precedente.
    sunny sunny sunny


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    Messaggio Da Poonie Ven Giu 28 2019, 21:12

    carbonizer ha scritto:



    Comunque mi riferivo al 1200 e non credo che seicosì neofita... mapuò essere.
    I Sony non li conosco quindi non mi sento di dire nulla... eccetto ....
    se però per te non andava, allora evidentemente non andava anche perchè, se da un lato un certo tipo di riproduzione ci dovrobbe mettere tutti d'accordo (ed ovviamente così non è) dall'altro, quando va male stranamente siamo quasi tutti se non tutti concordi anche se ci rifacciamo a paramentri differenti .
    Sono convinto che ci sia un range entro il quale possiamo accettare come buona la riproduzione e se questo vuol dire mify (ma non credo) allora va bene, su chi debba poi definire questo range e quanto esso sia corretto se ne può parlare per ore.
    Semplicemente con il DAC esterno avresti bypassato completamente la sezione audio e la sezione di decodifica quindi si un netto ed importante miglioramento in relazione alla qualità del DAC ci sarebbe stato. Però da un lato mi suona strano che un Burson suoni male e dallo stesso lato mi suona strano che sia stato usato in un cd di fascia bassa, forse hanno usato un Burson "economico" o "malriuscito" ("economico" per essere ottimisti e senza entrare nei lotti di produzione, però spiegati perchè certi prodotti da mediaworld costano un inezia e vanno male quando lo stesso prodotto acquistato sul sito del produttore stesso non da problemi e costa il doppio; non mi riferisco solo all'audio) ed ancor peggio male implemetato, dall'altro lato invece non sarebbe il primo caso nel mondo commerciale di un operazione del genere, non sarebbe la prima nell'ultima azienda a fare una cosa del genere e basta poco a farlo, per dire, due condensatori e due resistenze nel posto giusto et voilà con un prodotto solo ne hanno fatti due uno costa millemila e va un gran bene, l'altro costa 100 e non va e l'unica differenza sono due condensatori e due resistenze, uno va nel mercato audio high qualcosa l'altro (che è lo stesso tranne i due condensatori) va da un altra parte.
    D'altra parte noi audiofighi siamo così (io per primo??? ) sputiamo su Philips ma acquistiamo Marantz e Sony che usano meccaniche e chip Philips.
    Ma da neofita piuttosto che acquistare 10 prodotti nella speranza di trovarne uno che vada bene e poi rivendere in perdita gli altri 9 mi prendo un prodotto sicuro che magari pecca un po' da qualche parte, magari  in basso, magari entry level e magari senza la signorina con le meshes oppure mi infilo in un negozio affidabile (io vado a Chieti da Di Prinzio) che stabilito un buget mi fa sentire e scegliere quello che mi aggrada e che alla fine mi fa contento.

    E' vero hai ragione, l'avevi pure scritto che reputavi la categoria di certi giradischi come la Uno Turbo, mi ero un po' perso.

    Neofita: per quello che riguarda il giradischi e tutto ciò che concerne (i 1200 li ho usati in discoteca da ragazzo e neanche per tanto tempo), o per l'allestimento di una certa qualità di un qualsiasi setup domestico, e quindi del panorama componenti, ti garantisco che lo sono.

    Tuttavia, non posso dire di essere così digiuno di esperienze domestiche d'ascolto, o del significato di "abbinamenti", in quanto negli anni mi sono dilettato in disparati test tra qualche elettronica autocostruita e parecchio materiale car.
    Materiale che paradossalmente ho ascoltato più in casa che in auto.

    Confesso che non ci tenevo a far riferimento al materiale car, perchè so che l'audioanimale domestico tende a snobbarlo drasticamente, per vari motivi e a torto o a ragione.
    Personalmente credo che certe analogìe tra gli apparecchi dei due mondi ci siano, e comunque ripeto che gli eventi domestici ci sono comunque stati, pure con qualche "ferro" domestico, solo che effettivamente non so quanto possano essere propedeutici rispetto a componenti home di un certo pregio, per cui metto le mani avanti.
    E le metto da pivello, perchè in sostanza lo sono.

    E lo prova il fatto di essere stato (forse) precipitoso nei confronti del Burson che non l'ho provato col DAC, o meglio l'ho provato su un lettore di fascia bassa, anche se ribadisco, di quell'australiano sono rimasto esterrefatto.
    E comunque quello era il lettore, non avevo altro e non mi andava per niente di puntare un FiiO o simili, volevo qualcosa più o meno di definitivo, e quello credo fosse un periodo che l'HA160 era anche in voga.
    Così, in quel frangente dopo averlo provato ho avuto il timore di ritrovarmi un oggetto destinato ad una pesante minusvalenza.

    Reputo quell'ampli un Burson HA160 original, in tutto e per tutto, portato via con scatolo e gadgets di serie per la somma di 400 papozze (o 450? boh..) che all'epoca rappresentavano un buon prezzo rispetto alle quotazioni.
    Difatti presumo che fosse anche per quello che fortunatamente l'ho rivenduto subito alla stessa cifra o quasi, non ricordo bene, ma mi andò, bene.

    Però avallo senza riserve le tue osservazioni su quelle che possono essere diverse versioni di una stessa base, chiaro che occorre anche saperli certi retroscena.
    Ma non credo che Burson si sia abbassato a certe menate, secondo me sono più probabili due concause: non è un apparecchio sonicamente ben visto dai miei gusti, e per di più l'ho provato male.
    Provato male ma che sia lontano dai miei gusti lo immagino perchè ripeto che per chi lo osannava nelle discussioni, c'era anche chi lo denigrava pesantemente, quindi ci può stare che io sia nella fazione che non lo sopporta.
    Peccato per il DAC.. Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 75961

    A proposito di Di Prinzio, se non sbaglio era uno di quelli che nello scorso millennio era conosciuto anche per la rivendita dei pezzi car.
    Da quelle parti mi sa che è sempre stato un punto di riferimento come negozio di apparecchiatura
    audio a tutto tondo.
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    Messaggio Da Poonie Ven Giu 28 2019, 21:32

    pepe57 ha scritto:Per quanto riguarda la Denon 103 bisogna considerare che sono passati 56 anni dalla sua prima versione (si parla degli anni 1962/63) in bachelite.
    Perciò non può essere una "ciofeca" (non avrebbe resistito tanto tempo sul mercato). C'è chi la osanna e sostiene che è in grado di vedersela con testine molto più costose e chi la denigra pensando che non valga il suo prezzo.

    Personalmente la reputo una testina valida nella sua fascia di costo tenendo conto che:
    Quando, verso il 1956/1958 si iniziarono a produrre torni in grado di migliorare la qualità di incisione (originariamente la banda che riuscivano a registrare era fra i 100 e i 5 KHertz) portando la banda passante a 60Hertz/14 KHertz la Nippon Broadcasting (che intanto aveva adottato i mezzi per trasmettere con banda passante 50/15000 chiese alla Denki Onkyo (nata una decina di anni prima  e che poi tutti chiamarono Den-On..da cui il cambio di nome successivo), di proprietà della Nippon Columbia, una testina MC stereo capace di una risposta in frequenza 50/15.000 e con una separazione fra canali che (a 1 KHertz) fosse almeno di 18 dB e che subisse poco le interferenze elettriche da piatto e altre apparecchiature elettroniche poste in vicinanza.
    Così nasce la prima DL-103 che arriva noi immutata nella sostanza (a parte il cambio del corpo). 
    Una testina per i tempi molto innovativa, robusta e ben isolata che superava (per quanto riguarda la separazione fra canali che era di 21 dB) le aspettative.
    Naturalmente lo schema che ne sta alla base non le permette di competere con certi oggetti più recenti capaci di ben altre estensioni, ma le cui caratteristiche possono riportare al tipo di ascolto di quegli anni.
    sunny sunny sunny
    PS: per informazione la DL103 non è la prima testina stereo, 5 anni prima Ortofon, insieme ai propri torni stereo sviluppa la SPU (Stereo Pick UP)
    PPS: il sistema MC nasce prima dell' MM che uscirà come versione semplificata ed economica della precedente.
    sunny sunny sunny

    Adoro i cenni storici, non a caso mi piace il vintage.
    A giudicare dalla prima parte del post direi....Burson docet.. Laughing
    In ogni caso, se un componente rispetta le attese per la sua fascia di prezzo, direi che è già un obiettivo raggiunto, e forse nemmeno così scontato.
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    Messaggio Da carbonizer Sab Giu 29 2019, 10:04

    Poonie ha scritto:

    E' vero hai ragione, l'avevi pure scritto che reputavi la categoria di certi giradischi come la Uno Turbo, mi ero un po' perso.

    Neofita: per quello che riguarda il giradischi e tutto ciò che concerne (i 1200 li ho usati in discoteca da ragazzo e neanche per tanto tempo), o per l'allestimento di una certa qualità di un qualsiasi setup domestico, e quindi del panorama componenti, ti garantisco che lo sono.

    Tuttavia, non posso dire di essere così digiuno di esperienze domestiche d'ascolto, o del significato di "abbinamenti", in quanto negli anni mi sono dilettato in disparati test tra qualche elettronica autocostruita e parecchio materiale car.
    Materiale che paradossalmente ho ascoltato più in casa che in auto.

    Confesso che non ci tenevo a far riferimento al materiale car, perchè so che l'audioanimale domestico tende a snobbarlo drasticamente, per vari motivi e a torto o a ragione.
    Personalmente credo che certe analogìe tra gli apparecchi dei due mondi ci siano, e comunque ripeto che gli eventi domestici ci sono comunque stati, pure con qualche "ferro" domestico, solo che effettivamente non so quanto possano essere propedeutici rispetto a componenti home di un certo pregio, per cui metto le mani avanti.
    E le metto da pivello, perchè in sostanza lo sono.

    E lo prova il fatto di essere stato (forse) precipitoso nei confronti del Burson che non l'ho provato col DAC, o meglio l'ho provato su un lettore di fascia bassa, anche se ribadisco, di quell'australiano sono rimasto esterrefatto.
    E comunque quello era il lettore, non avevo altro e non mi andava per niente di puntare un FiiO o simili, volevo qualcosa più o meno di definitivo, e quello credo fosse un periodo che l'HA160 era anche in voga.
    Così, in quel frangente dopo averlo provato ho avuto il timore di ritrovarmi un oggetto destinato ad una pesante minusvalenza.

    Reputo quell'ampli un Burson HA160 original, in tutto e per tutto, portato via con scatolo e gadgets di serie per la somma di 400 papozze (o 450? boh..) che all'epoca rappresentavano un buon prezzo rispetto alle quotazioni.
    Difatti presumo che fosse anche per quello che fortunatamente l'ho rivenduto subito alla stessa cifra o quasi, non ricordo bene, ma mi andò, bene.

    Però avallo senza riserve le tue osservazioni su quelle che possono essere diverse versioni di una stessa base, chiaro che occorre anche saperli certi retroscena.
    Ma non credo che Burson si sia abbassato a certe menate, secondo me sono più probabili due concause: non è un apparecchio sonicamente ben visto dai miei gusti, e per di più l'ho provato male.
    Provato male ma che sia lontano dai miei gusti lo immagino perchè ripeto che per chi lo osannava nelle discussioni, c'era anche chi lo denigrava pesantemente, quindi ci può stare che io sia nella fazione che non lo sopporta.
    Peccato per il DAC.. Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 75961

    A proposito di Di Prinzio, se non sbaglio era uno di quelli che nello scorso millennio era conosciuto anche per la rivendita dei pezzi car.
    Da quelle parti mi sa che è sempre stato un punto di riferimento come negozio di apparecchiatura
    audio a tutto tondo.

    DiPrinzio l'ho scoperto per caso ... nonostante vivo a Roma e qui i negozi non mancano, non sono riuscito a trovarne uno che facesse al caso mio.
    Alla fine arrivare a Chieti sono 2 ore quasi lo stesso tempo del muoversi nel traffico di Roma.
    Si, era conosciuto per l'hificar ... che io non denigro, anzi oggi credo che sopratutto per gli autocostruttori è una buona scuola, ed in ogni caso riuscire a far suonare una macchina è cosa ben più complessa che far suonare una stanza.
    Poi se mi si permette di sbrodolarmi un pochino, modestamente, anche classificato quinto nella categoria (ai tempi) fino a 300W, poi mi hanno rubato tutto e mi sono chiuso in casa. erg affraid
    Nell'ultimo negozio che ho visitato qui a Roma, su segnalazione della mia compagna che è stanca di andare a Chieti ... entro leggiadro e mi fanno sentire delle robe.. quando ho manifestato il mio disappunto mi hanno fatto notare che era un impianto entry level...
    entry level un corno ci saranno state almeno 20mila euro di robe... ok per qualcuno 20mila è entry level... per me no... ma entry level o meno con quelle cifre deve suonare bene sennò mi compro un Urmet, laccato oro con le lucette blu... e spendo meno !!!
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    Messaggio Da martin logan Sab Giu 29 2019, 11:44

    Mah ... se sei andato nel negozio di RM che ha aperto Audio Graffiti (o uno di pari livello) in effetti (per loro) è così.
    L'ultima volta che sono stato a Pandino c'era uno che cercava una testina di altissimo livello (e costo) - credo ne avessero 2 in "promo" - ma gli dissero che erano appena state comprate entrambe da un altro cliente. Quello davanti a me comprò 2 coppie di cavi MIT di segnale e spese molto di più di quanto spesi io per il pre phono + una Denon DL103 (nuovi, non promo).
    Nessun stupore per chi ritiene un setup da oltre 20.000 "entry level"; ho conosciuto tipi che spendevano gli stessi soldi per un weekend con una escort ... Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957
    Spero per loro che, in tutti questi casi, la soddisfazione sia stata almeno proporzionale all'esborso Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355
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    Messaggio Da pepe57 Sab Giu 29 2019, 11:57

    Poonie ha scritto:
    Adoro i cenni storici, non a caso mi piace il vintage.
    A giudicare dalla prima parte del post direi....Burson docet.. Laughing
    In ogni caso, se un componente rispetta le attese per la sua fascia di prezzo, direi che è già un obiettivo raggiunto, e forse nemmeno così scontato.
    Per nulla scontato direi.
    sunny sunny sunny


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    Messaggio Da Poonie Sab Giu 29 2019, 14:19

    carbonizer ha scritto:

    DiPrinzio l'ho scoperto per caso ... nonostante vivo a Roma e qui i negozi non mancano, non sono riuscito a trovarne uno che facesse al caso mio.
    Alla fine arrivare a Chieti sono 2 ore quasi lo stesso tempo del muoversi nel traffico di Roma.
    Si, era conosciuto per l'hificar ... che io non denigro, anzi oggi credo che sopratutto per gli autocostruttori è una buona scuola, ed in ogni caso riuscire a far suonare una macchina è cosa ben più complessa che far suonare una stanza.
    Poi se mi si permette di sbrodolarmi un pochino, modestamente, anche classificato quinto nella categoria (ai tempi) fino a 300W, poi mi hanno rubato tutto e mi sono chiuso in casa. erg affraid
    Nell'ultimo negozio che ho visitato qui a Roma, su segnalazione della mia compagna che è stanca di andare a Chieti ... entro leggiadro e mi fanno sentire delle robe.. quando ho manifestato il mio disappunto mi hanno fatto notare che era un impianto entry level...
    entry level un corno ci saranno state almeno 20mila euro di robe... ok per qualcuno 20mila è entry level... per me no... ma entry level o meno con quelle cifre deve suonare bene sennò mi compro un Urmet, laccato oro con le lucette blu... e spendo meno !!!

    Purtroppo il tuo impianto car ha fatto la fine di molti altri, è sempre stato un annoso problema.
    Ad oggi probabilmente le cose sono cambiate, perchè è cambiato totalmente il connubio auto-impianto.
    Nella maggioranza dei casi trovi sorgente oem + dsp amplificato in classe D + altoparlanti, un setup che non si presta al furto.

    Il tuo cenno alle competizioni testimonia che hai avuto passione audio anche in abitacolo, personalmente le gare, i loro regolamenti e i loro significati non li ho mai digeriti, un'omologazione che privilegia in prima battuta il marketing.
    Ma tanto ormai quello è un mondo passato, come dicevo il car audio come lo hai vissuto tu/noi non esiste più.

    In merito ai 20.000 euro di impianto entry level, capisco benissimo perchè continui a farti qualche giretto a Chieti.
    Forse quei negozianti di Roma pensano di aver aperto in Qatar. Laughing
    Altrochè T-Amp...che, a proposito, ho approfondito un poco perchè 8 watt a canale per come me li hai descritti forse li avevo presi alla leggera.
    E siccome approfondire è cosa buona e giusta, mi sa che di primo acchitto l'ho sottovalutato, a giudicare da diverse recensioni autorevoli sul web.

    Sono estimatore del vintage ma non sono riuscito a rimanere indifferente su certi aggettivi che gli sono stati attribuiti.
    Adesso pare ci siano diverse versioni, prezzi, upgrade ecc.
    Ma con le tue Indiana su che sensibilità siamo? (bookshelf?)
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    Messaggio Da Poonie Sab Giu 29 2019, 14:35

    martin logan ha scritto:Mah ... se sei andato nel negozio di RM che ha aperto Audio Graffiti (o uno di pari livello) in effetti (per loro) è così.
    L'ultima volta che sono stato a Pandino c'era uno che cercava una testina di altissimo livello (e costo) - credo ne avessero 2 in "promo" - ma gli dissero che erano appena state comprate entrambe da un altro cliente. Quello davanti a me comprò 2 coppie di cavi MIT di segnale e spese molto di più di quanto spesi io per il pre phono + una Denon DL103 (nuovi, non promo).
    Nessun stupore per chi ritiene un setup da oltre 20.000 "entry level"; ho conosciuto tipi che spendevano gli stessi soldi per un weekend con una escort ... Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957
    Spero per loro che, in tutti questi casi, la soddisfazione sia stata almeno proporzionale all'esborso Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 775355

    La DL103.....una decina d'anni fa aveva un prezzo medio di 100-120 euro, un paio d'anni fa si poteva trovare a 180-200 euro, ad oggi il prezzo medio si aggira sui 250.
    C'entra solo la nostra economia a picco o valgono anche gli attestati di stima degli audiofili nel tempo?
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    Messaggio Da martin logan Sab Giu 29 2019, 16:22

    La mia l'ho pagata il prezzo di listino importatore senza 1 euro di sconto; siccome mi avevano ritirato una permuta, valutandola ++++che bene direi che la cosa è OK.
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    Messaggio Da Poonie Sab Giu 29 2019, 21:29

    Un abbinamento col 1200, sulla carta, potrebbe essere?
    Una definita soft, musicale ma con qualche limite analitico, e l'altro definito preciso e nervoso da risultare quasi asettico e privo di armonia, più o meno insomma.
    Sembrerebbero opposti che si attraggono.
    Il braccio sarebbe un grosso limite sull'accoppiata?
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    Messaggio Da heartbreaker Sab Giu 29 2019, 22:50

    Poonie ha scritto:Un abbinamento col 1200, sulla carta, potrebbe essere?
    Una definita soft, musicale ma con qualche limite analitico, e l'altro definito preciso e nervoso da risultare quasi asettico e privo di armonia, più o meno insomma.
    Sembrerebbero opposti che si attraggono.
    Il braccio sarebbe un grosso limite sull'accoppiata?

    Definita con qualche limite analitico???? Un ossimoro? Non la ho provata per molto tempo perchè il mio pre ha un guadagno appena sufficiente e poi non mi piaceva appunto per le galassie di definizione che semplicemente non attraversava; potrebbe comunque essere una ottima accoppiata  per un suono un po' forgiving se usi un 1200 di annata. Quelli nuovi, se non ho capito male, li fanno col braccio in magnesio( vedi SME ed altri), cioè molto più hi-end.
    Anche il braccio  originale non lo trovavo privo di armonia anche con testine entry level, anzi. Certo  sforzava un po' per un quartetto d'archi.
    A me, cosi a naso, sembra che una accoppiata da provare sia con le Nagaoka, possibilmente la 500. Oppure con le sempiterne Audiotechnica 150, o come si chamano adesso, per un suono un po' più....frizzante.
    Occhio  comunque al pre fono, ce ne vuole uno buono, possibilmente a valvole. Nel deragliamento di questo topic lo vedo molto sottovalutato.

    P.S. 20000 €  per un impianto entry level( sorgente-amplificazione-diffusori+ cavi suppongo) vuol dire che i costruttori si sono adeguati al mercato asiatico che è quello che oggi tira per l'hi-end e in negozio hanno buttato su le prime cose che gli sono capitate fra le mani, o non hanno idea della merce che trattano. Non fanno un favore nè al costruttore, nè a se stessi.
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    Messaggio Da giaiant Dom Giu 30 2019, 09:28

    i bei tempi quando si ascoltava la musica senza tanti problemi......un po gli invidio.......viva la musica........
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    Messaggio Da Poonie Dom Giu 30 2019, 18:11

    heartbreaker ha scritto:

    Definita con qualche limite analitico???? Un ossimoro? Non la ho provata per molto tempo perchè il mio pre ha un guadagno appena sufficiente e poi non mi piaceva appunto per le galassie di definizione che semplicemente non attraversava; potrebbe comunque essere una ottima accoppiata  per un suono un po' forgiving se usi un 1200 di annata. Quelli nuovi, se non ho capito male, li fanno col braccio in magnesio( vedi SME ed altri), cioè molto più hi-end.
    Anche il braccio  originale non lo trovavo privo di armonia anche con testine entry level, anzi. Certo  sforzava un po' per un quartetto d'archi.
    A me, cosi a naso, sembra che una accoppiata da provare sia con le Nagaoka, possibilmente la 500. Oppure con le sempiterne Audiotechnica 150, o come si chamano adesso, per un suono un po' più....frizzante.
    Occhio  comunque al pre fono, ce ne vuole uno buono, possibilmente a valvole. Nel deragliamento di questo topic lo vedo molto sottovalutato.

    P.S. 20000 €  per un impianto entry level( sorgente-amplificazione-diffusori+ cavi suppongo) vuol dire che i costruttori si sono adeguati al mercato asiatico che è quello che oggi tira per l'hi-end e in negozio hanno buttato su le prime cose che gli sono capitate fra le mani, o non hanno idea della merce che trattano. Non fanno un favore nè al costruttore, nè a se stessi.

    Mah ossimoro non saprei, in quanto definita-da altri-soft e musicale ma con qualche pecca in analiticità, e mi pare di capire che anche tu sostieni questo modo di intenderla.
    L'obiettivo era di immaginare un abbinamento sulla carta sufficientemente credibile tra una puntina che si potrebbe ritenere eufonica e un gira che sembrerebbe invece poco musicale rispetto a tanti altri.
    Le testine che segnali sono ben oltre il prezzo della DL103, mentre per il pre phono parliamo di un altro componente che dovrò approfondire, spererei anch'io possibilmente a valvole.

    @giaiant: concordo con te ma quella foto è fin troppo nostalgica. Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 285880
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    Messaggio Da RockOnlyRare Lun Lug 01 2019, 14:21

    martin logan ha scritto:Mah ... se sei andato nel negozio di RM che ha aperto Audio Graffiti (o uno di pari livello) in effetti (per loro) è così.
    L'ultima volta che sono stato a Pandino c'era uno che cercava una testina di altissimo livello (e costo) - credo ne avessero 2 in "promo" - ma gli dissero che erano appena state comprate entrambe da un altro cliente. Quello davanti a me comprò 2 coppie di cavi MIT di segnale e spese molto di più di quanto spesi io per il pre phono + una Denon DL103 (nuovi, non promo).
    Nessun stupore per chi ritiene un setup da oltre 20.000 "entry level"; ho conosciuto tipi che spendevano gli stessi soldi per un weekend con una escort ... Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957 Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957
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    Oddio non so a quei prezzi come siano, ma i cavi MIT a me non sono mai piaciuti, ho provato una coppia di potenza da 1500€ che prendeva una "paga" mica da ridere dagli xlo ultra che costavano allora 1/3. Ai tempi presi una coppia di cavi di potenza e due di segnale (il modello di punta della serie entry level).... adesso sono usati per il secondo impiantino giusto per non tenerli inutilizzati, perchè tutti i cavi provati successivamente suonano molto ma molto meglio di quelli.

    Poi per carità, ne hanno anche da 25.000 Euro a coppia, per cui lungi da me dire che sono scarsi. Probabilmente è a me che non piacciono.


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    Messaggio Da RockOnlyRare Lun Lug 01 2019, 14:24

    heartbreaker ha scritto:

    Definita con qualche limite analitico???? Un ossimoro? Non la ho provata per molto tempo perchè il mio pre ha un guadagno appena sufficiente e poi non mi piaceva appunto per le galassie di definizione che semplicemente non attraversava; potrebbe comunque essere una ottima accoppiata  per un suono un po' forgiving se usi un 1200 di annata. Quelli nuovi, se non ho capito male, li fanno col braccio in magnesio( vedi SME ed altri), cioè molto più hi-end.
    Anche il braccio  originale non lo trovavo privo di armonia anche con testine entry level, anzi. Certo  sforzava un po' per un quartetto d'archi.
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    20000 per un impianto entry level ??????????
    Stiamo scherzando !!!!
    Per me un entry level arriva al massimo a 2000 Euro !!!! Po si va già sul midi...


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    Messaggio Da carbonizer Lun Lug 01 2019, 16:29

    Ci sta... dipende dal tipo di portafoglio...ma al di là dell'entry level, sentire unsistema da 20mila che suona davvero male è parecchio triste.
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    Messaggio Da RockOnlyRare Lun Lug 01 2019, 16:50

    carbonizer ha scritto:Ci sta... dipende dal tipo di portafoglio...ma al di là dell'entry level, sentire unsistema da 20mila che suona davvero male è parecchio triste.

    Tutto è assolutamente possibile in hi-fi se prendi componenti che non legano tra loro o con un rapporto qualità prezzo mediocre, se li ascolti in un ambiente inadatto non trattato e via dicendo.

    Del resto nelle varie mostre hi-fi, specie negli alberghi, ho ascoltato impianti molto più costosi che si sentivano malissimo (o comunque in modo tale da non giustificare 1/10 del costo di acquisto) semplicemente per la stanza totalmente inadeguata.


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    Messaggio Da carloc Mar Lug 02 2019, 06:09

    Rimaniamo in topic. Se volete parlare di impianti entry level aprite un nuovo thread


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    Messaggio Da Ospite Mar Lug 02 2019, 09:33

    giaiant ha scritto:i bei tempi quando si ascoltava la musica senza tanti problemi......un po gli invidio.......viva la musica........
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    le nuove generazioni lo fanno ancora sunny senza nessun problema .. fidati.


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    Messaggio Da giaiant Mar Lug 02 2019, 16:55

    slash ha scritto:

    le nuove generazioni lo fanno ancora sunny senza nessun problema .. fidati.


    mi fido ..... Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 650957
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    Messaggio Da Franz84 Sab Ago 17 2019, 10:06

    Ho seguito con interesse la discussione, che è partita da una interessante riflessione inerente le problematiche del supporto vinilico .. quando, da giovane appassionato, ho iniziato a dedicarmi all'analogico ho sentito corbellerie di ogni tipo, dal suono caldo del vinile dovuto al fruscio ed agli scrocchi della puntina, alla compressione del suono rispetto al digitale dovuto alla impossibilità della testina di leggere alcune frequenze .. nonostante ciò il fascino prevalse anche perché il suono del CD alla lunga mi affaticava. Ad ogni affinamento è corrisposto un salto in avanti del suono, che man mano umiliava il digitale rendendolo per me sempre più inascoltabile. Oggi posso dire che tutti questi problemi che leggo non li riscontro, e che non posseggo una lavadischi né ne sento la necessità. I problemi indicati dipendono spesso da usura stilo, erroneo accoppiamento e set up meccanico e soprattutto erroneo interfacciamento elettrico. Rimasi sorpreso quando scoprii che con alcune audiotechnica della serie art alcuni dischi che mi apparivano molto rumorosi diventavano silenziosi variando il carico di ingresso dello stadio phono da 47 koms a 100 kohms. I dischi economici di attuale produzione vengono sicuramente stampati partendo dal master digitale, come bellamente dichiarato da Sony sui suoi dischi italiani - vedi ristampe Rino Gaetano e Lucio Battisti - eppure anche questi dischi risultano nettamente superiori al loro corrispondente CD per ariosita', profondità delle voci ed ampiezza della scena. Fanno bene i giovani, anche in assenza di impianti esoterici, a comprare vinili, figuriamoci noi appassionati. Poi se si hanno i soldini e la voglia basta andare su analogue production, mobile fidelity, possibilmente a 45 giri, o su stampe giapponesi, e il digitale ne esce con le ossa fracassate. Purtroppo ci sarebbe molto da dire sulla scarsa qualità di alcuni supporti vinilici odierni, visto che, ad esempio nel mio caso, possiedo dischi della fone', che reputo ottimi nel contenuto musicale ma pessimi nel supporto, che dopo pochi ascolti diventano inaccetabilmente rumorosi, mentre per dirne una Ella & Louis della analogue a 45 giri ascoltato centinaia di volte è sempre perfetto e sempre da brividi. Per non parlare di stampe degli anni 50 originali e 70 jap, su tutte nella mia piccola discoteca Songs in the key of Life di Stevie Wonder, che avrò sentito mille volte e niente, è ancora intonso. Spero nessuno se la prenda, ma l'unico guaio in cui si ficcano i cd. Neofiti del vinile è di scoprire la vera musica, di godere delle meravigliose ed artistiche copertine, e di abbandonare l'odiato vizio di saltare da una brano all'altro perdendo il vero gusto di assaporare e capire un intero album, così come ideato e pensato dall'artista. e ci sembra un pericolo ?


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    Messaggio Da JacksonPollock Sab Ago 17 2019, 10:35

    L'ascolto da vinile è qualcosa che va oltre la mera qualità del supporto che è assolutamente opinabile/discutibile/argomentabile/discernibile/dissentibile.

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    Messaggio Da FineMind Sab Ago 17 2019, 15:26

    Franz84 ha scritto:Ho seguito con interesse la discussione, che è partita da una interessante riflessione inerente le problematiche del supporto vinilico .. quando, da giovane appassionato, ho iniziato a dedicarmi all'analogico ho sentito corbellerie di ogni tipo, dal suono caldo del vinile dovuto al fruscio ed agli scrocchi della puntina, alla compressione del suono rispetto al digitale dovuto alla impossibilità della testina di leggere alcune frequenze .. nonostante ciò il fascino prevalse anche perché il suono del CD alla lunga mi affaticava. Ad ogni affinamento è corrisposto un salto in avanti del suono, che man mano umiliava il digitale rendendolo per me sempre più inascoltabile. Oggi posso dire che tutti questi problemi che leggo non li riscontro, e che non posseggo una lavadischi né  ne sento la necessità. I problemi  indicati dipendono spesso da usura stilo, erroneo accoppiamento e set up meccanico e soprattutto erroneo interfacciamento elettrico. Rimasi sorpreso quando scoprii che con alcune audiotechnica della serie art alcuni dischi che mi apparivano molto rumorosi diventavano silenziosi variando il carico di ingresso dello stadio phono da 47 koms a 100 kohms. I dischi economici di attuale produzione vengono sicuramente stampati partendo dal master digitale, come bellamente dichiarato da Sony sui suoi dischi italiani - vedi ristampe Rino Gaetano e  Lucio Battisti - eppure anche questi dischi risultano nettamente superiori al loro corrispondente CD per ariosita', profondità delle voci ed ampiezza della scena. Fanno bene i giovani, anche in assenza di impianti esoterici, a comprare vinili, figuriamoci noi appassionati. Poi se si hanno i soldini e la voglia basta andare su analogue production, mobile fidelity, possibilmente a 45 giri, o su stampe giapponesi, e il digitale ne esce con le ossa fracassate. Purtroppo ci sarebbe molto da dire sulla scarsa qualità di alcuni supporti vinilici odierni, visto che, ad esempio nel mio caso, possiedo dischi della fone', che reputo ottimi nel contenuto musicale ma pessimi nel supporto, che dopo pochi ascolti diventano inaccetabilmente rumorosi,  mentre per dirne una Ella & Louis della analogue a 45 giri ascoltato centinaia di volte è sempre perfetto e sempre da brividi. Per non parlare di stampe degli anni 50 originali e 70 jap, su tutte nella mia piccola discoteca  Songs in the key of Life di Stevie Wonder, che avrò sentito mille volte e niente, è ancora intonso. Spero nessuno se la prenda, ma l'unico guaio in cui si ficcano i cd. Neofiti del vinile è di scoprire la vera musica, di godere delle meravigliose ed artistiche copertine, e di abbandonare l'odiato vizio di saltare da una brano all'altro perdendo il vero gusto di assaporare e capire un intero album, così come ideato e pensato dall'artista. e ci sembra un pericolo ?

    Nulla da obiettare, ma una riflessione si; tutto origina in una scelta iniziale, per le più svariate ragioni ad un certo punto del nostro percorso audiofilo facciamo una scelta, analogico/digitale, cuffie/diffusori, alto costo/basso costo, hifi/pro e come testimonia il tuo post, rarissimamente un audiofilo porta avanti una ricerca di affinamenti, accoppiamenti, fine tuning, scelte, adeguamenti, aggiornamenti, su tutti i percorsi, ma lo fa su quello che ha scelto, OVVIO POI CHE L'ALTRO, perda, perde su tutti i livelli, non lo sviluppo, non curo che sò per restare in OT, l'alimentazione, non aggiorno il DAC, non utilizzo un clock esterno, finanche cavi e supporti, e chi più ne ha più ne metta, a favore di un giradischi curato e settato al massimo di quello che ci è concesso dalla nostra capacità/conoscenza e potere di spesa.
    Altresì viceversa quando leggo di sistemi digitali, curatissimi vs analogico project base con testina mm, appoggiato sul cassone in legno della nonna sunny 
    L'hifi è un po' uno stile di vita, e in questo un po' ci rispecchia, se abbiamo tempo, abbiamo passione, siamo nostalgici, abbiamo per svariate ragioni abbassato i ritmi di vita oppure abbiamo scelto alla fruizione quotidiana di musica, momenti ritagliati a misura per questo scopo, ecco che scoppia l'amore per il vinile, birretta o vino ? spritz o cognac ? auto sportiva o ibrida ? mare o montagna ?
    Siamo esseri umani, diversi e unici, siamo NOI a fare la differenza, non il supprto, non il genere musicale.
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    Analogisti, siete dei Santi - Pagina 7 Empty Re: Analogisti, siete dei Santi

    Messaggio Da Franz84 Dom Ago 18 2019, 10:38

    Condivido appieno. Se si sviluppa moltissimo la sorgente digitale si arriverà ad un suono comunque di alto livello, e superiore a molte sorgenti analogiche di basso costo od erroneamente assemblate. È indubbio che l'analogico sia più complesso, è in un certo verso, come dici tu, una scelta di vita perché impone un approfondimento ed uno studio del set up che a molti può affascinare, ad altri suscitare nervosismo e frustrazione, non essendo per nulla plug and Play. Se si ha la possibilità di comprare grandi macchine digitali, e in particolare grandi convertitori, si ottiene una semplicità e rapidità di fruizione della musica sconosciuti all'analogico, ma io ormai sono un feticista del vinile, osservare la mia piccola discoteca mi da un senso di appagamento non da poco. La possibilità poi di stravolgere il suono con il solo cambio del minuscolo fonorivelatore è qualcosa di meraviglioso. Comunque il mio sviluppo del digitale si è fermato ad un accuphase dp 75v dopo aver provato vari lettori e dac separati. Ritengo suoni molto bene per le mie orecchie, ma che si tratta di musica "fotografata" e ricostruita artificialmente è sempre evidente rispetto al vinile. Non so cosa sia in grado di fare un dc 950 da 25k od un dac mbs da 60k, e non ho dubbi suonino meglio del dac del dp 75v, ma la spesa è in ogni caso enorme con il rischio di avere un suono inferiore ad un buon gira da 3/4000 euro con una buona testina da 3/4000 euro. Per il resto quoto in pieno.


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